Categorie
Analisi e Tendenze Vino Spirits

“Cento anni distillati”: la storia della Distilleria Magnoberta

Sarà presentato giovedì 19 aprile alle 18 nelle sale Chagall del Castello di Casale Monferrato il libro “Cento anni distillati”, che ripercorre la storia della Distilleria Magnoberta.

Un percorso fotografico e narrativo, un viaggio lungo un secolo che va dal primo laboratorio liquoristico in Via Lanza fondato nel 1918 da Domenico Magno e Paolo Berta e rilevato da Giuseppe e Rinaldo Lupara nel 1937, alla sede di Strada Asti aperta nel dopoguerra, che viene in questi giorni completamente rinnovata, con la prossima apertura di un punto vendita di prodotti dell’azienda e del territorio e un’esposizione permamente sulla storia della distilleria.

IL LIBRO IN BREVE
Il libro è una narrazione delle vite e delle storie di uomini, donne, territorio e prodotti della tradizione, grazie all’intrecciarsi delle vicende dell’azienda con avvenimenti storici e realtà locali, come la nascita delle altre grandi industrie casalesi, i numerosi laboratori liquoristici che avevano sede nel centro cittadino (di cui oggi si è persa traccia), l’autodromo di Morano e l’aeroporto di Casale.

I testi del volume, curato da Valerio Bigano (collezionista ed esperto di liquori), sono di Bruna Curato, e l’apparato fotografico è stato realizzato da Loris Barbano, sotto la direzione creativa della Carmi e Ubertis Milano.

Si parlerà dunque di grappa, di storia e di storie giovedì al Castello, alla presenza dei curatori di “Cento anni distillati” moderati da Alessandro Ubertis, e nel corso del 2018 i festeggiamenti per il centenario della Magnoberta faranno parte di un progetto di promozione territoriale chiamato “Distillando Casale”, elaborato dalla famiglia Luparia (che oggi guida l’azienda con Alberto e i figli Andrea, Roberta e Valeria) in collaborazione con il Comune di Casale, per trasformare una ricorrenza privata in una festa per tutta la città e dare risalto alle tipicità di Casale e del Monferrato.

Categorie
news vini#1

Donato Lanati sbarca in Monferrato con Bonzano Vini

CASALE MONFERRATO – “Fare vino è il primo passo per ricollegarsi in maniera naturale col proprio territorio”. Con queste parole l’enologo Donato Lanati ha presentato ieri, venerdì 6 aprile, la Bonzano Vini.

Una nuova azienda vinicola che si ripropone il “rilancio di un intero territorio”, dal quartier generale della Tenuta della Mandoletta a Casale Monferrato.

Un corpo unico di 7 ettari di vigneti, incastonato nel paesaggio più tipico del Monferrato Casalese: morbide colline che salgono dalla vicina Pianura del Po, che non raggiungono mai altezze superiori ai 400 metri.

“Non nasce un’azienda a Montalcino o nelle Langhe, ma qui nel Monferrato – ha evidenziano Lanati – dove per anni la tendenza è stata quella di espiantare le vigne a favore di altre colture. La Bonzano Vini ha dalla sua parte la forza del Dna di un territorio, che passa attraverso le generazioni. Abbiamo fatto vini territoriali, che piacciono perché sono ‘a misura d’uomo’, esattamente come il Monferrato, una terra che amo da sempre”.

Centomila bottiglie complessive per Tenuta della Mandoletta – Bonzano Vini, distribuite nel canale Horeca. Hanno debuttato ieri le prime quattro etichette della cantina, annata 2017: il Barbera del Monferrato Doc “Gajard”, il Bianco del Monferrato Doc “Armognan”, il Monferrato Rosso Doc “Hosteria”, un vino conviviale che si abbina a tutto pasto, e il Rosato “La Meridiana”, dalla piacevole freschezza e versatilità.

IL PROGETTO
Nella Tenuta della Mandoletta i fratelli Enrico, Stefano e Massimo Bonzano sono gli autori di un progetto vinicolo a più mani, realizzato in collaborazione con l’enologo “scienziato” Donato Lanati, che ne ha condotto e coordinato i lavori dal principio, nel 2011.

Assieme a loro Simonetta Ghia, moglie di Enrico Bonzano e titolare dell’azienda vinicola, che ha incoraggiato e promosso la nuova avventura imprenditoriale con la sua profonda passione per il mondo del vino.

Le radici di questa storia affondano nei terreni del comune di Coniolo, nel Monferrato Casalese, patrimonio Unesco dal 2014, e crescono in queste colline dove i vigneti si alternano ai boschi di noccioli e faggi.

Un territorio composto da suoli calcareo-argillosi che nasconde nelle sue profondità gli antichi infernot scavati nella Pietra da Cantoni, la stessa usata per la costruzione delle dimore e dei castelli che torreggiano dalle coste dei colli.

Un paesaggio suggestivo e unico, che fa da scenario a questa nuova avventura vinicola presentata in anteprima venerdì 6 aprile con la degustazione di 4 dei 7 vini della cantina, annata 2017, la prima prodotta dall’azienda.

Chiuderanno la proposta enologica il Metodo Classico Brut “Mandoletta”, il Barbera del Monferrato Superiore Docg “Bruno Bonzano” e il Monferrato Bianco Doc “Genevieve”. Tre selezioni che saranno pronte nella seconda metà del 2018.

Exit mobile version