(3 / 5) Nomi curiosi per questa accoppiata di vini che, secondo dati nazionali, sta scalando la classifica di gradimento ed è sempre più presente sulla tavola degli italiani. Passerina e Pecorino sono due vitigni autoctoni delle Marche, in particolare della zona del Piceno, entrambi a bacca bianca, che si trovano tuttavia anche in alcune zone dell’Abruzzo. La Passerina deve il suo nome al fatto che i passeri vanno ghiotti di quest’uva, particolarmente zuccherina e quindi molto gradita ai volatili. Il Pecorino, a discapito del nome, non ha nulla a che fare col noto formaggio. E’ piuttosto chiamato così in quanto un altro animale se ne ciba: le pecore, che nel periodo di transumanza spesso sostano nei pressi delle piante di uva della varietà Pecorino, razziandone le pregevoli bacche. Si tratta di due vini bianchi beverini e leggeri, che presentano tuttavia sostanziali differenze. Potrebbero essere considerati vini perfetti per un aperitivo, soprattutto nella stagione estiva. Ma se la Passerina è di più facile lettura, con le sue note molto fruttate e i sentori floreali ben ravvisabili al naso e all’assaggio, il Pecorino si mostra vino ben più complesso – oserei dire “strutturato”. Personalmente ho ravvisato addirittura note di nocciola nel finale, in grado di conferire un sapore molto più secco, deciso e caparbio, rispetto alla conterranea Passerina. Attenzione alla temperatura di servizio ottimale: 10 gradi. Entrambe le bottiglie degustate sono della casa vitivinicola Casalbordino, che produce una Passerina dei Colli Aprutini e un Pecorino Terre di Chieti, a indicazione geografica tipica, per l’annata 2013 (12,5 gradi).
Prezzo pieno: 5 euro
Acquistato presso: Il Gigante
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACQUISTA LA GUIDA e/o SOSTIENI il nostro progetto editoriale
La redazione provvederà a inviarti il Pdf all’indirizzo email indicato entro 48 ore dalla ricezione del pagamento