Categorie
Vini al supermercato

Cabernet Sauvignon Riserva Alto Adige Doc 2012, Wilhelm Walch

[Usr 3,5]Torniamo sullo scaffale dell’Alto Adige, uno nel quale ci piace pescare il vino ogni tanto. Siamo in una delle regioni vinicole più piccole d’Italia, ma anche una delle più particolari, con vitigni che si allungano sui versanti che costeggiano l’Isarco e l’Adige, dai nevai fino alle pianure per una superficie vitata di poco inferiore ai 5300 ettari. Il vino, sotto la nostra lente di ingrandimento oggi, è prodotto dall’azienda Wilhelm Walch di Tramin in provincia di Bolzano: si tratta di un Cabernet Sauvignon Riserva Alto Adige Doc, annata 2012. Nonostante non sia giovanissimo, il suo colore è ancora rosso rubino violaceo, limpido e poco trasparente. Si presenta nel calice con una fluidità densa. Un vino elegante che al naso regala aromi intensi di frutta rossi e frequenti  richiami erbacei. Al palato è di corpo, morbido ed avvolgente. Un vino caldo, sono 13% i gradi di alcol in volume. Il sorso è invitante, la frutta si distende al palato su un tannino levigato, la sapidità è quasi impercettibile. Molto gradevole e beverino, di grande equilibrio anche se a sorpresa il finale è poco persistente. Il Cabernet Sauvignon Riserva Alto Adige Doc 2012 si presta ad un invecchiamento di 4-10 anni, ma riteniamo questa bottiglia in una fase matura. Un vino che si abbina a carne rossa, selvaggina e formaggio piccante. Lo consigliamo per una cena tra amici, perchè è un vino che per tipologia, con la sua morbidezza può soddisfare il palato di molti.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve 100% Cabernet Sauvignon vinificate in parte in botte di legno grande ed in parte in botte di legno Allier di 20h, botti i cui legni provengono dalle foreste del dipartimento di Allier facente parte del massiccio centrale della regione Alvernia-Rodano-Alpi. Il Cabernet Sauvignon è un vitigno di origine bordolese delle zone di Medoc e Graves. Varietà di uva longeva che spesso viene usata in assemblaggio con Merlot, Cabernet Franc dando appunto il nome al famoso taglio bordolese. Cabernet Sauvignon, come si intuisce deriva dall’origine del vitigno, figlio di un incrocio tra Cabernet Franc, vitigno a bacca nera e Sauvignon, vitigno a bacca bianca. L´azienda Wilhelm Walch a Tramin e´ una tra le aziende vinicole piú antiche e rinomate dell`Alto Adige, nasce addirittura nel 1869 . Da allora, cinque generazioni hanno contribuito alla buona riuscita dell’azienda familiare, che nei diversi periodi ha seguito concezioni ed impostazioni diverse, date dallo spirito del tempo e che si rispecchia sia nei vigneti e nel loro trattamento sia nella tecnica cantiniera. Ambedue hanno influenzato le scelte di mercato. e l´impostazione della vendita. Se negli anni remoti la meta era quella di una produzione di massa nei vigneti almeno in alcuni periodi, la nuova generazione oggi fa scelte quasi opposte, scegliendo la riduzione nella resa e porgendo la massima attenzione all´ottimizzazione del prodotto finale in bottiglia. Un catalogo molto variegato con prodotti che spaziano da bianchi come Gewurtztraminer, Chardonnay, Pinot Grigio ai rossi come Lagrein anche in versione rosata, al Lago di Caldaro o al classico Pinot Nero. Tutti prodotti distribuiti in diverse catene gdo della penisola.

Prezzo pieno: 8,90 euro
Acquistato presso: Tigros
Categorie
Vini al supermercato

Morellino di Scansano Docg Riserva 2010 Mezzalama San Pancrazio Masti

(3 / 5) Un po’ di confusione in ”etichetta” per questo Morellino di Scansano, che frontalmente si dichiara Doc e sul retro Docg.
Ma il Morellino di Scansano è stato riconosciuto come Docg a partire dalla vendemmia 2007, quindi è corretta la dicitura posteriore ed è probabilmente un refuso di magazzino l’etichetta anteriore.
Problemi di “forma” a parte, andiamo a valutare la sostanza del Morellino di Scansano Docg Riserva 2010 imbottigliato per San Pancrazio Masti da ICQ-GR 3127. L’acronimo ICQ sta ad indicare ”Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari” e dal punto di vista del consumatore rappresenta l’ultimo anello della catena, quello che ha la responsabilità legale del prodotto. Si tratta di una versione Riserva il che prevede, da disciplinare un invecchiamento non inferiore a due anni, di cui almeno uno in botti di legno. Un vino sugli scaffali da un po’ di tempo, ma si tratta di un prodotto che ha una longevità di 10-12 anni.

LA DEGUSTAZIONE

Nel calice, il Morellino di Scansano Docg Riserva 2010 Mezzalama si presenta di un rosso rubino brillante con un unghia leggermente tendente al granato. Un profumo intenso, che ha bisogno di un po’ di tempo per ”rilassarsi”.
L’alcolicità è davvero prevalente e solo dopo una buona ossigenazione si apre su sentori di marasca e di ciliegia tipici del sangiovese che si impreziosiscono di speziature e note balsamiche.
All’assaggio rivela un buon corpo, caldo e secco. Una acidità fresca naturale bilanciata da un trama tannica rotonda. Equilibrato ed elegante chiude con una discreta persistenza anche se la gradazione di 13,5% frena il sorso. Non sappiamo quale sia il significato del nome Mezzalama, noi ironicamente lo abbiamo interpretato come una lama che ”taglia un po’ le gambe”, se si eccede nella bevuta. Servito a 16-18 gradi il Morellino di Scansano Docg Riserva 2010 Mezzalama si abbina a tutto pasto, a piatti di carne, arrosti e formaggi stagionati.

LA VINIFICAZIONE

Prodotto con uve Sangiovese in purezza allevate nel comune di Scansano. Le vigne si trovano a 200-250 mt s.l.m, sono esposte a sud est ed hanno un’età media di vent’anni. La vendemmia viene effettuata la prima decade d’ottobre. La vinificazione avviene in acciaio, in vasche da 100hl con una macerazione sulle bucce di 18-20gg a temperatura controllata di 30 gradi. Il vino viene affinato in barrique per 16 mesi, ai quali seguono ulteriori 6 mesi di affinamento riduttivo in bottiglia. L’azienda Agricola Fattoria di San Pancrazio si trova sulle colline Chiantigiane nel Comune di San Casciano in Val di Pesa. La proprietà è appartenuta alla facoltosa e splendida famiglia fiorentina dei Gianfigliazzi fino alla loro estinzione. Rilevata nel 1978 dalla famiglia Nannoni – Masti, inizialmente come investimento immobiliare, si trasforma nel 2000, quando Valentina Masti Priami, unica erede di famiglia, con l’aiuto del marito Simone Priami decide di trasferirsi a vivere a San Pancrazio e di occuparsi personalmente della fattoria. Insieme hanno dato vita ad un importante progetto di rivalutazione scegliendo di diventare vignaioli e di abbandonare le loro professioni. Oggi l’azienda vanta circa 23 ettari di vigneto produttivo Chianti e ulteriori 3 ettari in locazione sempre dediti al Chianti, un vino che li rappresenta dal 2006.

Prezzo pieno: 6,99 euro
Acquistato presso: Simply Market

Categorie
Vini al supermercato

Lacrima di Morro d’Alba Superiore Doc 2013 Arciere Cantine Marconi

 

E’ il prodotto di un vitigno autoctono oggi presente soprattutto nella zona delle Marche, in provincia di Ancona. Un nome particolare, Lacrima, perché, a maturazione, spesso la buccia si rompe lasciando fuoriuscire gocce di succo simili ad una lacrima. Non fatevi ingannare dal nome al cui interno c’è la parola Alba, perchè non siamo in Piemonte, a Cuneo, ma proprio nelle Marche, con un vino che si preannuncia particolare già dal nome. Lacrima di Morro d’Alba Superiore Doc Arciere, vendemmia 2013, finito oggi nel nostro calice. Di colore rosso rubino carico, tendente al violaceo e poco trasparente sul bicchiere rilascia tanti archetti stretti che colano densi. Dal punto di vista dell’olfatto è molto profumato. Inizialmente è l’alcolicità a prevalere, sono 13% i gradi di questa versione superiore. Le note vinose poi, lasciano spazio a piccoli frutti a bacca rossa, che si arricchiscono di un mazzolino di rose e di violette. Lo spettro olfattivo viene completato anche da una leggera speziatura e da note balsamiche. Di corpo medio, è un vino caldo e fermo che si fa apprezzare per il gusto rotondo e fruttato, ma soprattutto per il retrogusto  quasi ”liquoroso”.Chiude infatti su note di ginepro in un  finale elegante e persistente. Non è il classico vino ”piacione’ alla toscana,  ma ha un sapore asciutto e gradevole e per la sua particolare aromaticità viene considerato anche un vino da meditazione. Oppure, a tavola, la Lacrima di Morro d’Alba Superiore Doc Arciere è un vino che si abbina a primi piatti saporiti, pietanze tartufate o a base di carne rossa. Si accosta molto bene al filetto di manzo accompagnato con crema di funghi e condito con olio al tartufo, ma anche a prodotti tipici della cucina marchigiana come il salame lardellato di Fabriano o il ciauscolo. Va servito a 18-20 gradi.

LA VINIFICAZIONE

Sappiamo dal sito internet della Cantina Marconi che il Lacrima di Morro d’Alba Superiore è prodotto con uve Lacrima 100%  da vigneti che si trovano nella zona di produzione di S.Marcello in provincia di Ancona vendemmiate al massimo della maturazione zuccherina per dare colore e aromaticità al prodotto. La resa è di 1,5 kg per pianta. La Denominazione di origine controllata del vino Lacrima di Morro d’Alba, per essere tale, deve essere composta dal vitigno Lacrima per almeno l’85% con l’aggiunta di Montepulciano e/o Verdicchio nella misura del 15% massimo. Della Lacrima di Morro d’Alba esiste anche una particolare versione passita. Non abbiamo ulteriori informazioni riguardo la vinificazione, le nostre richieste sono state disattese, anche se ci sarebbe piaciuto scoprire qualcosa di più sul nome di fantasia Arciere e sulla particolare etichetta ”vini d’arte”. La Cantina Marconi si trova a S. Marcello in provincia di Ancona, ha un’estensione di 42 ettari nelle colline marchigiane vocate alla coltivazione del Verdicchio e della Lacrima. Da tre generazioni produce vino con la filosofia di fare bene per il piacere di tutti come se si facesse per se stessi cercando di portare nella bottiglia la massima espressione del territorio. Per il loro Verdicchio di Jesi hanno ricevuto una serie di riconoscimenti e menzioni.

Prezzo pieno: 8,99 euro

Acquistato presso: Unes/U2
Exit mobile version