Finalmente il mio melograno ha dato i suoi primi frutti e ho pensato che alla mia truppa sarebbe piaciuto un risotto al melograno. Risultato? E’ piaciuto a tutti! Vi racconto come l’ho preparato.
GLI INGREDIENTI (4 persone)
Riso integrale 350 gr; Due grossi melograni; 30 gr di olio extra vergine di oliva; un bicchiere di vino bianco; 150 gr di taleggio; uno scalogno; una cipolla rossa di Tropea; 1 litro circa di brodo vegetale; formaggio da grattugiare (facoltativo); sale e pepe a piacere.
LA PREPARAZIONE
Iniziamo subito col preparare un trito di scalogno e cipolla che faremo appassire nella padella con l’olio. Versiamo poi il riso e facciamolo tostare, aggiungendo poi il vino bianco. A questo punto copriamo il riso con brodo vegetale, che aggiungeremo all’occorrenza, per evitare che là preparazione si asciughi troppo.
Intanto sgraniamo i melograni e teniamo da parte qualche chicco per guarnire. Dal resto dei frutti ricaviamo il succo aiutandoci con il classico passaverdure. Proprio questo succo, lo aggiungeremo al riso qualche minuto prima della fine cottura.
Come ultimo passaggio, a fuoco spento, mantechiamo il riso aggiungendo il taleggio e una spolverata di formaggio grattugiato. Serviamo il risotto arricchendo il piatto con i chicchi di melograno che avevamo tenuto da parte. E quindi… buon appetito!
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Metodo Classico Brut Rose Capovero Cantine Madaudo
(4,5 / 5) Nobile vitigno siciliano il Nerello Mascalese, che troviamo sugli scaffali di Tigros in versione spumante. Sotto la lente di ingrandimento di vinialsuper finisce oggi “Capovero”, Metodo Classico Brut Rosé di Cantine Madaudo.
Catalogato come VsQ, “Vino spumante di Qualità”, è stato sboccato a novembre 2016 (vendemmia 2014). Nel calice si presenta di un rosa corallo con riflessi aranciati che ricorda per certi versi alcuni nebbioli spumantizzati in Valle d’Aosta. La cristallina limpidezza viene spezzata da un perlage fine e persistente, primo sinonimo della qualità del prodotto.
Al naso, il Metodo Classico Brut Rosé Capovero di Cantine Madaudo regala la seconda soddisfazione: buona l’intensità delle note d’agrumi e di piccoli frutti maturi a bacca rossa, unite a percezioni floreali di rosa e crosta di pane, indice dei mesi d’affinamento sui lieviti. Non manca all’appello una vena leggermente balsamica, che rende ancora più interessante il “naso” di questo calice.
Al palato l’ingresso è piuttosto caldo, nonostante la gradazione alcolica si assesti sui 12,5%. Un aspetto tutt’altro che spiacevole, anche perché rinfrancato da una “bollicina” che diviene cremosa al sorso. Riecco dunque i frutti rossi, con melograno e ribes a farla da padrona. Buona acidità, ricordata anche da sottili note di lime, cui fa eco una mineralità capace di bilanciare ed equilibrare (verso l’alto) la beva.
Sufficientemente persistenti le sensazioni retro olfattive, dominate da ricordi di polpa di frutti rossi, nocciola e iodio. Un quadro complessivo soddisfacente ed elegante: ottimo il rapporto qualità prezzo espresso dalla bottiglia.
E in cucina bello l’abbinamento che vi suggeriamo – tutt’altro che scontato – con un simbolo caseario del nord Italia come il Gorgonzola. Formaggio stagionato che dà ottimi risultati anche in soluzione cremosa, sciolto in padella, a condire poi un goloso piatto di ravioli ripieni ai porcini.
LA VINIFICAZIONE
Il Metodo Classico Brut Rosé di Nerello Mascalese fa parte della collezione “Capovero” di Cantine Madaudo. Una linea che comprende anche un altro spumante, sempre a base Nerello ma vinificato in bianco, nonché due bianchi, tre rossi e un rosato. Tutti siciliani.
La tecnica di vinificazione del Metodo Classico Brut Rosé prevede la diraspatura delle uve Nerello, seguita da una pressatura soffice e delicata. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inox alla temperatura controllata di 12 gradi, per circa 20 giorni. Anche l’affinamento in serbatoi in acciaio inox, per 7-9 mesi.
La presa di spuma è prevista per la primavera successiva alla vendemmia, con l’aggiunta di lieviti selezionati e tappatura a corona. Il vino affina dunque in bottiglia, sui lieviti, per un periodo variabile fra i due e i tre anni, prima della sboccatura.
Promossa nel 2012 da una testimonial d’eccezione come Maria Grazia Cucinotta, siciliana Doc, Cantine Madaudo nasce nel 1945 per volere di “nonno Alfio”. Oggi la cantina di Larderia di Messina è guidata dalla seconda e terza generazione della famiglia. La “mission” rimane invariata da 70 anni: “Estrarre il massimo della qualità dalle fertili terre di Sicilia”.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
(2 / 5) Non è certo il miglior Frappato in vendita in Gdo il Terre Siciliane Igt Frappato 2014 Nuttata di Cantine Madaudo. Quello che poteva essere uno dei fiori all’occhiello della “Collezione di 9 etichette” che la cantina di Villafranca Tirrena dedica alle “notti stellate di Sicilia”, si rivela piuttosto un prodotto più vicino alla base che alla media qualitativa della gamma di vini siciliani presenti nei supermercati italiani. Al limite della definizione di “vino quotidiano”. Tant’è.
LA DEGUSTAZIONE
Nel calice, il Frappato Nuttata Madaudo si presenta di un viola sostanzialmente impenetrabile. Al naso la parte migliore: buona intensità delle note di frutti di bosco e ribes, tra le quali fa capolino uno spunto vegetale che ricorda il peperone tipico del Cabernet (ma l’uvaggio utilizzato è 100% Frappato). Sempre sul terreno dei richiami vegetali, la carruba. Infine, all’olfatto, spazio anche per una spezia tanto comune nei vini siculi, il pepe nero.
Veniamo dunque all’esame gustativo, che determina la sostanziale bocciatura di quest’etichetta. L’acidità è spiccata, al limite del disturbante. Le belle note di frutti rossi avvertite al naso sforano nel citrico, nell’acerbo. Una sensazione appesantita dai 13 gradi di percentuale d’alcol in volume: letteralmente stonanti. Addio, dunque, alla piacevolezza della beva che ci si può attendere da un Frappato. E addio al corretto abbinamento (potenziale) con salumi, formaggi di media stagionatura, primi leggeri e antipasti in generale. Neanche da citare la possibilità di abbinamento con il pesce (tonno).
LA VINIFICAZIONE Le uve Frappato crescono nei vigneti di proprietà di Cantina Madaudo, nella Sicilia Occidentale. In seguito alla selezione e alla diraspatura, gli acini vengono posti a macerare e fermentare per circa 15 giorni a temperatura controllata. La fermentazione malolattica viene svolta in vasche d’acciaio inox. Anche l’affinamento avviene in inox per circa 3 mesi e successivamente in botti di rovere francese, per altri 3 mesi. Una volta imbottigliato il vino rimane a riposare in magazzino per 1-2 mesi, prima di essere commercializzato. Il Frappato Terre Siciliane Igt Nutatta di cantine Madaudo è un vino da consumare entro 3 anni dalla vendemmia.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
(3 / 5) Se non conoscete o non avete mai provato un Nerello Mascalese, il prodotto di cui stiamo per parlarvi potrebbe fare al caso vostro. Un vino a denominazione Terre Siciliane Igt Nerello Mascalese linea Nuttata, prodotto dalle Cantine Madaudo di Villafranca Tirrena in provincia di Messina, è finito sotto la nostra lente di ingrandimento. Come il nome di fantasia del prodotto ”Nuttata” in un certo senso, per dirla alla Eduardo, ”adda passà a nuttata” dal punto di vista olfattivo: il prodotto è un po’ timido ad aprirsi tra note di frutti rossi e spezie dolci vanigliate tipiche di vini che hanno fatto un passaggio in legno. Il colore un bel rosso rubino con unghia granata, limpido e poco trasparente. Decisamente più accattivante in bocca che al naso, con la frutta dominante in un gusto rotondo ed equilibrato. Un vino semplice, di media struttura, con una buona freschezza ed un tannino vitale. Il sapore è asciutto ed austero ed il retrogusto amarognolo di discreta persistenza.
Nerello Mascalese Nuttata Cantine Madaudo
Un vino di pronta beva, da consumare al massimo nel giro di due anni. La classica bottiglia acquistata con un scetticismo dato il posizionamento prezzo che però conferma, che tra i prodotti Igt, dimenticati anche nei corsi per sommelier, dove a stento vengono citati (Supertuscan a parte) ci possono essere vini e vitigni di un certo interesse. Anche questa è la gdo, la possibilità di provare a prezzi contenuti dei prodotti ed eventualmente alzare il tiro se il prodotto incontra il proprio gusto. Un vino con un ottimo rapporto qualità prezzo, che va servito a 18-20 gradi e si abbina ottimamente a piatti con carni rosse e formaggi maturi.
LA VINIFICAZIONE Prodotto con uve 100% Nerello Mascalese, vitigno principe della provincia di Catania che si trova comunque diffuso su tutta l’isola anche a piede franco. Si può trovare vinificato in purezza o in blend con altre uve. Se vinificato in assenza di vinacce dà anche origine alla ”pesta di botte ” tipica della zona dell’Etna. Le uve, che provengono da vigneti di Sambuca in provincia di Agrigento, dopo la diraspatura vengono messe a macerare e fermentare per 8-10 gg a temperatura controllata. La fermentazione malolattica viene svolta in vasche d’acciao, dove si svolge una parte della maturazione.
Il Terre Siciliane Igt Nerello Mascalese Nuttata viene affinato per circa 6 mesi in barrique ed ulteriori 3/4 mesi in bottiglia prima della messa in vendita. Le Cantine Madaudo nascono nel 1945 e da 70 anni si pongono l’obiettivo di estrarre il massimo della qualità dalle fertili terre di Sicilia. Obiettivo che perseguono con una cantina altamente tecnologica, fiore all’occhiello dell’enologia Siciliana ed anche con testimonial di eccezione come Mariagrazia Cucinotta, madrina della raffinata linea Manta d’Oro.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
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