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Stefano Gava nuovo direttore generale di Cantina Produttori di Valdobbiadene

Stefano Gava nuovo direttore generale di Cantina Produttori di ValdobbiadeneFOTONOTIZIA – Stefano Gava è il nuovo direttore generale di Cantina Produttori di Valdobbiadene, storica cooperativa nata nel 1952 a San Giovanni di Valdobbiadene. Laureato in enologia all’Università di Padova nel 2005, prosegue il suo percorso di formazione all’estero, quindi cresce professionalmente a Villa Sandi, assumendone la direzione tecnica. Dal 1° luglio 2023 ha assunto il nuovo incarico alla guida della cantina cooperativa che conta circa 600 soci.

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Cantina Produttori di Valdobbiadene presenta il primo Bilancio di Sostenibilità

Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val d’Oca ha presentato il primo Bilancio di Sostenibilità alla presenza del Sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, il Sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin, il Sindaco di Vidor Albino Cordiali, il Sindaco di Miane Danny Buso e dell’Onorevole Angela Colmellere, originaria di Valdobbiadene.

Prima cooperativa veneta a dotarsi di un tale strumento il Bilancio è stato redatto applicando la metodologia internazionale Gri Standard – Global Reporting Initiative dal management della Cantina in collaborazione con Trentino Green Network ed ha lo scopo di misurare in modo preciso le numerose azioni concrete intraprese nei confronti del territorio, dell’ambiente, dei soci e di tutti gli stakeholder, dai clienti ai fornitori passando per la collettività.

Questo documento rappresenta la volontà di raccontare quanto fatto per il territorio e le comunità locali e allo stesso tempo di misurare con criteri scientifici, universalmente riconosciuti, l’efficienza e l’efficacia di fare impresa con lo spirito della cooperazione”, ha dichiarato il Presidente della Cantina Franco Varaschin.

A condurre la cooperativa verso una sostenibilità “organica” è stata Trentino Green Network, società che si occupa di fornire servizi per lo sviluppo sostenibile a imprese e istituzioni, che ha sviluppato un sistema di 60 indicatori basato sulla metodologia Gri Standard – Global Reporting Initiative e che ha visto come periodo d’analisi l’ultima annata agraria (dal 1 luglio 2018 al 30 giugno 2019).

L’operato della cantina è stato analizzato esaminando il contributo dato all’attuazione di nove Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals), su diciassette, sanciti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Azioni come la valorizzazione dei sottoprodotti, recupero e riciclo dei rifiuti e dell’acqua o l’utilizzo di energia rinnovabile dai due impianti fotovoltaici della cantina hanno così trovato una loro precisa collocazione e misurazione all’interno del Bilancio.

Il Bilancio di Sostenibilità è lo strumento che ci permetterà di immaginare come sarà il futuro e di prepararci per ottenere risultati e traguardi ambiziosi per la Cantina, per la comunità in cui vive e per l’ambiente. In un modo scientifico, misurabile, aperto e verificabile”, ha sottolineato Alessandro Vella, direttore della Cantina .

“Avremmo dovuto presentarlo al Vinitaly 2020 – ha aggiungo Vella – Sono stati mesi non facili, ma abbiamo avuto pazienza, abbiamo continuato a lavorare e oggi raggiungiamo il traguardo di un lavoro iniziato un anno e mezzo fa circa, con il mio predecessore Aldo Franchi, che lo ha fortemente voluto assieme al Presidente e al Cda”.

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A Valdobbiadene l’asilo si finanzia con il vigneto di Prosecco e Pinot Nero


VALDOBBIADENE –
Rette basse e decine di attività per i bambini, grazie ai proventi del vigneto di Prosecco e Pinot Nero. Succede a Valdobbiadene, nel cuore delle colline patrimonio Unesco. Sono più di 2 gli ettari vitati gestiti dalla Fondazione Asilosanvito “Istituto Geronazzo Dalla Longa” di via Sotto il Mur di Brolo, 12.

Le uve, conferite alla Cantina Produttori di Valdobbiadene, rendono circa 50 mila euro lordi a vendemmia. Denaro che viene reinvestito nei progetti extra curricolari per i piccoli studenti della Scuola dell’infanzia (3-6 anni), come la psicomotricità e l’acquaticità. Ne risentono positivamente anche le rette scolastiche, rimaste negli anni invariate.

Il vero vantaggio è che questa liquidità consente alla Fondazione di evitare di andare in rosso in attesa dell’arrivo dei contributi pubblici, come avviene a tanti asili italiani”, spiega l’ex presidente della provincia di Treviso Giacomo Dalla Longa, residente proprio a Valdobbiadene, dove è stato sindaco, assessore e consigliere.

“La vendita dell’uva del vigneto crea un vero e proprio surplus, utile a liberarsi del peso di eventuali interessi bancari” conclude Dalla Longa. I proventi del vigneto hanno persino finanziato la costruzione del “Centro Turra“, uno spazio di aggregazione annesso all’asilo e gestito da volontari del paese alle porte di Treviso.

LA STORIA

Ed è un anno importante, il 2019, per l’Asilosanvito di Valdobbiadene. Lo scorso 21 gennaio, la Fondazione ha festeggiato il 70° anniversario dalla costituzione della scuola per l’infanzia, che oggi conta oltre 100 bambini.

Una storia legata sin dagli esordi al vigneto di Prosecco, mentre quello di Pinot Nero – impiantato in zona Settolo alto, non lontano dal punto raggiunto dagli alpini dopo aver passato il Piave, durante la battaglia di Vittorio Veneto – è più recente.

Tutto comincia nel 1949, quando viene aperto l'”Ente morale Asilo infantile Sorelle Geronazzo e Dalla Longa”. Alla morte di Giovanna Geronazzo e Antonia Dalla Longa, due donne residenti nella frazione San Vito di Valdobbiadene, si scopre che i testamenti risultano identici.

Entrambe avevano deciso di lasciare alla Curia tutti i loro beni. Tra questi, diversi terreni edificabili e un vigneto di Glera, l’uva utile alla produzione del Prosecco, di oltre un ettaro. Al parroco del paese, don Giovanni Turra, il compito di dare un senso al lascito, tramite la Curia di Padova.

Sui testamenti, infatti, viene espressa la volontà che la parrocchia realizzi un asilo a San Vito di Valdobbiadene, gratuito per i bambini poveri. Nasce così l’Ipab (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza) che nel 2010 si evolve in ente privato attraverso la Fondazione Asilosanvito. I beni possono essere così gestiti e fatti fruttare.

Dall’anno successivo, le uve iniziano ad essere conferite alla cooperativa locale, la Cantina Produttori di Valdobbiadene. La Glera da Prosecco, nell’areale della Docg, viene pagata bene. Le rese più alte rispetto ad oggi e la realizzazione di un nuovo impianto di Pinot Nero fanno il resto: l’asilo funziona sempre meglio, grazie all’uva.

Si passa infatti dai 2 mila euro all’anno percepiti dall’affitto del vigneto a cifre che sfiorano i 50 mila euro lordi, derivanti dalla vendita diretta alla cantina sociale, tramite l’azienda agricola Prà Longhi, appositamente costituita.

Oggi la Fondazione Asilosanvito è presieduta da Matteo Meneghello, designato dal vescovo di Padova. Alla maestra Alessandra Bolese il coordinamento scolastico. Ai bambini un futuro certamente roseo. Perché rosé – in area Docg – non si può fare. Per ora.

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