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Ecco la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2025 winemag

 Guida Top 100 Migliori vini italiani 2025 winemag
Settima edizione per la Guida Top 100 Migliori vini italiani
winemag 2025 (acquistabile a questo link), che si arricchisce di qualche novità, a partire dal claim che accompagnerà d’ora in avanti l’annuale pubblicazione. Per il 2025 abbiamo scelto “La forza dei sogni” e sarà chiaro comprendere la ragione, tra le righe delle storie delle cantine simbolo dell’anno (e non solo). Anche quest’anno, la selezione delle etichette e il conseguente ingresso nella Guida 2025, avvenuto tramite rigorose sessioni di degustazione alla cieca e suddividendo i campioni per regione e/o denominazione, è giustificata da pochi, semplici dettami.

In primis, la voglia di raccontare l’Italia del vino più autentica, trincerandoci dietro al blind tasting: una modalità che premia espressione territoriale, tipicità e carattere del vino, senza lasciarsi distrarre dal “marketing” legato alla singola etichetta e al “rumore” generato da ciò che fa (sempre più) da contorno al calice. Il nostro approccio alla degustazione è il medesimo riservato alle notizie che quotidianamente appaiono online, sul nostro wine magazine indipendente. Un focus sull’oggettività che mette al centro il lettore, nel nostro duplice ruolo di semplici “megafoni” del mondo del vino italiano (da un lato) e di degustatori appassionati, curiosi e propositivamente critici (dall’altro).

LINGUAGGIO, FILOSOFIA E METODO: L’UNICITÀ DELLA GUIDA VINI WINEMAG

Crediamo che questo sia il valore aggiunto della nostra Guida Vini, molto distante dal mondo delle Guide italiane ed internazionali che hanno finito per allontanare il pubblico. Per linguaggio, filosofia e metodologia di lavoroL’edizione 2025 della Guida Top 100 Migliori vini italiani di Winemag segna un altro punto di distanza rispetto ad altri simili “prodotti editoriali” del settore: abbiamo abolito le note di degustazione. Una scelta drastica, speriamo definitiva, dettata dalla presa di coscienza dell’inutilità della sfilza di sentori – profumi e sapori, veri o immaginari – troppo spesso elargiti, un “tot al chilo”, da questo o quel degustatore.

Ci sarà sempre chi sentirà più pesca che albicocca; più sandalo di monaco tibetano che reminiscenze di farina di ciabatta; più erba appena sfalciata che ricordi di pino mugo valdostano. Siamo gente pragmatica, che bada al sodo e che, soprattutto, frequenta non solo “salotti bene” del vino italiano ed internazionale, ma anche la gente “comune”: quella che beve (ancora) vino per davvero e a cui non manca mai la bottiglia sul tavolo; la gente che ci ispira e guida nella scelta quotidiana di un linguaggio capace di arrivare a tutti, semplice e diretto, comprensibile e fermo nell’essere strenuamente lontano da elitarismi e caste, da spillette sulla giacca e da medagliette da brandire come spade.

LA DESCRIZIONE DEI VINI DELLA GUIDA TOP 100 MIGLIORI VINI ITALIANI 2024 WINEMAG

Ecco, dunque, che i vini presenti sulla Guida 2025 finiscono per essere descritti attraverso numeri e pochissime parole, capaci di definirne il profilo sensoriale e, ancor più, aiutare il lettore a comprendere se quell’etichetta fa per lui, o meno. Come? Con una manciata di punti, da 1 a 10, che definiscono quanto sia floreale, fruttato, speziato, fresco, tannico, sapido, alcolico, armonico, facile da bere e abbinabile un vino, nonché quale sia il periodo migliore per stapparlo. Il tutto accompagnato da un voto in centesimi, in continuità (questo sì) con la critica di settore internazionale.

La Guida Top 100 Migliori vini italiani 2025 vede uni accanto agli altri grandi nomi e cantine che si affacciano da pochi anni sul panorama enologico italiano ed internazionale, con la medesima garanzia: tutti vengono “trattati” con la medesima dignità, garantita appunto dalla degustazione alla cieca e dal nostro approccio caldo ma distaccato. Vini prodotti da grandi cantine e piccoli vignaioli artigianali. Nomi storici e realtà desiderose di affermarsi, che meritano di essere scoperte. Nella Top 100 Migliori vini italiani di WineMag.it trovano spazio vini di impronta tecnica e di “metodo” – in grado ovviamente di sfoggiare la propria identità territoriale – e altri che trasmettono l’emozione dell’artigianalità e della cura manuale, esenti da difetti di natura chimica o accidentale.

GUIDA MIGLIORI VINI ITALIANI WINEMAG 2025: IL VINO È EMOZIONE

Sfumature che convivono, perché accomunate dalla bontà e dalla capacità intrinseca di comunicare prima a sorsi e, poi, a parole. Pochi, semplici dettami, dicevamo. Bando, tra le altre cose, all’esasperazione del cosiddetto “gusto internazionale” – concetto ormai cambiato, anche grazie a consumatori sempre più attenti all’autenticità e alla territorialità – e a scelte commerciali che tendono a uniformare le diverse Denominazioni del vino italiano. Snodo importante nella “costruzione” della nostra Guida, è il desiderio di sotterrare l’ascia dell’integralismo e di quello che ci piace definire “razzismo enologico”: ciò che deve colpire è il vino nel calice, non la filosofia produttiva (“convenzionale”, “naturale”, “biologico” etc.).

L’altro focus della Top 100 winemag è su produttori e vignaioli che puntano sulla valorizzazione delle espressioni dei singoli “cru” del proprio “parco vigneti”. Alla parcellizzazione e alla valorizzazione della macro eccellenza nella micro-selezione. Il tutto ricordando sempre che siamo sognatori, prima che commentatori e critici del nettare di Bacco. Amiamo le persone vere e i vini in grado di trasmettere personalità, nerbo, carattere, gusto e passione. In una parola? Amiamo il coraggio e chi osa. Come ogni anno, il nostro sogno, tradotto in questa Guida, è quello di essere riusciti a costruire l’ennesima “carta dei vini” alla portata di tutti (dal professionista al consumatore meno esperto, ma desideroso di bere bene). Una selezione in cui regioni e denominazioni perlopiù si mescolano, per mostrare il quadro delle bellezze dell’Italia, racchiuse in “bottiglie sparse” di vino.

LE CANTINE DELL’ANNO DELLA GUIDA TOP 100 MIGLIORI VINI ITALIANI 2025 WINEMAG

Importante anche lo sguardo sulle “Cantine dell’anno 2025“, di cui vi invitiamo a scoprire l’intera produzione (invito che vale ovviamente anche per le altre realtà premiate): Cà du Ferrà (Cantina italiana dell’anno 2025); Azienda agricola Sosol (Cantina dell’anno Nord Italia 2025), Santa Barbara (Cantina dell’anno Centro Italia 2025); Fontanavecchia (Cantina dell’anno Sud Italia 2025). Ci sono poi Luca Leggero (Cantina italiana Rivelazione 2025), Valle dell’Acate (Cantina italiana Biologica 2025). Più che cantine, famiglie del vino italiano.

È proprio da loro che vogliamo iniziare il racconto di un altro anno che ci ha reso fieri del nostro lavoro e di una Guida che non smette mai di emozionarci (prima, durante e dopo la sua pubblicazione) e di offrire spunti propositivi e soprattutto nuovi al panorama giornalistico e della critica enologica italiana. Obiettivo degli obiettivi di questa Guida è, insomma, mostrarvi che c’è ancora qualcuno, in Italia, capace di portare avanti un progetto editoriale. Senza “se” e senza “ma”, nel solo interesse dei lettori. Buone bevute, con la nostra Guida Top 100 WM – 2025.

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      Jacopo Bonanini, figlio d’arte: primo vino a 11 anni e ricavato in beneficenza


      Milleduecento euro. Una “paghetta” più che mai ragguardevole per un ragazzino di 11 anni, guidato passo dopo passo dal padre vignaiolo nella realizzazione del suo primo vino. Con quei soldi, Jacopo Bonanini avrebbe potuto finalmente comprarsi il tanto desiderato paio di “Jordan”, celebre brand di scarpe Nike intitolate al campione di basket Michael Jordan, del costo di 400 euro, già indossate da qualche compagno di scuola. E regalarsi pure l’agognato volante nuovo, per sfrecciare ancora più veloce con la PlayStation. Ma una volta terminato il lavoro, ha deciso di donare l’intero ricavato delle vendite delle sue prime bottiglie di vino delle Cinque Terre
      al reparto di oncologia dell’ospedale Gaslini di Genova, vera eccellenza italiana nella cura delle patologie dei bambini.

      Non è un caso se questa bella storia arrivi dall’angolo più fragile e al contempo più suggestivo della Liguria. E non è un caso che il protagonista sia proprio Jacopo, 11 anni, figlio di Samuele Heydi Bonanini, titolare dell’Azienda agricola Possa, a Riomaggiore. Siamo a casa di uno dei grandi interpreti dei vini eroici delle Cinque Terre, in una cantina che è molto più di una fucina artigianale dedita alla produzione dello Sciacchetrà e degli altri nettari tipici della zona. Possa, già “Cantina dell’Anno Nord Italia 2023” per la Guida Top 100 Migliori Vini italiani di winemag.it, è teatro di numerose iniziative benefiche sul proprio territorio, che coinvolgono bambini delle scuole locali e migranti. Un guardiano del territorio, Samuele Heydi Bonanini, che rifiuta di essere definito «eroe», preferendo i fatti e il cuore alle facili lusinghe.

      JACOPO E IL SUO PRIMO VINO: RICAVATO IN BENEFICENZA AL GASLINI

      «Mi aspettavo che il passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie fosse cruciale per mio figlio – spiega a winemag.it il vignaiolo custode delle Cinque Terre – così come per tutti gli adolescenti. Un periodo che è coinciso con l’inizio di alcune richieste particolari, che non aveva mai fatto prima. A fronte di quella di un paio di scarpe Jordan da 400 euro, a quanto pare indossate da alcuni compagni di scuola, ho cercato di farlo ragionare sulla somma, ma anche sul fatto che, nell’ultimo anno, aveva cambiato già tre taglie! Dopo un po’ si è presentato con un’altra richiesta: un volante nuovo per la PlayStation».

      «Eravamo sotto vendemmia – continua Bonanini – e ho colto la palla al balzo per un patto: gli ho detto che avrebbe potuto realizzare il suo primo vino e comprarsi quello che voleva con il ricavato. Ha accettato subito e ha lavorato sodo, seguendo passo dopo passo le mie indicazioni in cantina. A vendite quasi ultimate delle 60 bottiglie prodotte, se ne è uscito con l’idea di devolvere tutto il ricavato al Gaslini, al posto di comprarsi le scarpe Nike e l’accessorio per la Play: una bella lezione data da un bambino di 11 anni». Jacopo conosce i corridoi del noto ospedale di Genova, dove è già stato operato due volte. La prima a 23 giorni dalla nascita e la seconda un anno fa.

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      IL VINO BIANCO “U PAPU” DI AZIENDA AGRICOLA POSSA

      «È molto curioso – evidenzia il patron di Possa – e, come sempre, ha riempito di domande i suoi interlocutori, in quel caso i medici del Gaslini. Ha scoperto così il sistema delle donazioni, che consentono alla struttura di dotarsi di nuovi macchinari all’avanguardia, oltre che di nuove sale e stanze dove vengono poi accolti e curati altri bambini come lui. Una storia che deve averlo impressionato, tanto da convincerlo a donare il ricavato del suo primo vino proprio in favore dell’ospedale dove lui stesso ha ricevuto delle cure. Ora ci stiamo organizzando con il primario per la consegna della somma: una sorta di breve cerimonia, alla quale mio figlio non vede l’ora di partecipare».

      Il primo vino di Jacopo Bonanini, dalla caratteristica etichetta che contraddistingue i vini dell’Azienda agricola Possa, è ottenuto dalla vinificazione di 80 chilogrammi di uve di varietà locali a bacca bianca, diraspate chicco per chicco dal giovane winemaker. Si chiama “U papu“, contrazione dialettale del nome “Jacopo” col quale il neo vignaiolo provetto viene chiamato dagli anziani di Riomaggiore. Per le strade del paese delle Cinque Terre lo conoscono in tanti. Ma da qualche giorno Jacopo ha un tratto distintivo in più: delle Jordan nuove fiammanti, che gli ha regalato papà. «Modello da 100 euro!», tiene a precisare Samuel Bonanini. Suole antishock d’ordinanza, per reggere i battiti di un cuore “grande così”. Quello ereditato da mamma e papà.

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      Vitis in Vulture è Cantina dell’anno Sud Italia per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024


      È Vitis in Vulture la Cantina dell’anno Sud Italia per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it (disponibile a questo link in prevendita). Fondamentale per il riconoscimento è il punteggio di 94/100 assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca all’Aglianico del Vulture Doc 2017 Toppo di Viola, ottenuto dall’omonimo vigneto situato nel comune di Venosa, alle pendici del Monte Vulture. Non solo. La cantina convince anche con l’altra interpretazione del vitigno principe della Basilicata, “Forentum” 2019; oltre a sfoderare una serie di vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo, capaci di assicurarsi un posto tra i “Vini quotidiani” della Guida 2024 (Falanghina e Aglianico vinificato in rosa).

      In definitiva una linea molto completa, dal top di gamma ai vini adatti a un consumo a tutto pasto, tutti i giorni. Del resto, con i suoi 95 ettari di vigneti, Vitis in Vulture è uno dei più importanti produttori della Basilicata e tra i migliori interpreti della grande varietà che ha reso celebre la regione a livello internazionale: l’Aglianico del Vulture. A guidare questa realtà cooperativa è il presidente Giuseppe Avigliano, agronomo e imprenditore agricolo con una grande esperienza nei settori enologico ed agroindustriale.

      VITIS IN VULTURE E L’AGLIANICO

      L’obiettivo dell’azienda è quello di creare un legame unico nella filiera. Tutto inizia dalla coltivazione dei vigneti, passando poi attraverso alle varie fasi della vinificazione e dell’affinamento in cantina e terminando con l’imbottigliamento e la commercializzazione. In Italia e nel mondo. Al centro dell’azienda si trova l’innovativa cantina Finocchiaro, il cui progetto è stato affidato nel 2001 all’architetta giapponese Hikaru Mori. La struttura è di quelle che meritano una visita.

      Di fronte alla cantina, peraltro, sorge un ampio complesso archeologico risalente tra il IV e il VII secolo d.C. Sul margine occidentale si conservano delle buche di alloggiamento di due Phitòi. Si tratta di contenitori rivestiti con malta, utilizzati per la fermentazione di vini di qualità. La mission di Vitis in Vulture, sin dall’anno della sua fondazione, avvenuta nel 2006, è quella di valorizzare l’Aglianico del Vulture. Ed è proprio grazie alle ottime interpretazioni del vitigno-vino simbolo del territorio che si è guadagnata il titolo di “Cantina dell’anno Sud-Italia” nell’ambito della nostra Guida Migliori vini italiani 2024.

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      Tenute Silvio Nardi è Cantina dell’anno Centro Italia per la Guida Top 100 Migliori vini italiani


      È Tenute Silvio Nardi la Cantina dell’anno Centro Italia per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it (disponibile a questo link). Fondamentale per il riconoscimento è il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca al Brunello di Montalcino Docg 2018 Vigneto Manachiara, che si conferma fiore all’occhiello dell’azienda con 96/100. Ma la cantina merita di essere scoperta per tanti motivi. Ci piace innanzitutto definire “
      Tenute Silvio Nardi” un “plurale – singolare” che fa rima con Montalcino. Sono due le tenute, due i versanti, Ovest e Est, otto le parcelle, ognuna espressione del puzzle che Tenute Silvio Nardi riesce a portare nel calice. Una missione che si compie tra Casale del Bosco e Manachiara, ad opera di Emilia ed Emanuele Nardi, Mario Pisanu e Fabrizio Lazzeri.

      Tutto inizia nel 1950, quando Silvio Nardi, titolare ad Altotevere umbro di una delle prime aziende-leader internazionali nel settore delle macchine agricole, acquista la tenuta di Casale del Bosco a Montalcino. Nel 1958, primo “forestiero” ad investire nel vino a Montalcino, ancora paese misconosciuto alle cronache enologiche mondiali, Silvio Nardi battezza la prima bottiglia di Brunello, quando neppure esisteva ancora il Consorzio del Brunello. Il 1962 è l’anno del “bis” con l’acquisto di Tenuta di Manachiara, 40 ettari di vigneti a Castelnuovo dell’Abate, a 25 km di distanza da Casale del Bosco. Il prezioso Cru di Brunello prende tuttora il nome da questo vigneto.

      SILVIO NARDI TRA I FONDATORI DEL CONSORZIO DEL BRUNELLO DI MONTALCINO

      Nel 1967 Silvio Nardi è tra i fondatori del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, libera associazione tra produttori. Ma non è finita. Nel 1972 Silvio Nardi acquisisce la Tenuta di Bibbiano a Buonconvento, località che da sempre vanta come simbolo architettonico il bellissimo castello medievale (IX sec.) posseduto dalla famiglia Nardi. Un altro anno da incorniciare è il 1985, quando Emilia, la figlia minore di Silvio Nardi, entra in azienda. A soli 20 anni, d’intesa con i fratelli, favorisce l’introduzione di radicali cambiamenti nel processo di produzione vinicola e di conduzione aziendale.

      Nel 1990 Emilia Nardi subentra al padre nella direzione aziendale e intraprende un processo di ristrutturazione dei vigneti e di riorganizzazione della cantina. All’esperienza della tradizione si affianca la ricerca scientifica con l’introduzione delle selezioni clonali del Sangiovese Grosso. Nel 1995, annata classificata come eccellente, nasce il Brunello ottenuto dai vigneti di Manachiara, ancora oggi fiore all’occhiello dell’azienda, che nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 si aggiudica 96/100, con l’annata 2018. La metà degli anni Novanta è fondamentale anche per la definizione dei terroir aziendali, ognuno con sue caratteristiche proprie da riversare nel calice.

      La 2004 è la prima annata di produzione del Brunello Poggio Doria, prodotto con le uve dall’omonimo vigneto di Casale del Bosco. Il Ministero delle Politiche Agricole conferisce ad Emilia Nardi il premio “Dea Terra” per l’innovazione in agricoltura. Oggi Tenute Silvio Nardi vanta 36 vigneti e punta tutto sulla selezione clonale dai vecchi vigneti. L’obiettivo? Proiettare il passato nel futuro: una visione che risiede nel Dna della famiglia e che la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 vuole sottolineare.

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      Albino Piona è Cantina dell’anno Nord Italia per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024


      È Albino Piona la Cantina dell’anno Nord Italia per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it (disponibile a questo link). Non solo: il suo Custoza Doc 2020 “Crea Macerato” è Miglior Orange wine / Macerato italiano 2024, con un punteggio di 94/100 assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca. La famiglia Piona tramanda una passione incondizionata per il mondo vitivinicolo dal lontano 1893, anno in cui un lungimirante e ambizioso Albino Piona iniziò a mettere le basi di un progetto che ancora oggi continua a vivere in Veneto, nelle terre del Custoza e del Bardolino, a Villafranca di Verona.
      Silvio Piona, proprio in onore del padre, chiamò a sua volta Albino il suo primogenito.

      È a lui che si deve la scelta di chiudere la trattoria aperta dal nonno, dedicandosi esclusivamente alla produzione di vino, investendo in tecnologie sempre più all’avanguardia. Oggi sono 45 gli ettari di vigneti su cui può contare la quarta generazione della famiglia Piona, tra Sommacampagna, Valeggio, Sona e Villafranca. Un progetto sposato appieno dai figli di Albino, Alessandro e Massimo, che continuano a proporre un’idea di vino a “filiera corta”, nel rispetto dell’ambiente. Ogni aspetto, dalla raccolta del grappolo fino allo stoccaggio in magazzino del prodotto finito, si svolge all’interno della nuova cantina sita in località Palazzina di Prabiano.

      Siamo in prossimità del Lago di Garda e delle sue colline moreniche, nel pieno della zona vitivinicola del Custoza: una delle più sottovalutate, a nostro avviso, dell’intero panorama vitivinicolo italiano. La qualità dei vini a firma di Albino Piona, premiati da questa edizione della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it, ne è una dimostrazione fulgida. Senza contare le grandi opportunità per l’enoturismo che potrebbero essere cavalcate dai vini Doc Custoza, nel segno di altre denominazioni locali, non ultima Bardolino.

      ALBINO PIONA, UNA CANTINA “VERDE” TRA CUSTOZA E BARDOLINO

      La filosofia produttiva della cantina Albino Piona è sintetizzabile con un colore: il verde. In vigna si opera il controllo delle erbe infestanti attraverso lavorazioni meccaniche, evitando l’utilizzo di diserbanti di origine chimica in modo da proteggere le api, il terreno e le falde acquifere sottostanti. Attraverso la “confusione sessuale” si blocca o riduce la riproduzione di parassiti dannosi per le coltivazioni, riducendo il numero delle larve. La cantina pratica inoltre la cosiddetta “Lotta integrata”, che prevede un’elevata diminuzione degli antiparassitari in vigna, cercando peraltro una linea comune sui trattamenti con gli altri produttori della zona.

      Ogni fase di lavorazione e trasformazione dell’uva viene poi eseguita all’interno della cantina, grazie all’apporto di professionisti con competenze specifiche e macchinari e impianti all’avanguardia. In questo modo, la cantina Albino Piona riesce ad avere un controllo completo sul prodotto finale, ottenendo vini che la “rappresentano al 100%”, anche negli imballaggi per il confezionamento, rigorosamente in cartone certificato, che garantisca la provenienza da fonti gestite in maniera responsabile.

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      Cantina Santadi è Cantina dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024


      È Cantina Santadi la Cantina dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it (disponibile in prevendita a questo link).
      Cantina di Santadi si trova nel Sulcis, nella zona sud-occidentale della Sardegna, a pochi chilometri dalle meravigliose spiagge e dune bianche di Porto Pino. Nata nel 1960, assume un nuovo un nuovo volto con l’arrivo di un nuovo gruppo dirigente, che ne solleva le sorti sino a renderla un vanto non solo per la Sardegna, ma per l’Italia intera. Il vitigno Carignano è da allora al centro del progetto enologico, senza tuttavia trascurare i vitigni a bacca bianca tradizionali della Sardegna come Vermentino, Nuragus e Nasco.

      Il desiderio di imporsi sui mercati con qualità è dimostrato dall’arrivo a Cantina Santadi dell’enologo di fama internazionale Giacomo Tachis, oggi compianto. Erano gli anni Ottanta. L’impronta lasciata dal creatore di vini icona dell’enologia italiana come Sassicaia, del Tignanello e del Solaia si fa ancora sentire a Santadi in vini come Terre Brune (primo vino barricato della Sardegna che in questa Guida si aggiudica 96/100, con l’annata 2019), Rocca Rubia, Noras, Araja, Grotta Rossa e Antigua, oltre che nei bianchi Villa di Chiesa, Cala Silente, Pedraia, Villa Solais e Latinia.

      La cantina è presieduta dal 1976 da Antonello Pilloni, socio di Santadi dal 1974 e coadiuvato da un Cda che mira a dare all’azienda una forma «snella, dinamica e puntuale». Negli anni Duemila l’altra grande rivoluzione. Con l’obiettivo di produrre vini di maggior qualità viene costruito un moderno e funzionale laboratorio per le analisi, vengono implementati il reparto vinificazione, la sala barrique, il magazzino per il confezionato e vengono aggiunte una serie di vasche in cemento. Non viene mai dimenticato il rispetto e la tutela dell’ambiente e quest’ultima trance di lavori include un impianto fotovoltaico e un moderno depuratore. Cantina Santadi conta oggi 200 soci viticoltori che, insieme, coltivano 600 ettari di vigneto nell’areale del Sulcis.

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      degustati da noi news news ed eventi vini#02

      Rubinelli Vajol è Cantina italiana dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023

      Rubinelli Vajol è la Cantina italiana dell’anno 2023 per winemag.it. Il massimo riconoscimento dell’annuale Guida Top 100 Migliori Vini italiani della nostra testata va all’azienda agricola di San Pietro in Cariano (VR), uno dei comuni della Valpolicella Classica.

      Premiata la famiglia Rubinelli e la sua capacità di valorizzare il “Vajol“, la zona dove si trova la cantina, tra vigneti, “marogne” (muretti a secco) e un patrimonio di biodiversità rimasto intatto negli anni, costellato di olivi, mandorli e ciliegi. Un areale che si colloca tra Marano e Fumane, individuato e circoscritto anche dal “re delle mappe dei vigneti “, Alessandro Masnaghetti.

      BELLEZZA E BONTÀ, I CAPISALDI DI RUBINELLI VAJOL

      Una cantina, Rubinelli Vajol, che fa della “Bellezza” e della “Bontà” i propri capisaldi. Una filosofia produttiva che si riflette nella capacità di regalare al pubblico una gamma di altissimo livello qualitativo. Ai vertici – e non poteva che essere così – l’Amarone della Valpolicella, proposto in diverse etichette, tutte capaci di condensare tradizione e slancio al futuro.

      Rubinelli Vajol è certamente una cantina che interpreta ai massimi livelli l’Amarone Revolution. Quel “ritorno alle origini” che è la vera sfida attuale intrapresa da molti soci del locale Consorzio di tutela, come risultato evidente dall’ultima edizione dell’Anteprima (Amarone Opera Prima 2022).

      I VINI RUBINELLI VAJOL, CANTINA ITALIANA DELL’ANNO 2023 WINEMAG.IT

      I calici della cantina di San Pietro in Cariano colpiscono, e convincono, per precisione ed espressività della componente fruttata, premiando e valorizzando la tipicità delle uve autoctone della Valpolicella.

      Il legno, ove utilizzato, mostra savoir fair e conferma l’intento di premiare la voce delle varietà locali, dimostrando come si possano produrre “vini di metodo” che sono fotografie di uno spaccato del territorio. Freschezza, giusta rotondità, spezia e prospettiva.

      L’eccellenza nell’apparente semplicità, come dimostra la cifra stilistica delle lettere iniziali minuscole dei vini, sulle etichette: «Il nostro no alle sovrastrutture e il nostro sì alla beva», come spiegano all’unisono i titolari (i fratelli Renzo e Alberto Rubinelli e Nicola Scienza) con i soci, che oggi guidano l’azienda di famiglia con la stessa passione del capostipite Gaetano.


      RUBINELLI VAJOL

      Via Paladon 31
      37029 San Pietro in Cariano
      Verona – Italia

      tel: +39 045 6839277
      email: info@rubinellivajol.it

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      degustati da noi news news ed eventi vini#02

      San Valentino, a tavola con i vini delle quattro migliori Cantine italiane 2022

      A caccia dei migliori vini per San Valentino? Il consiglio è di attingere dalla produzione delle quattro migliori Cantine dell’Anno 2022, individuate dall’annuale Guida Top 100 Migliori vini italiani di WineMag.it.

      Spazio in primis a Podere Fedespina (Lunigiana, Toscana), Cantina italiana dell’anno 2022. A tavola non possono mancare poi i vini di MoS Agricola (Val di Cembra, Trentino), Miglior cantina Nord Italia 2022.

      Proseguendo il viaggio ci si sposta in Umbria, nella terra del Trebbiano Spoletino, splendidamente interpretato da Ninni, Cantina dell’anno Centro Italia 2022 di WineMag.it. Si chiude poi in Daunia, nord della Puglia, con i vini della Miglior Cantina Sud Italia 2022, La Marchesa.

      Il livello della gamma di vini delle quattro cantine presenti nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 è altissimo. Di seguito, un suggerimento sulle 6 etichette da non perdere. Per un San Valentino 2022 da ricordare, anche a tavola e nel calice.

      MIGLIORI VINI BIANCHI PER SAN VALENTINO 2022
      • Toscana Igt 2019 Bianco, Podere Fedespina
        (Chardonnay, Vermentino, Durella)
      • Spoleto Doc Trebbiano Spoletino 2020 Poggio del Vescovo, Ninni
        (Trebbiano Spoletino)
      MIGLIORI VINI ROSATI PER SAN VALENTINO 2022
      • Vigneti delle Dolomiti Para Se, Mos Agricola
        (Schiava)
      • Daunia Igt Rosato 2020 Il Melograno, Cantina La Marchesa
        (Nero di Troia)
      MIGLIORI VINI ROSSI PER SAN VALENTINO 2022
      • Toscana Igt Rosso 2017 Pinot Nero, Podere Fedespina
        (Pinot Nero)
      • Umbria Igt Rosso 2020 Diavolacciu, Ninni
        (Merlot, Barbera, Sangiovese, Montepulciano, Aleatico)
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      Vini al supermercato

      Guida Migliori vini al supermercato 2022: la piemontese Teo Costa è Cantina Gdo dell’anno

      Terminate le degustazioni della Guida Migliori vini al supermercato 2022. I tasting alla cieca incoronano la piemontese Teo Costa Cantina Gdo dell’anno per Vinialsuper.

      Le etichette premiate potranno esibire lo speciale bollino-sticker rilasciato dalla nostra testata. Un modo per distinguersi sullo scaffale e semplificare la scelta ai consumatori più attenti ai vini di qualità, anche al supermercato.

      La scelta della Miglior cantina Gdo 2022 ricade infatti su una realtà famigliare che da anni è protagonista nella grande distribuzione, con una linea di prodotti che va ben oltre l’ottimo rapporto qualità prezzo.

      TEO COSTA È MIGLIOR CANTINA GDO D’ITALIA 2022

      Con i suoi vini bianchi e rossi, Teo Costa valorizza vitigni autoctoni piemontesi come l’Arneis e il Nebbiolo, dando vita a vini di assoluto rilievo nell’ambito delle Denominazioni delle Langhe.

      Brillano, in particolar modo, il Barolo e il Barbaresco della linea Ligabue, proposti in bottiglie anni 50 di vetro scuro con etichette che celebrano le opere di Antonio Ligabue. Tutti vini in distribuzione nei supermercati Coop Nordovest, Gs, Margherita, Dimar, Fras.Co, Conad, Code’ Crai e Bennet.

      A guidare la cantina Teo Costa di Castellinaldo d’Alba (CN) sono oggi i fratelli Marco e Roberto Costa. Al loro fianco papà Antonio e mamma Mariuccia, nonché i figli di Roberto: Isabella, Viviana e Manuel.

      Spetta a loro, quinta generazione della famiglia Costa, spingere nel futuro un’azienda che conta 80 ettari di vigneti e 450 mila viti a frutto, tra le colline patrimonio Unesco delle Langhe, del Roero e del Monferrato.

      UNA CANTINA MODELLO NEL CUORE DELLE COLLINE UNESCO

      Un ambiente che Teo Costa vuole preservare e valorizzare, attraverso scelte concrete. Dopo anni di sperimentazioni, nel 2007 la famiglia ha brevettato un metodo di vinificazione senza solfiti aggiunti. Il primo in Piemonte.

      La lotta ai “conservanti del vino” è il modo in cui si traduce (in cantina) il protocollo “Libera Natura”, applicato (in vigna) a tutela della biodiversità e della sostenibilità in viticoltura. Un insieme di regole creato nel 2011 e condiviso con altre realtà vinicole italiane, «vicine alla natura».

      Nel “decalogo” produttivo di Teo Costa, quantità e qualità fanno rima, nel nome di un nuovo modo di interpretare il vino nella Grande distribuzione organizzata. Buono, rispettoso della tipicità dei vitigni e delle Denominazioni. E, non ultimo, a misura di portafoglio.

      LA GUIDA AI MIGLIORI VINI AL SUPERMERCATO 2022

      • Roero Arneis Docg 2020 “Ligabue”, Teo Costa (Cantina Gdo 2022)
      • Barbera d’Alba Doc 2018 “Ligabue”, Teo Costa (Cantina Gdo 2022)
      • Barbaresco Docg 2018 “Ligabue”, Teo Costa (Cantina Gdo 2022)
      • Nebbiolo d’Alba Doc 2019 “Ligabue”, Teo Costa (Cantina Gdo 2022)
      • Barolo Docg 2016 “Ligabue”, Teo Costa (Cantina Gdo 2022)

      ABRUZZO

      • Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg 2019 “Hadria”, Az. Agr. Fratelli Barba (distribuzione locale)
      • Pecorino Igt Colline Pescaresi 2019, Tenuta del Priore (Il Gigante)

      ALTO ADIGE

      • Südtirol Alto Adige Doc Riesling 2020, Cantina Bolzano (Conad)
      • Südtirol Alto Adige Doc Pinot Bianco 2020, Cantina Bolzano (Coop)
      • Südtirol Alto Adige Doc Sauvignon 2020, Cantina Bolzano (Coop)
      • Südtirol Alto Adige Doc Kerner 2020, Cantina Bolzano (Conad)
      • Südtirol Alto Adige Doc 2019 “Latemaris Bianco”, Cantina Bolzano (Conad)
      • Südtirol Alto Adige Doc 2019 “Latemaris Rosso”, Cantina Bolzano (Conad)
      • Südtirol Alto Adige Doc Lagrein 2020, Kellerei Meran (Aspiag, Unicom, Europa, Ali, Emisfero)
      • Südtirol Alto Adige Doc Pinot Nero 2018, Kellerei Meran (Aspiag, Unicom, Europa, Ali, Emisfero)
      • Südtirol Alto Adige Doc Pinot Bianco 2020, Kellerei Meran (Aspiag, Unicom, Europa, Ali, Emisfero)
      • Südtirol Alto Adige Doc Gewürztraminer 2020, Kellerei Meran (Aspiag, Unicom, Europa, Ali, Emisfero)
      • Südtirol Alto Adige Doc Sauvignon Blanc 2020, Kellerei Meran (Aspiag, Unicom, Europa, Ali, Emisfero)
      • Alto Adige Doc Chardonnay 2019, Hofstatter (Carrefour)

      BASILICATA

      • Aglianico del Vulture Dop 2019 “Baliaggio”, Cantina di Venosa (Bennet, Coop Italia, Sma, Agorà, Decò, Pick-Up, Futura, Despar)
      • Aglianico del Vulture Dop 2019 “Balì”, Cantina di Venosa (Conad)

      CALABRIA

      • Calabria Igt Bianco 2020 “V”, Cantine Vulcano (Coop Calabria, Despar Calabria, Crai Calabria, Conad)
      • Cirò Doc Bianco 2020 “V”, Cantine Vulcano (Coop Calabria, Despar Calabria, Crai Calabria, Conad)
      • Cirò Doc Bianco 2020, Caparra&Siciliani (Il Gigante)
      • Cirò Doc Rosato 2020, Caparra&Siciliani (Il Gigante)
      • Cirò Doc Rosato 2020, Librandi (Esselunga)

      CAMPANIA

      • Fiano di Avellino Docg 2019, Cantine Di Marzo (Esselunga, Carrefour, Piccolo Supermecati)
      • Greco di Tufo Docg 2020, Cantine Di Marzo (Esselunga, Carrefour, Piccolo Supermecati)
      • Irpinia Aglianico Doc 2018, Cantine Di Marzo (Esselunga, Carrefour, Piccolo Supermecati)
      • Falanghina del Sannio Doc 2019, Feudi San Gregorio (Esselunga)

      EMILIA ROMAGNA

      • Romagna Doc Sangiovese Superiore 2018, Azienda agricola Branchini (Il Gigante)
      • Ortrugo dei Colli Piacentini Doc frizzante 2020, Cantina 4 Valli (Esselunga, Conad, Coop, Maxi D Famila, Bennet, Carrefour, Basko, Brendolan, Le Fromagere Des Halles – Banco Fresco, Gulliver, Padial – Crai, Realco – Sigma, Iper, Metro)
      • Gutturnio Doc frizzante 2020 “Dell’Angelo”, 4 Valli (Esselunga, Conad, Coop, Maxi D Famila, Bennet, Carrefour, Basko, Brendolan, Le Fromagere Des Halles – Banco Fresco, Gulliver, Padial – Crai, Realco – Sigma, Iper, Metro)
      • Lambrusco di Sorbara Dop 2020 “Linea Stile”, Cantina di Carpi e Sorbara (Coop Alleanza 3.0, Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, Carrefour, Realco, Marketingross, Pam)
      • Lambrusco di Modena Dop 2020 “Linea Stile”, Cantina di Carpi e Sorbara (Coop Alleanza 3.0, Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, Carrefour, Realco, Marketingross, Pam)
      • Pignoletto Dop Vino bianco secco frizzante “Linea Stile”, Cantina di Carpi e Sorbara (Coop Alleanza 3.0, Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, Carrefour, Realco, Marketingross, Pam)
      • Lambrusco Reggiano Doc frizzante secco “1950”, Cantine Riunite (Pam, Carrefour, Coop, Conad, Famila, Il Gigante,Sigma)
      • Pignoletto Doc Reno frizzante secco, Righi (Pam, Carrefour, Coop, Conad, Sigma, Finiper, Crai, Bennet, Famila, Esselunga)
      • Romagna Doc Sangiovese Superiore 2019 “Terre d’Italia”, Tre Monti (Carrefour)
      • Romagna Doc Sangiovese Bio 2020 “Sono Rosso”, Tre Monti (Coop Alleanza, Conad, Iper, Arca, Famila, Pam, Arca)
      • Romagna Doc Sangiovese Superiore Riserva Bio  2018 “Gusto e Passione”, Tre Monti (Sigma, Sisa, Coal)
      • Pignoletto Doc frizzante Bio 2019 “Gusto e Passione”, Tre Monti (Sigma, Sisa, Coal)
      • Romagna Doc Sangiovese Bio 2020 “Campo di Mezzo”, Tre Monti (Coop Alleanza, Conad, Iper, Arca, Famila, Pam, Arca)
      • Emilia Igp vino frizzante bianco secco bio “Montelocco”, Venturini Baldini (Conad, Esselunga, Sigma, Coop)
      • Emilia Lambrusco Igp vino frizzante rosso “Montelocco”, Venturini Baldini (Conad, Esselunga, Sigma, Coop)
      • Vino spumante Bianco Brut millesimato 2020 “Vecchia Modena”, Chiarli (Il Gigante)
      • Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc Amabile “Gran Gala”, Chiarli (Conad, Coop, Eurospar, Maxi‐Di, Pam‐Panorama, Iper La grande i – Finiper, Realco, Agora’, Bennet, Gs Market ed Express, Il Gigante, Maiora)
      • Lambrusco di Sorbara Doc Secco frizzante “Prestigio”, Chiarli (Conad, Coop, Eurospar, Maxi‐Di, Pam‐Panorama, Iper La grande i, Realco, Bennet, Gs, Market ed Express, Il Gigante, Migross, Maiora)
      • Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop secco 2020 “Villa Cialdini”, Chiarli (Conad, Coop, Eurospar, Esselunga, Maxi‐Di, Pam‐Panorama, Unicomm, Iper La grande i – Finiper, Alì, Arca, Coal, Realco, Tosano, Paladini Supermerati)
      • Lambrusco di Modena Doc frizzante secco 2020, Cleto Chiarli e Figli (Conad, Coop, Eurospar, Esselunga, Maxi‐Di, Pam‐Panorama, Unicomm, Iper La grande i – Finiper, Alì, Arca, Coal, Realco, Tosano, Paladini Supermerati)

      FRIULI VENEZIA GIULIA

      • Venezia Giulia Igt 2020 Ribolla Gialla, Az. Agr. Lorenzon (Il Gigante)
      • Friuli Doc Isonzo 2020 Sauvignon Blanc, Az. Agr. Lorenzon (Il Gigante)
      • Venezia Giulia Igt Ribolla Gialla “Pompiere”, Schiopetto (Carrefour)

      LAZIO

      • Frascati Doc 2020 “Martinius”, Casama  – San Marco (Eurospin)
      • Lazio Igt Rosso 2019 “27 filari”, Casama  – San Marco (Ipermercato Carrefour Tor Vergata)
      • Frascati Doc 2020 “Crio 8”, Casama – San Marco (Centrale Adriatica, Conad Nord Ovest, Unicoop Firenze, Carrefour, Superconti Supermercati)
      • Roma Doc Bianco 2020, Gotto d’Oro (Conad)
      • Vermentino Lazio Igt 2020, Gotto d’Oro (Conad, Super Elite, Supermercati Tosano, A&O)
      • Frascati Superiore Docg 2020 “Claudius”, San Marco (Ipermercato Carrefour Tor Vergata)
      • Lazio Igt Merlot 2020 “One”, San Marco (Centrale Adriatica, Carrefour)
      • Lazio Igt Shiraz 2019 “One”, San Marco (Centrale Adriatica, Unicoop Firenze, Carrefour)
      • Lazio Igt Malvasia 2020 “One”, San Marco (Carrefour)

      LIGURIA

      • Riviera Ligure di Ponente Doc Pigato, Le Rocche del Gatto (Esselunga)

      LOMBARDIA

      • Bonarda vivace dell’Oltrepò pavese Doc frizzante 2020 “Vaiolet”, Monsupello (Iper La grande i – Finiper)
      • Croatina Igt Pavia “Myrtò”, Perego & Perego (Esselunga)
      • Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc Bio 2020, Quaquarini (Gulliver – Coop)
      • Sangue di Giuda dell’Oltrepò pavese Doc Bio 2020, Quaquarini (Coop)
      • Franciacorta Brut Docg, Contadi Castaldi (Coop)
      • Linea Franciacorta Docg Castel Faglia (Carrefour, Esselunga, Unes)
      • Franciacorta Docg Brut, Catturich Ducco (Unes)
      • Franciacorta Docg, Solive (Iperal)

      MARCHE

      • Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2020 “Tre Ripe”, Pievalta (Esselunga)
      • Offida Docg Pecorino 2020, Cantina Moncaro
      • Offida Docg Passerina 2020, Cantina Moncaro
      • Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2020 “Fondiglie”, Cantina Moncaro
      • Marche Igt Passerina frizzante, Cantina Moncaro

      PIEMONTE

      • Linea Vini Ligabue Teo Costa – Cantina Gdo 2022 Vinialsuper (Coop Nordovest, Gs, Margherita, Dimar, Fras.Co, Conad, Code’ Crai e Bennet)
      • Piemonte Doc Grignolino 2020, Azienda Agricola Eredi Angelo Icardi (Il Gigante)
      • Moscato d’Asti Docg, 2020 Azienda Agricola Eredi Angelo Icardi (Il Gigante)
      • Barolo Docg 2016, Azienda Agricola Eredi Angelo Icardi (Il Gigante)
      • Barbaresco Docg 2017, Azienda Agricola Eredi Angelo Icardi (Il Gigante)
      • Barbera D’alba Doc 2020 “Gioso”, Gioso Azienda agricola (in arrivo in Gdo)
      • Nebbiolo d’Alba Doc 2018 “Gioso”, Gioso Azienda agricola (in arrivo in Gdo)
      • Barbera del Monferrato Superiore Docg 2017 “Serché”, Cantina produttori del Monferrato (Il Gigante)
      • Gavi Docg 2020, Cantine San Silvestro (Iper, La grande i – Finiper)
      • Dogliani Docg 2020, Cantina Clavesana
      • Ruchè Di Castagnole Monferrato Docg 2020 “Bric D’bianc”, Ferraris Agricola (Conad, Margherita, Carrefour, Docksmarket, Il Gigante)
      • Ruchè Di Castagnole Monferrato Docg 2020 “Terre Del Parroco”, Ferraris Agricola (Conad, Despar, Crai)
      • Barolo Docg 2016 Nervo, Cantina Vignaioli Pertinace (Esselunga)
      • Barbaresco Docg 2017 Nervo, Cantina Vignaioli Pertinace (Esselunga)

      PUGLIA

      • Puglia Igp Malvasia bianca 2020 “Grifo”, Cantina di Ruvo di Puglia (Pam, Coop, Dok, Famila Puglia, Despar – Interspar Puglia)
      • Linea Vini Notte Rossa, Terre di Sava (Conad – Tigros – Basko – Iperal – Poli – Alì – Crai – Gruppo Gros – Sigma – Coop – Carrefour – Despar – Oasi – Tigre – Famila – Emisfero – Galassia – Doc – A&O – Iper)
      • Salice Salentino Dop Rosso 2019 “Numerato”, Taurosso (Ipercoop)
      • Primitivo di Manduria Doc 2020, Tenute Rubino (Carrefour)

      SARDEGNA

      • Vermentino di Sardegna Doc 2020 “Sanremy”, Ferruccio Deiana (Carrefour, Nonna Isa, Superemme)
      • Monica di Sardegna Doc 2018 “Sanremy”, Ferruccio Deiana (Carrefour, Nonna Isa, Superemme)
      • Cannonau di Sardegna Doc 2018 “Sanremy”, Ferruccio Deiana (Carrefour, Nonna Isa, Superemme)
      • Cannonau di Sardegna Doc 2019 “Costera” , Argiolas (Conad, Nonna Isa)
      • Vermentino di Sardegna Doc 2020 “Costamolino”, Argiolas (Conad, Nonna Isa)
      • Cannonau Riserva 2018, Sella & Mosca (Esselunga)

      SICILIA

      • Terre Siciliane Igp 2019 “Vivitis Bio Rosso”, Gorghi Tondi (Esselunga)
      • Terre Siciliane Igp 2020 “Vivitis Bio Bianco”, Gorghi Tondi (Esselunga)
      • Igt Terre Siciliane Syrah Rosé 2020, Settesoli (Tutte le principali, esclusa Esselunga)
      • Sicilia Doc Nero d’Avola 2020 Bio, Settesoli (Tutte le principali, esclusa Esselunga)
      • Sicilia Doc Grillo 2020 Bio, Settesoli (Tutte le principali, esclusa Esselunga)
      • Sicilia Doc Rosso 2020 Collezione Rosso, Settesoli (Tutte le principali, esclusa Esselunga)
      • Sicilia Doc Bianco Collezione Bianco 2020, Settesoli (Tutte le principali, esclusa Esselunga)
      • Sicilia Doc Nero d’Avola 2020, Cusumano (Esselunga)
      • Sicilia Doc “Sedara”, Donnafugata (Esselunga)

      TOSCANA

      • Toscana Igt Ciliegiolo 2019, La Pieve (Il Gigante)
      • Toscana Igt Rosso 2014, Piandaccoli (Il Gigante)
      • Chianti Docg Riserva 2015, Piandaccoli (Il Gigante)
      • Chianti Classico Docg 2019 “Contessa di Radda”, Agricoltori del Chianti Geografico
      • Vernaccia di San Gimignano Docg 2020, Bonacchi (Esselunga)
      • Chianti Docg 2020 “Gentilesco”, Bonacchi (Esselunga)
      • Rosso di Montalcino Doc 2018 “Molino della Suga”, Bonacchi (Esselunga)
      • Chianti Rufina Docg 2018 “Nipozzano”, Frescobaldi (Esselunga, Il Gigante)
      • Pomino Bianco Doc 2019, Frescobaldi (Il Gigante, Esselunga)
      • Morellino di Scansano Docg 2018, Morisfarms (Coop)
      • Maremma Toscana Doc 2017 “Barbaspinosa”, Morisfarms (Coop)
      • Chianti Docg Superiore 2019 “Collezione Oro”, Piccini (Iper La grande i – Finiper, Tigros, Carrefour, Coop)
      • Rosso Toscana Igt 2019 “Collezione Oro”, Piccini (Iper La grande i – Finiper, Tigros, Carrefour, Coop)
      • Chianti Docg Riserva 2018 “Collezione Oro”, Piccini (Iper La grande i – Finiper, Tigros, Carrefour, Coop)
      • Toscana Igt 2020 rosato “Collezione Oro”, Piccini (Iper La grande i – Finiper, Tigros, Carrefour, Coop)
      • Vino Nobile di Montepulciano Docg 2017 Tenute Poggiocaro, Schenk (Conad)
      • Rosso di Montepulciano Doc 2018 Tenute Poggiocaro, Schenk (Conad)
      • Chianti Classico Biologico Senza solfiti aggiunti 2019 “Riscoperto”, Terre di Melazzano (Conad Tirreno)
      • Vino Nobile di Montepulciano Docg 2017 “Rubinoro”, Vecchia Cantina di Montepulciano (Esselunga)
      • Vino Nobile di Montepulciano Docg 2017 “Sigillo”, Vecchia Cantina di Montepulciano (Carrefour)
      • Vino Nobile di Montepulciano Docg 2017 “1970”, Vecchia Cantina di Montepulciano (Il Gigante)
      • Rosso di Montepulciano Doc 2020, Vecchia Cantina di Montepulciano (Coop, Pam, Gros, Cts Pewex)
      • Morellino di Scansano Docg Vino Biologico 2020, Vignaioli del Morellino (Agorà, Conad, Consorzio Europa, Coop Toscana)
      • Maremma Toscana Doc Ciliegiolo 2020, Vignaioli del Morellino (Coop, Conad, Consorzio Europa, Maxi Di, Pam Panorama)
      • Morellino di Scansano Docg 2020 “La rasola”, Vignaioli del Morellino (Agorà, Conad, Dimar, Carrefour Toscana, Emi Toscana Umbria, Maxi Di, Metro, Pam Panorama, Superelite, Iper)
      • Maremma Toscana Doc Vermentino 2020 “La rasola”, Vignaioli del Morellino (Coop, Conad, Carrefour Toscana, Iper, Pam Panorama)
      • Maremma Toscana Doc 2020 Merlot – Cabernet “Le vie del mare”, Vignaioli del Morellino (Coop Toscana)
      • Maremma Toscana Doc 2020 Viognier – Chardonnay “Le vie del mare”, Vignaioli del Morellino (Coop Toscana)
      • Morellino di Scansano Docg Riserva 2018, Vignaioli del Morellino (Coop Toscana, Conad Toscana, Superelite)
      • Morellino di Scansano Docg Sangiovese  2019 Vigna Benefizio, Vignaioli del Morellino (Coop, Conad Toscana, Carrefour Toscana)

      TRENTINO

      • Trento Doc Brut “Le Premier”, Cesarini Sforza (Carrefour, Italbrix, Unes, Finiper, Aspiag)
      • Trentino Doc Müller Thurgau 2020 “Ritratti”, Cantina di Lavis e Valle di Cembra (Italbrix, Italmark, Family Market)
      • Trentino Doc Pinot Nero 2019 “Ritratti”, Cantina di Lavis e Valle di Cembra (Italbrix, Italmark, Family Market)
      • Trentino Doc Gewürztraminer 2020 “Ritratti”, Cantina di Lavis e Valle di Cembra (Italbrix, Italmark, Family Market)
      • Trentino Doc Traminer Aromatico 2020, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo (Unicomm)
      • Trentino Doc Müller Thurgau 2020, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo (Seven, Gruppo Poli)
      • Trentino Doc Pinot Bianco 2020, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo (Sait, Aspiag, Dao)
      • Südtiroler Alto Adige Doc Lagrein 2020, Cantine di Ora
      • Südtiroler Alto Adige Doc Gewürztraminer 2020, Cantine di Ora

      VENETO

      • Lugana Doc “La Ghirolda”, Fraccaroli (Il Gigante)
      • Rivani Prosecco Superiore DOCG Extra Dry 2020, Schenk (Coop, Conad, Carrefour)
      • Soave Doc Classico 2020 “Corte Menini”, Az. Agr. Le Mandolare (Il Gigante)
      • Prosecco Doc Treviso Extra Dry, Rive della Chiesa (Iper, La grande i)
      • Prosecco Doc Rosé, Rive della Chiesa (Iper, La grande i)
      • Asolo Prosecco Superiore Docg Brut, Rive della Chiesa (Iper, La grande i)
      • Valpolicella Ripasso Doc 2018 Pagus Bisano, Cantina di Verona (Il Gigante)
      • Recioto di Soave Docg Classico 2017, Az. Agr. Le Mandolare (Il Gigante)
      • Amarone Docg Corte Giara Allegrini (Iperal)
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      Gli Editoriali news news ed eventi

      Guida Top 100 migliori vini italiani 2021 WineMag.it: cantina dell’anno in Campania

      Guida Top 100 Migliori vini italiani WineMag.it alla terza edizione, dopo l’esordio nel 2018. Confermata la scelta ecologica dell’e-book, in vendita su Amazon Kindle. Gli introiti serviranno a finanziare l’attività della nostra testata giornalistica, fieramente una delle poche realtà indipendenti nel panorama della critica enogastronomica italiana ed europea.

      Anche quest’anno, la scelta delle etichette è giustificata da pochi, semplici dettami. Al centro dell’attenzione, su tutto, la tipicità e il rispetto del varietale: bando al cosiddetto “gusto internazionale” – ormai cambiato, anche grazie a consumatori sempre più attenti all’autenticità e alla territorialità – e a scelte “commerciali” che tendono a uniformare le diverse Denominazioni del vino italiano.

      Fortemente connesso al primo caposaldo c’è il nostro desiderio di sotterrare l’ascia dell’integralismo e del “razzismo enologico“: ciò che deve colpire è il vino nel calice, non la filosofia produttiva (“convenzionale”, “naturale”, etc).

      L’altro focus della Top 100 Migliori vini italiani di WineMag.it è su produttori e vignaioli che puntano sulla valorizzazione delle espressioni dei singoli “cru” del proprio parco vigneti.

      In un anno come il 2020, segnato dalla pandemia Covid-19, capace di condizionare pesantemente anche il mercato internazionale del vino, speriamo di aver costruito una “carta” di vini italiani alla portata di tutti, capace di mostrare la bellezza dell’Italia, in una bottiglia di vino.

      Un obiettivo centrato da Terre di Petrara, che WineMag.it premia “Miglior cantina dell’anno2021. L’azienda della famiglia Simonelli si trova in Irpinia, nel profondo entroterra della Campania.

      Si tratta di una realtà storica, le cui prime tracce risalgono al 1816. “Una produzione a carattere locale riservata a pochi intimi fino al 2009”, spiegano i tre fratelli Giuseppe, Alberto e Mario Simonelli, che in quell’anno hanno deciso di “proporre i vini al pubblico, affinché fossero apprezzati anche al di fuori dei propri confini”.

      Simbolo della cantina Terre di Petrara, una maestosa quercia centenaria, testimone della storia della famiglia e del suo territorio. Il manifesto della cantina è chiaramente in linea con la modernità elegante di cui WineMag.it vuole farsi testimone (e promuovere) nel mondo del vino italiano.

      “La sfida più grande – sottolineano di fatto i fratelli Simonelli nel presentare la filosofia aziendale – è stata quella di conservare il sapore originale gustato da chi, quel vino, lo stappò la prima volta, imbottigliando l’autenticità e lo stile che da sempre contraddistinguono la tradizione familiare”. Missione compiuta. Nel calice.

      Davide Bortonedirettore responsabile WineMag.it

      [Scrivici una mail per partecipare alla prossima edizione della Guida Top 100 migliori vini italiani WineMag.it]

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      Vini al supermercato

      Vini al supermercato sotto i 15 euro: i migliori del 2018. Valtidone cantina Gdo dell’anno Vinialsuper

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      Tempo di bilanci per Vinialsuper. Un anno da “segugi” nelle “enoteche” della Gdo è (quasi) passato. Quali sono, dunque, i migliori vini in vendita al supermercato scovati nel 2018? Ve li elenchiamo di seguito, certi che li abbiate già degustati su nostra segnalazione, nei mesi scorsi!

      Come potrete notare dalla classifica, pubblicata più in basso, si tratta di vini valutati dalla nostra redazione con un minimo di 4 cestelli della spesa sui 5 a disposizione. Etichette che, nella maggior parte dei casi, costano meno di 10-15 euro.

      Come già avvenuto nel 2017 e nel 2016, dicembre è anche il mese in cui Vinialsuper premia una cantina operante nella Grande distribuzione organizzata. Quest’anno il riconoscimento va a Cantina Valtidone, a cui consegneremo presto una speciale targa.

      Per i pochi che ancora non la conoscessero, si tratta di una cooperativa piacentina che si sta facendo largo in diverse insegne di supermercati con prodotti dall’ottimo rapporto qualità prezzo. E’ il caso del Gutturnio Riserva Bollo Rosso, ma anche della Malvasia passita “Luna di Candia”, o dello spumante Metodo classico Brut “Perlage”.

      Una “cantina territorio”, come l’abbiamo definita nell’articolo di presentazione sull’altro portale del nostro network, WineMag.it, capace di tenere alta la bandiera del cooperativismo vitivinicolo italiano.

      Esemplare, in questo senso, il progetto “50 Vendemmie”: una linea di vini tipici del Piacentino, ottenuti da vigneti di età superiore ai 50 anni, in vendita nelle enoteche e nella ristorazione (Horeca).

      I MIGLIORI SPUMANTI 2018 AL SUPERMERCATO
      Franciacorta Dosage Zéro Millesimato 2013, Castel Faglia  (4,5 / 5)

      Oltrepò pavese Doc Spumante Brut Riesling, La Versa (4 / 5)
      Franciacorta Brut Docg, Ferghettina  (4 / 5)
      Cava Arestel Extra Brut Vintage 2016 (4 / 5)
      Cava Arestel Rosado Brut, Lidl  (4 / 5)
      Prosecco Bio Doc Treviso Extra Dry Tenuta Brian, Cantina Corvezzo  (4 / 5)

      I MIGLIORI VINI BIANCHI 2018 AL SUPERMERCATO
      Marche Igt Passerina 2013 “D’Orobianco”, Fulvia Tombolini  (5 / 5)
      Sicilia Doc Viognier 2016 Gurgò, Cantine Paolini  (5 / 5)

      Bolgheri Doc Vermentino 2016 “Duplice filar”, Tenuta Ladronaia – Iper, Grandi Vigne (4,5 / 5)
      Vino bianco 2017 Zapel, Aldo Rainoldi (4,5 / 5)
      Alto Adige Doc Gewurztraminer 2016, Elena Walch  (4,5 / 5)
      Rubicone Igt Trebbiano Chardonnay 2017 Nespolino, Poderi dal Nespoli  (4,5 / 5)
      Umbria Igt Grechetto 2017, Di Filippo (4,5 / 5)
      Vermentino di Gallura Docg 2016, Campos Valzos  (4,5 / 5)
      Müller Thurgau Vigneti delle Dolomiti Igt 2016 Maso Carpine, Cantine Monfort – Iper, Grandi Vigne (4,5 / 5)

      Daunia Igp Falanghina 2017 Capitolo, L’Antica Cantina San Severo  (4 / 5)
      Frascati Doc 2017 Pietra Porzia, Tenuta di Pietra Porzia  (4 / 5)
      Asprinio di Aversa Dop 2017 Vite Maritata, I Borboni (4 / 5)
      Colli di Luni Doc Vermentino 2016 Etichetta verde, La Colombiera  (4 / 5)
      Famoso Rubicone Igt 2017, Poderi dal Nespoli (4 / 5)
      Colli Euganei Pinot Bianco Doc 2015, Conte Emo Capodilista  (4 / 5)
      Isonzo del Friuli Doc Pinot Grigio 2016, Angoris  (4 / 5)

      I MIGLIORI VINI ROSATI 2018 AL SUPERMERCATO
      Rosato Toscana Igt 2017, Santa Cristina  (4 / 5)

      I MIGLIORI VINI ROSSI 2018 AL SUPERMERCATO
      Oltrepò pavese Doc Pinot Nero 2017, Conte Vistarino (5 / 5)
      Lacrima di Morro d’Alba Doc 2016, Lucchetti  (5 / 5)
      Valtellina Superiore Valgella Docg, Motalli Renato  (5 / 5)
      Morellino di Scansano Docg 2016, Morisfarms  (5 / 5)
      Primitivo Igt Salento Biologico 2015, Cantine Paololeo  (5 / 5)
      Terre Siciliane Igp Frappato Syrah Gurgò 2016, Cantine Paolini  (5 / 5)
      Etna rosso Doc 2013 Sciara Scura, Cantine Nicosia Spa – Iper, Grandi Vigne  (5 / 5)
      Brunello di Montalcino Docg 2012 Il Cassero, Caparzo – Iper, Grandi Vigne (5 / 5)

      Provincia di Pavia Igt Croatina Myrtò, Perego & Perego (4,5 / 5)
      Colli Berici Doc Tai Rosso 2016 Il Monastero, Pegoraro  (4,5 / 5)
      Sudtirol Alto Adige Doc Kalterersee Classico Superiore 2017, Kellerei Kaltern Caldaro (4,5 / 5)
      Piemonte Doc Grignolino 2016, Fontanafredda  (4,5 / 5)
      Irpinia Aglianico Doc 2016 Rubrato, Feudi di San Gregorio  (4,5 / 5)

      Sudtirol Meraner Doc 2016 Schlossberg, Cantina Merano (4 / 5)
      Cannonau di Sardegna Doc 2016 Isalle, Cantina Dorgali  (4 / 5)
      Tempranillo Bio Vegan Igp Vino de la Tierra de Castilla 2016  (4 / 5)
      Primitivo di Manduria Dop 2016 Ceralacca, Soloperto Vini  (4 / 5)
      Terre Siciliane Igp Perricone 2015 Agricane, Cantine Europa  (4 / 5)
      Colli Orientali del Friuli Doc Merlot 2015, Conte d’Attimis Maniago  (4 / 5)
      Valtellina Superiore Docg Inferno 2013, Nera  (4 / 5)
      Sudtirol Alto Adige Doc St. Magdalener 2015, Wilhelm Walch  (4 / 5)
      Aglianico del Vulture Dop 2013 Balì, Cantina Di Venosa (4 / 5)

      I MIGLIORI VINI DOLCI 2018 AL SUPERMERCATO
      Moscato d’Asti Docg 2016 Frati e Mottura, Adriano Marco e Vittorio – Iper, Grandi Vigne (5 / 5)

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