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Proclamati i migliori Sauvignon Blanc italiani

Proclamati i migliori Sauvignon Blanc italiani concorso nazionale 2023
Sabato 22 aprile sono stati proclamati i migliori Sauvignon Blanc 2021 al 5° Concorso Nazionale del Sauvignon, tenutosi in Alto Adige. Come primo classificato il Sauvignon Maso delle Rose Alto Adige DOC di Josef Weger, al secondo posto il Sauvignon Ombrasenzombra Colli Piacentini DOC di La Tosa e al terzo posto a pari merito il Sauvignon Praesulis Alto Adige DOC di Gump Hof e il Sauvignon Andrius Alto Adige DOC di Cantina Andriano.

Il Concorso, che si è svolto il 30 marzo a Penone, è frutto di una attenta valutazione realizzata da una giuria tecnica formata da 25 degustatori. Oltre 80 i campioni di Sauvignon Blanc dell’annata 2021 che hanno preso parte al Concorso provenienti da cantine di 9 diverse zone vitivinicole: Sicilia, Marche, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino, Alto Adige, Lombardia e Piemonte.

I MIGLIORI SAUVIGNON BLANC 2021 D’ITALIA

I° posto al Sauvignon Maso delle Rose Alto Adige DOC di Josef Weger
II° posto al Sauvignon Ombrasenzombra Colli Piacentini DOC di La Tosa
III° posto al Sauvignon Praesulis Alto Adige DOC di Gump Hof
III° posto al Sauvignon Andrius Alto Adige DOC di Cantina Andriano

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Proclamati i vincitori del Concorso nazionale del Pinot Nero

Sono stati resi noti i nomi dei 10 migliori Pinot Nero d’Italia annata 2019 proclamati nel contesto del Concorso nazionale del Pinot Nero. La classifica, frutto di un’attenza selezione che si è tenuta a metà marzo, premia Anrar della Cantina Andriano, Baltasius della Tenuta Schloss Englar e Sanct Valentin della Cantina San Michele Appiano.

LA CLASSIFICA

Sono riusciti a raggiungere la finale i Pinot Neri di quattro regioni italiane, mentre nella Top 10 figurano vini prodotti in tre diverse regioni.

«A impressionare è stato anche il livello qualitativo dei vini presenti al concorso. Soprattutto nella Top 10 la qualità dei vini è eccezionale. Ciò conferma il fatto che il 2019, per il Pinot Nero, sia stata un’annata assolutamente straordinaria», afferma Marc Pfitscher, vicepresidente del comitato organizzativo e responsabile del concorso nazionale.

LA 24° EDIZIONE DELLE GIORNATE DEL PINOT NERO

La classifica del Concorso prelude all’inizio della 24° edizione delle Giornate del Pinot Nero, in scena dal 29 aprile al 2 maggio ad Egna e Montagna in Alto Adige. Nelle quattro giornate gli ospiti potranno prendere parte ad una ricercata degustazione tecnica, su prenotazione.

«Già solo la varietà di vini iscritti mostra quanto, con il tempo, le Giornate del Pinot Nero dell’Alto Adige siano diventate importanti. Un grande palcoscenico per questo particolare vitigno», spiega Ines Giovanett, presidentessa del comitato organizzativo.

Presenti al tavolo i Pinot Nero di oltre 85 produttori di vino provenienti da 9 aree vinicole, tra cui Trentino, Alto Adige, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Abruzzo.

«Un sentito grazie – ribadisce Ines Giovanett – va a tutti i produttori che anche quest’anno hanno aderito all’evento con entusiasmo. Mossi dal desiderio di portare in scena l’altissima qualità delle loro produzioni enologiche».

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Gli enologi hanno deciso: il miglior Pinot Nero 2017 d’Italia è di Elena Walch

Il miglior Pinot Nero 2017 d’Italia è quello di Elena Walch. Lo ha stabilito la commissione di enologi ed enotecnici riunitasi in occasione del 19º Concorso nazionale del Pinot nero d’Italia. La premiazione si è svolta venerdì 10 luglio, al termine delle degustazioni svoltasi secondo le regole dell’emergenza Coronavirus.

Questo il podio della competizione, riservata appunto all’annata 2017:

  1. Elena Walch, Pinot Nero “Ludwig” – 90,3/100 punti
  2. Cantina Terlano, Südtiroler Pinot noir “Monticol” Riserva – 89,1/100 punti
  3. Tiefenbrunner, “Linticlarus” Blauburgunder Riserva – 88,5/100 punti
    a pari merito con Cantina Andriano, Pinot nero “Anrar” – 88,5/100 punti

Le prime dieci posizioni sono racchiuse entro soli 4 centesimi, a riflettere un’edizione di alto livello qualitativo che ha visto giungere in finale ben 21 vini provenienti da Alto Adige, Trentino e Lombardia.

Il Concorso 2020 è andato in scena a Montagna (BZ) il 5 e 6 marzo scorsi, pochi giorni prima che in tutta Italia venisse attivato il lockdown per arginare l’epidemia da Covid-19. La 22ª edizione delle Giornate del Pinot nero, la manifestazione rivolta ai tanti appassionati del nobile vitigno che si doveva svolgere come tradizione nel mese di maggio, è stata invece annullata.

Folto il gruppo dei Pinot neri in gara, 81, tutti italiani, in arrivo da 10 diversi territori vitivinicoli: Friuli Venezia Giulia, Trentino, Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana, Umbria, Abruzzo e Sicilia.

A valutare la qualità di questi vini il Comitato Organizzatore ha chiamato quest’anno 30 tecnici qualificati, esclusivamente enologi ed enotecnici, da Lombardia, Friuli V.G., Trentino, Alto Adige, Piemonte e Toscana, che hanno affrontato due giorni di assaggi coordinati da Ulrich Pedri del Centro Sperimentale Laimburg.

Marc Pfitscher, giovane nuovo vice-presidente del Comitato nonché responsabile dell’organizzazione del Concorso, spiega: “il nostro obiettivo è quello di puntare sulla qualità tecnica dei giurati, sulle loro competenze e la conoscenza del vitigno. In questa direzione ci eravamo mossi già lo scorso anno con la decisione di ripristinare la degustazione individuale, che vede presentati in assaggio ad ogni giurato vini diversi e in sequenza diversa, naturalmente sempre alla cieca”.

In totale ogni degustatore ha valutato 45 vini (su 81) nel primo giorno, e tutti i 21 finalisti nel secondo giorno. In più quest’anno la novità è stata la scelta di ricavare il risultato finale dal calcolo della media aritmetica delle valutazioni di entrambe le giornate. Siamo fiduciosi che queste migliorie rendano ancor più efficace il nostro costante impegno per accrescere il valore tecnico della giuria, la sua precisione e la rappresentatività a livello nazionale”.

Pfitscher conclude con una riflessione su questa situazione, che non ha ovviamente precedenti in oltre vent’anni di storia delle Giornate del Pinot Nero in Alto Adige: “È stato davvero triste non poter condividere gli assaggi di questi 81 Pinot neri italiani con i molti intenditori che partecipano alla nostra manifestazione in maniera sempre appassionata e attenta”.

“Ci sono mancate le loro opinioni e il loro feedback sull’evoluzione della qualità dei vini ottenuti da questo vitigno – conclude Pfitscher – così nobile ed esigente. L’appuntamento però è solo rimandato al prossimo anno, quando ci ritroveremo dal 15 al 17 maggio per celebrare degnamente il re dei vini”.

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