Enologo, classe 1956, ha iniziato la sua carriera in Cantina di Soave nel 1992 con il ruolo di vicedirettore durante la direzione generale di Franco Roncador, per assumerne la direzione nel 2002.
Il testimone passa a Wolfgang Raifer, enologo altoatesino, classe 1973, già direttore della Cantina Colterenzio, da tre anni al suo fianco in Cantina di Soave in qualità di vicedirettore.
LE FASI DELLA GESTIONE “TRENTINI”
Arrivato a Soave nei primi anni ‘90 dal Trentino, sua terra d’origine, Bruno Trentini ha intuito subito le enormi potenzialità del territorio veronese e la sua grande vocazione vinicola e si è impegnato da subito nel progetto qualità, incentrando la gestione sulla tutela e la valorizzazione delle denominazioni e dei vitigni autoctoni.
Parte integrante di questo progetto qualità è stata la realizzazione, nel 2003, della Cantina Rocca Sveva in cui vengono prodotti i vini di alta gamma e che ospita ogni anno una media di 50.000 winelovers da tutto il mondo.
Con passione e competenza, determinazione e capacità manageriale Trentini ha intrapreso un lungo percorso, che ha permesso a Cantina di Soave di diventare oggi la prima cantina cooperativa di primo grado in Italia e una delle maggiori in Europa, a tutta filiera.
La sua attività è iniziata con una fase espansiva durata circa vent’anni in cui si è concentrato sull’ampliamento della zona di produzione con l’accorpamento di altre cantine cooperative del territorio per creare ampie e solide basi su cui impostare una politica commerciale volta ad affermare i brand aziendali su tutti i canali di vendita, sia in Italia che all’estero.
Nel 1996, durante la direzione generale di Roncador, l’incorporazione della cantina di Cazzano di Tramigna e nel 2005 quella della cantina di Illasi al fine di crescere sul fronte dei vini Valpolicella; nel 2008 l’incorporazione cantina di Montecchia di Crosara, in una zona estremamente vocata alla produzione di basi spumante, in particolare Lessini Durello, denominazione a cui Trentini, competente spumatista ha sempre tenuto.
Grazie a queste acquisizioni Cantina di Soave ha più che raddoppiato il numero di soci e gli ettari vitati, creando un mosaico di siti produttivi e vigneti che abbracciano cinque valli nell’Est veronese e che le permettono di essere oggi espressione di tutte le principali denominazioni del territorio.
Alla fase espansiva è seguita la fase industriale con adeguamento delle strutture di produzione, ammodernamento di centri di conferimento e sedi produttive nonchè acquisizione di nuovi impianti fino al recente ampliamento della sede principale per un investimento complessivo di circa 90 milioni di euro.
“Per Cantina di Soave sono stati anni intensi e ricchi – ha dichiarato il Presidente Roberto Soriolo – culminati, proprio nell’anno del 120° anniversario, con il titolo IWSC di “Miglior cantina italiana dell’anno”. Questo risultato è stato possibile grazie ad un grande valore che la Cantina possiede: le persone. Oggi in particolare vogliamo esprimere il più sentito e riconoscente ringraziamento al direttore generale Bruno Trentini per la sua dedizione, per l’altissimo valore di dirigente competente e attento alle opportunità da cogliere, la sua lungimiranza nelle proposte di sviluppo, la sua energica capacità di rapportarsi con tutte le funzioni aziendali, dalle maestranze agli amministratori. Non serve aggiungere altro: parlano i fatti e le opere. Al contempo accogliamo come nostro nuovo direttore generale Wolfgang Raifer, che sono certo porterà avanti ogni aspetto aziendale con la massima competenza per un futuro di Cantina di Soave in continua ascesa. Anche il direttore tecnico Filippo Pedron ha raggiunto il pensionamento, pertanto anche a lui va il nostro grazie, mentre auguriamo buon lavoro a Paolo D’Agostin che ne raccoglie il testimone”.
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