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RICETTA Casarecce con crema di porri, salsiccia e taleggio

Oggi vi racconto un piatto dal gusto molto rustico e, ovviamente, semplice da preparare. Vi descriverò come preparo le casarecce  con crema di porri, salsiccia e taleggio.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE
350 gr di pasta tipo casarecce; 40 gr di taleggio; formaggio grana grattugiato; 2 porri; un bicchiere di brodo vegetale; 2 salsicce a punta di coltello; 2 cucchiai di panna fresca; sale e pepe quanto basta; 40 gr di olio extravergine di oliva.

LA PREPARAZIONE
Iniziamo col pulire i porri, privandoli della parte esterna. Riduciamoli poi  in pezzi piccoli e facciamoli  appassire in padella, a fuoco moderato e mescolando di tanto in  tanto. Io ho aggiunto un mezzo bicchiere di brodo vegetale, per non far asciugare troppo la preparazione.

Quando i porri saranno ben cotti li triteremo per ottenerne una purea. Adesso dedichiamoci alle salsicce. Priviamole del budello, sminuzziamole e facciamole rosolare nella padella, dove prima abbiamo preparato i porri. Intanto avremo già calato le caserecce in acqua bollente e salata.

Dopo circa 10 minuti , uniamo la purea di porri alle salsicce e, quando la pasta sarà a mezza cottura, scoliamola e continuiamo a farla cuocere in padella, unendo al condimento il taleggio tagliato a pezzetti e la panna fresca. A questo punto, non ci resta altro che impiattare , spolverare con il grana e il pepe e gustare. E buon appetito!

Vino in abbinamento: Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc “Bricco della Sacca”, Fiamberti

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Vini al supermercato

Bonarda Doc 2016 Vigna Bricco della Sacca, Fiamberti

(4,5 / 5) Impresa non impossibile trovare un buon Bonarda al supermercato. Ma bisogna sapere dove andarlo a cercare. Un porto sicuro è quello offerto dall’Azienda agricola Fiamberti di Canneto Pavese.

Una delle prime cantine a entrare nella galassia Esselunga, al momento dello sbarco del colosso della Gdo in provincia di Pavia.

Sotto la lente di ingrandimento di vinialsuper, in particolare, il Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc 2016 “Vigna Bricco della Sacca”. Un “cru” di uve Croatina, dal quale Fiamberti trae in edizione limitata il vino rosso del pavese più noto al grande pubblico dei supermercati.

LA DEGUSTAZIONE
Nel calice, questo Bonarda è perfettamente conforme alle caratteristiche espresse dal disciplinare di produzione. Colore rosso intenso, impenetrabile. E unghia purpurea, vivacizzata al momento del servizio da una spuma generosa, che svanisce in fretta. Lasciando così spazio al tuffo del naso.

I sentori parlano di un’uva raccolta a perfetta maturazione: caratteristica essenziale per la produzione di un ottimo Bonarda, che si stacchi dalla media di quelli prodotti senza troppa attenzione al risultato finale (tanto, poi, andranno a scaffale in Gdo a 2 euro, magari pure a volantino).

A una temperatura di servizio di 14-15 gradi, le note fruttate di ciliegia e lampone sono nette e perfettamente definite. La complessità non è una caratteristica del Bonarda, che deve restare un vino semplice, ma pulito. Qui, l’obiettivo è centrato. Perde un po’ di finezza, “Vigna Bricco della Sacca”, con la permanenza nel calice.

A una temperatura di 18°, peraltro suggerita dal produttore in etichetta, ciliegia e lampone perdono parte della loro gentilezza. Sfociando nel ribes da un lato (accentuato dalla leggera percezione del tannino, evidente a temperature più basse) e nella mela gialla matura dall’altro (il residuo zuccherino, non stucchevole, sembra divertirsi a controbilanciare il tannino).

Note che ritroveremo in un retro olfattivo di sufficiente persistenza, ma di nuovo non all’altezza della finezza espressa in ingresso. D’altro canto tutto tranne che sentori fastidiosi. Peraltro prevedibili in una vendemmia anomala e calda come la 2016, in occasione della quale si è fatto comunque un buon lavoro in casa Fiamberti, visti i risultati in bottiglia.

Mezzo punto in più (da 4 a 4.5) nella speciale scala di valutazione di vinialsupermercato.it per il prezzo fortemente concorrenziale del prodotto, nettamente superiore ad altri della stessa tipologia, dal punto di vista qualitativo. Un affare l’acquisto in occasione di promozioni da parte di Esselunga.

Vino a tutto pasto per antonomasia, il Bonarda Doc 2016 “Vigna Bricco della Sacca” non fa eccezioni. Dà il meglio di sé con antipasti a base di salumi e primi piatti non troppo elaborati. Da provare – per chi ama giocare con gli abbinamenti in cucina – con gli spätzle, i tipici gnocchetti tirolesi agli spinaci, con panna e fiammiferi di speck dolce.

LA VINIFICAZIONE
Se c’è un aspetto che salta all’occhio nella degustazione della Bonarda Fiamberti “Vigna Bricco della Sacca”, è l’indubbia attenzione nella selezione delle uve del “cru” e nella tecnica di vinificazione.

La Croatina viene pigiata non appena raccolta, al fine di evitare indesiderate fermentazioni. La temperatura stessa fermentazione, in cantina, viene costantemente controllata. Avviene a contatto delle bucce, secondo l’antica tradizione. L’affinamento avviene esclusivamente in acciaio, per preservare le caratteristiche varietali del vitigno.

L’azienda agricola Fiamberti di Canneto Pavese è una delle aziende più antiche dell’Oltrepò Pavese e dell’intera Lombardia. Nel 2014 ha festeggiato i 200 anni dalla sua fondazione. “Il vino è storia e geografia liquida – sintetizza Giulio Fiamberti, oggi alla guida dell’impresa di famiglia – e non si fa senza terreno e tradizione. Lavoreremo con entusiasmo e attenzione affinché chi beve i nostri vini sappia sempre da dove vengono”.

Prezzo: 4,90 euro
Acquistata presso: Esselunga

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