(4,5 / 5) Cantina Bolzano, nata nel 2001 dalla fusione di Cantina Gries (fondata nel 1908) e Cantina Santa Maddalena (fondata nel 1930), è una delle più importanti realtà cooperative altoatesine. Il suo PinotBianco Weissburgunder 2019 si è aggiudicato 4.5 “cestelli della spesa” nella valutazione di Vinialsuper.
LA DEGUSTAZIONE
Nel calice si presenta di un bel giallo paglierino luminoso riflessi verdolini. Molto espressivo al naso dove emergono subito note di fiori bianchi e gialli freschi e scorza d’agrume. In bocca risaltano la grande freschezza e la bella vena salina. Il sorso chiude pulito, con ritorno di agrumi ed un tocco di spezia.
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BOLZANO – Diciotto anni per diventare grande e dirlo al mondo. Cantina Bolzano ha scelto il 2019 per inaugurare la nuova cantina. Un progetto che sancisce la definitiva fusione tra le cantine di Gries e Santa Maddalena, avvenuto formalmente nel 2001, interessando oltre 220 soci.
La nuova struttura, inaugurata ieri in via San Maurizio 36 a Bolzano, è costata 35 milioni di euro, ricavati in gran parte dalla vendita delle vecchie cantine. Un edificio interamente ricavato nella montagna, il cui impatto ambientale è certificato CasaClima Wine.
Non aumenterà il numero di bottiglie prodotte, ma la qualità. E il merito va agli investimenti nelle strumentazioni, frutto di una visione che accompagna le fasi della produzione, dal vigneto alla cantina.
Cinque livelli che sfruttano la forza di gravità per risparmiare energia nella produzione di vino. Le uve vengono conferite al piano più alto, visibile dall’esterno della struttura, per poi essere convogliate verso la parte sottostante.
Una cantina che guarda anche all’enoturismo, con una sala degustazione dedicata e un wine shop destinato ai winelovers internazionali, che potranno usufruire di speciali tour tra i vigneti controllati da Cantina Bolzano.
Trecentoquaranta ettari complessivi, soggetti da diversi anni a controlli diretti da parte della cantina presieduta da Michael Bradlwarter, diretta da Klaus Sparer e affidata dall’enologo Stephan Filippi.
“L’obiettivo – spiegano i dirigenti di Cantina Bolzano – è quello di alzare il livello qualitativo della produzione, di vendemmia in vendemmia, garantendo al contempo il giusto compenso ai soci viticoltori”.
La “specialità della casa” sono vitigni come il Lagrein, la Schiava e il Santa Maddalena, ma anche varietà internazionali come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Pinot Bianco, lo Chardonnay, senza dimenticare il Gewürztraminer e il Sauvignon Blanc. Tutti allevati nelle zone più vocate di Bolzano, che ora potranno godere della marcia in più offerta dalla nuova cantina.
Non mancano le sperimentazioni sulle nuove varietà resistenti alle malattie fungine, i cosidetti “Piwi”. Cantina Bolzano sta studiando diverse uve da oltre 10 anni, con prove di vinificazione che sin ora non hanno dato i risultati sperati.
Ma il segno che si tratti del futuro è attorno alla nuova cantina, dove è stato impiantato un vigneto a terrazza di Cabernet Cortis, non destinato alla vinificazione.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Anche se per onestà intellettuale dobbiamo ammettere che la vendemmia 2014 è leggermente sotto le precedenti, ci sono certi prodotti che sono sempre una garanzia.
Vini talmente piacevoli, che pur non essendo vini da meditazione, si aprono anche lontano dal pasto, magari mentre si cucina e si sorseggiano che è un piacere. Siamo tornati sullo scaffale dell’Alto Adige con un Sudtirol Alto Adige Lagrein Doc 2014 prodotto dalla Cantina Produttori di Bolzano.
Non è la prima volta che ci imbattiamo in un loro vino, anche perché sono capillarmente distribuiti in gdo ed è veramente facile trovarli.
Il Sudtirol Alto Adige Lagrein Doc 2014, prodotto dalla Cantina Produttori di Bolzano nel calice si presenta di colore violaceo, limpido, molto intenso, poco trasparente, quasi impenetrabile.
I famosi ”archetti” sono abbastanza ravvicinati e scendono lentamente, segno di un vino di una certa densità. La gradazione è di 13% di alcol in volume, non poco, ma sopportabile. Al naso è intenso, ma semplice con sentori di ciliegia e mora e accenni di violetta che al palato si ripropongono tutti in un gusto succoso e morbido. Il tannino c’è, ma non invasivo, come generalmente accade nel Lagrein.
La vena acida è piacevolmente fresca per un finale di una discreta persistenza che chiude sul frutto. Davvero un buon acquisto. Il Sudtirol Alto Adige Lagrein Doc è un vino che va servito giovane, alla temperatura di 16-18 gradi. Si abbina allo speck, il prodotto principe della regione, a piatti di salumi misti, carne rossa e selvaggina.
LA VINIFICAZIONE
Prodotto da uve Lagrein, vitigno tipico dell ́Alto Adige e della Cantina Produttori di Bolzano. Pur essendo coltivato su tutto il territorio del Trentino trova il suo habitat ideale proprio nella conca di Bolzano e nel quartiere di Gries dove si trovano i vigneti dai quali provengono le uve utilizzate.
Le grandi escursioni termiche tra giorno e notte, i terreni alluvionali, sabbiosi e sciolti, danno vita a un vino complesso dai colori intensi e tipica freschezza. La vendemmia viene effettuata a metà ottobre anche perché è un vitigno a maturazione tardiva.
La fermentazione ed anche la malolattica avvengono in acciaio, segue un breve periodo di affinamento in bottiglia prima della messa in commercio. Fondata nel 2001, molto legata alla tradizione, la Cantina Produttori di Bolzano produce vini di qualità e dal carattere regionale. 220 soci che praticano un’agricoltura moderna, legata al rispetto della natura.
Prezzo pieno: 6.90 euro
Acquistabile presso: Bennet /Superdì
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