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Birra dell’Anno Xmas Beers: ecco il podio

Birra dell'Anno Xmas Beers: ecco il podio

Si è conclusa la IV edizione del Xmas Beers, il concorso inserito nella galassia di Birra dell’Anno e organizzato da Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti. In linea con una lunga tradizione europea dove, le birre dedicate al Natale esistono da tempo per allietare le feste, anche l’Italia brassicola celebra queste speciali produzioni artigianali. A trionfare è stata la Primatia del birrificio pugliese Birranova di Triggianello (BA), seguita al secondo posto dalla Guastafeste di Mukkeler, birrificio marchigiano di Porto Sant’Elpidio (FM) mentre sul gradino più basso del podio si è piazzata la Druwid di Birra Rabèl, di Ivrea (TO).

«Le birre natalizie italiane – spiega Simone Monetti, direttore generale di Unionbirrai – richiamano la ricchezza e l’abbondanza delle festività e nei sentori ricordano i dolci tipici del periodo. Non sono riconducibili ad un singolo stile ma hanno alcuni elementi in comune. Si tratta di edizioni limitate, generalmente corpose e dai sapori forti e spesso speziati, dalla colorazione che va dall’ambrato allo scuro e dalle note aromatiche complesse». La giuria delle degustazioni finali della IV edizione del concorso BdA Xmas Beers era composta da Simonmattia Riva, Stefano Moraschini, Sara Anfossi, Luca Casati, Giuseppe Lio, Simone Uras, con il supporto di Mary Carabelli e Sandro Piergiovanni.

SCHEDE TECNICHE BIRRE VINCITRICI

Primatia, Birrificio Birranova

Gradi plato 19
ABV 9
Colore Ebc 50
Ibu 20
Stile Dubbel
Fermentazione Alta
Spezie: cotto di fichi

Guastafeste, Birrificio Mukkeler

Gradi plato 20,5
ABV 10
Colore Ebc 41
Ibu 38
Stile Belgian Dark
Fermentazione Alta
Spezie: zenzero, buccia d’arancia amara, coriandolo e grani del paradiso

Druwid, Birra Rabèl

Gradi plato 16
ABV 7,1
Colore Ebc 45
Ibu 30
Stile Cat. 31
Fermentazione Alta
Spezie: cannella, zenzero, pepe lungo indonesiano, fava tonka

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Abbigliamento e birra si incontrano in Puglia: nasce Asatt, l’artigianale “stilosa”

Al via un’originale collaborazione fra due brand dall’identità molto diversa ma accomunati da creatività, curiosità e voglia di sperimentare, nasce così la birra artiginale Asatt.

Da una parte il Birrificio Birranova, realtà artigianale nata nel 2007 dall’idea del birraio Donato Di Palma a Triggianello, piccola frazione di Conversano (BA), riconosciuta ed apprezzata anche fuori regione grazie ad i premi vinti.

Dall’altra Asatt, brand dell’abbigliamento streetwear autoprodotto e indipendente nato nato nel 2016 a Mola di Bari (BA) da un’idea di Felice Guardavaccaro, cresciuto grazie alla collaborazione dei grafici e fotografi Carlo Giampietro, Luciano Quaranta e Ruben Quaranta.

Con la nostra collaborazione puntiamo ad espandere la conoscenza dei due brand in contesti a noi prima sconosciuti – hanno affermato Donato e Felice – ma speriamo anche di essere da ispirazione per la nascita di altre belle collaborazioni e per dimostrare come sia possibile fare squadra e lavorare insieme per la propria crescita e per quella di un intero territorio”.

Figlia di questo co-branding è una birra chiara, beverina, molto estiva, in stile New England Ipa, prodotta dal Birrificio Birranova e racchiusa in lattine da 33cl con una coloratissima etichetta disegnata appositamente dai grafici di Asatt tanto per la birra quanto per una linea di magliette del brand.

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Arsa di Birranova, la Porter che profuma di Puglia

“Puglia: tarallucci e birra”. Così recitava un cartellone pubblicitario di una nota marca industriale di birra posto sul raccordo che dall’aeroporto di Bari-Palese immette sulla SS16 accogliendo chi arrivava a Bari con ironia, giocando sul modo di dire “Tarallucci e vino”.

Ironia fino ad un certo punto. Degli undici birrifici industriali italiani ben due sono in Puglia (dati Assobirra) e si contano ben 73 realtà artigianali (dati microbirrifici.org). Fra queste il birrificio Birranova di Triggianello, frazione di Conversano (BA), di cui oggi assaggiamo Arsa.

LA DEGUSTAZIONE
Stile Smoked Porter, tipico del nord Europa,  gradazione 5,5%. Arsa è realizzata utilizzando grano arso, prodotto che ha lunga tradizione nel tavoliere, unito a malto affumicato della regione di Bamberga, zona della Germania famosa per la “rauchbier” (la birra affumicata). Stili, tradizioni e culture che si legano fra di loro.

Di colore scuro, impenetrabile, con schiuma chiara e piacevolmente morbida. Al naso esplodono subito note affumicate e tostate, intense ed aromatiche che ricordano il fumo di legna ed il pane scuro tostato. Seguono note fruttate, frutta disidratata come prugne ed albicocche.

In bocca il corpo leggero accompagna il sapore tostato rendendolo agile e non stucchevole. Le note luppolate rendono il sorso secco e pulito. Di media persistenza chiude con piacevoli note fumose che ricordano da vicino il sapore del grano arso.

IL BIRRIFICIO
Anni novanta. Un viaggio studio nel Regno Unito per imparare l’inglese. È così che Donato di Palma, a soli 16 anni, entra per la prima volta in contatto col mondo birraio del nord Europa, fatto di stili brassicoli diversi e variegati. Forte dell’amore per quel contesto compie i primi esperimenti di home brewing (birra fatta in casa), acquisendo così l’esperienza necessaria per concretizzare il progetto di un proprio birrificio nel 2007.

Oggi Birranova produce circa 2.000 ettolitri anno suddivisi in 17 tipi di birra diversi, fra classiche e stagionali, confermandosi una delle più importanti realtà brassicole del sud Italia. Birre che, come Arsa, emozionano raccontando di un territorio. Quella striscia di terra che collega il mare alle Murge.

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