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Miglior vino biologico italiano 2024: Bianchello del Metauro Doc Superiore 2020 Andy’20, Valentino Fiorini

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Il Miglior Vino biologico italiano per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 è il Bianchello del Metauro Doc Superiore 2020 Andy’20 di Valentino Fiorini. Il riconoscimento arriva grazie ai 95/100 assegnati in occasione delle degustazioni alla cieca di categoria della redazione di winemag.it. A guidare la cantina di Terre Roveresche, in provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, è l’enologa Carla Fiorini, figlia del fondatore Valentino e nipote di Luigi Fiorini, capostipite della generazione di vignaioli con l’acquisto della tenuta di Barchi, nel 1930.

TOP 100 WINEMAG.IT: IL VINO BIO DELL’ANNO È UN FARO SUL BIANCHELLO DEL METAURO

Il Vino biologico dell’anno per nostra Guida 2024 è una selezione delle migliori uve Bianchello a disposizione dell’Azienda Agraria Fiorini nei 45 ettari aziendali. Fermentazione in tonneau nuovi di rovere di allier, sei mesi sulle fecce, imbottigliato senza filtrazione. Un vino che – come suggerisce a buona ragione la stessa cantina – dà il meglio di sé fresco, non freddo, in ampi calici.

Alla vista, il Bianchello del Metauro Doc Superiore 2020 Andy’20 si presenta di un giallo paglierino intenso, con riflessi dorati. Al naso un bel profilo oleoso, con la componente di erbe della macchia mediterranea che ricopre un ruolo centrale, quasi avvolgendo la frutta (timo, rosmarino, ma anche mentuccia): pesca gialla, frutta esotica come l’ananas, un bel profilo floreale fresco. Terziari da legno molto composti, su note burrose e speziate calde che ricordano il curry.

Più il nettare si scalda nel calice, più la componente balsamica prende spazio sul palco. Al palato una gran conferma del profilo oleoso avvertito al naso. Si ripercorrono, una ad una, le percezioni fruttate e di erbe aromatiche. Freschezza e sapidità giocano un ruolo fondamentale nell’equilibrio di un sorso molto bilanciato tra morbidezze e durezze. Vino ancora giovane, con ampie chance di dare il meglio di sé negli anni a venire, mostrando la straordinarietà di un’uva e di una denominazione ancora poco conosciuta, ma tutta da scoprire.


Azienda Agraria Fiorini
Via Campioli 5, 61038 Terre Roveresche (Pu)
Email: info@fioriniwines.it
Tel. +39 072197151
www.fioriniwines.it

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Approfondimenti

Marche, convegno “Vino da mare”: le Dop “marine” hanno più fascino all’estero

IMT Bianchello Convegno Vino da mare -Alberto Mazzoni Direttore IMT-

FANO – L’export dei vini bianchi fermi italiani sta crescendo più velocemente dei rossi (+47% vs +35%, dal 2010 al 2018) e i vigneti con finestre sul mare sono quelli che registrano le migliori performance.

È il quadro di sintesi, al convegno “Vino da mare” organizzato a Fano dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), tracciato dal responsabile di Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini.

Secondo l’analisi, presentata in occasione dei 50 anni della Doc Bianchello del Metauro, il 31% delle 408 Dop della Penisola vanta areali con sbocco sul mare, con Marche, Liguria, Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Molise e Abruzzo che presentano una percentuale ‘marittima’ delle loro denominazioni oltre il 75%.

Un’incidenza singolare tra i principali Paesi produttori, destinata a crescere se si tiene in considerazione che – fatta eccezione per il Prosecco, che comunque in piccola parte si affaccia sulla costa – in Italia la produzione di vini ‘marittimi’ è cresciuta negli ultimi anni del 45%, a fronte di un +13% degli altri vini.

In questo scenario, anche il mercato sembra assecondare la tendenza: tra le 7 regioni italiane cresciute nell’export di oltre il 90% nell’ultimo decennio, ben 4 presentano una forte incidenza di vigneti ‘marittimi’ (Marche, Sicilia, Puglia e Abruzzo).

“Una componente importante per le esportazioni è data dal turismo – ha detto il direttore Imt, Alberto Mazzoni -. È evidente che un bacino di turisti stranieri possa rappresentare una leva fondamentale per la promozione delle produzioni autoctone; è il caso del Bianchello del Metauro e di altre aree marchigiane, a forte concentrazione di turismo balneare”.

Freschezza, finezza ed eleganza sono per gli esperti le carte vincenti dei vini ‘marittimi’ e in particolare della Doc Bianchello. Secondo il presidente Assoenologi Marche, Giuliano D’Ignazi: “L’escursione termica è il fattore fondamentale per un prodotto che si distingue per la freschezza e la facile beva. Caratteristiche queste che unite alla sua bassa gradazione sono sempre più apprezzate dalla domanda”.

“Un vino a forte espressione territoriale – ha aggiunto l’enologo Umberto Trombelli – che deve mantenere la propria identità anche attraverso l’azione di tutela e promozione del consorzio di riferimento”.

Complice anche il Bianchello del Metauro, la provincia di Pesaro ha registrato nel decennio una crescita nelle esportazioni di vino di oltre il 370%. Germania, Cina e Usa le principali destinazioni.

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Approfondimenti

“Marche bellezza infinita”: così le Marche si presentano al Vinitaly

Oltre 1000 mq e 131 aziende socie dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e del Consorzio vini piceni, per portare al Vinitaly l’en plein delle Doc regionali e dei loro territori, condensati in un solo slogan: “Marche, bellezza infinita”.

IL PROGRAMMA DEL VINITALY
L’appuntamento è a Veronafiere (7-10 aprile) in una collettiva (pad. 7 stand C6-C9) coordinata dalla Regione Marche che vede nuovamente uniti i due consorzi di tutela. Tanti gli appuntamenti in calendario, dalle degustazioni al business fino ai convegni, a partire da quello di domenica 7 aprile (ore 14.00) sugli effetti della promozione del vino marchigiano con la presentazione dell’indagine Nomisma Wine Monitor che incrocia investimenti e performance di mercato dell’ultimo triennio.

E se lo scorso anno si celebravano i cinquantesimi delle Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi e Rosso Piceno, quest’anno a festeggiare le nozze d’oro sarà il Bianchello del Metauro, protagonista lunedì 8 (ore 10.30) di “Bianchello del Metauro, 50 anni di Doc e 2.226 anni di storia”, un incontro con degustazione di 12 etichette rappresentative, a cura di Francesco Saverio Russo.

Punta invece sull’invecchiamento, il tasting “Bello e d’annata” dedicato al Verdicchio di Matelica e dei Castelli di Jesi, in programma martedì 9 (ore 11.00) nella Sala Iris del Palaexpo (ingresso A1, piano -1), con 10 Verdicchio di annate dalla 2015 alla 2001 e la conduzione di Ian D’Agata e del direttore di Imt, Alberto Mazzoni.

Non mancano in calendario eventi dedicati alle denominazioni picene, dal tasting di Offida Pecorino e Passerina (domenica 7, ore 16.00) alla degustazione sensoriale per confrontare gli aromi dei vini con i profumi tipici dei vitigni che ne compongono l’uvaggio (martedì 9, ore 15.30).

Da segnalare infine, l’appuntamento con “100% Marche, la monografia firmata Valoritalia sull’unica regione italiana al plurale” (lunedì 8, ore 15.30). Questo e molto altro attende nella terrazza dello stand Marche, dove oltre allo spazio degustazioni e meeting saranno presenti centinaia di etichette in mescita libera non-stop e le proposte gourmet firmate dallo chef stellato Errico Recanati.

L’ANNATA 2018
La partecipazione marchigiana al Vinitaly fa seguito a un’annata record per l’export delle 20 Doc regionali. Secondo l’Istat è infatti del +9,5% la crescita in valore delle esportazioni enologiche delle Marche nel 2018 (circa il triplo della media nazionale), con un valore complessivo delle vendite di 57 milioni di euro.

Una performance sostenuta soprattutto dai mercati extra-europei (+20% nei 12 mesi), in primis gli Stati Uniti con acquisti in aumento di oltre il 40% sul 2017. Con 20 denominazioni (15 Doc e 5 Docg) e una Indicazione geografica tipica (Igt), il comparto marchigiano del vino conta oggi quasi 150 milioni di euro di fatturato, quasi 14.200 aziende e 17.000 ettari complessivi di vigneto a livello regionale, per una produzione Dop che nel 2018 ha superato i 52 milioni di bottiglie.

Vinitaly è il più grande salone internazionale dedicato al mondo del vino per area espositiva (100mila mq di quartiere fieristico interamente sold out) e presenza estera. Per la sua 53^ edizione, in programma dal 7 al 10 aprile a Veronafiere, sono attesi oltre 4.600 espositori da 35 nazioni con oltre 16mila etichette a catalogo, e buyer provenienti da oltre 140 Paesi.

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news ed eventi

Coppa Davis e vini marchigiani: il binomio a Pesaro

La Coppa Davis ritorna nelle Marche e sposa i suoi vini nei quarti di finale in programma a Pesaro dal 15 al 17 luglio. L’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt) sosterrà infatti tutti gli eventi correlati al match tra Italia e Argentina che si giocherà al Circolo Tennis Baratoff: dalla cena di gala alla Villa Cattani Stuart (13 luglio) alla cerimonia del sorteggio al Conservatorio (14 luglio), dalle degustazioni nell’area ospitality e nella sala stampa del circolo Baratoff per tutta la durata della tappa alla fornitura dei vini nei punti ristoro dell’arena. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Consorzio Vini Piceni, è stata annunciata in conferenza stampa a Pesaro dal direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni e dal consigliere della Regione Marche, Andrea Biancani. Per il direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni: “Dopo il sodalizio con la pluricampionessa di scherma Elisa Di Francisca e quello con il campione del mondo Paolo Rossi, con la mostra Pablito Great Emotions in corso a Senigallia, Imt rinnova la sua alleanza con lo sport scegliendo di affiancare i propri vini alla massima competizione mondiale a squadre di tennis maschile. Un’occasione unica di visibilità non solo per il Verdicchio, vino bianco ‘campione’ d’Italia, ma anche per i vini della provincia di Pesaro come Bianchello del Metauro, Colli Pesaresi e Pergola”.

“Esprimo grande soddisfazione – ha detto il consigliere della Regione Marche, Andrea Biancani -per il ritorno del grande tennis nelle Marche. L’accoglienza ricevuta dalla Federtennis a marzo a Pesaro ha fatto sì che anche i quarti di finale della Coppa Davis si giocassero in città. Parliamo di un evento internazionale di primo piano, ma anche di un’occasione straordinaria per la promozione delle nostre eccellenze enogastronomiche. Un plauso particolare va dunque all’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e al Consorzio Vini Piceni che hanno voluto essere presenti e sostenere questo evento che valorizza le Marche intere. Nel corso delle cerimonie e dei pranzi di gala verranno serviti infatti vini marchigiani mentre Bovinmarche fornirà carne marchigiana alla mensa interna”.

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