Vittorio Moretti saluta Mattia Vezzola, che a fine anno conclude la sua lunga esperienza in Bellavista. «Quarant’anni meravigliosi – commenta Moretti – in cui non solo abbiamo fatto vini straordinari e creato un brand riconosciuto a livello mondiale, ma abbiamo costruito una grande azienda, con persone eccezionali al nostro fianco, supportati da un profondo rapporto di stima e di amicizia che ci lega».
«È stato nel 1979 che ho conosciuto Mattia Vezzola – ricorda Vittorio Moretti – nel 1981 la prima vendemmia insieme. Un grande professionista. Uno dei primi a capire le potenzialità della Franciacorta e ad intuire che la forza delle nostre bollicine risiedeva nei suoli, nei microclimi, nelle vigne di questa terra. Mattia è stato al mio fianco in ogni scelta, anche quando non eravamo d’accordo. Bellavista gli deve molto, ma anche tutta la Franciacorta».
«Si conclude qui il mio tempo in Bellavista – afferma Mattia Vezzola – auguro a tutti quelli che mi hanno accompagnato in questa avventura di continuare a percorrere la strada tracciata, di perseverare nel sostenere la filosofia che ha consentito a Bellavista di divenire ciò che è».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Vittorio Moretti, fondatore e Presidente di Holding Terra Moretti lascia la Presidenza del gruppo Terra Moretti Vino alla figlia secondogenita Francesca Moretti, enologo e attiva nel comparto vino sin dal 1997, Ceo dal 2016. Una decisione importante che cambia l’assetto della governance aziendale. Al suo fianco sarà nominato, il prossimo 25 settembre, Massimo Tuzzi in qualità di Amministratore Delegato, manager di lunga esperienza nel settore vitivinicolo.
Francesca è pronta – dichiara il fondatore – ha fatto tutta la gavetta che era necessaria. Più di vent’anni di esperienza di cui quattro come Amministratore Delegato, durante i quali ha coordinato le acquisizioni da Campari nel 2017 e creato negli anni il suo team: ora è giusto che prenda il mio posto. Sono certo che possa farsi custode della mia visione aziendale e garantire alle cantine: competenza, contemporaneità e innovazione”.
“Io finalmente – prosegue – mi potrò dedicare a tempo pieno alla campagna, agli investimenti e al nostro patrimonio vitivinicolo. A fianco di Francesca ho fortemente voluto Massimo Tuzzi, un manager giovane, molto preparato e con una lunga esperienza in Italia e all’estero, che in questi anni ha portato un valore aggiunto nelle aziende per cui ha lavorato. Sono certo che insieme possano creare una squadra vincente”.
“Mio padre – dichiara Francesca Moretti – ha deciso di affidarmi le redini strategiche del comparto vino e non posso che esserne onorata. In questi anni sono stata sempre molto operativa, oggi mi si chiede di essere testimone della visione e della missione dell’impresa; di gestire i rapporti istituzionali e di rappresentare in Italia e nel mondo i nostri brand, ma soprattutto di custodire e divulgare la nostra filosofia aziendale”.
Toccherà a Massimo Tuzzi, dal prossimo 25 settembre, suggellare il passaggio generazionale affiancando Francesca Moretti nella sua nuova veste di Presidente e riorganizzare la governance del gruppo Terra Moretti Vino.
L’azienda di Famiglia ha delle basi molto più che solide da cui partire – dice Tuzzi – Il mio mandato vedrà il capitale umano al centro del progetto e cominceremo assieme a costruire sin da ora il nostro futuro. Vogliamo che tra dieci anni il gruppo Terra Moretti Vino non sia solo fra i leader nel settore, ma rappresenti un modello di eccellenza, di bellezza e del saper fare tutto italiano. Un ringraziamento particolare alla signora Mariella, a Carmen e a Valentina Moretti. Grazie anche ai nostri partner di Nuo Capital”.
Il manager, 47 anni e friulano di origine, ha vissuto e lavorato in diverse realtà nel suo percorso professionale, dal Brasile agli Stati Uniti, da Londra a Shaghai, ed ha passato gli ultimi 15 di carriera nel gruppo Zonin1821 (Vicenza) dove ha ricoperto, tra gli altri, gli incarichi di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Sotto la sua responsabilità il gruppo vicentino è passato dai circa 60 milioni di euro di fatturato nel 2015 agli oltre 200 nel 2019, con 22 milioni di ebitda consolidati.
Con l’arrivo in Franciacorta lascerà anche il suo ruolo di Consigliere d’Amministrazione del “Consorzio del Prosecco Doc” e Il suo ruolo di Consigliere di Amministrazione di “Italia del Gusto” e di “Italia del Gusto Servizi”, manterrà invece il ruolo di Consigliere Indipendente di “Rustichella d’Abruzzo spa”.
I NUMERI DEL GRUPPO TERRA MORETTI VINO – KEY FACTS AND FIGURES 2019
Fatturato: € 65 milioni €
Dipendenti: 548
Ettari vitati: 1.154
Bottiglie prodotte: 8,5 milioni
TRE TERRITORI E SEI CANTINE Franciacorta: Bellavista (1977), Contadi Castaldi (1987). Toscana: Petra (1997), Acquagiusta Tenuta La Badiola (2004), Teruzzi (fondata nel 1974, acquisita dal gruppo nel 2017). Sardegna: Sella & Mosca (fondata nel 1899, acquisita dal gruppo nel 2017).
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
E poi arriva quel momento. Il momento in cui i grandi sono grandi e basta. Cavalli di razza. In quello stesso istante, lo sforzo dei gregari rischia di abbacinare il pubblico più dello slancio di chi taglia il traguardo per primo, da tempo. E’ il momento della manifesta superiorità poetica della sconfitta. È così che la Franciacorta rischia di finire oggi “fuori moda”. Almeno per qualcuno.
In un mondo del vino dominato dalla spasmodica (spesso ingiustificata) ricerca del nuovo e dell’esotico, il confortante abbraccio della costanza non risulta poi più così appagante, agli occhi di un consumatore sempre più simile a un avventuriero del gusto. Tutti pirati dei Caraibi. Nel gioco a chi la Sparrow più grossa.
L’area vinicola più vocata d’Italia per la produzione di spumante (quella che per anni è valsa per tutti l’accostamento agli inarrivabili Champagne) viene quasi snobbata dal winelover medio che finge d’essere un esperto. E così “Franciacorta deludente” is the new “Franciacorta inarrivabile”.
Chi gli preferisce Trento, chi l’Alta Langa. Mettendo però a confronto il top della produzione dei primi con bottiglie franciacortine di media fascia. Per la serie “bello vincere facile”, le degustazioni non sono (quasi mai) tenute alla cieca. Jingle, please.
In realtà la qualità media degli spumanti della Franciacorta, al netto dello sdoganamento commerciale operato da una Grande distribuzione che negli anni d’oro ha allargato gli scaffali degli spumanti come un’avida fisarmonica, è ancora altissima.
GLI STANDARD QUALITATIVI
Merito anche dei controlli serrati operati da un silenzioso quanto attivissimo Consorzio di Tutela, popolato da soci che collaborano e operano tutti nella stessa direzione, come le migliori corazzate.
Si parla di una media di 6-700 analisi organolettiche e di laboratorio annuali, con campioni prelevati direttamente nei negozi. Senza chiedere prima il permesso a nessuno.
Si verificano così parametri “vitali” per la Denominazione, come l’origine delle uve, i livelli di solforosa e dell’alcol in volume. Per le versioni rosé, un passaggio al cromo spettrometro è sempre d’obbligo. Chi supera la prova passa alle finalissime: le degustazioni alla cieca. Chi sgarra finisce segnalato all’Icqrf. Senza se e senza ma.
Una Denominazione, la Franciacorta, che è riuscita a superare anche la clamorosa e ormai palese inutilità delle Commissioni tecniche di degustazione. Come? Creandone una esclusiva per la zona, composta da esperti locali. Ma l’asticella della qualità si è alzata, nei decenni, anche grazie a un Disciplinare rivisto 4 volte in 20 anni.
“Oggi – ricorda Giuseppe Salvioni (nella foto sopra), ad del Consorzio per la Tutela del Franciacorta – siamo l’area vinicola con la produzione per ettaro più bassa al mondo e con il periodo di affinamento minimo necessario prima della commercializzazione più lungo. I controlli sono numerosi e i furbi li buttiamo fuori in due mesi”.
Non è un caso, insomma, se il Comité Interprofessionnel du Vin Champagne (CiVC) si interfaccia spesso proprio con la Franciacorta, quando cerca interlocutori internazionali, fuori dai gelosi confini della Francia.
I NUMERI E I MERCATI In termini di cifre, il prezzo medio al pubblico di una bottiglia di “bollicine” bresciane si aggira attorno ai 19,60 euro ivati e ai 12,45 euro franco cantina (progressivo gennaio/ottobre 2018, +4%). Numeri confortanti anche dai venduti ufficiali: 17,4 milioni di bottiglie nel 2017. Un decennio fa, la Franciacorta si assestava sui 9 milioni, con Trento a inseguire a 8,5 (oggi a 10 milioni).
Numeri che il Consorzio punta a consolidare, anche grazie a una virata decisa sull’export in Paesi ritenuti chiave, a fronte di mercati meno redditizi. E’ il caso del Giappone, più semplice da penetrare grazie a una presenza meno pressante dei cugini d’Oltralpe. Le donne nipponiche, peraltro, amano sempre più l’italian style, specie nella sua versione Satèn.
Ma un occhio di riguardo, in questo 2019, sarà riservato anche a Svizzera (volumi raddoppiati in 3 anni) e Cina. Senza dimenticare gli Usa, dove a frenare gli acquisti sono le politiche internazionali e le decine di leggi che variano di State in State. Lo sforzo economico, da qui a fine anno, sarà ingente: 2 milioni di euro complessivi, di cui 750 mila da investire, appunto, Oltreoceano.
E in Italia? “Saremo concentrati nel miglioramento tecnico e nella formazione – risponde Salvioni – intensificando le collaborazioni con le Università di Milano, Brescia e Padova. Ma il miglioramento qualitativo passa anche dal campo. Forti investimenti sono in programma in questo 2019 sulla lotta integrata, nonché nella sperimentazione della varietà Erbamatt“.
Non finisce qui. “Tra i progetti c’è anche quello di rimettere mano alla zonazione – annuncia l’ad del Consorzio Franciacorta – con particolare cura rispetto alle Mga (Menzioni Grafiche Aggiuntive, ndr) sulla base delle microparticelle e dei reali toponimi delle aree, come leva di ulteriore valorizzazione delle specificità della zona”.
DIECI ETICHETTE DA NON PERDERE
Franciacorta Docg Dosaggio Zero millesimato 2012, Andrea Arici – Colline della Stella 80% Chardonnay e 20% Pinot Noir, sboccatura aprile 2018. Giallo paglierino piuttosto carico, perlage fine e persistente. Impronta minerale calcarea, netta. Un tratto distintivo dei vini di Andrea Arici. Ma qui c’è spazio anche per una vena di frutta tendente al maturo. Naso che si apre poi sulla liquirizia. Ingresso di bocca verticale e asciutto, su note agrumate e chiusura nuovamente minerale. Perfetto per chi ama i vini ricchi di spina dorsale.
Vsq “Tesi 1”, Barone Pizzini Azienda bandiera della Franciacorta diretta dall’attuale presidente del Consorzio, Silvano Brescianini. Si tratta della prima prova (“Tesi 1”, appunto) col vitigno Erbamatt, che compone il blend al 60% (completano un 20% di Chardonnay e un 20% di Pinot Noir). Seimila bottiglie complessive in attesa di “Tesi 2” (40-30-30%), che sarà presto presentato, e “Tesi 3” (20-40-40) in commercio tra 4 anni.
In particolare, l’Erbamatt matura 6-8 settimane dopo lo Chardonnay ed è il vitigno “resistente” su cui sta puntando la Barone Pizzini (e, in generale, il Consorzio) per il futuro della Denominazione. “Tesi 1” (sbocc. maggio 2018) è un Franciacorta a cui l’Erbamatt dà una sferzata dura, aspra, che ricorda alcuni ottimi Metodo classico della Lessinia, base Durella.
Franciacorta Docg Biologico Satèn, Elisabetta Abrami
Chardonnay in purezza, come vuole il disciplinare. Naso tra i più intriganti della Denominazione, con un corredo erbaceo profondo e note talcate e mentolate che fanno da contorno alla tradizionale “crosta di pane”. Corrispondenza gusto olfattiva netta: uno dei Satèn più espressivi e di carattere in circolazione.
Franciacorta Docg Demi-sec “Nuvola”, Bersi Serlini Uno dei migliori spumanti della tipologia “Demi-sec” in vendita al momento: più “Sec” che “Demi”. Si chiama “Nuvola”, forse perché è un nettare spensierato, eppure così “pensato” in ogni sua sfumatura. In realtà è un riferimento pirandelliano delle colte sorelle Chiara e Maddalena Bersi Serlini.
Ancor più di “Nuvola” stupisce il Franciacorta Brut Nature 2005 “Mia” di Bersi Serlini: un Metodo Classico che dimostra quanto il tempo faccia bene agli spumanti bresciani. Note evolute e al contempo freschissime per lo Chardonnay “Mia”, con agrumi e pasticceria che compongono la sinfonia perfetta, prima di una chiusura mielosa.
Franciacorta Docg Brut Nature, Enrico Gatti
Nato quasi per gioco, più di 10 anni fa, su richiesta di un cliente che ritirò tutte le bottiglie non dosate, vendendole nella sua enoteca in pochissimo tempo. Da allora, un must. Chardonnay in purezza fino al 2007, poi in blend con un 15% di Pinot Nero.
In particolare degustiamo la vendemmia 2015 (base), con sboccatura a febbraio 2018. Naso e bocca corrispondenti, su agrumi come il lime che accompagnano verso una chiusura minerale, salina e al contempo balsamica, con accenni di liquirizia.
Franciacorta Docg Brut “Edea”, Mirabella Uno degli spumanti franciacortini che mette più in risalto le caratteristiche del Pinot Bianco (25%), anche se utilizzato per completare il blend con lo Chardonnay (75%). Primo impatto su note cremose, sia al naso sia al palato. Chiusura esotica ed agrumata.
Un Franciacorta “scalare”, per la capacità di evidenziare ed esaltare le capacità dei vitigni di base in fasi differenti (prima lo Chardonnay, poi il Pinot Bianco). Gran bella chiusura fresca, di un balsamico quasi dirompente (sbocc. 06/2018, base vendemmia 2013).
Franciacorta Docg Vendemmia Pas Operè 2011, Bellavista Il vino più elegante ed aristocratico della linea Bellavista. Naso connotato da richiami di fiori come la camomilla, ma anche da note fruttate fresche (mela), e al contempo più evolute (miele), oltre alla classica venatura dettata dalla permanenza sui lieviti.
Lo Chardonnay domina la scena col suo 60%, ma non mancano i muscoli del Pinot Nero (40%), in evidenza al palato per i ricordi agrumati decisi. Il risultato è un sorso di grande eleganza e pienezza, che tende leggermente alle note di arancia matura nel finale, lungo e preciso.
Franciacorta Docg Rosé Pas Dosé, 1701 Franciacorta
Il volto biodinamico della Franciacorta, ma la scelta di Silvia Stefini va ben oltre le logiche commerciali: è un vero credo, peraltro in linea con le linee guida della Denominazione. Di questa cantina premiamo su tutti il rosé, tra i più centrati e di carattere.
Cinque ore circa di contatto con le uve 100% Pinot Nero regalano al nettare una veste color cipria. Al naso arancia sanguinella e bergamotto. In bocca gran carattere, ottima struttura, pur evidenziando qualche esuberanza di gioventù (vendemmia 2015, sbocc. luglio 2018). Chiusura nuovamente connotata da note d’agrumi, con pregevoli ritorni minerali.
Franciacorta Riserva Docg Vintage Collection Dosage Zéro Noir 2001, Ca’ del Bosco. Avete presente quando dicono che il vino più invecchia, più diventa buono? Ecco. Premio al miglior Pinot Nero di Franciacorta, certamente più nota per lo Chardonnay. L’eccezione.
Franciacorta Docg Rosé Brut 2o11 “QRosè”, Quadra
Circa 27 mila bottiglie di questo portentoso rosé riposano tuttora sui lieviti nelle cantine di Quadra, in catasta. Due terzi Pinot Nero e un terzo Chardonnay è la “ricetta” perfetta studiata da Mario Falcetti.
Ne assaggiamo la versione 78 mesi sui lieviti, che consta di un 40-50% dei vini base fermentati e pre affinati in legno. Un rosato di freschezza disarmante, balsamico, pieno, tra gli agrumi e la menta. Un vino giovanissimo, che ha bisogno di tempo per diventare indimenticabile.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
MILANO – Nuovo concorso riservato ai clienti Esselunga. Dal 14 al 24 dicembre sarà possibile vincere in cassa una delle 60 mila spese gratuite in palio. Ma anche una delle 60 mila bottiglie Franciacorta Docg “Alma Gran Cuvée” di Bellavista.
Il montepremi complessivo ammonta a circa 5 milioni di euro. Il concorso Esselunga sarà veicolato anche attraverso uno spot televisivo della durata di 15 secondi realizzato da Armando Testa e ispirato alla nuova creatività basata sugli emoji.
Dopo il successo dell’iniziativa 2016 (51 milioni di Rollinz distribuiti, 300 mila download della App gioco dedicata, 600 mila raccoglitori venduti) Esselunga lancia così una nuova edizione della collezione Rollinz di Star Wars. Bagnandola con uno dei brand più noti della Franciacorta.
Giusto o sbagliato? Ai clienti piacerà di sicuro. Di fatto, il Franciacorta Docg “Alma Gran Cuvée” Bellavista è in vendita a circa 24 euro nei supermercati Esselunga. Lo stesso vino, in formato magnum, è presente sul volantino “Sotto l’albero – Idee regalo per un magico Natale” dell’insegna milanese, a 59 euro (prezzo pieno).
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Ci avviciniamo oggi a uno dei must della Doc bresciana Curtefranca, prodotto da una grande cantina che del suo vino bianco fermo ha fatto una bandiera, assieme alle bollicine. Parliamo del Curtefranca Doc Bianco Uccellanda di Bellavista. La vendemmia sotto la lente di ingrandimento è la 2010.
Un vino che si presenta giallo oro, limpidissimo, scorrevole. Archi strettissimi che scendono sulla parete del calice, opponendo un minimo di resistenza.
Al naso tanta complessità: frutti esotici predominanti, con litchi più evidenti di banana e ananas. Poi l’Uccellanda 2010 di Bellavista vira su note di mandorla e miele, che ne denotano la perfetta evoluzione in bottiglia.
Estremamente elegante la bevuta. Sapidità e morbidezza ben si sposano. Un 2010 vigoroso, fragrante, ma soprattutto ancora giovanissimo, che fa presagire una potenzialità ulteriore di invecchiamento.
La componente alcolica è molto percettibile e regala alla beva del vino calore e pienezza. Al palato anche leggere note di agrumi, che precedono una chiusura lunga, su sentori di frutta secca, mandorle e nocciole. In cucina, l’abbinamento è con primi e secondi piatti (anche piuttosto elaborati) a base di carne bianca, pesce e crostacei.
LA VINIFICAZIONE Il Curtefranca Doc Bianco Uccellanda Bellavista è prodotto in purezza da uve Chardonnay provenienti dal vigneto Uccellanda, situato nella frazione Nigoline del Comune di Corte Franca, a una quota altimetrica media di 300 metri sul livello del mare. I filari sono disposti parallelamente alle curve di livello, in numero variabile a seconda della profondità delle terrazze. L’esposizione del vigneto è totalmente a Sud-Est.
La raccolta avviene a perfetta maturazione dopo un’attentissima selezione in pianta. Dopo la pigiatura, il mosto è sottoposto a una leggera macerazione con le bucce. La fermentazione avviene in pièces da 228 litri. L’Uccellanda termina la sua evoluzione in contenitori in acciaio inox, dove riceve il freddo dell’inverno. Nella seconda primavera dalla vendemmia, il vino viene imbottigliato. Prima della commercializzazione l’Uccellanda affina per almeno altri 6 mesi in bottiglia.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
La Franciacorta torna anche quest’anno a Vinitaly con una rappresentanza significativa della realtà che sempre più si conferma un’eccellenza nel panorama vitivinicolo internazionale. Saranno 70 le aziende presenti dal 9 al 12 Aprile alla 51esima edizione dell’evento veronese, per portare in degustazione le loro migliori etichette, raccontando l’impegno e la passione che caratterizza il loro vino.
In un’area espositiva interamente dedicata, Franciacorta celebrerà, insieme a quanti sceglieranno di vivere questa esperienza, l’eleganza di un prodotto riconosciuto come uno dei più autorevoli ambasciatori del Made in Italy e la bellezza di un territorio ricco di storia, cultura, tradizioni capaci di affascinare e coinvolgere ogni appassionato del buon gusto.
Nella Sala degustazione riservata, allestita all’interno dell’area Franciacorta, si terranno vari appuntamenti, tra cui la conferenza di presentazione del Festival Franciacorta d’Estate, uno degli eventi più attesi dagli amanti del Franciacorta, che si terrà il 17 e 18 giugno, ogni anno coinvolge appassionati e curiosi in un weekend all’insegna di visite in cantina, itinerari in bicicletta tra le colline e cene suggestive con gli chef del territorio.
Non potranno ovviamente mancare momenti di confronto, verticali e degustazioni di vario tipo, come quella interamente dedicata al Satèn, per scoprire l’espressione unica del vino più morbido ed elegante prodotto esclusivamente in Franciacorta.
GLI EVENTI
SALA DEGUSTAZIONI • STAND B/C 16 • AREA FRANCIACORTA
Lunedì 10 Aprile, 12.00 – 13.00 – SINERGIA TRA DUE ECCELLENZE ITALIANE
Degustazione guidata di tre tipologie di Franciacorta in abbinamento a tre stagionature di Parmigiano Reggiano. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria a: mail@franciacorta.net
Martedì 11 Aprile, 15.00 – 16.00: SATÈN, UNICITÀ IN FRANCIACORTA
Degustazione di 6 diverse interpretazioni della tipologia più elegante e morbida prodotta esclusivamente in Franciacorta. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria a: mail@franciacorta.net
Alla manifestazione, in programma dal 9 al 12 aprile 2017 presso Veronafiere, Franciacorta sarà presente all’interno del Palaexpo nel padiglione Lombardia (lato Nord, 2° piano) con 46 cantine (area Franciacorta) e con altre 24 presenti nei padiglioni esterni al Palaexpo.
LE CANTINE PRESENTI NEL PADIGLIONE LOMBARDIA
Antica Fratta, Az. Agr. Fratelli Berlucchi, Az. Agr. Santo Stefano, Barboglio De Gaioncelli, Bariselli Gabriella, Barone Pizzini, Bellavista, Contadi Castaldi, Berlucchi Guido, Biondelli, Bonfadini, Bosio, Ca Del Bosco, Camossi, Cantina Chiara Ziliani, Cascina San Pietro, Castello Bonomi – Tenute In Franciacorta, Castelveder, Clarabella, Corte Aura, Faccoli Lorenzo, Ferghettina, La Fioca, La Fiorita, La Montina, La Rotonda, La Torre, La Valle, Lantieri De Paratico, Le Cantorie, Le Marchesine, Le Quattro Terre, Marzaghe, Mirabella, Quadra, Ricci Curbastro, Romantica, Ronco Calino, Santus, Santa Lucia, Solive, Tenuta Montedelma, Tenuta Moraschi, Ugo Vezzoli, Vezzoli Giuseppe, Vigna Dorata, Villa Franciacorta.
LA FRANCIACORTA NEI PADIGLIONI ESTERNI
1701, Abrami Elisabetta, Bellavista, Contadi Castaldi, Bersi Serlini, Ca’ D’or, Castel Faglia, Castello Bonomi, Tenute In Franciacorta, Castello Di Gussago La Santissima, Castelveder, Cavalleri, Corte Fusia, Derbusco Cives, Lo Sparviere, Lovera, Marchese Antinori Tenuta Montenisa, Monte Rossa, Monzio Compagnoni, Mosnel, Plozza Ome, Sullali, Uberti, Villa Crespia.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Poco dopo la conclusione di Vinitaly il Franciacorta riparte per un nuovo viaggio, direzione Svezia. Dal 26 al 29 Aprile Franciacorta sarà infatti ospite di Vinordic, la principale fiera nordeuropea dedicata alle eccellenze enogastronomiche.A rappresentare il territorio e i suoi raffinati prodotti vitivinicoli saranno le 24 cantine presenti, ubicate nello stand interamente dedicato della grandezza di 27 mq. Si tratta di un primo piccolo passo, che acquista però molta importanza strategica, date le potenzialità dell’ambito di inserimento: i paesi scandinavi presentano infatti un mercato in notevole crescita nel settore dell’enoturismo e costituiscono un’interessante vetrina per la realtà franciacortina. Alla giornata inaugurale del 25 aprile seguirà una cena eclusiva presso il rinomato ristorante di Villa Källhagen di Stoccolma, che proporrà un menù studiato interamente con abbinamenti Franciacorta. All’esclusivo evento parteciperanno vari degustatori e personaggi di spicco della società svedese e il migliore sommelier del mondo 2007, Andreas Larsson. Il 26 aprile lo stesso Larsson sarà il conduttore di due seminari di degustazione presso la Conference Room della fiera (K24), dove tutti i partecipanti di Vinordic avranno la possibilità di avvicinarsi al mondo del Franciacorta, attraverso gli assaggi e la sapiente descrizione delle varie tipologie di vini.
LE CANTINE PRESENTI A VINORDIC – FRANCIACORTA STAND A43:10
Abrami Elisabetta – Antica Fratta – Azienda Agricola Fratelli Berlucchi – Barone Pizzini – Bellavista – Berlucchi Guido – Bersi Serlini – Bonfadini – Castel Faglia Monogram – Cavalleri – Contadi Castaldi – La Boscaiola – Le Cantorie – Lo Sparviere – Majolini – Mirabella – Monte Rossa – Mosnel – Plozza Ome – Ricci Curbastro – Ronco Calino – Santus – Tenuta Montedelma – Villa Crespia Muratori
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Franciacorta si prepara a sbarcare alla 50esima edizione di Vinitaly, il Salone Internazionale del vino che si terrà a Verona dal 10 al 13 Aprile, con un’area dedicata di circa 1.500 mq all’interno del Padiglione Lombardia, al secondo piano del PalaExpo. Una partecipazione sempre più di rilievo con la presenza di 64 aziende, unite come sempre da quell’impegno che ha consentito al Franciacorta di affermarsi come denominazione emblematica di un territorio e di un vino di qualità e dalla spiccata personalità e che offriranno ”l’esperienza” Franciacorta ai numerosi operatori italiani e stranieri che visiteranno la fiera. Anche quest’anno saranno numerose le attività per promuovere la Franciacorta e il suo territorio a Vinitaly, anche grazie al nuovo spazio dedicato alle strade del vino lombardo dove si potranno organizzare degustazioni e presentazioni. L’imprenditore Vittorio Moretti, patron di Bellavista e Contadi Castaldi, nonché Presidente del Consorzio ha dichiarato ”Il turismo enologico è il futuro per ogni denominazione”. Infatti proprio in quest’area esclusiva, sarà presentato il Festival Franciacorta d’Estate, uno degli eventi più importanti sul territorio franciacortino che ha come obiettivo di coinvolgere appassionati e curiosi per un weekend fuori porta, all’insegna di visite in cantina, itinerari in bicicletta e cene suggestive con gli chef del territorio. Giugno sarà un mese ricco di iniziative anche per la presenza della grande opera ”The Floating Piers” sul Lago d’Iseo del noto artista Christo. Franciacorta infatti sta preparando un ricco programma di eventi per accogliere tutti i turisti che in quel periodo visiteranno il territorio. Durante la manifestazione sarà inoltre possibile vedere il nuovo film ”F for Franciacorta”, un cortometraggio di 20 minuti che rende omaggio al Franciacorta e alla Franciacorta.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
La nostra visita alla Cantina Solive in Franciacorta parte da una terrazza con vista lago di Iseo. Ci troviamo su una collina morenica, nel territorio di Erbusco, luogo che la famiglia Bariselli ha scelto per la sua cantina.
Ci sono voluti ben otto anni di lavori prima di poterla inaugurare, nel 2010. Il protrarsi del cantiere è dovuto all’elaborata ricerca di materiali antichi, territoriali, particolari elementi architettonici imprescindibili, che andavano integrati in quella costruzione che “non voleva essere una cantina fredda e moderna, ma una cantina che richiamasse la tradizione rurale tipica dei luoghi circostanti e familiare”.
Purtroppo la giornata uggiosa non giova al panorama. La nostra guida, Paolo Turra, giovane enologo dell’azienda agricola Solive, spiega quali sono i vantaggi di questa posizione, a partire dal terroir.
“La Franciacorta – racconta – nasce dallo scioglimento di ghiacciai che hanno trasportato nella loro corsa a valle detriti di origine varia, che hanno creato lo scheletro di un terreno atto a produrre tanti vini di qualità con caratteristiche diverse. La Franciacorta, striscia di terra tra la Pianura Padana e le Prealpi, ha un alleato d’eccezione, il lago di Iseo, che mitiga le correnti fredde che arrivano dalle montagne portando grossi benefici sui vigneti che godono così di un clima asciutto”.
La vista, ci assicura Paolo Turra – e non abbiamo ragione di dubitarne – nella bella stagione è mozzafiato dalla terrazza Solive, teatro soprattutto in primavera e in estate di numerosi eventi.
LA STORIA
Scendiamo di un piano e Paolo Turra inizia a raccontare la storia della cantina, prendendo proprio spunto dal ritratto fotografico del Bariselli appeso lungo le scale.
“Solive è una delle più antiche realtà contadine della Franciacorta – spiega Turra (nella foto a sinistra) – la famiglia Bariselli sa cosa significa il sacrificio, l’impegno e la dedizione al lavoro. Tutto questo si è tramandato di generazione in generazione fino ad arrivare a Gian Mario, il quale conduce la cantina con gli stessi valori e la stessa etica dei suoi avi. Questo presuppone che Solive, a differenza delle cantine ormai industrializzate, abbia un amore immenso per il territorio franciacortino”.
La storia della Cantina Solive comincia nel 1898, data orgogliosamente espressa nel marchio. Ma, spiega Paolo Turra, che se parliamo di vini e cantina dobbiamo viaggiare avanti nel tempo: agli anni Settanta, data in cui sono stati acquisiti nuovi vigneti; al finire degli anni Novanta, con l’apertura dell’agriturismo con ristorazione; per poi giungere al 2010, anno dell’inaugurazione della cantina e della collezione Franciacorta Docg.
Raggiungiamo nel frattempo l’area fulcro della cantina, dove vengono accolte le uve per essere pressate. “La pressatura – spiega Turra – avviene direttamente con i raspi, è questo il motivo per il quale vengono utilizzate le presse a polmone negli spumanti e non dei torchi meccanici, per ottenere cioè una pressatura soffice che non vada a rompere i vinaccioli e i raspi, impedendo l’estrazione di polifenoli, tra cui i tannini, evitando di creare astringenza nella nostra base spumante”.
La vinificazione dello spumate rosé invece è leggermente diversa. “Effettuiamo due tipi di vinificazione per il Pinot nero, una vinificazione in bianco alla quale vengono tolte immediatamente le vinacce in maniera tale da non avere estrazione di colore, ottenendo così un mosto bianco, e una criomacerazione, macerazione a freddo a contatto con le bucce per 12-15 h a seconda della carica di antociani, ovvero di colore, all’interno della buccia, ottenendo una estrazione di colore fino ad arrivare a quello del rosé prestabilito. Quindi, per la formazione del nostro rosé effettuiamo tagli con i due tipi di vinificazione ottenendo sempre e comunque un 100% Pinot nero”.
LA FILOSOFIA DI SOLIVE
Dopo aver spiegato come si ottiene il vino base, successivamente imbottigliato per la presa di spuma e la seconda rifermentazione, Turra accompagna i visitatori al livello inferiore: migliaia di bottiglie riposano stipate in posizioni diverse a seconda dello stato di maturazione sulle fecce.
Qualcuna in posizione orizzontale, qualcuna in diagonale sulle pupitres e qualcuna in verticale, in ceste di acciaio, a testa in giù per altri 5/6 giorni, prima di essere condotte al macchinario che provvederà al congelamento dei lieviti esausti depositati nella bidulè e quindi proseguire il loro viaggio verso la linea di sboccatura, con aggiunta del liquer e imbottigliamento.
Oltre agli spumanti, la Cantina Solive produce due vini a denominazione di origine controllata Curtefranca, un bianco e un rosso, anche se la parte del leone spetta ovviamente al Franciacorta Docg, assestata sull’80% della produzione totale dell’azienda. “Solive produce solo vini millesimati – spiega l’enologo Turra – una scelta dettata dalla qualità che ne deriva. Penso sia giusto caratterizzare ogni anno la tipologia di vino senza ‘sistemarlo’ con vecchie annate, creando ogni anno un tipo di vino unico e irripetibile, che rispecchi ogni singola stagione che madre natura ci regala e il lavoro di ogni anno in campo”.
Ecco dunque come per Solive sia importante la “naturalità” dello spumante prodotto, che ne fa il tratto distintivo aziendale in tutta la Franciacorta e non solo. “Solive – continua l’enologo – è un prodotto vero e il suo punto di forza è la naturalità. Al nostro vino non facciamo aggiunte di nessun tipo, soprattutto con la liqueur d’expedition, per la quale usiamo sempre e solo il nostro vino, senza aggiunte di distillati aromatizzati. La freschezza e purezza non stanca mai, così come l’equilibrato”.
Tra il sacro e il profano, mentre passeggiamo per la cantina, Paolo Turra racconta episodi divertenti del suo lavoro. Il Franciacorta Docg è ritenuto talmente prezioso che spesso qualche ospite che non ha evidentemente capito come si produce un metodo classico pensa bene di appropriarsi in maniera indebita di qualche bottiglia che giace in rifermentazione. Non mancano quelli che vogliono degustare “il loro Prosecco”, presentandosi al cancello dell’azienda per chiederne “un paio di cartoni”.
A tal proposito gli chiediamo una sua opinione in merito alla confusione che regna in molti consumatori. “Tanta gente – evidenzia Turra – vuole bere del vino frizzante, magari spendendo poco, e si accontenta di questo, senza chiedersi cosa sta bevendo e se potrebbe bere di meglio, motivo per il quale la gente si dirotta sul Prosecco, che ha un costo inferiore”.
PROSECCO VS FRANCIACORTA
E i produttori cosa fanno per comunicare il loro prodotto efficacemente? “La Franciacorta – spiega l’enologo – è una realtà ormai da 40-50 anni e, nonostante i passi da gigante fatti siano molti, sono ancora relativamente pochi, soprattutto per l’estero. Sono fiducioso e credo che fra altrettanti anni Franciacorta sarà leader, non solo a confronto col Prosecco”.
Ritorniamo di sopra nel locale adibito a degustazione e vendita. Chiediamo espressamente di degustare il Pas Dosè, che ci è stato suggerito da un concorrente. Ci meraviglia all’assaggio l’effetto meno aggressivo, rispetto ad altri Franciacorta Docg degustati: le bollicine non sono invadenti e tendono a scivolare, ma soprattutto il gusto ‘amarognolo’ è ben equilibrato. La bottiglia, poi, è particolare: è trasparente, una scelta di immagine che, incalziamo l’enologo, rischia di esporre il prezioso contenuto all’effetto deleterio della luce.
“Il nostro prodotto di punta – spiega quindi Turra – è il Brut Docg Millesimato Giosèp, un 85% Chardonnay e 15% Pinot nero vinificato in bianco chiaramente, con 40 mesi minimo di affinamento sui lieviti, che quasi sempre supera i 50 mesi. Il dosaggio che va per la maggiore è quello del Saten, brut 5,5 g/l, anche se credo che il futuro del consumatore medio sarà il Dosaggio zero”.
NO ALLA GDO E il rapporto tra Cantina Solive e grande distribuzione? L’enologo spiega che “Solive non vende in grande distribuzione non sicuramente per la produzione limitata”.
“Vi sono cantine – dichiara Turra – che producono meno bottiglie e vendono tutto in grande distribuzione. Il motivo di questa scelta è che Solive è un prodotto di qualità, curato nei minimi dettagli, con cura e passione. Preferiamo che abbia un mercato più limitato ma costituito da consumatori che lo sappiano apprezzare appieno; gente che passi in cantina a conoscerci e a conoscere il nostro mondo, oltre al nostro modo di lavorare. Che ci apprezzi anche per questo e non solo per il prodotto”. Il cliente “tipo” di Solive ha un’età compresa tra i 25 e i 60 anni, con diverse disponibilità economiche.
“La nostra serietà e qualità – evidenzia Turra – è riconosciuta sia dall’operaio sia dall’imprenditore benestante”. Sul sito Internet della cantina è presente la sezione shop. Chiediamo a Paolo Turra come viene curato questo aspetto, se si tratta solo di fatturato incrementale che non richiede una particolare gestione, e in generale la sua opinione sull’e-commerce nel settore dei vini.
“Lo shop sul nostro sito è aperto da poco, nemmeno un anno – evidenzia l’enologo – devo dire che per adesso incide molto di più la mail spedita in cantina per prenotare l’ordine, ma credo che l’e-commerce sia il futuro, ormai tutto si guarda, si impara, e si compra con un click sul divano di casa. Questo aspetto lo reputo favorevole e triste allo stesso tempo”.
“Comodo, soprattutto per chi magari abita lontano esempio, sud-Italia e viene in vacanza in Franciacorta, apprezza il nostro prodotto e può rimanere sempre in contatto con la nostra realtà. Sfavorevole, purtroppo, poiché da un lato ha accentuato la pigrizia di alcune persone, le quali piuttosto che fare un giro in cantina per toccare con mano la realtà e il mondo del vino, preferiscono fare un click sul divano. Ma questo vale non solo per il mondo del vino, si sa le comodità rendono l’uomo pigro”. Un rischio che non ci sfiora neppure da lontano.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACQUISTA LA GUIDA e/o SOSTIENI il nostro progetto editoriale
La redazione provvederà a inviarti il Pdf all’indirizzo email indicato entro 48 ore dalla ricezione del pagamento