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Pescheria con Cottura Milano: pesce e cocktail in abbinamento nel lounge bar

MILANO – Per rendertene conto ci devi entrare. Pescheria, ristorante. E da ieri sera pure lounge bar. Pescheria con Cottura è un nome che sta “stretto” al concept restaurant inaugurato il 7 giugno in via Tito Speri 7, a Milano. Da giovedì sera, ancor di più.

Quattro anni fa, Fabio e Daniele Ingrosso aprivano a Lecce il primo Pescheria con Cottura. A Milano il balzo fuori regione, prima della prossima apertura a Ginevra, in Svizzera. Ma nella lounge del locale meneghino si respira già aria internazionale.

L’idea è quella di offrire un luogo alternativo al ristorante, che già funziona a pieno ritmo. Un ambiente elegante e curato, ma informale. In cui godersi cocktails innovativi e sperimentali. Abbinati a piatti e stuzzicherie di pesce. Freschissimo, of course. Né una cena né un aperitivo, insomma. Una novità assoluta. All’insegna della qualità pugliese.

La “manona” di uno più grandi esperti in Italia di Bartending e Mixology, Fabio Bacchi, si vede da lontano. E’ lui che ha curato la drink list (attualmente 11 proposte in carta) assieme al mixologist Paolo Mastropasqua e allo chef Rocco Costantini.

Un connubio nuovo, quello tra cucina e bar, che avvicina e svecchia il concetto stesso di chef. Una figura oggi aperta a contaminazioni sino a poco tempo fa impensabili. Mix che si riversano in pieno nei cocktails. Come quelli proposti giovedì sera, per l’inaugurazione del lounge bar di Cucina con Cottura.

LA DRINK LIST
Un grande classico della miscelazione come il Pisco Sour, realizzato con una base aromatica di Pisco Acholado con lo sciroppo violaceo di chicha morada, in infusione con diverse spezie. Filtrato e zuccherato con zucchero grezzo e completato da lime e ginger beer. Ecco Chicha al mar, abbinato a un raviolo croccante di alghe, ripieno di gamberi.

St Nicholas Punch è il secondo cocktail. Base di rum haitiano, tra i più antichi, figlio di una storia lunga 500 anni. Si tratta del Casimir, rum ottenuto da lunghe fermentazioni, miscelato con shrub di aceto di miele e sciroppo di pepe di Sichuan.

L’effetto è tra l’acido e il dolce, con la note verde agrumata conferita dal pepe. Succo di lime e salsa di soia a chiudere la “ricetta”, tra lo spicy, il sapido e l’umami. Guarnizione con noce moscata e chips di banana.

Lo chef Rocco Costantini ha costruito su questo “Punch rivisitato” un piatto semplice, ma molto gustoso: calamaro arricciato scottato sulla griglia, marinato con salmoriglio, servito su crema di finocchi e decorato con del pomodoro disidratato e germogli di affilla.

Il terzo cocktail è Negroni Mediterraneo. Ma scordatevi il classico Negroni. Il drink pensato da Bacchi e Mastropasqua si presenta bianco, perché ottenuto dalla miscelazione tra Gin Mare, Vermouth Macchia, bitter bianco sardo e bitter delle sirene. Elementi che riportano il naso alla macchia mediterranea: rosmarino, basilico, mirto, timo. Si termina on the rocks, guarnendo con una foglia di basilico e del limone grattuggiato.

L’accostamento della cucina richiama la componente mediterranea di questo drink: una sarda impanata e fritta, presentata con un cracker di erbe secche e maionese con erbe fresche, provenienti dal bacino del Mediterraneo. Il mare nel piatto.

LA CARTA DEI VINI
Ad ogni ristorante che rispetti, una carta dei vini degna di questo nome. A compilarla minuziosamente ci ha pensato la sommelier Fisar Milano Valentina Rizzi. “In realtà – spiega – i 100 vini presenti attualmente sono solo l’avvio di un progetto di ricerca di piccoli produttori che lavorano molto bene”.

Si va da un minimo di 20 euro (3 etichette) a un massimo di 800 euro previsti per lo Champagne Cuvée “S” di Salon. Tra le “chicche” suggerite da Valetina Rizzi, lo spumante di Lugana a firma Olivini e lo Champagne Rosé Brut “Dame-Jane” di Henri Giraud.

Da segnalare anche il Metodo classico Brut 2011 della cantina bergamasca Il Calepino, dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Oppure la Malvasia di Candia “Sorriso di Cielo” della piacentina La Tosa, o il Brunello Riserva 2011 de Le Potazzine.

Per la serata d’inaugurazione, la sommelier ha proposto tre calici, in abbinamento ad alcuni appetizer a base di pesce e crostacei: il Pinot Bianco Sudtirol Alto Adige Doc di Cantina Cortaccia (Kellerei Kurtatsch), il rosato del Salento Igt Mjère di Michele Calò e il rosso Amativo di Cantele. Grande spazio alla Puglia, dunque. Come nelle attese.

IL CONCEPT
Ma cosa ci fa, in fondo, un “bar” all’interno di un ristorante di pesce? A spiegarlo è Fabio Bacchi. “Si tratta di un concetto innovativo, in un mondo della ristorazione che ci ha abituato a pensare al distillato, all’amaro e ai liquori come a qualcosa di gratuito, da offrire al termine di un pranzo o di una cena”.

Una nobilitazione del fine pasto? Non esattamente. “Il trend più moderno della mixology e del bartending – suggerisce Bacchi – è quello di suggerire un consumo e una realizzazione domestica del cocktail, a partire da ingredienti che, un tempo, facevano parte solo della cucina: maionesi di lampone, aceti di miele sono solo uno degli esempi”.

“Qui a Pescheria con Cottura abbiamo voluto guardare Oltreoceano, dove ogni ristorante che si rispetti ha un lounge bar. In particolare, il focus è sul pairing tra i cockatails presenti nella drink list e il menu proposto dallo chef. Ingredienti che scherzano con il gusto e con l’olfatto, stuzzicandolo. Milano, del resto, è la città perfetta per sperimentare e spingere nuove tendenze”. Non resta, allora, che provare.

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Roma Cocktail Week 2017: l’arte della miscelazione alle Officine Farneto

Si tiene a Roma, presso le Officine Farneto di via dei Monti della Farnesina 77, il 17, 18 e 19 giugno 2017 la terza edizione della Roma Cocktail Week, progetto nato dal formatSpirits, ideato e curato da Nufactory in collaborazione con Smash e Woow e con la direzione artistica di Massimo D’Addezio, uno dei più grandi barman italiani. Il programma completo del festival al sito ufficiale www.spiritsevent.com

Un grande evento – il primo grande festival a Roma dedicato alla cultura del bere bene e all’arte della miscelazione – che prevede un’offerta vasta ed eterogenea: sei top cocktail bar, 5 scuole di bartending, oltre 50 drink creati per l’occasione, masterclass e degustazioni, abbinamenti drink-food, sfida tra scuole di bartending, il ‘barman per un giorno’, concerti e dj set fino a notte inoltrata.

LE NOVITA’
Novità di quest’edizione della Roma Cocktail Week sarà la mostra mercato, uno spazio dedicato all’esposizione e vendita al pubblico. Grande attenzione verrà rivolta al ‘bere responsabile’: far crescere la cultura e la conoscenza del ‘saper bere bene’ è infatti uno degli obiettivi della Roma Cocktail Week, evento dedicato al consumatore e rivolto a un pubblico eterogeneo, dai semplici curiosi agli amanti dell’arte della miscelazione di qualità.

Sei tra i migliori cocktail bar e speakeasy di Roma saranno ospitati per la produzione di loro cocktail e creazioni. I relativi Bartender leader, rappresentanti del top della mixology romana, creeranno drink list specifiche per la Roma Cocktail Week e ogni bar sarà specializzato in una linea di prodotto, nell’ottica del ‘tailor made’ e della sperimentazione, dalla vodka al gin, passando per vermouth, tequila e whisky & rum. Ospiti della manifestazione saranno quindi le migliori scuole di Roma per barman professionisti.

NON SOLO COCKTAIL
Ad accompagnare la ricca offerta dedicata al beverage, la Roma Cocktail Week presenterà anche un’area food con proposte culinarie studiate per soddisfare per tutti i gusti. La domenica invece è prevista una cena gourmet con una special guest chef di uno dei ristoranti più interessanti di Roma che preparerà in esclusiva per il festival il menù abbinato a una drink list speciale (l’accesso avverrà solo tramite prenotazione).

La gara tra scuole di bartender si svolgerà nel bar centrale della location e sarà una sfidabasata sulla valutazione del comportamento e del modus operandi dei bartenders durante i due giorni. I criteri che guideranno i giudici nelle valutazioni saranno dettati dal rispetto della filosofia di un bar e dei propri barman: il riguardo nei confronti del cliente è al primo posto e il bere responsabile deve guidare gli intenti professionali.

In un’area dedicata sarà possibile, previa prenotazione, diventare ‘Barman per un giorno’, l’occasione per apprendere i segreti del mestiere del bartender in una mezzora di lezione individuale. Sabato 17 e domenica 18 giugno, i professionisti del settore terranno lezioni dedicate alla presentazione di un prodotto scelto e proposto attraverso la preparazione di diversi cocktail.

A differenza di altre masterclass, queste non saranno rivolte unicamente a esperti del settore, ma anche al pubblico meno esperto che potrà degustare i prodotti oggetto della masterclass. La giornata di lunedì 19 giugno, invece, sarà interamente dedicata al trade, realizzata in collaborazione con BlueBlazer, con grandi ospiti internazionali, rivolta solo agli addetti ai lavori, con master al mattino e al pomeriggio forum di approfondimento e una tavola rotonda con tutti gli operatori delle aziende coinvolte.

IL DIRETTORE ARTISTICO
Massimo D’Addezio nasce in una famiglia di ristoratori e prosegue sulle stesse orme specializzandosi nell’arte della miscelazione arrivando a gestire un suo locale fino al 2000, quando decide di intraprendere l’avventura dell’apertura dell’Hotel de Russie.

“Un’esperienza di tre anni al massimo”, nei piani originari. Ma il divertimento è stato tanto e tale da farlo rimanere al timone dello Stravinskij Bar per più di tredici anni. Creando un’ambiente cosmopolita e totalmente indirizzato all’internazionalità.

Nel 2006 viene premiato con lo Stravinskij Bar come miglior Hotel Bar d’Europa.Nel 2008 è stato premiato da Havana Club come miglior Bar Manager d’Italia per la guida dei ristoranti dell’Espresso. Nel 2009 riceve a Las Vegas il premio di Virtuoso Travel come Best Hotel Bar in the World. Dal 2005 ad oggi  è presente sulla guida dei bar del Gambero Rosso come uno dei migliori barman in Italia. Nel 2014 apre uno nuovo concept bar “Co.So. Cocktail & Social” cocktail bar basato sulla cura della qualità del servizio e sulla scoperta da parte del cliente, di un modo di bere moderno e fuori dagli schemi.

 Nel 2016, il suo progetto “Chorus Café” di Roma, partito a gennaio del 2015, entra nella classifica di Condé Nast come uno dei nove migliori bar del mondo. Massimo negli anni si rende protagonista all’interno di Gambero Rosso Channel, della creazione di contenuti televisivi sul mondo degli spirits e della miscelazione, tra questi il programma Spirits – I Maestri del Cocktail.

Partner di promozione del festival sono SMASH e Woow, giovani realtà che in poco tempo sono riuscite ad affermarsi nel panorama musicale e della nightlife romani, godendo di un notevole seguito.


ORARI
Sabato 17 giugno – dalle 16.00 alle 04.00
Domenica 18 giugno – dalle 16.00 alle 23.00
Lunedì 19 giugno (brand day – giornata dedicata alle aziende) – dalle 14.00 alle 18.00

PREZZI
Biglietto singolo: 6 euro
Abbonamento per due giorni: 25 euro (comprende anche: 2 cocktail e una consumazione food, non comprende la serata di domenica con djset)

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