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Como Lake Cocktail Week: sfida tra bartender, a colpi di Rum

Le rive del Lago di Como tornano protagoniste con la Como Lake Cocktail Week, evento nato per far scoprire l’arte della mixology d’autore. Si comincia domani, giovedì 30 giugno, per finire lunedì 4 luglio. Il Cinema sarà il tema guida che i bartender dovranno interpretare, attraverso i propri signature in edizione limitata.

«Quella della miscelazione d’autore è un’arte raffinata che necessita dei migliori prodotti reperibili sul mercato e che si fonda sull’incredibile esperienza di chi, da dietro un bancone, decide di dar vita a qualcosa di unico per stupire i palati dei suoi consumatori», commenta Flavia Di Giustino, Senior Brand Manager del Portafoglio Distillati di una delle aziende ospiti.

Per la Como Lake Cocktail Week 2022, i bartender si sfideranno nell’interpretazione del Rum. Quattro le realtà comasche che hanno deciso di mettersi alla prova. Fabrizio Molteni di AtHome, Luciano Gusmeroli del Filario Hotel, Giuseppe Esposito del Grand Hotel Vittoria e Roberto Cicco de Il Sorso.

I quattro bartender saranno protagonisti già a partire da lunedì 27 giugno, quando si sfideranno – insieme agli altri cocktail bar in gara – nel garden del Kitchen, il ristorante stellato dello Sheraton Lake Como Hotel. A giudicarli, sarà una giuria di esperti.

I signature ispirati al Rum saranno disponibili a partire dal 30 giugno e per tutta la durata della manifestazione, con una gustosa anteprima il 29 giugno presso Mor Lake Como, il luxury beach club a pochi passi da Tremezzo, teatro dell’opening act di Lake Como Cocktail Week.

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La notte degli alambicchi accesi 2019: cinque distillerie da non perdere in Trentino

Santa Massenza, piccola frazione di Vallelaghi. Pochi chilometri da Trento, a destra dell’Adige, lungo la strada che attraversa la splendida Valle dei Laghi e conduce al lago di Garda. Poco più di 150 abitanti e 5 distillerie. Un fazzoletto di terra chiuso fra i vigneti ed il lago di Santa Massenza che custodisce la tradizione della distillazione artigianale. È qui che ogni anno va in scena la “La notte degli alambicchi accesi“.

Una manifestazione, organizzata con la collaborazione di Strada del Vino e dei Sapori del Trentino e Trentino Marketing, che fonde insieme teatro ed enoturismo svoltasi in questo 2019 dal 6 all’8 dicembre. Francesco Poli, Casimiro, Giovanni Poli, Maxentia, Giulio e Mauro Poli sono i produttori protagonisti.

Ci vuole più tempo a pronunciare i loro nomi che a recarsi a piedi da una distilleria all’altra. Centimetri che non impediscono, ad ognuna, di esprimersi con estrema identità. Tutte distillerie che “derivano” dall’attività di viticultura e “dall’esser vignaioli”. Tutte con un unico comune denominatore: la Nosiola.

L’unico vitigno autoctono trentino a bacca bianca trova qui il suo areale d’elezione. Quel vitigno che sfruttando i venti locali (il Pelér e l’Ora) da vita ad un passito fragrante e profumato, il Vino Santo, da in realtà anche ottimi vini fermi, basti pensare alla versione “col fondo” della distilleria Francesco Poli.

Ma non solo. Le vinacce della Nosiola sono alla base delle grappe delle Valle dei Laghi. Talvolta in purezza e talvolta in taglio con altri vitigni. Talvolta bianca, talvolta invecchiata.

Ecco quindi tornare, ancora una volta, Distilleria Francesco Poli che nelle parole di Alessandro spiega la necessità di “tutelare la biodiversità trentina” attraverso i vini da Nosiola, il Vino Santo, e la grappa di Nosiola e di Schiava (altro vitigno trentino, stavolta a bacca rossa).

Graziano, presso Giovanni Poli, invita all’assaggio di una mini verticale. Grappa di Nosiola 24 mesi sorprende con una freschezza mentolata. Grappa di Nosiola 36 mesi è più morbida ed avvolgente. Grappa di Vino Santo rimanda alla frutta secca ed alle note sapide.

Dalle mani di Bernardino Poli (Casimiro) escono vini freschi e piacevoli non solo da Nosiola ma anche una Schiava Rosè ed un bianco da Piwi (Solaris, Johanniter, Bronner) profumato e tropicale. Le grappe invecchiate sono morbide mentre le bianche tendono a marcare la nota “verde” tipica della grappa tradizionale.

Mauro, di Giulio e Mauro Poli, presenta una grappa di Schiava e Nosiola dritta e verticale, cosi come la Grappa Maxentia che fa dell’immediatezza il suo biglietto da visita.

MASO NERO

Ben fuori dalla Valle dei Laghi, a Grumo frazione di San Michele all’Adige, in piena Piana Rotaliana, ha sede un’altra importante realtà della distillazione artigianale: l’Azienda Agricola Zeni, guidata da Rudy e dal padre Roberto.

Sintetizzare Zeni con una Grappa è quantomeno riduttivo. Zeni è un’azienda vinicola certificata bio dal 2011. Oltre 12 ettari vitati che danno vita a circa 120.000 bottiglie anno suddivise in 13 etichette di vini fermi e 3 etichette di Trento DocMaso Nero” (dal nome del maso nelle cui cantine riposa il metodo classico).

Zeni è una distilleria da 12.000 bottiglie anno suddivisa in 8 etichette. Grappe bianche affinate un anno in acciaio e grappe invecchiate in oltre 200 barrique finanche a 15 anni.

Zeni è anche Nero Brigante. Birra artigianale (al momento in gamma un Blanche, una Vienna ed una Golden Ale) ad alta fermentazione che utilizza i lieviti del Metodo Classico.

Espressioni di Teroldego in acciaio e legno, entrambe identificative di un territorio e di uno stile. Una Nosiola “vinificata in rosso” per estrarre il più possibile dalle bucce ed affinata per un mese in legno che racconta l’aromaticità del vitigno.

Trento Doc Rosè, 60% Pinot Nero 40% Chardonnay, profumato e croccante. Trento Doc Pas Dosè, 100% Pinot Bianco, ricco e rotondo nasconde la sua viva acidità fino alla chiusura, leggermente amaricante, del sorso.

Grappe da Teroldego. La 12 anni, vendemmia 2004, conquista con eleganza ed un ottimo bilanciamento fra varietale e legno. La Grado pieno, 59%, vendemmia 2001, è potente ma l’alcool non disturba ed in bocca sviluppa un ventaglio di aromi degna di distillati esteri più blasonati.

LA GRAPPA TRENTINA OGGI

Tutelata sin dal 1960, data di fondazione dell’Istituto di Tutela, la Grappa Trentina è oggi uno dei fiori all’occhiello della distillazione Italiana. Un disciplinare ferreo che limita tanto la zona di produzione (alla sola Provincia di Trento) quanto i tempi di distillazione (che deve concludersi entro il 31 dicembre per garantire la freschezza delle vinacce).

Ad oggi sotto il marchio di tutela Grappa del Trentino IG o Grappa Trentina IG viene prodotta circa il 10% dell’intera produzione nazionale. Grappe dalle sfumature diverse a seconda della sottozona, dei vitigni utilizzati e della mano del distillatore. Perché, ancora oggi, distillare è un’alchimia di scienza ed esperienza.

A fare il punto sulla Grappa Trentina oggi è Mirko Scarabello, presidente dell’Istituto di Tutela. Nelle sue parole emerge il quadro di un prodotto che ha retto bene agli scossoni del mercato dell’ultimo decennio, dato dal calo generale del consumo di alcolici dato dalla crisi e dai maggiori controlli sulle strade.

La Grappa Trentina ha resistito grazie alla sua qualità in un momento storico che ha fatto “pulizia” di molti prodotti non eccelsi e ad oggi vede un graduale recupero di mercato. Mercato che si sta aprendo sempre più verso il sud Italia in regioni che si scoprono amanti delle buona grappa.

Quote di mercato rosicchiate agli altri competitor nazionali, in primis grappe Piemontesi e Venete, che spesso faticano a tenere il passo qualitativo della Grappa del Trentino pur spuntando, a volte, prezzi più alti sul mercato.

Quote di mercato che ancora non si riesce a sottrarre ai distillati esteri quali Whisky, Rum e Cognac forti non solo di una fama ed una tradizione difficile da scalzare, ma anche di una tipologia di consumo diversa.

Ecco quindi l’idea di proporre la Grappa anche come ingrediente nella Mixology, ad esempio attraverso la collaborazione e le creazioni del bartender Leonardo Veronesi (già incontrato da Winemag durante la nostra visita in Marzadro) per favorirne sempre più la conoscenza e la diffusione fra i consumatori più attenti.

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Premiati a Roma i migliori rum

Si è tenuta a Roma, domenica 2 e lunedì 3 ottobre 2016, presso il Centro Congressi dell’A.Roma – Lifestyle Hotel & Conference Center la quarta edizione di ShowRUM – Italian Rum Festival, il primo e più importante evento italiano dedicato  al Rum e alla Cachaca. La rassegna, organizzata e diretta da Leonardo Pinto, in collaborazione con Isla de Rum e SDI Group ha decretato I vincitori della STC – ShowRUM Tasting  Competitionunica Blind Tasting Competition italiana dedicata a Rum e Cachaca, nella quale i rum sono stati divisi per anni di invecchiamento e per alambicchi di provenienza oltre che per tipologia. Unica al mondo, inoltre, a premiare, grazie a una giuria di esperti nazionali ed internazionali solo il best in class per ogni categoria. La quinta edizione di ShowRUM si terrà domenica 8 e lunedì 9 ottobre 2017.

La Giuria 2016 era composta da Patrizia Beretta (Esperta di distillati e liquori), Fabio Bacchi (Bartales), Alberto Lupini (Italia a Tavola), Silvano Samaroli (Selezionatore e imbottigliatore indipendente), Marco Graziano (Le vie del rum), Massimo D’Addezio (Bartender), Philip Ili Barrake (sommelier di sigari ed esperto di distillati) e Cristiano Mazzanti (Bartender), con i ‘Giudici Ospiti‘, Nigel Sade, Sarah Wilkinson, Giorgia Francazzi e Giampiero Francesca.

Ecco i premi della STC 2016:

COLUMN STILL WHITE ——> Malecon Extra Seco
COLUMN STILL 1-3 ——> Malecon 3 anni
COLUMN STILL 4-7 ——> DonQ Anejo
COLUMN STILL 8-15 ——> Roble Viejo Extra Anejo
COLUMN STILL >15 ——> Malecon Selección Esplendida 1987
COLUMN STILL NO AGE DECLARED ——> Abuelo Centuria
SOLERA 1-8 ——> Ron Cihuatan 8 Solera
SOLERA 8-15 ——> La Hechicera
SOLERA >15 (EX AEQUO) ——> Botran Solera 18
SOLERA >15 (EX AEQUO) ——>Santa Teresa 1796 Antiguo de Solera
POT STILL & BLENDED WHITE ——> J.Wray Silver
POT STILL & BLENDED 1-3 ——> J.Wray Gold
POT STILL & BLENDED 4-7 ——> The Real McCoy 5
POT STILL & BLENDED 8-15 ——> Appleton Estate 12
POT STILL & BLENDED >15 ——> Appleton Estate 21
POT STILL & BLENDED NO AGE DECLARED ——> Appleton Estate Reserve Blend
AGRICOLE STYLE WHITE ——> Trois Rivieres Mojito
AGRICOLE STYLE 1-3 ——> Trois Rivieres Ambre’
AGRICOLE STYLE 4-6 ——> Trois Rivieres VSOP
AGRICOLE STYLE >6 ——> Trois Rivieres Triple Millesimè
CACHACA WHITE ——> Cachaca Leblon
CACHACA AGED ——> Cachaca Magnifica Reserva Solera
OVERPROOF WHITE / AGED ——> Wray & Nephew White Overproof
SPICED/FLAVOURED ——> Ron Aguere Caramelo
SPICED/FLAVOURED AGED ——> Plantation Pineapple
INDEPENDENT BOTTLERS 8-15 ——>Mezan Guyana 2005
INDEPENDENT BOTTLERS NO AGE DECLARED ——> Mezan XO
BEST PACKAGING ——> Appleton Estate 21

L’ampia area espositiva con gli stand è stata suddivisa in quattro macro-areerum tradizionali, agricole, cachaca e imbottigliatori indipendenti, che hanno permesso ai visitatori di rendere la giornata non solo un momento di degustazione di altissima qualità, ma anche di informazione e conoscenza.

Sono state quindi protagoniste le degustazioni delle più grandi etichette presenti sul mercato italiano e internazionale e I cocktails preparati da barman professionisti, ma anche i sigari e il cioccolato di Venchi, lemasterclass – tra cui una dedicata al ghiaccio nei cocktail  e i seminari con i maggiori esperti mondiali.

ShowRUM è stata occasione per creare il più grande temporary bar italiano, che ha coinvolto 8 fra i migliori bar d’Italia, avvicinati tra loro a coppie su 4 banconi, che hanno miscelato fianco a fianco per ‘affinità elettive’.

Dai bartender ai grandi buyer, passando per i Market Influencer, gli importatori, i distributori, la stampa e i blogger, oltre agli appassionati e ai neofiti del rum hanno animato la rassegna che ha previsto un Trade Daylunedì 3 ottobre, giornata interamente dedicata agli operatori e professionisti del settore, focalizzata sulla formazione professionale, ricca di appuntamenti e seminari con ospiti d’eccezione.

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Local Heroes 02 Limited Edition, il Gin firmato Cracco e Sisti

Una innovativa edizione limitata, realizzata in collaborazione con lo chef stellato Michelin Carlo Cracco e Filippo Sisti, head bartender del suo ristorante e cocktail bar Carlo e Camilla in Segheria di Milano. Un’esclusiva per il mercato italiano. Si tratta di Local Heroes 02 Limited Edition, blend che celebra l’innovativo concetto di miscelazione che contraddistingue il Carlo e Camilla in Segheria. Il progetto Local Heroes è nato dal desiderio di Portobello Road Gin di celebrare un mercato, quello italiano, attraverso la collaborazione con una figura tra i migliori talenti del paese. Il ‘Local Hero’ appunto, con cui realizzare un prodotto innovativo e artigianale. ‘Local Heroes 02‘ è caratterizzato da botanicals unici e ricercati, tra cui buccia di mango, pepe di timut e aneto, accuratamente dosati e distillati da Carlo Cracco e Filippo Sisti a Londra presso “The Ginstitute” – la casa di Portobello Road Gin. Una produzione limitata di mille bottiglie artigianali distillate in alambicchi di rame da 30 litri battezzati Copernico II, imbottigliate ed etichettate a mano prima di essere spedite in Italia per il lancio in occasione del Gin Day l’11-12 settembre a Milano. Local Heroes 02 sarà disponibile alla vendita in negozi selezionati in Italia. Carlo e Camilla in Segheria utilizzerà questo blend unico per offrire cocktails innovativi ai propri clienti. Per i fan Uk, ci sarà un numero limitato di bottiglie disponibili all’acquisto su www.portobelloroadgin.com.

La limited-edition sarà una tra le ultime limited-edition prodotte presso ‘The Ginstitute’ prima del trasferimento di Portobello Road Gin nella sua nuova sede, un moderno palazzo del gin nel cuore di Portobello Road, attrezzata con blending rooms, un museo con gift shop, un ristorante Gintonica di stile spagnolo e alcune esclusive camere per gli ospiti. “E’ un grandissimo onore lavorare con Carlo e Filippo alla creazione di un London Dry Gin dal cuore italiano – commenta Tom Coates, brand director di Portobello Road Gin -. Come immaginavo, i sapori sono completamente unici e siamo estremamente soddisfatti del risultato. Abbiamo introdotto il nostro brand nel mercato italiano solo due anni fa e stiamo avendo risultati incredibili. Con il lancio dell’edizione Local Heroes 002 desideriamo aumentare ulteriormente la notorietà del brand in Italia”. “Siamo molto felici di poter collaborare con un’eccellenza come Portobello Road Gin – aggiungono Carlo Cracco e Filippo Sisti – questo progetto ci ha permesso di condividere la nostra visione ed il nostro gusto attraverso la creazione di una special edition”. A settembre 2015, Portobello Road Gin ha collaborato con Brett Graham, proprietario e capo cuoco del ristorante The Ledbury di London, per creare la prima edizione del Local Heroes: una ricetta di gin distintiva che includeva tra i botanicals olive verdi, clementine, dente di leone e levistico officinale. The Ledbury ha ricevuto numerosi riconoscimenti incluse due stelle Michelin e a maggio 2014 è rientrato tra i 10 migliori ristoranti al mondo su Restaurant Magazine.

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