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Analisi e Tendenze Vino

Le Langhe sbarcano a New York

La “Grande Mela” è pronta ad accogliere la prima tappa del Barolo & Barbaresco World Opening, evento dedicato a Barolo e Barbaresco previsto per il 4 e 5 febbraio 2020. Sarà una grande degustazione dedicata alle menzioni geografiche aggiuntive e una valutazione tecnica delle nuove annate da parte di 100 palati internazionali.

L’iniziativa dedicata ai due grandi rossi piemontesi è ideata dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Il 4 febbraio 2020, presso il centralissimo Center415 a Manhattan, operatori del settore e consumatori avranno l’occasione di assaggiare i vini di 220 produttori di Barolo e Barbaresco, in quella che è la prima e più grande degustazione al mondo interamente dedicata alle menzioni geografiche aggiuntive (MeGA) delle due denominazioni.

In aggiunta ai classici stand aziendali, il BBWO Grand Tasting presenterà anche due grandi banconi geografici, che avranno lo scopo di rappresentare tutte le menzioni rivendicate nei due territori. Ad affiancare Barolo e Barbaresco in questo evento così atteso, due partner d’eccezione: la Fontina DOP della Valle d’Aosta e il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP.

I due marchi, noti e apprezzati in Italia e nel mondo, saranno presenti a New York, prima di una serie di attività di comunicazione e informazione promossa dal gruppo dei tre Consorzi, a cui seguiranno altre attività negli Usa e in Cina. La degustazione è rivolta a buyer, importatori, distributori, ristoratori, giornalisti e altri professionisti di settore. Dalle ore 18 è anche prevista una sessione per i consumatori.

“Avere 200 produttori delle Langhe in trasferta a New York è un evento straordinario – ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Tutela Matteo Ascheri – Questo primo BBWO rappresenta un’occasione unica per parlare al consumatore finale dei nostri vini e allo stesso tempo contribuisce a rafforzare la conoscenza delle menzioni geografiche aggiuntive tra gli addetti ai lavori.”

La giornata successiva sarà invece dedicata alle nuove annate di Barolo (2016) e Barbaresco (2017): una commissione composta dai 100 migliori palati – Masters of Wine, critici, giornalisti e Master Sommeliers – provenienti dai cinque continenti giudicherà le due annate con un punteggio in centesimi che verrà rivelato durante una prestigiosa cena di gala nel cuore del World Trade Center.

Ospiti d’eccezione della serata per rendere omaggio a Barolo e Barbaresco – ma anche all’Italia intera – saranno il trio musicale Il Volo e lo chef pluristellato Massimo Bottura, che firmerà il menù dedicato ai due vini piemontesi. A condurre la serata uno dei più apprezzati e irriverenti showman italiani: Alessandro Cattelan.

Parte del ricavato della vendita dei biglietti della degustazione verrà donato all’associazione City Harvest che distribuisce pasti a oltre un milione di newyorkesi in difficoltà.

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Analisi e Tendenze Vino

Barolo & Barbaresco World Opening: nel 2020 prima tappa a New York per celebrare i grandi rossi piemontesi

Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani ha scelto il palco di Collisioni per rivelare i dettagli dell’iniziativa promozionale annunciata lo scorso Vinitaly che prenderà il via il prossimo febbraio negli Stati Uniti, denominata Barolo & Barbaresco World Opening (BBWO).

Concepita come una vera e propria celebrazione dei marchi Barolo e Barbaresco, il progetto si articolerà su tre eventi.

Si partirà il 4 febbraio 2020 con la prima degustazione mondiale dedicata alle menzioni geografiche aggiuntive (MeGA) di Barolo e Barbaresco, aperta a operatori commerciali, giornalisti e privati consumatori.

“L’obiettivo è duplice: da un lato vogliamo illustrare nel modo più chiaro possibile al pubblico americano il concetto di menzione geografica aggiuntiva e di conseguenza, sottolineare l’identità unica di questi vini. Dall’altro vogliamo dare la possibilità agli operatori di settore di degustare per la prima volta il maggior numero possibile di menzioni di Barolo e Barbaresco. Per questo abbiamo in programma di allestire, oltre ai banchi dei produttori, un grande bancone di assaggio ‘geografico’, distintamente diviso per comune” ha spiega il Presidente del Consorzio Matteo Ascheri.

Il giorno successivo, i migliori palati dai cinque continenti selezionati dal Consorzio avranno il compito di degustare le nuove annate di Barolo (2016) e Barbaresco (2017) con lo scopo di assegnare un punteggio in centesimi alle due annate.

Il gran finale del Barolo & Barbaresco World Opening avrà luogo nel cuore del World Trade Center con una cena di gala stellata animata dalla presenza di Alessandro Cattelan in qualità di presentatore e da un concerto del gruppo musicale Il Volo. Il trio italiano, divenuto celebre in tutto il mondo per lo stile inconfondibile che unisce brani pop a
tonalità liriche, è stato infatti coinvolto come musical ambassador dell’iniziativa.

Dal mondo dell’enogastronomia a quello della musica: una celebrazione a tutto tondo non solo dei prestigiosi rossi piemontesi ma delle eccellenze che l’Italia ha sapientemente esportato in tutto il mondo.

Dopo quella newyorkese sono previste altre due edizioni, una a Shanghai (2021) e una sulla West Coast degli Stati Uniti (2022).

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Matteo Ascheri Revolution: il Barolo inizia a dare del tu al consumatore


Il bello è che potrebbe tirarsela come pochi in Italia, Matteo Ascheri. Invece, il presidente del Consorzio del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani ti saluta con quel sorriso contagioso. Si libera presto dei buyer americani coi quali sta colloquiando. E ti concede l’intervista con una ventina di minuti d’anticipo rispetto all’orario prefissato a Vinitaly.

Se è vero che l’eleganza non è farsi notare ma farsi ricordare, Ascheri ha imboccato la strada giusta. Per sé. E per il Barolo. Da tutti i punti di vista. Già, perché quella che sta apportando al Consorzio piemontese è una vera e propria Rivoluzione.

Culturale, d’immagine, di metodo. D’approccio. Ma soprattutto di comunicazione del Barolo, in Italia e nel mondo. Una rivoluzione vera, concreta. Fatta di parole e di fatti. Una “Revolution” che parte da un semplice assunto.

Per anni, il Consorzio del Barolo e del Barbaresco ha affidato la comunicazione alle aziende, chiamate a raccontare le Denominazioni in piena autonomia. Poi si è concentrato sul trade. Adesso è arrivato il momento di parlare al consumatore finale“.

Come? Le strade pensate da Ascheri sono molteplici. La più interessante, per chi ha sete di Barolo – ebbene sì, il Barolo si produce ma poi va bevuto – è la partnership con Vivino. “Chiederemo alle aziende del Consorzio di mettere a disposizione da un minimo di 6 a un massimo di 12-18 bottiglie di Barolo, da vendere a un prezzo interessante, stilato dalle stesse cantine”.

Una sorta di “operazione flash” pensata, appunto, per il consumatore finale. Che per un breve periodo potrà acquistare online dei grandi Barolo. E si parla di etichette di gran valore. Anche perché c’è di mezzo un risvolto Charity.

Riteniamo che questo sia un modo molto efficace e diretto per promuovere la Denominazione e ampliare il parterre del pubblico a persone che pensano di non potersi neppure avvicinare al Barolo”, spiega Ascheri. La somma raccolta sarà poi devoluta in beneficenza dal Consorzio di Tutela a un ente bisognoso, ancora da stabilire. Chapeau.

IL BAROLO NEI DISCOUNT
Un modo come un altro per far parlare di Barolo. E arginare il fenomeno del ribasso negli hard discount. “Parliamoci chiaro – sottolinea il presidente del Consorzio – questa non è una battaglia alla Grande distribuzione o ai consumatori che, per motivi di portafoglio, fanno la spesa al discount. Il nostro obiettivo è controllare l’offerta, arginando fenomeni speculativi che danneggiano l’immagine della Denominazione”.

Eppure Ascheri sa bene che il fenomeno del Barolo al Lidl o all’Eurospin, o quello del Barolo in promozione a 10 euro sugli scaffali di altre insegne della DO, è frutto di un sistema in perfetto equilibrio.

“Il meccanismo che genera questo tipo di prezzi è assolutamente sostenibile a tutti i livelli – commenta il presidente – perché è redditizio per il contadino, redditizio per l’insegna della grande distribuzione e, soprattutto, vantaggioso per il consumatore finale”.

Quindi o ci lamentiamo e basta, aspettando che la cosa degeneri – chiosa Matteo Ascheri – o facciamo qualcosa. E non si tratta di scacciare i mercanti dal tempio, perché in fondo siamo tutti mercanti. Piuttosto dobbiamo fare in modo che le aziende trovino altri canali di vendita per le loro uve, in modo da colmare il vuoto in cui si inseriscono imbottigliatori che condizionano il prezzo del Barolo negli hard discount”.

I dati, del resto, parlano chiaro nelle Langhe. Su oltre 650 aziende produttrici di Barolo associate al Consorzio, oltre 350 fanno parte della categoria “imbottigliatori“. Non va meglio al Barbaresco, dove il gap si riduce ancora: qui sono più della metà dei 300 produttori consorziati.

SOLUZIONI? “ANCHE L’AUTOTASSAZIONE”

“L’offerta di uve Nebbiolo e, di conseguenza, di Barolo come vino finito – evidenzia Ascheri – è cresciuta a livello esponenziale. In 20 anni siamo passati da 1.200 a 2.200 ettari vitati e da 6 a 14,5 milioni di bottiglie“.

E’ arrivato il momento di governare questa crescita. Abbiamo bloccato fino al 2022 i nuovi bandi per i vigneti e abbiamo intenzione di intervenire quanto prima anche sulle rese, magari introducendo la riserva vendemmiale“, annuncia Ascheri a WineMag.it.

Se necessario, per portare avanti il progetto di avvicinamento del Barolo al grande pubblico dei consumatori, il Consorzio è pronto all’autotassazione. “Abbiamo programmato investimenti per 3 milioni di euro in tre anni – ribadisce il presidente – finanziati dall’Erga Omnes”.

“Se non bastassero siamo pronti ad attingere dalle nostre tasche: in questo modo saremmo ancora più autonomi circa l’utilizzo dei fondi, focalizzandoli sugli obiettivi che ci siamo preposti”, precisa Ascheri.

E non finisce qui. Al vaglio del Consorzio di Tutela c’è anche la creazione di una “Barolo & Barbaresco Wine School“. Una sorta di Accademia, in stile Chianti o Valpolicella, in cui formare i professionisti chiamati alla comunicazione e alla vendita del Barolo e del Barbaresco, in Italia e nel mondo.

Il tutto a corollario dell’evento internazionale che segnerà il prossimo triennio della gloriosa Denominazione piemontese: Barolo & Barbaresco World Opening, l’Anteprima mondiale delle nuove annate (2016 e 2017) in programma a New York.

Prevista per febbraio 2020 e pensata come un vero e proprio spettacolo dedicato ai due rossi piemontesi, l’iniziativa sarà la vera sintesi della volontà del Consorzio di “cambiare passo e strategia sulla promozione delle Denominazioni che rappresenta”. Cin, cin.

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Barolo & Barbaresco World Opening: il Consorzio sceglie New York per l’anteprima mondiale


Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani si fa promotore per la prima volta di Barolo & Barbaresco World Opening. Un evento esclusivo dedicato al lancio delle nuove annate di Barolo (2016) e Barbaresco (2017), in anteprima mondiale dalla città di New York.

“Il messaggio che vogliamo comunicare al consumatore finale è duplice – dichiara il Presidente del Consorzio Matteo Ascheri (nella foto) – ovvero che questi sono vini di qualità eccezionale e unica e sono prodotti in quantità limitata: parliamo di circa 14 milioni di bottiglie per il Barolo 2016 e appena 4 milioni di Barbaresco 2017″.

Prevista per febbraio 2020 e pensata come un vero e proprio spettacolo dedicato ai due rossi piemontesi, l’iniziativa è espressione della volontà del Consorzio di “cambiare passo e strategia sulla promozione delle Denominazioni che rappresenta”.

In seguito alla decisione di rendere annuale Grandi Langhe (qui i migliori assaggi 2019), la degustazione dedicata ai professionisti prevista per il 27-28 gennaio 2020 ad Alba, il Consorzio ha infatti deciso di rivolgersi direttamente ai consumatori di tutto il mondo. Obiettivo chiaro: “Promuovere i brand Barolo e Barbaresco”.

Grandi vini, cibo stellato e musica italiana saranno i grandi protagonisti della manifestazione: testimonial del Barolo & Barbaresco World Opening sarà infatti il gruppo musicale italiano Il Volo, mentre la cena di gala offrirà il meglio della gastronomia del territorio. Una vera e propria celebrazione dell’italianità in tutte le sue forme.

L’ANTEPRIMA
Barolo & Barbaresco World Opening vedrà i 50 migliori palati dai cinque continenti – critici, giornalisti, giudici, sommeliers – dare un giudizio complessivo sulle annate di Barolo e Barbaresco prima che queste vengano presentate al mondo su una piattaforma dedicata.

La scelta di New York come location non è casuale: gli Stati Uniti sono il mercato estero principale per i vini delle Langhe, con il consumatore medio americano già cosciente della qualità dei prodotti.

“Questo progetto conferma il Direttore del Consorzio Andrea Ferrero – si colloca all’interno di un piano di promozione triennale con focus su Stati Uniti e in Cina, due mercati profondamente diversi ma essenziali per le nostre denominazioni. Dopo quella newyorkese, è prevista una tappa a Shanghai nel 2021 e una a San Francisco nel 2022″.

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