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Risotto con astice e carote: e i vostri ospiti si leccheranno i baffi

2 risotto astice e carote
Chi non ama l’astice? Un “ingrediente” nobile, col quale poter realizzare ricette piuttosto facili e veloci da preparare. Come per esempio il risotto con astice e carote “In cucina con Fede”. Ecco tutti i dettagli.

Quantità per: 4 persone
Realizzazione: abbastanza facile
Vino in abbinamento: Vermentino di Sardegna

TI SERVE

  • 20 cucchiai di carnaroli (5 cucchiai a testa per avere un piatto abbondante)
  • 2 astici
  • 3 carote grandi (o 5 piccole)
  • 1 cipolla bianca
  • 1 porro piccolo
  • Una noce di burro
  • Un bicchiere di vino bianco
  • Olio evo
  • 6 foglie d’alloro
  • Sale rosa dell’Himalaya
  • Pepe bianco
  • Brodo

PREPARAZIONE

1. Fai bollire un litro d’acqua con una manciata di sale, una carota, mezza cipolla e un porro piccolo. Taglia a metà gli astici, spolpali, taglia a pezzetti la carne e lascia da parte. Aggiungi i carapaci dei due astici all’acqua e lascia cuocere finché le verdure saranno morbide. Hai ottenuto il brodo con il quale cuocerai il riso.

2. In una casseruola fai dorare la cipolla con un filo d’olio, aggiungi le foglie d’alloro e i pezzetti di astici che saranno pronti dopo cinque minuti. Toglili e mettili in un piatto (li aggiungerai alla fine). Togli anche le foglie d’alloro e tosta il riso per qualche secondo. Sfuma con il vino bianco e fai evaporare l’alcol.

3. Nel frattempo riduci le carote a julienne (con una grattugia o con un robot da cucina) e versale nella casseruola. Una volta evaporato l’alcol aggiungi poco per volta il brodo, 1.5 cucchiaini di sale rosa, il pepe bianco e porta a cottura il risotto continuando a mescolare e ad aggiungere il brodo se necessario.

4. Dopo 15/18 minuti il riso dovrebbe essere pronto (assaggialo, non deve essere troppo croccante ma neanche sfaldarsi). Spegni il fuoco, aggiungi la polpa degli astici e manteca con una noce di burro. Guarnisci con una foglia di alloro.

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Vini al supermercato

Nespolino bianco Trebbiano Chardonnay 2013 – Poderi dal Nespoli

(3 / 5) E’ dal blend di uve Rubicone IGT Trebbiano e Chardonnay che prende vita il Nespolino bianco, creazione dell’enologo Scipione Giuliani, per Poderi dal Nespoli 1929. Il primo consiglio, per chi decide di acquistare questa bottiglia al supermercato, è di consumarla rigorosamente a 12-14 gradi. A differenza di altri bianchi, infatti, un raffreddamento eccessivo non consente al palato di leggere tutte le sfumature presenti. Sfumature che, al gusto, vanno dalla pera alla pesca e ai frutti esotici, con sentori particolari di arachidi e punte di fragola acerba nel finale, in cui si schiude un leggero velo di spezie, come il pepe e lo zenzero, esaltate dalle tenui “bollicine” iniziali. Il Nespolino bianco si adatta ai crostacei ed esalta, per esempio, la delicatezza di un piatto d’astice in crema di zucca. Vino di 12 gradi e di facile beva che vale la pena di provare tra quelli provenienti dall’Emilia Romagna.

Prezzo pieno: 5,49
Acquistato presso: Il Gigante

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