Si terrà il prossimo 3 e 4 dicembre l’edizione 2017 di Vini Corsari, manifestazione promossa dall’Associazione Culturale Giulia Falletti, in collaborazione con la Cantina Giuseppe Rinaldi e Os Goliardos, associazione portoghese nota per Vinho ao Vivo.
Splendida cornice dell’evento, il Castello di Barolo, dove sarà possibile degustare i vini dei vignaioli presenti e acquistare i preferiti. Venti euro il costo del ticket di ingresso giornaliero, valido dalle ore 11 alle 18.
Biglietti in prevendita a 15 euro sino al 15 novembre (via email all’indirizzo: vinicorsari@gmail.com). Tante le chicche presenti, alcune delle quali raccontate da vinialsuper in occasione dell’edizione 2016 di Vini Corsari (qui l’articolo).
PAROLA D’ORDINE “ARTIGIANI”
“Per la quinta volta – spiega la corsara Marta Rinaldi – il paese di Barolo ospiterà una degustazione di vini non originari della sua appellazione, permettendo al pubblico di scoprire vini di altri territori, con l’ambizione di stimolare il dialogo interculturale tra produttori e con il pubblico. Si tratta di vignaioli che condividono un approccio artigianale al vino, con l’intento di restituire nelle loro produzioni il terroir, tutelato e valorizzato, attraverso una viticoltura rispettosa dell’ambiente e volta ad esercitare e approfondire i saperi e le pratiche pazientemente forgiate dalle generazioni precedenti”.
“Il fatto che Barolo accolga un incontro di vignaioli di altri luoghi – continua la massima rappresentante dell’Associazione Giulia Falletti – rappresenta un’apertura allo scambio, alla dialettica e alla condivisione tra vignaioli di diverse regioni europee che sono militanti senza proclami, per una causa comune attraverso l’etica di produzione dei loro vini”.
Il successo della prima edizione ha stimolato gli organizzatori a presentare nuovi vignaioli alla kermesse 2017. “L’entusiasmo espresso l’anno scorso sia dei vignaioli sia del pubblico presente – continua Marta Rinaldi – ci dà la voglia di consolidare e approfondire questa manifestazione, che nasce da forti legami tra di noi e prende slancio da sogni e ambizioni che incontrano così uno spazio collettivo, grazie al quale uscire del confine privato delle discussioni bilaterali, acquistando valore ed eco”.
PERCHE’ VINI CORSARI?
“Pasolini – spiega Rinaldi – è difensore di un’autenticità senza artifici: amante del vino perché vicino alla rustica semplicità del mondo contadino. L’ambizione pasoliniana di un approccio ancorato ai territori, complesso, carnale e ricco di sfumature, è lo stesso che si rivendica quando ci si accosta al tema del vino”.
“Lontano dalle etichette biologiche, biodinamiche e naturali – continua Marta Rinaldi – la nostra esperienza vinicola ci esorta a scoprire i vini alla loro sorgente, perché ci sia restituita un’idea concreta del luogo, del territorio e della loro storia; per poter infine apprezzare quei vignaioli che ci introducono nella loro dimensione fisica e temporale, al di là delle loro certificazioni o etichette”.
Inoltre, il tema dei “Vini Corsari” rimanda alla dimensione del viaggio e della scoperta: un navigare in un’epoca turbata dalle crisi culturali e dalla scomparsa dei saperi artigianali. “Il viaggio continua nel vino – assicurano gli organizzatori – che, in questa degustazione, ci farà navigare dal Portogallo all’Italia, tra profumi, gusti e strutture ben distinti. Infine, dell’aspetto corsaro, noi esaltiamo lo spirito filibustiere, provocatore nonché goliardico”.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.