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Asolo Prosecco Superiore, “identità che premia”: verso i 15 milioni di bottiglie

La marcia dell’Asolo Prosecco Supeiore non si ferma e vola verso i 15 milioni di bottiglie, nei primi nove mesi del 2019 le vendite sono aumentate del 23% rispetto a quelle dell’anno precedente. Nello stesso arco di tempo sono state collocate sul mercato circa 12 milioni di bottiglie, di fatto quasi quanto in tutto il 2018, che aveva chiuso l’anno a quota 12,6 milioni. “Investire sulla propria identità territoriale è la scelta migliore che si possa fare nel mondo del vino”, dichiara Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio di Tutela dell’Asolo Prosecco.

“Noi abbiamo investito sull’identità di un Prosecco Superiore che esprima il carattere delle colline di uno dei borghi più belli d’Italia, Asolo, e ora raccogliamo i risultati”, continua il numero uno del Consorzio, insidiatosi dopo le dimissioni di Armando Serena.

Le aspettative sono di una crescita costante: “Abbiamo visto un’accelerazione nei tre mesi estivi – sottolinea Zamperoni – durante i quali abbiamo certificato 4,7 milioni di bottiglie contro la media di 3,5 milioni dei due trimestri precedenti”.

“E pensare che ci era sembrato già un successo senza precedenti – ammette il neo presidente del Consorzio – aver superato per la prima volta i 3 milioni di bottiglie nel trimestre estivo del 2018. Ovviamente nei numeri siamo lontani dalle altre denominazioni del Prosecco, ma non essendoci motivi per ipotizzare dei rallentamenti da qui alla fine dell’anno, prevediamo comunque di sfondare per la prima volta entro fine 2019 la quota di 15 milioni di bottiglie“.

Un dato senza precedenti. “Per la nostra viticoltura collinare – commenta Zamperoni – rappresenta un volume importante e che costituisce anche un chiaro segnale di emancipazione del nostro Asolo Prosecco nell’offerta degli spumanti italiani di pregio”.

Dai mercati, del resto, stanno arrivando “segnali di attenzione molto incoraggianti nei confronti della nostra denominazione e della nostra identità collinare e noi a questa ci teniamo tantissimo, perché la consideriamo il nostro vero patrimonio”.

LA VENDEMMIA 2019

A vendemmia 2019 appena conclusa, Zamperoni traccia anche le prime considerazioni sull’annata: “Il risultato dell’investimento fatto dai nostri viticoltori sulla capacità di leggere e interpretare il territorio e gli andamenti stagionali lo si è toccato con mano soprattutto quest’anno”.

L’avvio della stagione viticola era stato infatti estremamente complicato. Arrivando da un inverno molto secco, il clima è evoluto in una primavera tra le più difficili degli ultimi anni: di fatto, l’estate è esplosa praticamente senza una vera traccia di primavera.

“Ma è proprio qui che si è rivelata vincente l’esperienza della nostra filiera – sottolinea Zamperoni – e dunque, pur nella complessità dell’annata, abbiamo saputo portare in cantina delle uve dotate di caratteristiche addirittura al di sopra dei canoni qualitativi consueti, il che ci fa pensare che possa proseguire la marcia spedita imboccata dall’Asolo Prosecco nel 2019″.

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Dieci Asolo Prosecco Superiore Docg da avere in cantina questa estate


ASOLO –
Ebbene sì, “da avere in cantina”. Chi crede che il Prosecco non possa diventare più buono col tempo trascorso in bottiglia, evidentemente non ha mai assaggiato un Asolo Prosecco Superiore Docg. Chiaro che non stiamo parlando di un Metodo classico.

Ma all’Asolo Wine Tasting 2019, in programma dalle 10 alle 19 di quest’oggi al Palazzo Beltramini di Asolo (TV), ci sarà l’occasione di testare diverse annate di una delle “bollicine” venete più pregiate, nelle sue diverse sfumature.

Chi predilige vini morbidi potrà scegliere la versione Extra Dry o Dry, con residui zuccherini tendenzialmente compresi tra i 14 e i 25 grammi per litro. Chi invece preferisce spumanti più verticali potrà dirigersi senza indugio sulla versione Brut (dai 7 ai 12 grammi per litro).

Ancor più diretti gli Extra Brut (da 0 a 6 grammi litri di residuo zuccherino) o i Col Fondo (da 0 a 2 g/l), connotati dal tipico lievito in vista sul fondo della bottiglia.

Di seguito i migliori dieci Asolo Prosecco Superiore Docg risultati dalla degustazione alla cieca di WineMag.it su 49 campioni complessivi, suddivisi per tipologia. Non mancheranno i vini rossi del Montello Colli Asolani, di cui abbiamo parlato qui. Da non perdere quello prodotti con la rara uva Recantina, autoctona della zona di Asolo.

COL FONDO

1) Asolo Prosecco Superiore Docg Col Fondo 2016 “Il Brutto”, Montelvini: 89/100
Giallo paglierino carico. Naso profondo e fresco, che sfiora il balsamico. Si apre su tinte erbacee che ricordano la radice di liquirizia e il fieno bagnato. Un vino in continua evoluzione nel calice, tanto da arrivare a ricordi di cera d’api a diversi minuti dal servizio.

Un naso complesso, dunque, che evidenzia come il vino stesso sia in continua, positiva evoluzione. In bocca denota una bella struttura, giocata su una freschezza invidiabile in ingresso, che poi lascia spazio a un frutto preciso in centro bocca. Il tutto prima di una chiusura salina preziosa, unita a ricordi di radice di liquirizia già avvertiti al naso.

EXTRA BRUT

2) Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut Biologico 2018 “Benny”, Bresolin: 89/100
Tra i campioni più completi in assoluto degustati all’interno della Denominazione asolana. In bocca sfodera una ottima freschezza, con leggeri richiami di mentuccia che si accostano a percezioni fruttate molto precise. L’allungo è sulla frutta a polpa gialla, sostenuta da una vena salina che chiama il sorso successivo. Beva che non stanca mai.

3) Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut 2018, Giusti: 89/100
Uno spumante che fa dell’equilibrio e dell’eleganza le sue armi vincenti, senza rinunciare a una bevibilità straordinaria. Risulta infatti molto ben equilibrato in tutte le sue fasi, in un gioco prezioso tra frutto tendente al maturo e struttura resa dal terroir. Al palato sorprende, in particolare, per il retro olfattivo serioso, leggermente speziato (pepe bianco). Certamente tra gli Asolo Prosecco più complessi della Denominazione.

4) Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut 2017 “Iaya”, Meridiana: 87/100
Tra gli spumanti più gastronomici in assaggio. Naso suadente, su ricordi di macchia mediterranea – rosmarino, alloro – oltre al frutto tendente al maturo (pesca e pera, tipiche della Denominazione). Bel palato che si distingue per l’apprezzabile verticalità in ingresso. Si allarga in centro bocca, senza scomporsi. Chiusura salina, precisa.

BRUT

5) Asolo Prosecco Superiore Docg Brut 2018 “Duse”, Pat del Colmèl: 88/100
Uno spumante connotato da un bel corpo, oltre da che da una gran freschezza al palato. Uno di quei calici che non stanca mai, per l’equilibrio tra tutte le sue componenti. Sorprende, ancora prima, per la complessità al naso, giocata tra note dure, gessose – che ricordano la pietra bagnata – e il frutto suadente, polposo, esotico. In bocca si ritrova lo stesso filo conduttore, in un gioco di perfetta corrispondenza impreziosita da una chiusura di sipario salina, elegante.

6) Asolo Prosecco Superiore Docg Brut 2018, La Caneva dei Biasio: 86/100
Tra i più tipici ed equilibrati tra i Brut della Denominazione (tipologia che, in verità, ad Asolo non brilla). Bella spinta minerale al naso, che gioca con la frutta matura ma non sgarbata. In bocca la mineralità trova conferma assoluta. Chiuse tipico, su note pulite di mandorla amara. Migliorerà certamente col passare dei mesi.

EXTRA DRY

7) Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Dry 2018 “57”, La Montelliana: 87/100
Classico vino “a gradoni”, connotato da fasi gusto-olfattive che devono ancora integrarsi tra loro alla perfezione. Piace e convince perché è giovanissimo e le sue componenti non potranno che amalgamarsi meglio col passare dei mesi, creando un quadro coraggioso per la tipologia Extra Dry.

Uno spumante, di fatto, che non gioca sulla piacevolezza commerciale data dai 17 grammi/litro di residuo zuccherino, cercando nelle durezze date dalla mineralità l’equilibrio perfetto. Lo raggiungerà col passare dei mesi.

8) Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Dry 2018, Pat del Colmèl: 86/100
Altro calice che fa dell’essenzialità il suo punto di forza. Il frutto è pulito e tutt’altro che esasperato, pur nella sua maturità. La vena minerale è un corredo preziosissimo per il raggiungimento di un buon equilibrio gusto olfattivo. Un altro spumante a cui farà bene il tempo, che finirà di amalgamare i sentori di lisi alla bella venatura citrina avvertibile – in particolar modo – nel retro olfattivo.

DRY

9) Asolo Prosecco Superiore Docg Dry 2018 “Collina 48”, Bedin: 87/100
Al naso, oltre al frutto, rari richiami alla macchia mediterranea avvertiti in un altro paio di campioni presenti in batteria. Fresco già al naso, coi suoi richiami mentolati e di salvia. In bocca la vena minerale affianca la frutta tendente al maturo: è così che convince, nel senso dell’equilibrio.

10) Asolo Prosecco Superiore Docg Dry 2018, Pat del Colmèl: 86/100
Altro campione che riesce a coniugare una gran freschezza alle note fruttate tendenti al maturo, piuttosto tipiche della tipologia Dry. Sorprende per la chiusura vagamente speziata, che conferisce ulteriore freschezza e carattere al sorso, assieme ai richiami salini.

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Consorzio Asolo Montello: Armando Serena confermato presidente

A pochi giorni dal Vinitaly Armando Serena è stato riconfermato Presidente del Consorzio Vini Asolo Montello per i prossimi tre anni, un riconoscimento per l’ottimo lavoro svolto nei precedenti mandati.

Il vicepresidente che affiancherà Serena nella conduzione del Consorzio rimane Franco dalla Rosa. Gli altri consiglieri d’amministrazione sono: Silvia Costa, Paolo Liberali, Dario Toffoli, Mattia Bernardi, Franco Dalla Rosa, Giovanni Ciet, Simone Morlin e Ugo Zamperoni.

“Arrivare a Vinitaly 2018 nuovamente come Presidente – spiega Armando Serena – è una doppia soddisfazione. Sarà l’occasione per festeggiare con i soci il traguardo dei 10 milioni di bottiglie, ma anche un nuovo punto di partenza per i progetti dei prossimi tre anni. L’obiettivo sarà infatti di incrementare la diffusione e conoscenza dell’Asolo Prosecco Superiore DOCG, ma sempre nel un pieno rispetto del nostro territorio, senza sminuire la sua integrità paesaggistica. Tra gli obiettivi primari del nuovo Consiglio ci saranno infatti la tutela e la valorizzazione dei colli di Asolo e del Montello, in grado di donare al nostro Asolo Prosecco Superiore DOCG delle caratteristiche uniche, grazie alle quali sta ottenendo un riscontro estremamente positivo sia in Italia che all’estero.”

Dal 15 al 18 aprile 2018 il Consorzio sarà presente a Vinitaly 2018 per la prima volta in due differenti postazioni: al Padiglione 8 Stand I2-I3 e nello spazio Universo Prosecco, al Padiglione 4 Stand B4, assieme al Consorzio Conegliano Valdobbiadene e al Consorzio Prosecco DOC.

Tre le masterclass che si terranno nello stand dell’Asolo Montello e che vogliono mettere in luce le peculiarità della sua produzione.

Domenica 15 alle ore 14.00 il primo appuntamento con Il gioco della bottiglia, una degustazione alla cieca di Asolo Prosecco Superiore DOCG sul tema della percepibilità del residuo zuccherino. Quello del Consorzio Asolo Montello, infatti, è un vino caratterizzato da grande struttura e sapidità, che si esprime molto bene anche nelle versioni più secche.

Lunedì 16 alle 14.00, invece, un tasting guidato per scoprire il l’Extra Brut, classificazione utilizzabile solo per le bottiglie dell’Asolo Prosecco Superiore DOCG. Martedì 17, sempre alle 14.00, Non solo Prosecco, un viaggio alla scoperta degli altri vini della Denominazione.

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