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Covid-19, anche ProWine Asia Singapore 2020 rimandato al 2021

ProWine Asia Singapore 2020 è stato rimandato al 2021 a causa del protrarsi dell’emergenza Covid-19. La terza edizione della principale fiera asiatica del trade di vino e distillati, in programma dal 13 al 16 luglio 2020, è stata rinviata al 2-5 marzo del prossimo anno. Lo annunciano gli organizzatori di Messe Düsseldorf Asia – dopo il rinvio del Prowein 2020 in Germania – e Informa Markets.

“La decisione è giusta e responsabile alla luce degli ultimi sviluppi – ha dichiarato Gernot Ringling, amministratore delegato di Messe Düsseldorf Asia – e questo rinvio di ProWine Asia Singapore al 2021 è inevitabile. Riteniamo che sia nel migliore interesse di tutti i nostri espositori, visitatori, personale e Singapore come paese ospitante riprogrammare la fiera per il prossimo anno”.

“Sebbene sia una decisione difficile ma necessaria – continua il dirigente – la salute e la sicurezza di tutte le parti interessate ha la priorità. Siamo convinti che la nuova data e l’effetto di rimbalzo del prossimo anno, insieme alla co-location sinergica con FHA-Food & Beverage, genereranno molto attività utili per l’industria di settore, in Asia”.

“Insieme, le due fiere forniranno una piattaforma di approvvigionamento e networking dinamica per i portafogli di prodotti alimentari, bevande, vini e alcolici”, conclude Gernot Ringling. In linea con la decisione Beattrice J. Ho, Project Director ProWine Asia Singapore di Messe Düsseldorf Asia.

Vorremmo ringraziare tutti i nostri partner, espositori e visitatori che si sono registrati da tutto il mondo, mentre noi abbiamo dovuto prendere questa decisione difficile. Ci impegniamo a soddisfare le aspettative dei nostri espositori internazionali nel 2021 e non vediamo l’ora di coltivare ulteriormente queste relazioni di fiducia. Stiamo adottando misure immediate per fornire a tutte le parti il ​​supporto necessario”.

Il rinvio rappresenta uno scenario senza precedenti per tutti i protagonisti di ProWine Asia Singapore. Il team di ProWine Asia (Singapore) si metterà in contatto con tutti i partecipanti per discutere della logistica e della pianificazione degli eventi.

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Gin Agricolo, il figlio del terroir: Franco Cavallero in tre assaggi

Agricolo perché tutti gli elementi che lo compongono sono figli del territorio. Agricolo perché è una precisa scelta quella di coltivare le materie prime e monitorarne l’intera filiera. Agricolo perché è artigianale. È così che Franco Cavallero ha pensato, voluto e realizzato il suo gin.

L’idea è relativamente recente, l’esperienza di Franco no. Subentrato nella direzione dell’azienda di famiglia, Cantine Sant’Agata di Scurzolengo (Asti), insieme al fratello all’inizio degli anni ’90 Franco “si fa le ossa” nel mondo del vino scommettendo sul Ruchè, il vitigno locale.

Ma è durante i suoi viaggi volti a promuovei i propri vini che Cavallero scopre il mondo affascinante del gin, decidendo da prima di proporlo nella propria enoteca/cocktail bar di Asti, Il Cicchetto, ove ne propone più di 100 tipologie diverse e poi di cimentarsi con la produzione.

L’idea di fondo però non è quella di produrre semplicemente “un gin” ma di realizzare un distillato che sia figlio del territorio. Franco ha quindi iniziato a sfruttare i terreni non atti alla vite della propria azienda per coltivare in proprio le botaniche necessarie.

Sperimentazioni e prove che hanno portato all’identificazione delle corrette tecniche di coltivazione e del metodo di produzione più adatto al concept. Ecco quindi la scelta del “Distilled”, tecnica che da gin meno fini della “London Dry” ma che permette di meglio conservare le caratteristiche delle erbe utilizzate.

25.000 bottiglie/anno la maggior parte, oltre l’80%, destinate all’export soprattutto verso Asia, Canada e Finlandia. Tre i gin attualmente in gamma che andiamo a degustare, tutti con gradazione del 47%.

LA DEGUSTAZIONE
Gadan. Gin bianco, dall’aroma fine ed elegante anche se non particolarmente intenso. Al naso colpisce subito la spiccata nota di ginepro che la fa da padrone senza però coprire essenze floreali di rosa e lavanda.

L’ingresso in bocca è leggermente pungente ma la componente alcolica si smorza durante il sorso cedendo il passo ad un finale lungo e leggermente amaricante. Ottima base cocktail non disdegna di essere bevuto liscio.

Blagheur. Colore lievemente ambrato. Naso fine ricco di note erbacee di menta ed erba tagliata cui fa eco una piacevole nota speziata. Pepe bianco, rafano, coriandolo che giocano a nascondino col ginepro.

In bocca è morbido e secco. Retro olfattivo equilibrato, intenso e corrispondente al naso. Chiusura fresca e persistente. Al contrario di Gadan sembra più portato ad essere assaporato da solo, anche se può dire la sua nel bere mescolato.

Evra. Sorprendente colore rosso per il gin che non ti aspetti. Il ginepro c’è ma è quasi sovrastato da una incredibile nota fruttata di frutti rossi.

Lamponi e ciliegia che cedono il passo a note erbacee fresche di menta e salvia e ad un leggera spezia morbida. Avvolgente in bocca, con quella nota fruttata che lo rende quasi dolce. Un gin “femminile” direbbe qualcuno capace di coinvolgerti su quel lato che non ti aspetti, quello della morbidezza. Se stupisce bevuto liscio senza ombra di dubbio può donare profumi e sfumature particolari in qualunque preparazione.

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Approfondimenti

Fiera Interwine China: se ne parla a Cantina Moros con Claudio Quarta

GUAGNANO – Obiettivo Cina: importante opportunità di internazionalizzazione per le aziende pugliesi e salentine dell’agroalimentare.

Giovedì 12 luglio a Cantina Moros di Claudio Quarta, a Guagnano (LE), a partire dalle ore 10.30, si svolgerà “Interfood – Interwine China” con la partecipazione di Rita Jia, presidente dellaInterfood-Interwine China, rappresentante della Camera di Commercio del Guangdong e Membro del direttivo della Camera di Commercio di Chengdu.

L’incontro, organizzato in vista della 21° Edizione della Fiera Interwine China, che si svolgerà nel mese di Novembre 2018 a Guangzhou, durante la quale sarà inaugurata la prima fiera internazionale “Interfood Asia”, è il frutto della speciale partnership fra Claudio Quarta Vignaiolo e Interwine, il più importante appuntamento fieristico dedicato al vino che si tiene in Cina, l’unica fiera approvata dal ministro del commercio cinese.

A Claudio Quarta, già ambasciatore dei vini pugliesi e campani, è stato infatti richiesto di presentare il progetto alle aziende salentine del settore agroalimentare, con l’obiettivo di agevolare il processo di internazionalizzazione verso la Cina, mercato estero strategico e ad elevato potenziale di sviluppo: si stima infatti un mercato potenziale di 500 milioni di consumatori all’anno.

LA FIERA
La Fiera dedicata al mondo del food, nella quale il Made in Italy avrà uno spazio di rilievo – i dati continuano a registrare forti crescite dell’export dell’agroalimentare italiano in Cina (+ 18% nel 2017) trainato dai prodotti della dieta mediterranea, con in testa il vino, seguito da olio, formaggi e pasta – è lo strumento per promuovere l’esportazione dei prodotti agroalimentari italiani sul mercato cinese.

Durante l’incontro saranno affrontati temi dedicati all’esportazione dei prodotti Italiani in Cina: le barriere di ingresso, le opportunità di sviluppo, i punti di contatto, le modalità d’ingresso su questo mercato, consulenza per finanziamenti a fondo perduto della comunità europea per l’internazionalizzazione delle imprese Italiane.

Le aziende interessate si potranno proporre per partecipare ad un successivo incontro,  che si terrà nel mese di settembre, sempre in una delle due cantine pugliesi di Claudio Quarta Vignaiolo, durante il quale parteciperà nuovamente la presidente Rita Jia insieme ad un gruppo di importatori cinesi del settore food.

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