Tutto comincia nel 1916 quando Arrigo Olivieri rileva la Birra Cappellari fondata a Padova nel 1890. Nel 1919 a seguito della fusione con la birra Maura e dell’ingresso del nuovo socio Giovanni Battista Frigo la ragione sociale viene modificata in Birra Itala Pilsen.
Negli anni 50 con una produzione di 170.000 ettolitri, 100 operai e 50 impiegati a libro paga Birra Itala Pilsen diventa una della realtà italiane industriali di spicco anche grazie ad una quota di mercato pari al 7% e ben 90 concessionari su tutta la penisola.
Nel 1980 la società si trasforma in S.p.A ed il 50% del capitale sociale viene acquisito da Peroni e da Pedavena per finire completamente nelle mani di Peroni negli anni settanta. La produzione va avanti fino ad esaurirsi a favore del marchio Peroni.
Soddisfazione da parte del sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Pierpaolo Baretta, che ha sottolineato in un messaggio la positività di questa notizia non solo per ragioni affettive, ma anche per ragioni di opportunità economiche del Veneto, che si riconferma area strategica di investimento da parte di aziende e gruppi importanti
Sulla stessa linea d’onda anche l’assessore all’economia Marcato “Non posso che esprimere soddisfazione per la ripresa di un’attività imprenditoriale che può generare ricchezza e occupazione per il territorio. È un esempio pratico, concreto e positivo di un processo di start up d’impresa che mostra fiducia nella forza del made in Veneto e accetta la sfida di competere sul mercato, recuperando un marchio storico fra le birre italiane”.
Per festeggiare il ritorno di Itala Pilsen è stata allestita nelle Sale del Caffé Pedrocchi la mostra “Itala Pilsen e Padova: una storia d’amore” che ripercorre quasi un secolo di storia tra foto, documenti e oggetti d’epoca nell’ambito dell’evento “Itala Pilsen guarda chi si ribeve”.
Un’elevata brand awareness per il marchio: dai dati diffusi da Peroni su una ricerca condotta dall’istituto di ricerche di mercato Toluna, il 50% degli abitanti di Padova ancora ricorda la marca e il 90% la riacquisterebbe volentieri. Nonostante questo, al momento la distribuzione di Itala Pilsen è stata pensata solo per il canale Horeca e non per la grande distribuzione.
Sarà possibile degustarla in pub e ristoranti di Veneto, Emilia Romagna, Marche e Umbria. La Itala Pilsen “versione 2.0” è stata rivisitata dal mastro birraio Raffaele Sbuelz che ne ha modificato il gusto e non sarà pastorizzata per renderla fresca come appena prodotta.
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