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Spirits

Il gin è la terza bevanda più scelta nel “fuori casa” italiano

Il Gin ha il potenziale per primeggiare nel mercato del fuori casa italiano. A sostenerlo è la nuova ricerca di CGA by NIQ. Secondo lo studio, il Gin ha significative possibilità di crescita se combinate all’azione strategica di produttori e fornitori nei confronti dei consumatori, dei canali e delle occasioni di consumo. «Attraverso questa analisi – dichiara Luca Gerosa, Sales Industry Leader – CGA by NIQ suggerisce le possibilità di crescita di una bevanda che in Italia ha sempre occupato una posizione interessante del mercato senza mai riuscire a imporsi sulla concorrenza. Il gin si scontra da anni non solo con drink affermati e amati ma anche con una tradizione tipicamente italiana».

«Tradizione – prosegue Gerosa – che predilige situazioni di ritrovo tranquille e informali, che ben si differenziano dagli ambienti in cui, solitamente, si ordina questa bevanda. Sempre più consumatori, tuttavia, lo stanno scegliendo in contesti che si differenziano da quelli originari. Ciò significa che il trend di fruizione sta cambiando, e che il gin può, anche grazie a cambiamenti di marketing e partnership, ambire a occupare un posto ancora più allettante nel mercato italiano».

IL GIN&TONIC E LE ALTRE OCCASIONI DI CONSUMO

Ad oggi il Gin&Tonic occupa una delle posizioni più alte nella classifica dei cocktail preferiti dagli italiani, trovandosi al quarto posto dopo Aperol Spritz, Mojito e Campari Spritz. Tuttavia, per guadagnare posizioni, l’innovazione del servizio rappresenta il primo passo verso un’opportunità di crescita sempre più concreta. Occorre però valorizzare la bevanda e garantirne una maggiore attrattiva da parte degli italiani.

Tra queste, in primis, la realizzazione di cocktail che si allineino alla cultura italiana della ristorazione e dell’aperitivo ponendo le bevande a base di gin come alternative interessanti all’Aperol o al Campari Spritz. Inoltre, dallo studio di CGA by NIQ emerge che il 25% dei consumatori di gin considera decisive le raccomandazioni dei baristi nel momento della scelta. I barman esercitano quindi una certa influenza sui tipi di drink ordinati, soprattutto nei locali in cui il gin non è tradizionalmente una delle scelte principali.

GIN FUORI CASA: LO SCEGLIE IL 16% DEGLI ITALIANI

Attualmente il gin è scelto nel fuori casa dal 16% degli italiani. Percentuale di poco inferiore rispetto alla media globale del 19%. Il Gin occupa una posizione più alta in classifica rispetto ad altri alcolici come il rum (14%) e il whisky (12%) mentre segue, in termini di gradimento, aperitivi (42%) e Amari (34%).

Tra i fattori che ne influenzano l’ordinazione spicca la reputazione del brand, ritenuta fondamentale per il 49% dei consumatori. Segue la qualità complessiva del servizio, che si attesta a un 34%. In base alle tipologie di gin, invece, rimane salda la posizione nel mercato dei brand britannici. Inoltre un 52% degli italiani consuma gin aromatizzati come il limone (28%), il lime (23%), l’arancia (20%) o il pompelmo (17%).

I NUOVI TREND

Questa bevanda, dapprima ordinata principalmente nei locali notturni, viene ora riscoperta anche in altre occasioni di consumo. Situazioni più rilassate come per i pasti nei ristoranti e per gli aperitivi, occasioni in cui il gin viene accompagnato dal cibo. Il 33% degli Italiani che consuma gin fuori casa afferma infatti che lo ordina mentre trascorre momenti tranquilli.

Il Gin fuori casa viene scelto dal 30% degli intervistati per il piacere dell’esperienza. Il 29% per il suo sapore e solo il 19% nelle occasioni di socializzazione. Ciò spiega perché il 78% degli italiani ordina il gin nelle pizzerie e il 73% nei ristoranti, sebbene restino percentuali minori di consumatori che lo consumano nei bar notturni almeno una volta al trimestre (47%) e nelle discoteche (22%). Quel che è certo, è che il Gin sta vivendo un momento magico, non solo in Italia.

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Enoturismo

Apre la nuova “Terrazza Aperol” a Venezia

Apre ufficialmente i battenti “Terrazza Aperol” a Venezia, nuovo locale dello storico brand Aperol di Campari Group. Un locale di oltre 200 mq, di cui 90 mq in esterno, situato in Campo Santo Stefano, a pochi passi dal Ponte dell’Accademia.

Il progetto di interior è stato affidato a Vudafieri-Saverino Partners che ha disegnato un luogo che si fa portavoce dei valori veneziani e dei codici distintivi del marchio. Un lugo capace di interpretare in un solo gesto sia l’eredità lunga un secolo che la natura contemporanea dell’aperitivo con Aperol Spritz.

Un rito che, partito proprio dalle calli veneziane, si è imposto nel mondo come un momento di socialità e condivisione. Terrazza Aperol si ispira e rivisita il tradizionale bacaro, la tipica osteria veneziana, proponendo un locale di impronta cosmopolita.

IL DESIGN CONCEPT

Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino hanno disegnato uno spazio che unisce le radici veneziane a una vibrante atmosfera cosmopolita. Nel progetto, elementi della tradizione sono reinterpretati in chiave contemporanea. Troviamo così specchi veneziani che divengono monitor digitali per condividere foto con gli altri locali Aperol nel mondo.

Stucchi fatti a mano e pavimenti in legno recuperato dalle “bricole” veneziane (pali di quercia che segnalano i canali navigabili in laguna) con fughe arancioni. Un bancone, ispirato ai bar della metà del XX secolo, rivestito con pannelli di policarbonato riciclato stampati in 3d. Panche le cui forme classiche si combinano con tessuti dai toni neutri e dallo stile contemporaneo.

In omaggio al colore iconico del marchio, sono molteplici i dettagli arancioni che caratterizzano l’atmosfera estetica del locale. Dai bordi delle sedute al bagno total orange, dalle mensole agli specchi. Terrazza Aperol è uno spazio fluido, interattivo, dinamico, al cui interno coesistono due diverse aree, comunicanti tra loro, ma accessibili da ingressi separati.

Il Bacaro, ispirato alla tradizione, dove provare l’autentico aperitivo veneziano e il Bar, destinazione ideale in qualsiasi momento della giornata, dal caffè al dopocena. Entrambi gli ambienti si trovano in dialogo con la grande terrazza esterna di 90 mq che si affaccia su Campo Santo Stefano.

IL BACARO APEROL

Spazio intimo, ma dinamico e conviviale, è caratterizzato da un soffitto storico in legno alla Sansovina, tipico di Venezia. L’atmosfera richiama quella delle tipiche osterie locali.

Per questo spazio Vudafieri-Saverino Partners ha progettato ad hoc una particolare seduta. Una lunga micro panca appoggiata a muro con piccoli tavoli pieghevoli integrati che contribuiscono a creare una fruizione informale e vivace.

Elemento distintivo sono i Digital Mirrors, specchi digitali la cui forma sagomata rievoca quelli della tradizione veneziana. Questi touch point virtuali sono connessi in tempo reale con gli altri locali Aperol del mondo, creando dei punti di contatto digitali tra città e paesi diversi.

L’AREA BAR

Protagonista dello spazio è il grande bancone che si distingue per i pannelli di policarbonato riciclato stampati in 3d, retroilluminati nel caratteristico colore arancione e per il ripiano in corian bianco caldo. La forma del bancone e i frontali cannettati rimandano alla tradizione italiana del XX secolo.

Sulla parete alle spalle del bancone troneggia a tutto altezza il display delle bottiglie con il suo fondo a specchio antico, i ripiani con bordi arancioni, le nicchie per ospitare le Magnum e i dinamici accenti di luce. A illuminare lo spazio un soffitto percorso da strisce led che citano, attraverso un gioco di luci, il ritmo delle travi del vicino soffitto storico alla Sansovina e gli scenografici lampadari a sospensione su disegno, realizzati in vetro lavorato di Murano.

Il bar ospita al suo interno diverse tipologie di tavoli e sedute, da sgabelli e panche dal carattere casual a tavoli e sedie tipo bistrot per un’esperienza food & drink più rilassata. Le sedute sono in parte disegnate ad hoc e in parte di serie, ma con finiture e tessuti speciali Terrazza Aperol.

LA TERRAZZA OUTDOOR

Fluidamente connesso con l’interno attraverso ampie vetrate, lo spazio esterno presenta due aree distinte che rappresentano due diversi modi di vivere il mondo Aperol. Il dehors del Bacaro si caratterizza per tavoli alti, ideali per un aperitivo in piedi, e un accogliente e versatile zona lounge per una serata in compagnia en plein air con sedute custom made.

L’area esterna del Bar presenta invece tavoli da bistrot tradizionali e classiche poltroncine da regista: uno spazio elegante e confortevole per gustare il menù food & beverage proposto al tavolo. Trasparenza, apertura e una forte connessione tra interno ed esterno sono le caratteristiche principali della facciata.

UN LUOGO UNICO

Un’attenzione particolare è stata riservata alla proposta food, con un’esperienza che va dalla colazione al dopo cena, costruita intorno a un’offerta creata appositamente per Terrazza Aperol da Alessandro Negrini e Fabio Pisani, chef del Luogo di Aimo e Nadia, che hanno creato un menù basato sulla tradizione veneta, con materie prime italiane eccellenti e modulato sulla stagionalità, senza gerarchie rigide e di facile esecuzione.

Terrazza Aperol ospiterà anche la prima linea di merchandising firmata Aperol, interamente Made in Veneto e ispirata a celebrare i momenti di convivialità e togetherness.

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Spirits

Campari punta sulla Cina per recuperare il calo dovuto al lockdown

Campari punta sulla Cina nel tentativo di ravvivare le vendite colpite dalla crisi del coronavirus avviando dei test per portare l’Aperol, il prodotto di punta dell’azienda, nel paese simbolo dei mercati orientali. “I test sono iniziati poche settimane fa e andranno avanti fino alla fine del primo trimestre del prossimo anno” – ha detto Kunze-Concewitz, Amministratore Delegato della società, aggiungendo che i test sono in corso in più di cinque delle maggiori città della Cina.

L’ingrediente principale del popolare cocktail Aperol Spritz, ha guidato le crescite dell’azienda nel corso degli ultimi anni anche grazie alla popolarità tra i consumatori che postano sui social media. La sua espansione, tuttavia, si è arrestata bruscamente nel primo trimestre, a causa della crisi del coronavirus, con vendite in calo del 5,3%. Le vendite di Aperol sono diminuite dello 0,2% su base annuale, dopo aver riportato una crescita del 20,5% nel 2019.

“Una grande fonte di domanda per Aperol è la ricerca di un’alternativa alla birra e la Cina rappresenta un enorme mercato della birra. È per questo che crediamo fortemente che ci sia un’opportunità per lo sviluppo di Aperol in Cina” – ha detto Kunze-Concewitz. Secondo Campari infatti in molti paesi i consumatori si sono spostati dalla birra all’Aperol Spritz.

Ora il gruppo milanese intende raggiungere lo stesso obiettivo in Cina, facendo leva sulla popolarità dell’Aperol come prodotto simbolo dello stile di vita italiano, che i turisti possono assaggiare solo durante le loro vacanze in Europa. Le vendite di Campari in Cina nel 2019 ammontavano a meno dell’1% del fatturato totale dell’azienda (pari a 1,843 miliardi di euro).

 

 

Campari ha recentemente acquisito il 49% di Tannico, piattaforma di e-commerce italiana di vini e premium spirit, impegnandosi così a sviluppare vendite al di là dei punti vendita per prodotti alimentari e bevande, per far fronte ai cali dovuti alla chiusura dei bar e dei ristoranti nei suoi mercati tipici, investendo sul’e-commerce e di digital marketing.

Negli Stati Uniti, il mercato principale di Campari, le cosiddette vendite “off-premise” sono aumentate tra il 50% e 60% ad aprile e maggio, su base annuale, compensando quindi le contrazioni delle vendite nei bar e ristoranti. Ciò è avvenuto anche in Canada, Australia, Germania e Nord Europa.

In Italia, il secondo maggior mercato di Campari, l’incremento delle vendite nei supermercati e via e-commerce visto ad aprile e a maggio non è stato sufficiente a compensare il calo del consumo nell’horeca. Di conseguenza, il coronavirus infliggerà ulteriori danni nel secondo trimestre, durante l’alta stagione per gli aperitivi.

“Il coronavirus avrà un impatto negativo maggiore sulle nostre operazioni nel secondo trimestre, anche se il consumo negli ultimi mesi è incoraggiante” secondo l’Amministratore Delegato.

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Enoturismo

Prosegue anche ad Agosto TeverEstate

Il Tevere, Castel Sant’Angelo e la Cupola di San Pietro sullo sfondo. Basterebbe questo per rendere unica una serata al TeverEstate, manifestazione gratuita, giunta alla sua terza edizione.

Alla bellezza della location, si aggiungono un fitto programma musicale e un’ampia offerta gastronomica in grado di soddisfare il gusto di tutti.

Dopo il successo di pubblico nel mese di luglio, anche ad agosto TeverEstate sarà uno degli eventi più interessanti per chi trascorrerà il mese più caldo dell’anno in città.

Fino al 4 settembre, Lungotevere Tor di Nona sarà l’indirizzo unico di ben otto ristoranti diversi. Un menu variegato con tante specialità: dai primi della tradizione romana agli arrosticini abruzzesi, passando per hamburger gourmet e un’ampia selezione di vini.

Ecco nel dettaglio l’offerta gastronomica di TeverEstate.

Palazzone
Al centro della manifestazione vi è lo spazio della cantina Palazzone di Orvieto, azienda che nel 2019 festeggia il suo 50° anno di attività. Qui è possibile degustare le loro migliori etichette e quelle di altre realtà che esprimono un forte legame con i rispettivi territori. Ai buoni vini in carta è possibile abbinare taglieri di salumi e formaggi. Adiacente alla vineria, un suggestivo giardino Giapponese in riva al fiume in cui si specchiano San Pietro e Castel Sant’Angelo.

La Padellaccia
Un nuovo progetto firmato dallo chef Andres Upegui di Alchimia Food Lab. Padellaccia Hostaria Street è la rivisitazione della classica trattoria romana. Materie prime mediterranee, sfizi e svogliature da condividere, rispettando le tradizioni di una cucnia antica, dai sapori rassicuranti. Il tutto è realizzato senza sprechi e riducendo il più possibile l’impatto ambientale, grazie all’utilizzo di piatti e tovaglie interamente biodegradabili e compostabili.

Aperol – Spritz
Nell’anno dedicato a Leonardo, il design del cocktail bar Aperol, sotto ponte Umberto I, richiama alcune idee strutturali del genio di Vinci. Baldacchini lignei con drappi e corde, cuscini morbidi e cubi luminosi sono gli elementi che arredano questo spazio adatto a un aperitivo, un dopo cena o semplicemente a uno Spritz tra amici. Accompagnamento musicale dal vivo, intrattenimento artistico e DJ set renderanno ancor più gradevoli le serate estive in questa location unica, adatta anche a ospitare eventi.

Ondha
Hamburgeria ma anche “music and cocktail bar”. Le carni sono fornite dall’antica macelleria Angelo Feroci, bottega d’eccellenza del centro storico. Filetti danesi, fiorentine, carni giapponesi serviti con contorni sempre freschi, i cui ingredienti sono acquistati quotidianamente da fornitori locali. In accompagnamento vini, birre italiane e cocktail. Sono disponibili anche taglieri di salumi e formaggi selezionati. Il dopo cena è animato da  musica e barman acrobatici.

Bacco
Diretta prosecuzione del buon lavoro svolto in Piazza delle Malva (Bacco in Trastevere), nella location estiva di Castel Sant’Angelo il menù proposto è per gran parte curato da Salvatore Denaro, chef particolarmente attento nella selezione di materie prime da fornitori di fiducia. Tra i piatti in carta: caponata, panzanella, i primi della romanità ma anche la pasta alla Norma, macco di fave con cicoria, polpette alla romana, guanciotto stracotto nel vino, baccalà alla ghiotta. Anche la pizza è farcita con ottimi ingredienti e la leggerezza dell’impasto è garantita da una lievitazione minima di 48 ore.

Coast to coast
Ambiente informale al Coast to Coast, menu ampio con piatti classici, di terra ma soprattutto di mare, grazie agli arrivi giornalieri di astici, scampi, spigole e orate. Non mancano richiami alla tradizione romana, gli hamburger e proposte vegan.

Gregory’s Jazz By The River
Prosegue la programmazione del Gregory’s Jazz By The River, versione estiva di uno dei salotti più importanti del jazz romano, all’insegna dei grandi nomi nazionali ed internazionali. Anche ad agosto sono previsti due concerti al giorno: il primo al tramonto durante l’aperitivo; l’altro, quello principale, sarà il sottofondo musicale della cena.

Nei 400 metri quadri, allestiti in tipico stile jazz club, vi è la possibilità di gustare un’originale proposta culinaria che alterna il meglio della tradizione regionale italiana a piatti giapponesi rielaborati in chiave fusion. La carta dei cocktail prevede i drink che hanno reso celebre il Gregory’s nei suoi 25 anni di attività.

Il gusto d’Abruzzo
Il Gusto d’Abruzzo propone specialità alla griglia e alla brace con un’offerta diversa ogni giorno. Protagonisti assoluti sono però sempre gli arrosticini di pecora ma anche le salsicce anche di fegato e la porchetta.

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