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Amarone 2015: è davvero una grande annata? I migliori assaggi all’Anteprima

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VERONA –
 Doveva essere un’annata speciale per l’Amarone, la 2015. Sarà soprattutto il mercato a dare ragione ai tecnici del Consorzio di Tutela Vini Valpolicella e del Crea di Conegliano, che parlano di una vendemmia speciale, quasi irripetibile. La “migliore degli ultimi 30 anni”.

Di certo si fatica a vedere tutta quest’eccellenza nei calici dell’Anteprima Amarone 2015, andata in scena ieri al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Sessantanove etichette che il pubblico di winelovers e appassionati potrà gustare oggi, dalle 10 alle 19: sessantacinque le aziende della Valpolicella protagoniste, anche con annate più vecchie (porte aperte anche il 4 febbraio, ma solo per gli operatori del settore).

La verità è che molti campioni di botte promettono meglio dei vini già in bottiglia. Segno di un nuovo stile di produzione, che pare incentrato su una sorta di alleggerimento dei toni più “mascolini” dell’Amarone.

Il risultato (spesso) non è male. Ma a rimetterci è la tipicità della Denominazione, alla luce delle richieste del mercato. E’ un fenomeno tutto italiano. Di fatto, all’Anteprima di Verona 2019, si è assistito al medesimo “trend” in voga dall’altra parte del pianeta dei fine wines italiani: il Piemonte.

All’Anteprima “Barolo, Barbaresco e Roero” di Alba di inizio settimana (qui i migliori assaggi) è parso evidente l’assottigliarsi delle differenze tra Nebbiolo “base” e Nebbioli più affinati, atti a diventare Barolo o Barbaresco.

Così, in Valpolicella, sin troppi Amaroni paiono l’emblema (cosciente) di un’occasione persa: quella di una “annata perfetta”. Le scelte enologiche di molti produttori sembrano aver privilegiato la bevibilità rispetto alla struttura. E a sentire gli stessi vignaioli (tanti), questo era – appunto – l’obiettivo.

Ecco dunque le valutazioni effettuate ieri sui campioni in degustazione all’Anteprima Amarone 2015, suddivise tra vini “già imbottigliati” e “campioni di botte”. Un tasting avvenuto rigorosamente alla cieca, senza cioè conoscere il nome del produttore e dell’etichetta prima di valutarla. Enjoy.

AMARONE DELLA VAPOLICELLA DOCG GIA’ IMBOTTIGLIATO

Zanoni Pietro 2015 “Zovo”: 92/100
Roccolo Grassi 2015: 91/100
Boscaini Carlo 2015 “San Giorgio”: 90/100 — Giovanni Ederle 2015: 90/100

Monte del Frà Classico 2015 “Lena di Mezzo”: 86/100
Albino Armani Classico 2015 “Albino Armani”: 86/100
Tinazzi 2015 “Cà de’ Rocchi La Bastia”: 86/100

Antiche Terre Venete 2015: 85/100
Corte Figaretto Valpantena 2015 “Graal”: 85/100
Riondo-Collis 2015 “Castelforte”: 85/100
Vigneti di Ettore Classico 2015: 85/100
Gamba Classico 2015 “Campedel”: 85/100
Fratelli Degani Classico 2015 “La Rosta”: 85/100

Gerardo Cesari Classico 2015 “Cesari”: 84/100
Corte Archi Classico 2015 “Gli Archi”: 84/100
Bertani Valpantena 2015: 84/100
La collina dei ciliegi 2015: 84/100
Bottega 2015 “Il Vino degli Dei”: 84/100
Accordini Stefano Classico 2015 “Acinatico”: 84/100

Cà dei Maghi Classico 2015 “Camparsi”: 83/100
Zeni 1870 Classico 2015 “Vigne Alte”: 83/100
San Cassiano 2015: 83/100
Domini Veneti Classico 2015 “Domini Veneti”: 83/100
Capurso 2015: 83/100

Pasqua Vigneti e Cantine 2015 “Famiglia Pasqua”: 82/100
Recchia Classico 2015 “Masùa di Jago”: 82/100
Fratelli Degani Classico 2015: 82/100

Aldegheri Classico 2015: 81/100
Ilatium 2015 Campo Leòn: 81/100

CAMPIONI DA BOTTE: VALUTAZIONI 02/02/2019

Valentina Cubi Classico 2015 “Morar” (campione di botte): 90/100
I Tamasotti 2015 (campione di botte): 90/100
Giacomo Montresor Classico 2015 “Capitel della Crosara” (campione di botte): 89/100

Zýmē Classico 2015 (campione di botte): 86/100
Massimago 2015 “Massimago” (campione di botte): 86/100
Cantina Valpantena 2015 “Torre del Falasco” (campione di botte): 86/100

Cà dei Frati 2015 “Pietro Dal Cero” (campione di botte): 85/100
Cà la Bionda Classico 2015 “Vigneti di Ravazzòl” (campione di botte): 85/100
Famiglia Cottini – Montezovo 2015 (campione di botte): 85/100

Monteci Classico 2015 (campione di botte): 84/100
Secondo Marco Classico 2015 (campione di botte): 84/100
Selùn di Marconi Luigi Classico Riserva 2015 (campione di botte): 84/100
Tenuta Chiccheri 2015 “Campo delle Strie” (campione di botte): 84/100
Santi Classico 2015 “Santico” (campione di botte): 84/100
Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani Classico 2015 (campione di botte): 84/100
Novaia Classico 2015 “Corte Vaona” (campione di botte): 84/100
Corteforte Classico 2015 “Corteforte” (campione di botte): 84/100
Fasoli Gino 2015 “Alteo” (campione di botte): 84/100
Fattori 2015 (campione di botte): 84/100
Flatio Classico 2015 (campione di botte): 84/100

Dal Cero in Valpolicella 2015 “Dal Cero” (campione di botte):: 83/100
Falezze Luca Anselmi 2015 (campione di botte): 83/100
Marinella Camerani 2015 (campione di botte n. 50 Vigneto Adalia): 83/100
Clementi Classico 2015 (campione di botte): 83/100
Corte Archi Classico 2015 Riserva “Is” (campione di botte): 83/100
Ceschi Brugnoli Classico 2015 “Cà del Mato” (campione di botte): 83/100
Scriani Classico 2015 (campione di botte): 83/100
Bolla Classico 2015 (campione di botte): 83/100
Santa Sofia Classico 2015 (campione di botte): 83/100

Vigna ‘800 Classico 2015 “Virgo Moron” (campione di botte): 82/100
Marinella Camerani 2015 (campione di botte n. 57 Vigneto Dietro Casa): 82/100
Le Bignele Classico 2015 (campione di botte): 82/100
Cà Rugate 2015 “Punta Tolotti” (campione di botte): 82/100
Benedetti Corte Antica Classico 2015 (campione di botte): 82/100
Cà Botta 2015 “Tenute Cajò” (campione di botte): 82/100

Villa San Carlo 2015 (campione di botte): 81/100
Sartori Classico 2015 “Reius” (campione di botte): 81/100
Le Guaite di Noemi 2015 (campione di botte): 81/100

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Amarone e Verona riferimenti del sistema vino italiano ed enoturismo

VERONA – Al via oggi “Anteprima Amarone 2015″ evento  organizzato dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella che si protrarrà fino al 4 Febbraio.

Alla giornata augurale ha partecipato Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo che ha dichiarato:

“Per troppi anni il made in italy è stato promosso dal sistema Italia in modo disarticolato. Diversamente da altri nostri competitor che, sui mercati internazionali, si presentano sotto un’unica bandiera. Questo è ciò che manca al vino e ad altri settori: la riconoscibilità del brand Italia. Con questa consapevolezza abbiamo già fatto una serie di incontri con i rappresentanti degli altri ministeri interessati e in questo momento il sottosegretario Geraci sta seguendo più di tutti lo sviluppo della promozione del nostro Paese all’estero”.

“L’Amarone è l’eccellenza dell’enogastronomia italiana in giro per il mondo – ha proseguito il ministro – e in Cina, dove non siamo ancora veramente partiti, questo vino potrebbe rappresentare perfettamente il gusto del suo consumatore medio. Ma il problema grosso è come andiamo a promuoverci: abbiamo troppe voci una diversa dall’altra. Nel vino, abbiamo un brand, come Vinitaly, riconosciuto in tutto il mondo che potrebbe diventare la sintesi a favore della promozione. L’auspicio è quello e io sono ottimista”.

VERONA CAPITALE DEL VINO
La centralità di Verona in campo agroalimentare ed enogastronomico sottolineata dal ministro Centinaio è stata ribadita anche dal presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Andrea Sartori:

“Penso che Verona possa essere considerata la città italiana del vino perché concentra tutti gli asset di una filiera che va dalla produzione fino al turismo. Per questo -ha concluso Sartori – abbiamo l’ambizione di candidarci ad essere il riferimento dell’enoturismo in Italia. Serve un salto di qualità e il lavoro di tutti, a partire dalla messa in rete tra produttori, agenzie turistiche e aree a forte concentrazione ricettiva, come il Lago di Garda che conta 13 milioni di presenze l’anno”.

Relativamente all’Amarone, soddisfazione di Sartori:  “Il 2015 è stata una grande annata, una di quelle da ricordare. Quindi tutto bene per la denominazione che conta su una redditività importante e un rinnovamento generazionale, ma c’è ancora moltissimo da fare a partire dall’export e sui mercati asiatici”.

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Al via la Red Week: il Valpolicella Education Program apre l’Anteprima Amarone 2015

VERONA – Sono 60 le candidature per il Valpolicella education program (Vep) 2019, il corso di formazione sulla prima Dop di vino rosso del Veneto, rivolto agli operatori internazionali del settore ideato dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella in collaborazione con i docenti delle Università degli studi di Verona, Università Cattolica di Milano, Alma – Scuola internazionale di cucina italiana, Nomisma e SIB (Società Italiana Brevetti).

Un programma unico in Italia per un Consorzio che martedì 29 gennaio dà il via alla Red Week di Anteprima Amarone 2015 (palazzo della Gran Guardia 2-4 febbraio) e che punta a creare una rete di “Valpolicella wine specialist” nel mondo.

Un titolo al quale aspirano 25 “studenti” selezionati tra gli iscritti, provenienti da 14 paesi: Usa, Brasile, Giappone, Corea del Sud, Cina, Repubblica Ceca, Canada, Germania, Svezia, Ucraina, Taiwan, Emirati Arabi, Regno Unito e Russia.

Due le giornate di lezioni (29 e 30 gennaio) presso la sede del Consorzio (Villa Brenzoni Bassani, Sant’Ambrogio di Valpolicella), suddivise in 5 ambiti tematici: dagli aspetti legali di etichettatura e promozione allo scenario di mercato, dalle caratteristiche del terroir alle nozioni enologiche, fino alla degustazione.

Tra i professori in cattedra Osvaldo Failla, direttore del Dipartimento di scienze agrarie e ambientali dell’Università degli studi di Milano, Denis Pantini, direttore Nomisma Agroalimentare e Wine Monitor, Paolo Veronesi, avvocato specializzato in diritto della proprietà intellettuale dello studio legale SIB di Verona, Maurizio Ugliano, docente di chimica enologica ed enologia dell’Università di Verona.

E ancora: Pier Luigi Gorgoni, docente di degustazione ed enografia alla scuola Alma e Filippo Bartolotta, giornalista di Decanter Magazine e Spirito di Vino. L’esame finale è previsto per giovedì 31, con verifica scritta e prova pratica in modalità blind tasting, al termine delle quali solo gli studenti con punteggio positivo riceveranno il certificato di specialist.

L’ANTEPRIMA AMARONE 2015
Ricco anche il programma dell’Anteprima Amarone 2015, che si apre sabato 2 febbraio al Palazzo della Gran Guardia di Verona, con il consueto assaggio riservato agli operatori, dalle ore 10 alle 17 (accredito dalle ore 9) con servizio sommelier dedicato.

Alle 11 è previsto il convegno dal titolo “Brand, Valore, Export e Turismo: il poker per l’Italia nel calice”. Un dialogo tra Andrea Sartori, Presidente Consorzio Tutela Vini Valpolicella e il senatore Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo.

Segue “Red Passion e sorsi di Cultura” con Giordano Bruno Guerri, scrittore, giornalista e storico e Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice (moderatore:Andrea Andreoli, vicedirettore di Telenuovo). Dalle 12.30 si apre la degustazione ai banchi delle aziende, al pianterreno. In vetrina l’annata 2015 e quelle precedenti.

Il 3 febbraio l’Anteprima Amarone 2015 apre al pubblico, dalle 10:00 alle 19:00. Biglietto di ingresso 40 euro (35 euro con acquisto online). Il 4 febbraio è l’ultima giornata dedicata agli operatori di settore, dalle 10:00 alle 17:00. Biglietto di ingresso: 40 euro (30 euro con acquisto online). Qui l’elenco delle aziende partecipanti.

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