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Premio Maculan 2019: torna il concorso per il miglior abbinamento dolce – salato

L’iniziativa Premio Maculan, miglior abbinamento salato-dolce, ideata da Fausto Maculan insieme alle figlie Angela e Maria Vittoria, si ripete per la seconda edizione. Novità del 2019 sarà l’apertura del bando senza limiti d’accesso o d’età; l’obiettivo è sempre quello di valorizzare l’accostamento dei vini dolci ai piatti salati.

La Cantina Maculan di Breganze, celebre soprattutto per il Torcolato, ma anche per gli altri vini dolci Acininobili e Dindarello, invita chef, professionisti e non, a presentare una ricetta di un piatto salato abbinato ad un vino dolce a propria scelta, non necessariamente a marchio Maculan.

“Dopo il successo dello scorso anno – spiega Fausto Maculan – abbiamo deciso di dare il via alla seconda edizione di questo concorso che vuole premiare l’originalità dell’abbinamento tra dolce e salato. L’idea nasce per ribaltare l’abitudine di abbinare per concordanza i vini dolci, stimolando la creatività in cucina e la scelta di combinazioni nuove e fantasiose. La prima edizione ha visto una partecipazione numerosa e di talento, è anche per questo che quest’anno abbiamo deciso di aprire il concorso a tutti gli chef e agli appassionati che vorranno partecipare, senza limiti di età”.

Per partecipare è sufficiente inviare una ricetta corredata di foto all’indirizzo concorso@premiomaculan.net entro il 28/02/2019. Un comitato tecnico selezionerà tra tutte le ricette le 4 più interessanti, chiamando i candidati a partecipare alla serata finale, lunedì 25 marzo 2019, in cantina. Qui i finalisti prepareranno il loro piatto di fronte ad una giuria composta da critici enogastronomici, chef ed esperti che esamineranno i piatti proposti per decretare il vincitore del premio. Tutte le ricette pervenute saranno raccolte in un ricettario che verrà pubblicato successivamente sul sito del premio.

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Vini al supermercato

Passerina Villa Angela Marche Igt, Velenosi Ascoli Piceno

(3,5 / 5)Un vino fresco, sapido, che sembra quasi dedicato al mare e all’estate. E’ la Passerina Villa Angela Velenosi Igt di Ascoli Piceno, con i suoi richiami di frutta e la sua acidità spiccata. Di colore giallo luminoso, colpisce al naso per l’eleganza dei sentori di pera e mela, a braccetto con le fragranze di timo, biancospino, cedro e sambuco. Una leggera vena vinosa, alcolica, completa il quadro olfattivo, rendendolo ancora più complesso e deciso. Al palato, Passerina Villa Angela Velenosi è innanzitutto sapida, fresca. Le note citriche la fanno da padrona, ingentilite (di nuovo) dalla mela e dalla pera. Nel complesso, un vino adatto come aperitivo o all’abbinamento minestre di verdura, zuppe di pesce o formaggi di medio-lunga stagionatura. La Passerina deve il suo nome al buon grado zuccherino presente negli acini, aspetto che la rende particolarmente gradita dai passeri; inoltre, la forma “alata” dell’acino di questo vitigno sembra ricordare le sembianze di un passero. Autoctono delle Marche, viene lavorato dall’azienda Velenosi nei propri vigneti di Ascoli Piceno, sin dal 2007, ad un’altezza di 200-300 metri sul livello del mare. Gli acini vengono raccolti a mano dalla metà di settembre, la mattina presto o all’imbrunire, in piccole cassette che vengono immediatamente riposte all’interno di celle frigorifere. In cantina si procede quindi alla selezione dei migliori grappoli, che subiscono una soffice pressatura, a temperatura controllata. La fermentazione avviene in vasche di acciaio, tra i 13 e i 15 gradi. E’ a 10 gradi che la Passerina Villa Angela Velenosi matura (all’interno di altre vasche di acciaio) il proprio bagaglio aromatico fino al mese di febbraio, quando viene imbottigliata e commercializzata. Si differenzia rispetto altre Passerine per la propria spiccata acidità e freschezza.

Prezzo pieno: 6,50 euro
Acquistato presso: Esselunga

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