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Ridotte del 40% le rese per Amarone e Recioto. Il Consorzio: “Misura necessaria”

La Regione Veneto ha dato seguito ad una richiesta di riduzione delle rese previste dai disciplinari di produzione di Amarone e Recioto per la vendemmia 2016 avanzata dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella,  autorizzando la riduzione al 40% della cernita delle uve. I produttori potranno  mettere a riposo massimo 4,8 tonnellate di uva/ettaro anziché  le attuali 7,8 tonnellate previste dal disciplinare. “In una situazione mondiale del comparto difficile – spiega Christian Marchesini, presidente del Consorzio – i vini delle denominazioni Valpolicella danno soddisfazione. Il sistema Valpolicella funziona perché c’è una stretta interconnessione tra tutti gli attori della filiera. Proprio per tutelare questo successo si rendono necessari provvedimenti per governare l’offerta”. Attualmente, la riduzione della percentuale di cernita è l’unico strumento a disposizione del Consorzio per perseguire questo fine data l’impossibilità di gestire l’aumento degli ettari vitati legati all’uso del portfolio dei diritti di impianto.”Tutte le componenti, dai produttori di uva, alle aziende medie e grandi, fino agli imbottigliatori e alle cooperative – ha continuato Marchesini – hanno compreso che ognuno deve rinunciare a qualcosa per tutelare la redditività. L’aumento selvaggio della produzione è incompatibile con le attuali quote di mercato. Nel 2015 la superficie vitata è stata pari a  7.596 ettari, con una prospettiva di crescita di ulteriori 533 ettari.  Incrementi del +41% delle uve messe a riposo negli ultimi cinque anni nonostante consumi stazionari o brusche frenate, come nel caso del Ripasso che sconta la concorrenza sempre maggiore di vini prodotti con uve da appassimento che hanno reso questa misura di tutela necessaria.

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