Categorie
news news ed eventi

Rinviati i dazi di Trump sui vini europei. Il Tycoon non si fida dell’Ue e prende tempo

rinvio dazi trump vini europei Trump ue Europa rinvia i dazi sul bourbon. Il Tycoon non si fida e prende tempo tariffs dazi trump vini europei
rinvio dazi trump vini europei. Rinviati i dazi dell’Ue sul bourbon americano. Ma il Tycoon non si fida e prende tempo. Ieri
mattina, l’Unione Europea ha annunciato un rinvio dei dazi punitivi su bourbon, whiskey e altri prodotti degli Stati Uniti dall’1 al 13 aprile. Una notizia colta con sospetto da Trump. Gli Stati Uniti hanno infatti posticipato a loro volta i dazi sui vini ed altri alcolici europei, al giorno successivo: il 14 aprile. «Questo è un buon primo passo per abbassare la tensione», commenta Ben Aneff, presidente della US Wine Trade Alliance, l’associazione che riunisce gli importatori di vino americani.

Si spera che la decisione dia tempo agli Stati Uniti e all’Ue di arrivare a un accordo negoziato sulla questione alla base dei dazi. Anche se accogliamo con favore la notizia, l’attuale stato di purgatorio del settore è comunque estremamente dannoso per le imprese in tutto il territorio degli Stati Uniti». L’invito dell’associazione, come riferito ieri da Winemag, è stato quello di interrompere tutti gli ordini di vini europei, in attesa di maggiori certezze. https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/qanda_25_750

USWTA: L’EUROPA STA SOTTOVALUTANDO TRUMP

Secondo la USWTA, l’Ue starebbe sottovalutando la volontà degli Stati Uniti di rispondere in modo deciso ai dazi su acciaio e alluminio. Ci aspettiamo pienamente che gli Stati Uniti impongano dazi all’Ue per il doppio del valore di qualsiasi ritorsione sui dazi sull’acciaio. Ma stiamo naturalmente esortando l’amministrazione a garantire che tali dazi siano determinati con attenzione, per evitare di danneggiare le imprese americane e limitare il danno alla sola Ue. Come sappiamo, i dazi sul vino arrecano un danno significativamente maggiore alle imprese americane. Sono inutilmente nocivi per gli interessi americani. Una cattiva leva per influenzare il cambiamento politico». rinvio dazi trump vini europei.

«I DAZI SUL VINO? SONO DANNOSI PER L’AMERICA»

L’industria del vino, secondo Ben Aneff, può essere «un modello per il commercio equo che gli Stati Uniti desiderano, a beneficio delle imprese su entrambi i lati dell’Atlantico». Un settore che può sostenere centinaia di migliaia di posti di lavoro americani. «Anche se speriamo che gli Stati Uniti e l’Ue possano risolvere le questioni sottostanti, in caso di controversia, i dazi punitivi dovrebbero essere limitati a prodotti che beneficiano principalmente le aziende dell’Ue. I dazi sul vino sono dannosi per l’America». L’USWTA definisce la settimana di tensione «molto stressante per tutti». «Speriamo di avere presto ulteriori notizie», è l’auspicio di Aneff. Poi, un’esortazione ai colleghi importatori di vino: «Continuiamo a lavorare ogni giorno per raccontare la storia della nostra straordinaria industria ai decisori politici di Washington». https://winetradealliance.org/

Categorie
birra news news ed eventi

Birra Artigianale: mancano le lattine

Scarseggiano le lattine per confezionare le birre artigianali. Come evidenziato da diversi studi nel corso del 2020 sono cambiate le abitudini d’acquisto a causa dell’emergenza sanitaria e dei conseguenti lockdown. La chiusura del canale Horeca ha portato i consumatori sempre più verso gli scaffali dei supermercati, facendo aumentare la richiesta di prodotti confezionati come bibite gasate e birre in lattina.

Come conseguenza, le multinazionali del beverage – colossi come AB-Inbev, Heineken, Coca Cola o Pepsi – hanno aumentato considerevolmente i propri ordini di lattine in allumino al punto da limitare molto la disponibilità delle stesse per i piccoli birrifici.

L’allarme è partito dagli Stati Uniti lo scorso febbraio quando Robert Pease, presidente della Brewers Association (l’associazione dei birrifici artigianali americani che conta oltre 8.400 produttori che coprono circa il 13% del mercato brassicolo statunitense), ha indirizzato un lettera aperta ai produttori di lattine per segnalare il problema.

«I nostri membri – si legge nella lettera – riferiscono che le notizie sulla fornitura di lattine di alluminio stanno peggiorando, con riduzioni che in alcuni casi arrivano anche al 40%. Alcuni birrifici hanno appreso che i loro ordini per il primo trimestre sono stati cancellati mentre ad altri è stato detto che non potranno avere lattine fino al secondo trimestre del 2021. Questi birrifici non sopravviveranno così a lungo senza lattine».

Il sospetto della Brewers Association è che a fronte della situazione i produttori di lattine in allumino stiano favorendo i maxi ordini delle multinazionali a scapito dei piccoli birrifici artigianali.

In Italia la questione non sembra avere, per il momento, la stessa portata degli Usa. Ma questa settimana il Birrificio Crak di Campodarsego (Padova) ha segnalato il problema con un post sui social.

Stanno finendo le lattine. Questo lungo lockdown porta con sé una nuova sfida: lottare per non rimanere senza lattine», si legge sulla pagina Facebook del birrificio.

«In tempi di carenza, non ci sono violazioni dell’antitrust e, quindi, si privilegiano i clienti più grandi», conclude Crak avvisando i proprio clienti di esser costretto a confezionare alcune loro birre con «le lattine Guerrilla con la “vecchia grafica” che non avevamo mai utilizzato dopo “Crak the Rules”». Un problema in più per i microbirrifici già duramente colpiti dalla pandemia.

Cia e Unionbirrai: “Filiera agricola a rischio se si ferma la Birra Artigianale”

Exit mobile version