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Rinnovato l’accordo fra Mipaaf e Alibaba

È stato rinnovato l’accordo tra il Mipaaf e il Gruppo Alibaba per promuovere le eccellenze agroalimentari del nostro Paese e combattere i falsi. L’accordo consolida la collaborazione esistente con il Gruppo Alibaba, confermandone il ruolo strategico nella promozione delle eccellenze agroalimentari di qualità certificata del nostro Paese e nella tutela dei consumatori e acquirenti online.

Tramite l’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), ordini e prodotti sospetti, che violano o evocano indicazioni geografiche tutelate, possono infatti essere segnalati direttamente al sistema di protezione della proprietà intellettuale di Alibaba.

Da quando, nel 2016, è iniziata l’alleanza del Ministero con Alibaba per contrastare la contraffazione e proteggere i marchi d’origine sono circa 200 le inserzioni di prodotti rimosse, sia nell’ambito dei marketplace B2B che B2C di Alibaba.

Per individuare i falsi il Mipaaf ha costituito una task force operativa dell’Ispettorato repressione frodi che quotidianamente cerca i prodotti contraffatti e li segnala ad Alibaba. Entro 3 giorni le inserzioni illecite vengono rimosse e i venditori informati che stanno violando le indicazioni geografiche italiane.

Con il nuovo accordo, sono attualmente 41 le indicazioni geografiche italiane riconosciute e protette da Alibaba sulle proprie piattaforme di e-commerce.

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L’anno del ”dragone”: Cina quarto importatore di vini +59% di import

In occasione dell’incontro odierno tra il Premier Renzi e Jack Ma, fondatore di Alibaba Group, Denis Pantini Responsabile di Nomisma Wine Monitor sottolinea ”la Cina corre e noi rincorriamo, ecco perché è utile l’incontro odierno con Alibaba Group.

Nel 2015 la crescita del vino in Cina è stata tumultuosa; il dragone lo scorso è diventato il quarto mercato mondiale per importazione di vini (1840 mln di Euro) surclassando il Canada (1.618 mld di Euro).

La Francia resta padrone incontrastato tra i vini importati in Cina (+44%), e sempre nel 2015, crescono in particolare Australia (+22%) e Sud Africa (+2%). Nel primo bimestre 2016 secondo i dati Wine Monitor Nomisma l’onda lunga della crescita cinese continua imperterrita segnando un +59% di import in valore Euro.

Tra i principali paesi dove la Cina continua ad importare di più spicca l’Australia (+108%), mentre l’Italia conferma il ritmo del 2015 (+15%). Nell’orizzonte della tumultuosa crescita cinese, l’Italia sta giocando un ruolo marginale da cenerentola, e i margini per crescere sono elevati”.

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