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Fipe-Confcommercio, ristoranti e alberghi: «Nel 2020 italiani hanno speso 124 miliardi in meno»

Fipe-Confcommercio, ristoranti e alberghi: «Nel 2020 italiani hanno speso 124 miliardi in meno»

Nel 2020 segnato dalla pandemia Covid-19, gli italiani hanno speso 124 miliardi di euro in meno. Lo certifica l’Istat che oggi ha diffuso la stima aggiornata dei conti economici nazionali con i dati relativi anche ai consumi delle famiglie. Un calo sul quale pesa in particolare la performance di alberghi e ristoranti.

Insieme, ospitalità e ristorazione hanno fatto registrare una flessione, a prezzi costanti, di 43,8 miliardi, di cui oltre 30 sono da imputare alla sola ristorazione. Meglio i consumi alimentari in casa, le comunicazioni e i beni e servizi legati all’abitazione, che nel 2020 sono cresciuti rispettivamente di 2,9, 0,6 e 1,5 miliardi di euro.

«Questi numeri – commenta Fipe-Confcommercio – dimostrano ancora una volta che le nostre percezioni erano corrette. La ristorazione è rimasta paralizzata per un anno intero e i ristori arrivati non sono stati minimamente sufficienti per riequilibrare le perdite.

«L’auspicio – conclude la Federazione Italiana Pubblici Esercizi – è che, da questo momento in poi, si decida di puntare con maggior decisione su un settore strategico per l’offerta turistica del nostro Paese, rilanciandolo anche attraverso politiche di sviluppo da sostenere attraverso i fondi del Pnrr».

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Ristoranti e alberghi in ginocchio: nel 2020 -16,7 miliardi di euro di fatturato

Il lockdown disposto per contenere i contagi da Covid-19 porterà nel 2020 in Italia ad un crollo del fatturato per le srl del settore Ristoranti e Alberghi (72.748 società che nel 2019 hanno fatturato 37,8 miliardi di euro), di 16,7 miliardi di euro, pari ad un calo, rispetto al 2019, del -44,1%.

Un altro grido dall’allarme, quindi, dopo quello lanciato dalla Federazione Italiana dei Distributori di Horeca (Italgrob). In particolare, il comparto della ricettività alberghiera è colpito da una perdita di 7,9 miliardi di euro, pari a -53,8%, mentre la ristorazione da una contrazione di 8,8 miliardi di euro pari a -37,9%.

A livello regionale la più colpita la Lombardia con un calo di 3,5 miliardi di euro, seguita dal Lazio con -2,7 miliardi di euro e dal Veneto con -1,6 miliardi di euro. Sono le stime quantificate dall’Osservatorio sui bilanci 2018 delle Srl del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti.

L’impatto è dovuto sia al calo della domanda che ha colpito il settore ancora prima che scattasse l’emergenza in Italia, sia al blocco delle attività imposto per decreto, al fine di fronteggiare l’emergenza sanitaria.

La stima è stata condotta su un campione di società includendo tutte le Srl che hanno presentato almeno un bilancio nel ultimo triennio disponibile (2016-2018). Si tratta, in questo caso, di 72.748 società (53.145 operanti nel settore della ristorazione e 19.063 operanti nel settore ricettivo) alle quali è imputabile un volume complessivo di ricavi pari a 37,8 miliardi di euro nel 2019.

Le stime qui presentate sono relative ai soli bilanci delle Srl del settore Ristorante e alberghi e non sono, pertanto, riferibili all’intero settore che, sulla base di dati Istat 2017 è costituito da circa 328 mila imprese, tra cui circa 160 mila ditte individuali e 90 mila società di persone oltre a quasi 3 mila cooperative.

Le quantificazioni sono state condotte sulla base di alcune ipotesi relative all’impatto della crisi provocata dall’emergenza Coronavirus separatamente per le Srl del comparto “Alloggio” e per quelle del comparto “Ristorazione“. In particolare, per il primo si è tenuto conto della forte stagionalità dell’attività produttiva, adoperando i dati Istat sui flussi turistici 2019 stagionalizzati per trimestre.

Per ottenere le stime finali sui bilanci annuali, sono state utilizzate due differenti misure di impatto mensili per i comparti di cui sopra, costruite tenendo conto del blocco delle attività nei mesi di marzo e aprile e della graduale ripresa dell’attività nei mesi successivi.

Le ipotesi impiegate hanno previsto cali di attività sin dal mese di gennaio 2020. Si è tenuto conto, in particolare per il settore della ristorazione, di attività in continuità anche nei mesi di lockdown (per esempio per cibi da asporto o per particolari servizi di catering e mense) e, in ogni caso, di una non completa ripresa dell’attività produttiva fino a dicembre 2020.

Una crisi improvvisa per un settore in crescita. Dall’Osservatorio infatti emerge come nel 2018 in Italia, gli addetti e i ricavi aumentavano rispettivamente del +5,9% e del +5,7% rispetto all’anno precedente seguendo una tendenza positiva dell’ultimo periodo.

Tra i singoli comparti produttivi spiccava la performance di ristoranti e attività di ristorazione mobile mentre l’andamento per macro aree territoriali registrava la più alta crescita di fatturato nel Sud (+6,4%) e nel Nord Ovest per quanto riguarda il valore aggiunto(+7,9%).

A livello regionale sul podio si posizionava la Basilicata con la crescita più elevata del fatturato del settore Ristoranti e Alberghi nel 2018 (+9,4%), seguita dalla Sicilia (+7,1%), dall’Emilia Romagna (7%) e dalla Campania (+7%).

Le regioni che invece mostravano i cali più significativi dei tassi di crescita del fatturato nel 2018 rispetto al 2017 l’Abruzzo (-5,7%), il Molise (-3,7%), la Lombardia (-3,2%) e la Sardegna (-3,2%), pur rimanendo comunque in territorio positivo. Tra tutte, si segnala il Molise, unica regione a presentare una decrescita del fatturato nel 2018 rispetto al 2017 (- 0,4%).

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Tirreno C.T. e Balnearia: Carrara capitale dell’ospitalità

CARRARA – Tutto pronto per Tirreno C.T. e Balnearia (Carrara Fiere 25-28 febbraio 2018), i due eventi che declinano a tutto tondo il concetto di ospitalità e che saranno inaugurati domani, domenica 25 febbraio, a Carrara Fiere.

Il taglio del nastro è previsto per le ore 11. Tirreno C.T. è la fiera dedicata alle ultime novità nel settore delle forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e in generale strutture ricettive, giunta al 38esimo taglio del nastro.

Balnearia, arrivata all’edizione 19, presenterà tutti i settori merceologici relativi agli stabilimenti balneari, attrezzature, arredi e impianti, prodotti e accessori per la vita all’aria aperta, tutto il comparto dell’outdoor design e dello SPA & Wellness.

Due fiere, diventate un appuntamento irrinunciabile per più di 60 mila visitatori, 410 espositori e 850 marchi presenti, 4 padiglioni occupati, per 35 mila metri quadrati complessivi.

I numeri del settore. Tirreno C.T. e Balnearia arrivano in un momento più che positivo, stando ai numeri. La ristorazione è un settore che ha ricominciato a crescere negli ultimi tre anni e con 41 miliardi di euro di valore aggiunto, è il comparto trainante della filiera agroalimentare italiana, più importante di Agricoltura e Industria Alimentare.

Secondo i dati 2016 della Federazione italiana Pubblici Esercizi, le imprese della ristorazione hanno superato quota 325 mila. L’Italia è al primo posto al mondo per densità di imprese di ristorazione, di cui oltre la metà (53,1%) ristoranti, ma anche attività di ristorazione mobile come lo street food.

Sempre secondo Fipe, il numero di italiani che consumano pasti fuori casa supera i 39 milioni. In particolare, sono circa 34 milioni coloro che pranzano saltuariamente fuori casa durante i giorni lavorativi (per cinque milioni si tratta di un’occasione abituale), mentre sono poco meno di due milioni gli abitanti della penisola che hanno cenato fuori casa almeno tre volte alla settimana.

Le imprese attive nel 2017, tra bar e ristoranti, erano 326.670 con un calo delle cessazioni registrato negli ultimi tre anni. Erano state 27.422 nel 2014, 26.777 nel 2015 e sono state 26.313 nel 2016. Resta elevato il turnover imprenditoriale: nel 2016 hanno avviato l’attività 15.714 imprese, mentre circa 26.500 l’hanno cessata, con un saldo negativo per oltre 10mila unità.

Nei primi nove mesi del 2017 hanno aperto l’attività 10.835 imprese, mentre 19.235 l’hanno cessata, determinando un saldo negativo pari a 8.400 unità. La Lombardia è la prima regione con il 15,4% del totale delle imprese, seguita da Lazio (10,9%) e Campania (9,5%).

Bar e ristoranti confermano la propria dimensione sociale con il forte ruolo delle imprese familiari (oltre il 51%), la rilevante presenza di donne tra gli imprenditori (il 54,1%) e i lavoratori (53,3%), così come di stranieri tra gli imprenditori (17,1%) e i lavoratori (24,7%). Senza dimenticare che circa il 50% dei dipendenti sono giovani con meno di 30 anni.

IL PROGRAMMA
Il programma della giornata di apertura di domani, domenica 25 febbraio, è fitto. Ore 11, inaugurazione della 38esima edizione di Tirreno Ct e della 19esima edizione di Balnearia.

E in occasione del taglio del nastro, la F.I.B. Federazione Italiana Barman propone alle 11:30 Aperitivo Time e alle 14 “Sparkling Tour” selezione regionale Toscana; i primi tre classificati accederanno alle finali nazionali 2018 in Basilicata.

Quindi dimostrazione su come preparare, servire e abbinare il Sushi presso lo stand Amira. Alle 17 Aspi Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, propone Il Tè con l’esperto Lorenzo Radaelli.

La Cucina Saperi Sapori Conoscenze, offre alle 12 l’incontro “2025 Vision: nuovi trend della Ristorazione” con il professor Emiliano Citi, consulente e formatore in area Food&Beverage, docente Scuola Internazionale di Cucina “Alma”, Colorno, Parma.

Pizza e Pasta Italiana Scuola Italiana Pizzaioli propone la nuova frontiera per la pizza senza glutine con Masterclass a cura di Alessandro Gatti. A Tirreno Ct è subito sfida con la Federazione Italiana Pasticceria Gelateria Cioccolateria e il Campionato Italiano Cake Designers FIPGC per decretare la nazionale che gareggerà durante il Cake Designers World Championship FIPGC 2019 che si svolgerà a Milano presso Host 2019.

Inoltre dimostrazioni live degli associati della Federazione sulla Pasticceria ed il Cake Design, esami per l’abilitazione al rilascio del Certificato FIP per i corsi base e dimostrazioni dell’Equipe Eccellenze Pasticceria e Cake Design Fipgc.

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