Sandro Camilli è il nuovo presidente Ais – Associazione italiana sommelier. Il vicepresidente designato dopo l’esito delle elezioni del nuovo Cda, svoltesi il 26 e 27 giugno, è Marco Aldegheri. Camilli (classe 1957) proviene da Ais Umbria, mentre Aldegheri (classe 1966) da Ais Veneto. Il nuovo Cda di Ais è dunque al completo e rimarrà in carica fino al 2026.
AIS, CHI SONO CAMILLI E ALDEGHERI
Ecco come si presentavano ai soci Ais – Associazione italiana sommelier, il nuovo presidente nazionale Sandro Camilli e il vicepresidente Marco Aldegheri.
Scaffali ricolmi di riviste e libri del settore raccontano una storia nata sotto il segno dell’amore per la cucina e per il vino. Ha trasformato la sua passione in professione dopo anni di duro lavoro sul campo di un ristorante, dove ha iniziato ad affinare i suoi sensi.
Dall’esperienza all’essenza, la sua vita cambia venti anni fa grazie all’incontro con Ais, stella fissa di una costellazione di studi, master e corsi di marketing sul vino che gli hanno letteralmente indicato la rotta da seguire. Conseguito l’attestato da sommelier, ha contribuito, in maniera sempre crescente, allo sviluppo di Ais Umbria fino a diventarne Presidente, carica che riveste da dodici anni.
Dai numerosi viaggi intrapresi alla scoperta delle eccellenze, fra prodotti tipici regionali ed europei, sono nate le sue passioni a venire, una su tutte quella per lo Champagne. Del percorso ascendente, iniziato forse tardivamente ma che non si è più interrotto, ancora oggi la sua più grande maestra resta l’umiltà, non solo nel trasmettere una passione ma anche e soprattutto nel diffondere e arricchire la cultura enogastronomica.
SANDRO CAMILLI – presidente Ais
Sono nato a Verona nel ‘66 dove tuttora vivo. Qui lavoro dal 1987 come funzionario tecnico presso la locale Università. Sono Sommelier dal 1994, Relatore dal 2002, titolo grazie al quale conduco regolarmente lezioni nei 3 livelli AIS e per altri enti di formazione professionale, oltre ad interventi di degustazione e di divulgazione.
Dopo i primi passi dal 2003 al 2011 con l’attività redazionale della Delegazione di AIS Verona e i primi chilometri nella ristorazione, arriva l’impegno come Delegato AIS per Verona dal 2012 al 2014. Tra le esperienze più significative annovero la presenza in Consiglio Nazionale e in Giunta Esecutiva Nazionale dal 2006 al 2010, la Vice Presidenza di AIS Veneto dal 2013 al 2014 e il lungo cammino fino ad oggi con due mandati da Presidente regionale.
Quest’ultima sicuramente l’esperienza più impegnativa e coinvolgente, anche dal punto di vista umano. Vivo dal 1991 con Chiara, nostro figlio Mattia, e Darko, l’ultimo cane che accompagna la vita della nostra famiglia in campagna. Dicono che non sorrido mai, ma è solo un effetto metallico. Sotto la scorza di ogni rocker si cela infatti sempre tanta passione, basta solo una miccia per accenderla: un buon giro di basso o un buon giro di osterie.
Sono sempre stato attratto dal mondo della comunicazione, che sta agli antipodi della mia formazione scientifica. Ed è proprio su questo campo che ho potuto lavorare di più e aprire nuove strade in Associazione. Odio la rassegnazione del fare le cose sempre nello stesso modo: cercare nuove soluzioni, ribaltare la prospettiva, avere visione, sono buoni motivi per i quali vale sempre la pena abbandonare le certezze e rimettersi in gioco.
Forse proprio per questo non ho mai sopportato l’autoreferenzialità. Lo zodiaco mi colloca tra i pesci, ma più che nuotare, galleggio. Ben inteso, se devo tuffarmi mi butto senza paura, ma ho imparato a misurare le forze per tornare a riva e non finire a fondo.
MARCO ALDEGHERI – vicepresidente Ais
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.