Perpetuo Wine Fest 2022 è l’evento che rimette al centro della scena vitivinicola i vini ossidativi, di cui la Sicilia vanta una storia secolare grazie al vino Marsala. Scopo di questa prima edizione è anche quello di valorizzare il pesce povero, portandolo dalle tavole delle famiglie ai ristoranti gourmet. Abbinandolo al Perpetuo.
L’ossidazione, ovvero la reazione chimica che ha la capacità di alterare le caratteristiche dei vini, creando spesso un difetto, diventa fase fondamentale del processo produttivo dei vini ossidativi. Marsala, Vin Jaune, Madeira e Sherry sono solo alcuni esempi dei migliori vini a carattere ossidativo prodotti al mondo.
PERCHÈ PERPETUO WINE FEST
Il nome dell’evento ripercorre le tappe della storia del Marsala, prima che fosse conosciuto come tale. «Sembra un gioco di parole,ma non lo è. Oggi conosciamo il vino Marsala così per come lo hanno voluto gli inglesi», evidenziano gli organizzatori del Perpetuo Wine Fest 2022, Ais Trapani e Ais Sicilia, in collaborazione con Slow Food Trapani.
Arrivati in Sicilia nella metà del Settecento per cercare un vino da vendere al mondo, hanno trovato il Perpetuo, ovvero quel vino che si produceva nel trapanese già da diversi secoli. A questo vino gli inglesi hanno aggiunto l’alcol. Lo hanno quindi fortificato, per riuscire a trasportarlo senza rovinarlo. Così nasce il vino Marsala».
Ma cos’era il Perpetuo? «Era, ed è, un vino che si rinnova per sempre – è la risposta degli organizzatori del – perpetuamente. Ogni anno i produttori di vino perpetuo lasciano una quantità di questo vino in una singola botte, dove affina per poi addizionarlo l’anno successivo con il vino nuovo. Così ogni anno il vino prodotto porta in sé un po’ del vino dell’anno precedente. Rinnovandosi di anno in anno, all’infinito».
LA MAGIA DEL VINO PERPETUO DA MARCO DE BARTOLI
Una magia del vino che si era un po’ persa nei primi del Novecento e che è stata ripresa nella metà del secolo scorso da Marco De Bartoli, enologo e produttore di vini marsalese, visionario e lungimirante nelle sue scelte.
E proprio la cantina Marco De Bartoli (nella foto di copertina) sarà il palcoscenico del Perpetuo Wine Fest 2022. Il 18 ottobre è prevista la presentazione dell’evento e la prima masterclass targata Ais Trapani, dedicata ai vini perpetui: “Perpetuo, il Marsala prima del Marsala“.
L’evento continua il 19 ottobre presso l’agriturismo Vultaggio, nel comune di Misiliscemi, dove si svolgerà una tavola rotonda sul tema “Vini a carattere ossidativo e pesce povero, dalle tavole dei pescatori e dei contadini alle proposte gourmet”. Un appuntamento pensato per valorizzare il territorio con nuovi percorsi enogastronomici.
Si confronteranno chef, ristoratori, produttori, giornalisti e sommelier, per capire e sviluppare insieme idee che possano valorizzare al meglio i prodotti del mare abbinati ai vini a carattere ossidativo, riscoprendo anche i sapori di una volta.
Al termine di questa tavola rotonda, le cantine, gli chef, i ristoratori e i produttori apriranno i banchi d’assaggio al pubblico per scoprire ed assaporare i vini, i prodotti e gli abbinamenti enogastronomici del territorio.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Il vino della cantina del presidente Ais SiciliaCamillo Privitera è stato premiato dalla stessa Ais nella Guida Vitae 2022, con le “Quattro Viti”. Il massimo riconoscimento dell’Associazione italiana Sommelier è stato dunque assegnato a un’etichetta – l’Etna Doc Rosso di Vigneti Primaterra – prodotta da un socio, nonché uno dei suoi massimi rappresentanti nazionali.
Un premio destinato a far discutere in vista del 54° Congresso Nazionale Ais, in programma a Bologna dal 19 al 21 novembre. A confermare che le “Quattro viti” alla cantina di Randazzo (CT) non siano passate inosservate in Sicilia, c’è l’email di alcuni vignaioli siciliani indirizzata a WineMag.it.
LA LETTERA
«Egregio Direttore – recita la missiva – mi chiamo X (omissis, ndr). Insieme ed un gruppo di amici ho deciso di scriverle per comunicare un fatto che ci dà parecchio fastidio e che ci sminuisce in quanto onesti lavoratori della terra e produttori di vino».
Abbiamo appreso che tra i vini con il più alto punteggio nella guida dei sommelier Ais, per la Sicilia è stato premiato il vino rosso della Cantina Primaterra dell’Etna, condotta dal presidente regionale di Ais Sicilia, Camillo Privitera.
Questo fatto pone seri dubbi sulle degustazioni effettuate per la guida dei vini siciliani dei sommelier, dal momento in cui lui stesso, oltre ad essere presidente regionale, è il responsabile effettivo della guida».
Ufficialmente, il responsabile della Guida Vitae per la Sicilia è Orazio Di Maria. Come confermano numerosi video, Camillo Privitera, proprio in virtù del suo ruolo, è sempre presente alle premiazioni, pur non partecipando alle degustazioni.
Un esempio? La diretta Facebook del 5 dicembre 2020, in cui il presidente nazionale Ais Antonello Maietta si collega in streaming con l’isola, per premiare Cantine Nicosia.
In quell’occasione, Graziano Nicosia, rappresentante della famiglia di produttori premiati dall’Associazione italiana sommelier con il Tastevin 2021, è seduto al centro. Proprio fra Orazio Di Maria e Camillo Privitera.
«Noi ogni giorno col nostro lavoro e col nostro sudore ci impegniamo assiduamente a fare vino – continua la mail inviata dai vignaioli siciliani a WineMag.it – e ci vediamo mortificati come piccoli produttori quando vediamo che, addirittura un presidente regionale dei sommelier, vede premiato un suo vino, non potendo far altro che pensare male di questo circuito».
«Perché l’Associazione dei Sommelier fa queste cose, penalizzando piccoli e grandi produttori a vantaggio di chi dovrebbe essere imparziale? La preghiamo cortesemente, direttore, di aiutarci a fare luce su questo avvenimento immorale e per noi ingiusto», è la chiosa alla lettera ricevuta dalla nostra redazione.
LA REPLICA DI CAMILLO PRIVITERA
Raggiunto telefonicamente da WineMag.it, Camillo Privitera, titolare della cantina Primaterra con la moglie Tiziana Gandolfo, si mostra tranquillo e per nulla preoccupato dalle polemiche.
«Non mi devo giustificare con nessuno – commenta il presidente Ais Sicilia – e se qualcuno ha qualcosa da dire, è libero di farlo. È un tema che potrebbe essere sollevato per qualsiasi soggetto che fa comunicazione e che si occupa di vino. Basti pensare a tutto quel comparto dei cosiddetti influencer».
Sono uno che non ha mai chiesto un vino o bevuto un vino che fosse regalato. Cose dette così hanno il sapore della perfidia, della malafede e della cattiveria, ovvero il sapore del “niente”. Sarebbe più opportuno fare queste domande al referente della Guida, Orazio Di Maria».
«Il presidente Ais Sicilia non fa le degustazioni, non sceglie il gruppo dei degustatori e non partecipa minimamente in nessun contesto della Guida Vitae. Questa pubblicazione vive da anni, non da adesso, di una sua autonomia», conclude Camillo Privitera.
Più in generale, l’Etna Doc Rosso 2016 di Vigneti Primaterra è uno dei 18 vini siciliani premiati da Ais. Il massimo riconoscimento delle “Quattro Viti” è stato assegnato anche ad altri 6 vini prodotti sulle pendici del vulcano.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
AGRIGENTO – Si è conclusa il 1 Luglio la quinta edizione di “Sicilia in bolle”, manifestazione organizzata da Ais Agrigento in collaborazione con Ais Sicilia. All’evento, che ha acceso nuovamente i riflettori sul mondo della spumantistica siciliana, hanno partecipato quarantadue aziende con oltre cento etichette in degustazione offerte ai mille visitatori registrati nei due giorni della kermesse. Un record assoluto.
Un trend di presenze in continua ascesa a conferma dell’interesse crescente da parte di appassionati ma anche degli operatori settore. Ospite d’onore, per il secondo anno consecutivo, l’Istituto Trento Doc presente ai banchi d’assaggio con circa 50 etichette e protagonista della masterclass focus sul millesimo 2010 guidata da Roberto Anesi, miglior sommelier d’Italia Ais del 2017.
Una piacevole contaminazione di spumanti provenienti da diversi territori, quella di “Sicilia in bolle”, tra Metodo classico di montagna, spumanti locali charmat e Champenoise prodotti con vitigni internazionali ed autoctoni.
Un territorio emergente nel campo della spumantistica, come la Sicilia, a confronto con una certezza assoluta: il Trento Doc. Ma secondo Sabrina Schench, direttrice dell’Istituto Trento Doc, la Sicilia è una regione interessante, con bottiglie già di spessore che riescono ad esprimere una propria originalità ed un tratto distintivo.
“Le bollicine siciliane sono in grande fermento – conferma il sommerlier Roberto Anesi – c’è grande voglia di sperimentazione, fondamentale per accrescere le conoscenze e poter puntare a raggiungere risultati di vertice. Ho potuto assaggiare dei prodotti molto interessanti. Altri devono ancora trovare la loro identità ma di certo non manca la passione e l’impegno, caratteristiche fondamentali per raggiungere obiettivi importanti”.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla delegazione Ais Agrigento per la riuscita di Sicilia in Bolle 2019. “Siamo felici – dichiara Francesco Baldacchino – di aver potuto offrire ai tanti appassionati del mondo del vino, e di bollicine nello specifico, un’occasione in cui poter conoscere nuove realtà, approfondirne altre, confrontarsi e arricchirsi”.
“Credo che il successo di Sicilia in Bolle – sottolinea Camillo Privitera, presidente Ais Sicilia – sia proprio quello di riuscire ad includere elementi di novità e qualità che accrescano l’attenzione e anche l’interesse verso questa segmento enologico, che in Sicilia sta vivendo un momento di grande crescita e maggiore consapevolezza”.
“Ci sembra doveroso pertanto, anche per dare il giusto riconoscimento a tutte quelle realtà che stanno investendo sulla realizzazione di bollicine siciliane, rendere ancora più alto il livello e innalzare sempre più l’asticella verso l’eccellenza”, conclude Privitera.
QUATTRO MASTERCLASS
Molto partecipate le masterclass svolte tra il pomeriggio del 30 Giugno e la mattina del 1° Luglio nella sala ricevimenti Madison di Realmonte. Il via alle degustazioni si è dato con i 30 anni del Metodo Classico dell’azienda Murgo: una speciale verticale con annate storiche dell’azienda.
Interessanti anche gli spunti offerti dalla masterclass incentrata su sei diversi territori da Metodo Classico siciliano con la degustazione degli spumanti delle aziende Milazzo, Donnafugata, Cusumano, Tasca d’Almerita, Avide e Terrazze dell’Etna.
Le restanti masterclass hanno aperto gli orizzonti oltre la Sicilia e anche oltre i confini nazionali con Roberto Anesi, che è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico presente attraverso una degustazione di otto diverse etichette trentine realizzate da cantine dell’Istituto Trentodoc, e con il Presidente AIS Sicilia Camillo Privitera che lunedì mattina ha chiuso il ciclo masterclass Sicilia in Bolle 2019 con una speciale degustazione di sei tipologie di Champagne.
PREMIAZIONE ALBERTO GINO GRILLO Nella suggestiva location del ristorante Re di Girgenti, sito sulla strada panoramica dei Templi, la sera del 30 Maggio è stato assegnato il Premio Alberto Gino Grillo, nato in questa edizione in ricordo di un sommelier prematuramente scomparso che, insieme a Francesco Baldacchino, è stato fautore e ideatore della manifestazione.
Ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio Alberto Gino Grillo sono state l’azienda Funaro con il suo Extra Brut 2013 come miglior Metodo Classico bianco di Sicilia, l’Azienda Murgo con l’Extra Brut Rosé 2013 come miglior Metodo Classico rosé di Sicilia e Laura Piscopo come Miglior Neo Sommelier Delegazione AIS Agrigento. A premiare i vincitori il figlio di Alberto Gino Grillo, Alfonso Grillo.
Ad accompagnarle gli spumanti le portate gourmet frutto di studio, attenzione alla materia prima e alla valorizzazione del territorio della Terrazza degli Dei dell’Hotel 5 Stelle Villa Athena. Merito dello chef resident Nino Ferreri insieme allo chef Alessandro Ravanà del ristorante Il Salmoriglio di Porto Empedocle, che hanno dato vita ad un pranzo speciale a quattro mani.
Calato il sipario sulla quinta edizione, Ais Agrigento e Ais Sicilia, grazie anche al sostegno della presidenza nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, sono già proiettate verso l’edizione 2020: “Quello che ci auguriamo – dichiarano i Delegati Ais locali – e che in parte è già successo è che Sicilia in Bolle possa diventare in maniera ancora più strutturata, un vero e proprio punto di riferimento di rilievo nazionale: questa sarà la nostra scommessa, e anche la nostra ambizione, nell’approcciarci alla nuova edizione”.
I MIGLIORI ASSAGGI A “SICILIA IN BOLLE “2019
Vino Spumante Brut, “Spumante 50°” – CVA Canicattì
La cooperativa di Canicattì celebra i suoi cinquant’anni con un’intrigante metodo Charmat prodotto con l’ 80% di Grillo e il 20 % di Catarratto. 60 giorni in autoclave e 2 mesi di affinamento in bottiglia per questo spumante, il primo assoluto dell’azienda lanciato in occasione dell’ultimo Vinitaly.
Lo “Spumante 50° è un vino fresco ed elegante. Le note tropicali e agrumate percepite al naso si riconfermano all’assaggio in bocca. Un aperitivo ideale per l’estate appena iniziata.
Metodo Classico Pas Dosè 2015, Cantine Fina
36 mesi sui lieviti per questa novità dell’azienda marsalese fatta con il 70% di Chardonnay ed il 30 % di Pinot Nero. Giallo paglierino nel calice ha un perlage fine e persistente. All’olfatto risaltano lieviti e crosta di pane accompagnati da leggere note di mela e fiori bianchi. Fresco e piacevole in bocca è ideale in abbinamento ai crostacei.
Trento Dosaggio Zero DOC Talento Metodo Classico – Letrari
Dosaggio zero per questo spumante di una delle cantine più antiche del Trento Doc ottenuto da una cuvèe di Chardonnay e Pinot Nero con permanenza sui lieviti di almeno 24 mesi. Di colore giallo paglierino brillante ravviva il calice di un perlage fine e persistente.
Al naso delicati sentori di mela e crosta di pane. Buona acidità, sicuramente tra le più belle espressioni di questa meravigliosa terra di bollicine in trasferta in Sicilia.
Spumante Metodo Classico Brut Rosé 2017 – Murgo
A Sicilia in bolle hanno festeggiato i 30 anni di bollicine con una masterclass “Etna, 30 anni del Metodo Classico dell’azienda Scammacca del Murgo”. Il loro nerello mascalese vinificato rosè, profuma di ciliegia dell’Etna, lampone e nocciola. In bocca spicca il melograno che accompagna con una bella freschezza naturale in chiusura. Di estrema godibilità.
Vino Spumante Rosé Sicilia, Brut Rosé Metodo Classico 2014, Donnafugata
Prodotto nelle tenute di Contessa Entellina a 500 m sul livello del mare è un metodo classico, sboccatura 2018, da uve Pinot Nero. Di colore rosa antico e brillante ha un perlage fine e persistente. Ricco ed elegante il bouquet che sprigiona delicati sentori di fragoline, ciliegie e lamponi. Buona la struttura anche al palato e perfetto l’equilibrio.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
SIRACUSA – Sicilia capitale del vino per una settimana. Al via oggi Sicilia en Primeur, che anticipa la Giornata Internazionale del Nero d’Avola, prevista per l’11 maggio. Due appuntamenti che racconteremo in presa diretta dall’isola, con aggiornamenti che potrete seguire sulla nostra pagina Facebook. Si tratta dei due momenti dell’anno più importanti per le aziende del vino siciliano, dopo Prowein e Vinitaly.
Sicilia en Primeur prevede cinque giorni di degustazioni, visite in cantina e tour culturali per la Sicilia e i suoi Patrimoni Unesco, durante i quali oltre 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo incontrano 50 cantine. Il tutto dal 6 al 10 maggio, come previsto dal programma di Assovini Sicilia, l’associazione che riunisce 90 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni.
Venerdì 10 maggio, a chiusura dell’evento, presso l’Ex Convento del Ritiro in Ortigia (SR) a partire dalle 18 e fino alle 22, appassionati e wine lovers avranno la possibilità di degustare le novità delle cantine aderenti.
Quest’anno l’evento sarà curato dall’Associazione Italiana Sommelier Sicilia, con i professionisti della delegazione di Siracusa. Il ticket di ingresso ha il costo di 15 euro, per i soci Ais 12 euro. Per info e prenotazioni: info@aissicilia.com o siracusa@aissicilia.com.
LE 50 AZIENDE PARTECIPANTI A SICILIA EN PRIMEUR 2019
ALESSANDRO DI CAMPOREALE
FEUDO MONTONI
ASSULI
FEUDO PRINCIPI DI BUTERA
AZIENDA AGRICOLA TODARO
FINA
BAGLIO DEL CRISTO DI CAMPOBELLO
FIRRIATO
BAGLIO DI PIANETTO
GULFI
BARONE SERGIO
HORUS
BENANTI
LE CASEMATTE
CANTINE COLOSI
PALMENTO COSTANZO
CANTINE NICOSIA
PETER VINDING MONTECARRUBO
CANTINE SETTESOLI
PIETRADOLCE
CARUSO e MININI
PIETRO CACIORGNA
CASA VINICOLA FAZIO
PLANETA
CASTELLO SOLICCHIATA
RALLO
CENTOPASSI
SIBILIANA
COSTE GHIRLANDA
SPADAFORA DEI PRINCIPI
COTTANERA
TASCA D’ALMERITA
CUSUMANO
TENUTA GORGHI TONDI
CVA CANICATTI’ S.C.A.
TENUTE BOSCO
DIMORE DI GIURFO
TENUTE RAPITALA’
DONNAFUGATA
TERRA COSTANTINO
DUCA DI SALAPARUTA – CORVO – FLORIO
TORNATORE
FEUDI DEL PISCIOTTO
TORRE MORA
FEUDO ARANCIO
VALLE DELL’ACATE
FEUDO DISISA
VIVERA
FEUDO MACCARI
ZISOLA
LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL NERO D’AVOLA
E’ invece alla seconda edizione la Giornata Internazionale del Nero d’Avola. “Il Nero D’Avola – commenta l’ideatore Carmelo Sgandurra, responsabile di Club Sommelier – rappresenta il carattere del vero siciliano, rosso, intenso, dal calore unico e dal gusto che lascia un ricordo indelebile nel palato di chiunque lo incontri. Ma soprattutto è un grande compagno della cucina internazionale”.
“Negli ultimi anni è cresciuto, è diventato un gran vino, apprezzato in ogni parte del mondo”, conclude Sgandurra. Quest’anno l’evento sarà ospitato in una location incantevole: il Castello Tafuri a Portopalo di Capo Passero.
Il momento clou della Giornata Internazionale del Nero d’Avola sarà alle ore 10 di sabato 11 maggio. Si svolgerà infatti il seminario “Il Nero D’Avola per la Sicilia nel Mondo”.
Interverranno enologi di fama mondiale, giornalisti e ospiti da Italia, Albania, Georgia, Spagna, Francia, Romania, Russia, invitati ad approfondire le peculiarità del vitigno.
Relatori principali al seminario saranno gli enologi Bruno Fina, Vittorio Festa, Corrado Gurrieri, Antonio Froio insieme a giornalisti come Ghia Parashivili (Georgia) e Davide Bortone, direttore responsabile di WineMag.it e Vinialsupermercato.it (nella foto), oltre a Marcello Battaglia, consulente internazionale.
Dalle ore 18 è prevista l’apertura dei banchi degustazione, per i quali è necessaria la registrazione sul sito nerodavolawine.com oppure via email all’indirizzo nerodavolawine@gmail.com.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
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