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«Vuoi volare con noi? Bevi al massimo due bicchieri»: la battaglia anti alcol di Ryanair

«Vuoi volare con noi? Bevi al massimo due bicchieri»: battaglia anti alcol di Ryanair negli aeroporti (ma non a bordo)

Fa discutere nel Regno Unito la proposta dell’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary. Il Ceo della compagnia aerea low cost vorrebbe stabilire «un massimo di due bicchieri di alcol per passeggero negli aeroporti», al bancone dei bar o dei pub degli scali. Una sorta di limite per poter volare, sulla scorta della tolleranza (minima o addirittura nulla, in alcuni Paesi) al consumo di alcolici per chi vuole mettersi alla guida, sulla terra ferma. All’origine della richiesta del rappresentante di Ryanair ci sarebbe «un’impennata di casi di violenza a bordo», sugli aerei della compagnia britannica. Con protagonisti «passeggeri in stato di alterazione per l’assunzione di alcol, pastiglie o polveri». Nessuna misura viene comunque annunciata sul taglio dell’alcol a bordo dei velivoli Ryanair.

Durissime le parole di Michael O’Leary alla stampa britannica: «Non vogliamo negare alle persone di bere – ha dichiarato al Daily Telegraph – ma non permettiamo alle persone di guidare in stato di ebbrezza, eppure continuiamo a farle salire su aerei a 33 mila piedi. Un tempo, chi beveva troppo si addormentava. Ora alcuni passeggeri assumono anche pastiglie e polveri: un mix che genera comportamenti aggressivi, difficili da gestire. Finché riescono a stare in piedi, mescolandosi nei gruppi di passeggeri ai gate, la fanno franca. Appena decolla l’aereo assistiamo a reazioni inaccettabili, tanto che il personale Ryanair ispeziona le borse alla ricerca di alcolici prima che i passeggeri si imbarchino sui voli per Ibiza. Questa è una delle “destinazioni festaiole” più colpite, insieme alle isole della Grecia».

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Food Lifestyle & Travel

Grottaglie sempre più “Città delle Uve”: presto un Centro Servizi per l’agricoltura

Grottaglie, in provincia di Taranto, è insignita del titolo di Città delle uve. La sua coltivazione rappresenta uno dei principali asset economici della città. Proprio per questo, a breve sarà attivo il Centro Servizi per l’agricoltura.

“Il completamento del Centro Servizi per l’agricoltura – annuncia Mario Bonfrate, assessore con delega al bilancio, turismo, attività produttive e agricoltura del Comune di Grottaglie – è in agenda. Il complesso, nato nel lontano 1994 per volere della Regione, in accordo con le precedenti amministrazioni, nasce con l’idea di fornire un servizio a tutti gli agricoltori. La nostra amministrazione è riuscita a portare a termine il progetto attraverso un finanziamento regionale. Prossimamente inaugureremo il Centro direzionale“.

“Abbiamo candidato Grottaglie per ricevere un importante finanziamento che sarà utile per mettere a disposizione della piattaforma logistica il nostro centro servizi per agricoltura, facendolo diventare così un’importante hub per la filiera agroalimentare”, aggiunge Ciro d’Alò sindaco del Comune di  Grottaglie.

Agromed, società benefit interamente partecipata dalla camera di commercio di Taranto, si occuperà di ricezione, lavorazione e stoccaggio dei prodotti agricoli. Offrendo alla provincia di Taranto, una piattaforma logistica interamente dedicata alla produzione della filiera agroalimentare.

Grottaglie potrebbe svolgere un ruolo importante in questo quadro, avendo a disposizione l’aeroporto che, nella sua funzionalità cargo, permetterebbe la spedizione delle produzioni ortofrutticole verso mercati esteri. Grazie alla costruzione della rete Agromed si potranno iniziare a movimentare merci per diversi milioni di euro.

“Questo significa sviluppo e occupazione – evidenziano i promotori dell’iniziativa – ma anche riconversione. È un punto di partenza necessario per avviare quella riconversione economica che tutti attendono, puntando così alle produzioni locali, alla logistica e ai fattori di intermodalità che favorirebbero l’apertura verso nuovi mercati”.

Grottaglie, del resto, è una delle regine dell’uva da tavola italiana. La città delle ceramiche è uno dei centri pugliesi più importanti per la produzione e commercializzazione dell’uva da tavola.

L’attività si sviluppa su circa 2 mila ettari vitati, con una produzione di 500 mila quintali e un fatturato di quasi 38 milioni di euro. L’uva da tavola grottagliese, da luglio fino a settembre, riempie le tavole di tutta Europa.

La fa da padrona la varietà Vittoria e a seguire in minor superficie la varietà di uva apirene (acini senza semi) a bacca bianca. Infine, una nicchia di produttori continua a coltivare la varietà Regina.

L’uva Vittoria si distingue per i suoi grappoli a forma di piramide, per i suoi chicchi grandi e la lieve dolcezza. Interessante l’alto gradiente di digeribilità dell’uva Vittoria. Nutriente, energetica, ricca di virtù come la capacità antiossidante, disintossicante e diuretica.

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Approfondimenti

I migliori wine bar aeroportuali sono di Ferrari

Dimmi dove vai e ti dirò di che bollicina sei. I Ferrari Spazio Bollicine sono stati premiati come “Airport Wine Bar of the Year” agli Airport Food & Beverage (FAB) Awards 2017. Un traguardo annunciato il 22 giugno scorso a Toronto, durante la quindicesima edizione della Airport Food & Beverage (FAB) Conference, che rappresenta l’appuntamento internazionale più importante dedicato al settore della ristorazione aeroportuale.

Si è imposto sia nella sezione “Regional Europe” che “Global” il Ferrari Spazio Bollicine di Milano Malpensa (nella foto a destra), nato nel 2014 dalla collaborazione tra la cantina trentina e Areas Italia, uno dei player internazionali più importanti del travel retail.

“Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo premio internazionale – commenta Matteo Lunelli, presidente di Cantine Ferrari – viene riconosciuto il lavoro di tutta la squadra e si conferma il grande apprezzamento per quell’arte di Vivere Italiana di cui Ferrari è espressione e che questi luoghi vogliono raccontare”.

IL CONCEPT
I Ferrari Spazio Bollicine sono luoghi in cui sperimentare il Ferrari Trentodoc in abbinamento a piatti espressione della migliore tradizione gastronomica del nostro paese, in un ambiente caratterizzato dall’eleganza e convivialità tipiche italiane. Gli aeroporti sono apparsi da subito il luogo ideale per far vivere un’esperienza unica a migliaia di passeggeri di profilo internazionale.

Dalla prima apertura nel 2013 al Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino all’ultima inaugurazione di Milano Linate (nella foto a sinistra) nel 2015, i Ferrari Spazio Bollicine sono diventati una meta perfetta dove vivere la tradizione dell’aperitivo italiano e si sono contraddistinti per la capacità di coniugare l’altissima qualità dell’offerta di vini e bollicine con una proposta gastronomica semplice ma raffinata, ideata da Alfio Ghezzi, chef di Casa Ferrari, che ha recentemente conquistato le due stelle Michelin con il ristorante Locanda Margon.

Molto apprezzato anche il design del locale, curato dallo Studio Robilant&Associati utilizzando arredi di grandi marchi italiani come Artemide, Bisazza, Kartell e  Poltrona Frau. “Sin dalla loro apertura – precisa Lunelli – i risultati dei Ferrari Spazio Bollicine sono stati estremamente positivi e, grazie alla partnership con Areas Italia, confermano il grande successo di questo format, che oggi viene premiato come ‘Miglior Wine Bar Aeroportuale’ a livello globale”.

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