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“Maremmachevini”: l’altra Toscana del vino si gusta a Milano

(immagini di repertorio)

Si svolgerà lunedì 13 Novembre dalle 15.30 alle 20.30 presso il Westin Palace di Piazza della Repubblica  la trasferta milanese di “Maremmachevini”, manifestazione firmata dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

All’evento, organizzato in collaborazione con Ais Milano saranno presenti 31 produttori della DOC Maremma Toscana con 88 vini in degustazione per guidare gli appassionati alla scoperta delle eccellenze vinicole della zona.

Durante la giornata, la sommelier Adua Villa condurrà la masterclass “Maremma: L’altra Toscana del Vino”, approfondimento dedicato ad otto vini del territorio ottenuti da una selezione dei vitigni coltivati in zona: dal Vermentino al Sangiovese presentato in versione rosato, dal Ciliegiolo all’Alicante, dal Cabernet Sauvignon al Merlot.

MASTERCLASS: AZIENDE E VINI IN DEGUSTAZIONE
Podere Ristella – Maremma Toscana DOC Vermentino 2016 “Bazzico”
Val delle Rose – Tenuta della Famiglia Cecchi Maremma Toscana DOC Vermentino 2016 “Litorale”
Poggio L’Apparita – Maremma Toscana DOC Rosato 2016 “San Michele n.3 Rosato”
Sassotondo – Maremma Toscana DOC Ciliegiolo 2015
Tenuta Rocca di Montemassi – Maremma Toscana DOC Rosso 2015 “Rocca di Montemassi
Fattoria Il Casalone – Maremma Toscana DOC Cabernet Sauvignon 2013 “Il Cucchetto”
Fattoria Mantellassi – Maremma Toscana DOC Alicante 2013 “Querciolaia”
Rigoloccio – Maremma Toscana DOC Merlot 2012 “Abundantia”

IL CONSORZIO
Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana è una realtà associativa nata nel 2014 con l’obiettivo di promuovere e tutelare la qualità dei vini della Doc Maremma Toscana. Al Consorzio, che opera nel Grossetano in una vasta area che si estende dalle pendici del Monte Amiata fino alla costa maremmana, l’Argentario e l’Isola del Giglio aderiscono 272 aziende. La DOC si sviluppa su una zona di produzione di circa 8.550 ettari di cui, oltre 1.750 sono stati utilizzati nel 2016 per produrre vini della denominazione.

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La “prima” del Primitivo di Manduria a Vinitaly

Da una storia antica e prestigiosa che lo consacrò come “vino da meditazione”, alla sua diversità e vastità territoriale tra terra e mare, alla sua pianta, l’alberello, la forma più antica di coltivazione della vite e a chi con amore lo sta valorizzando con le moderne tecnologie, alle sue tre varietà previste e al suo sapore e colore autenticamente unico. Sono queste le tante anime del Primitivo di Manduria, la più importante doc pugliese, che verranno raccontate dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria in occasione della 51° edizione del Vinitaly.

Qual è la differenza tra le diverse varietà? Cosa si cela dietro questa bacca rossa che, nonostante nasca in terreni diversi e produca perle enologiche dalle mille sfaccettature, riesce ad esprimere  un’unica denominazione? Queste risposte saranno svelate da Adua Villa, scrittrice sommelier (domenica 9 aprile) e Andrea Gori giornalista sommelier (lunedì 10 aprile) in due degustazioni alla cieca dal titolo Rosso Mediterraneo: in un calice la diversità di un territorio.

Un vero e proprio viaggio olfattivo in un grande territorio vitivinicolo –  che abbraccia Taranto e Brindisi, per un totale di 3.140 ettari di vigneti tra terra e mare – dove il vino Primitivo sembra assimilarne la cultura e incorporarne i profumi e i sapori. La terra si presenta rossa, calcarea, tufacea, collinare e perfino sabbiosa vicino al mare, e qui la pianta cresce rigogliosa nelle forme dell’alberello.

“Per la prima volta abbiamo conquistato un nostro spazio all’interno della grande kermesse di Verona – spiega Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria –  e come debutto abbiamo voluto puntare sui mille volti del Primitivo. Un vino che pur nella varietà territoriale e nella diversità di interpretazione aziendale, riesce a presentare un profilo olfattivo e gustativo facilmente identificabile. Ed è questa la prima condizione per poter parlare di territorio vitivinicolo”.

“Il nostro successo – conclude Erario – è dato da tutti i produttori, grandi e piccoli ed è proprio dall’intesa tra queste due anime del vino che stiamo realizzando grandi  risultati”. Ma le iniziative del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria non si fermano solo alle degustazioni  guidate. Dal 9 al 12 aprile, presso lo stand istituzionale (Padiglione 11, isola 32) sarà, inoltre, possibile assaggiare una selezione dei migliori Primitivo di Manduria delle cantine.

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