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Iscrizione alla Fivi: via libera all’acquisto di uve da parte dei vignaioli?

Dalle aziende verticali a quelle “oblique”, il passo è breve nella Fivi. Secondo quanto appreso in anteprima da WineMag.it, in occasione dell’assemblea di inizio luglio 2021 i soci della Vignaioli indipendenti dovranno decidere se dare il via libera alla possibilità di acquisto delle uve per un massimo del 30%.

Un’opzione al momento non prevista tra le condizioni valide per l’iscrizione alla Fivi. La Federazione raccoglie infatti solo aziende che curano direttamente tutte le fasi, dalla produzione delle uve all’imbottigliamento.

Al voto ci sarà proprio la modifica del regolamento, che consentirebbe al vignaiolo di poter «attingere a prodotti non aziendali, solo in normati casi estremi ed eccezionali». Una proposta che fa già discutere.

LA MODIFICA AL REGOLAMENTO FIVI

È l’articolo 3 del nuovo regolamento a chiarire «condizioni e limiti per gli acquisti di uva e vino». «Fivi non ritiene (più, ndr) sufficiente applicare il solo principio di prevalenza quale limite di acquisto previsto dalla legislazione agraria vigente».

Pertanto – si legge ancora sul documento – si indica nel 30% riferito al totale di uva vinificata o di vino prodotto, rispettivamente, il massimo di acquisto consentito al Vignaiolo Fivi nel caso sussista una più delle cause di giustificazione specificate di seguito».

Il vignaiolo Fivi «acquista solo in presenza di cause di giustificazione che consistono in condizioni di
eccezionalità e straordinarietà, determinate da eventi atmosferici calamitosi, eventi crittogamici calamitosi».

O, ancora, in caso di «peculiari realtà territoriali consistenti in tessuti produttivi fortemente parcellizzati per ragioni ambientali e storiche (viticoltura estrema ed eroica)». Infine, in caso di «gravi incidenti occorsi successivamente alla raccolta delle uve». O di «vigneti estirpati in attesa che i nuovi entrino in produzione».

«NO ALL’ACQUISTO DI UVE DI CARATTERE COMMERCIALE»

Tra le specifiche del nuovo regolamento Fivi sull’acquisto delle uve da parte dei vignaioli, si precisa che «non costituiscono causa di giustificazione le motivazioni di puro carattere commerciale».

La Fivi può disporre in qualsiasi momento controlli volti a verificare se il vignaiolo socio acquisti, se lo faccia esclusivamente in presenza di una o più della cause di giustificazione».

«Le uve o il vino eventualmente acquistati – si legge ancora – dovranno comunque provenire da territori limitrofi, preferibilmente da altri vignaioli. E comunque in coerenza con la gamma dei vini e le denominazioni abitualmente prodotte dall’azienda acquirente e nel territorio in cui essa si colloca».

Inoltre, «gli acquisti di uve o vino da famigliari, qualora dipendano da divisioni ereditarie, non rientrano nel calcolo del 30%». Ultimo dettaglio non banale, in caso di approvazione del nuovo regolamento: «Il Consiglio direttivo della Fivi può valutare ulteriori circostanze e necessità determinate da eventi eccezionali».

GLI ALTRI REQUISITI PER DIVENTARE SOCIO FIVI

Possono presentare domanda di ammissione alla Fivi gli imprenditori agricoli individuali e società di persone (S.S., S.n.c. o S.a.s.) nonché le S.r.l. Sono invece escluse le società di capitale S.P.A. e qualsiasi società che trai propri soci abbia altre società. Emblematico il caso Pievalta, esclusa in quanto partecipata da Barone Pizzini, azienda leader del biologico in Franciacorta.

Via libera all’iscrizione alla Fivi alle società cooperative agricole che siano aziende verticali, con un numero di soci compreso fra un minimo di tre ed un massimo di nove. Il titolare dell’azienda individuale deve essere un imprenditore agricolo a titolo principale (I.A.P.).

Nel caso di società, almeno il 51 % delle quote di proprietà deve essere detenuta da (I.A.P.). Sono ammessi nel conteggio del 51 % i soci familiari del titolare IAP, entro il quarto grado, anche quando essi non siano IAP.

Nel caso l’azienda cambi forma societaria dovrà darne immediata comunicazione all’Associazione. E dimostrare, inoltre, di aver mantenuto tutti i requisiti richiesti per essere socio della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

Nel caso in cui muti la proprietà o la titolarità dell’azienda, il nuovo proprietario o titolare dovrà darne
immediata comunicazione alla Fivi. Obbligatoria, in questa eventualità, una nuova richiesta di ammissione.

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Al Mercato dei Vini Fivi verticale di Barbacarlo e Collio

Torna, negli spazi di Piacenza Expo di via Tirotti 11, sabato 26 e domenica 27 novembre 2016 la sesta edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti. La Fivi (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) è l’associazione che raccoglie e rappresenta i vignaioli che seguono l’intera filiera produttiva del vino: coltivano le vigne, imbottigliano il vino, seguendo e curando personalmente il proprio prodotto. Saranno circa 400 quest’anno i vignaioli, provenienti da ogni regione d’Italia, che durante i due giorni incontreranno il pubblico per far conoscere non solo i propri vini, espressione della terra che coltivano con passione, ma anche le proprie storie. Due giorni di festa dove si potranno assaggiare e acquistare i vini direttamente agli stand dei produttori, veri custodi del vino come espressione diretta del territorio e della sua cultura. Come l’anno scorso le quattro degustazioni proposte saranno condotte direttamente dai vignaioli. Un’occasione in più per conoscere il loro mondo attraverso gli occhi dei colleghi.

LE VERTICALI
Due le verticali previste, una di Barbacarlo di Lino Maga e una di Collio di Edi Keber e due degustazioni che sembrano un viaggio attraverso l’Italia, dal Trentino di Pojer e Sandri alla Calabria di ‘A Vita. Oltre al vino si potranno degustare le specialità gastronomiche degli Artigiani del cibo, ancor più numerosi rispetto all’anno scorso, che porteranno salumi e formaggi, pani, dolciumi e specialità gastronomiche da diversi angoli d’Italia. Durante la manifestazione verrà consegnato il Premio Romano Levi, giunto alla terza edizione, al Vignaiolo dell’Anno e saranno premiate le foto vincitrici del contest #chinonbeveincompagnia, indetto sui canali social della Fivi. Gli orari di apertura del Mercato dei vini sono: sabato dalle 12.30 alle 19.30 e domenica dalle 11.00 alle 19.00. Ingresso € 15.00 (ridotto € 10 per i soci Ais – Fis – Fisar – Onav e Slow Food).

GLI ORGANIZZATORI
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi) è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla Fivi solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”. Attualmente sono quasi 1000 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 10.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. 70 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 240 milioni di euro. I 10.000 ettari di vigneto sono condotti per il 49 % in regime biologico/biodinamico, per il 20 % secondo i principi della lotta integrata e per il 31 % secondo la viticoltura convenzionale.

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