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Prosecco australiano vietato in Nuova Zelanda, ira dell’Australia: «Chiesti chiarimenti»

Prosecco australiano vietato in Nuova Zelanda, ira dell'Australia: «Chiesti chiarimenti»

Non va giù, all’Australia, la decisione del governo neozelandese di vietare la vendita di Prosecco australiano sul proprio territorio, entro i prossimi 5 anni. Grazie a un accordo con l’Unione europea per la protezione dello spumante italiano a Denominazione di origine controllata (Doc), i produttori australiani non potranno più esportare il loro “Prosecco” in Nuova Zelanda.

«Siamo delusi dalla decisione e stiamo cercando di ottenere chiarimenti sugli impatti dal governo della Nuova Zelanda», commenta senza mezzi termini a winemag.it Tony Battaglene, amministratore delegato dell’associazione governativa nazionale Australian Grape & Wine (Agw) che riunisce oltre 2.500 viticoltori e 5 mila produttori di uva da vino aussie.

Nell’accordo tra Nuova Zelanda e Unione europea pesa come un macigno il ruolo politico e di intelligence del Consorzio di Tutela dello spumante italiano più famoso del mondo.

L’Ufficio Marchi dell’Ue è arrivato a definire il Prosecco «il più famoso vino spumante in Europa, assieme allo Champagne». In Australia, tuttavia, non è riconosciuto come Indicazione Geografica, ma solo come vitigno.

IN AUSTRALIA “PROSECCO” INDICA SOLO UN’UVA

Le leggi australiane sul vino prevedono che termini come “Prosecco” possano essere legittimamente utilizzati come «indicatore varietale», anche quando un vitigno è registrato come Indicazione Geografica, o parte di essa.

Del resto, quello del Prosecco australiano in Nuova Zelanda non è un business di poco conto. Secondo i dati più aggiornati forniti da Wine Australia a winemag.it, il Paese ha esportato circa 750 mila bottiglie di “Prosecco” in Nuova Zelanda tra giugno 2021 e giugno 2022. Per un valore di circa 3,5 milioni di dollari.

Secondo una stima approssimativa riferita alla vendemmia 2022, la produzione di Prosecco australiano si assesta attorno ai 15 milioni di bottiglie. A produrlo sono anche grandi colossi come Accolade Wines, che proprio lo scorso anno ha annunciato l’ampliamento della gamma della controllata Grant Burge Wines (Barossa Valley), con l’esordio di un’etichetta di Prosecco e una di Prosecco Rosé (nella foto di copertina).

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In Australia è piena estate: tempo di lanciare una nuova linea di Prosecco. No?

A gennaio è piena estate in Australia, con le temperature che variano generalmente tra i 22 e i 27 gradi. Il momento perfetto per lanciare una linea di Prosecco. Australiano, s’intende. È quanto deve aver pensato Grant Burge Wines, cantina della Barossa Valley che da qualche ora ha annunciato di aver ampliato la propria gamma. Le spumeggianti novità sono un Prosecco e un Prosecco Rosé.

«La goccia perfetta per aggiungere un po’ di brillantezza a un barbecue pomeridiano, da condividere con gli amici in una soirée estiva o da regalare a un amante del Prosecco», commenta la cantina. Il prezzo del nuovo spumante firmato dal brand controllato da Accolade Wines? Attorno ai 15 euro.

«Siamo entusiasti di ampliare la nostra gamma di spumanti di qualità introducendo il Prosecco NV e il Prosecco Rosé», continua l’enologo Craig Stansborough. «A Grant Burge – conclude – siamo da sempre impegnati a creare vini contemporanei, con una bella bevibilità. Da godere da soli o con il cibo. Il nostro nuovo duo di Prosecco non deluderà». Pros-it.

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