Categorie
Vini al supermercato

Etichetta “fuorilegge” per i vini di Gerry Scotti: “Nato in una Vigna confonde il consumatore”

“L’utilizzo della parola ‘vigna’ sull’etichetta dei vini di Gerry Scotti viola le normative vigenti e l’imbottigliatore rischia una sanzione amministrativa fino a 4 mila euro”. E’ quanto sostiene Michele Antonio Fino, professore associato di Fondamenti del Diritto Europeo dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Oggetto del contendere è la dicitura “Nato in una Vigna”, formula che il noto conduttore televisivo Mediaset ha deciso di apporre sull’etichetta della propria linea di vini. Una leggerezza che potrebbe costare cara allo Zio Gerry.

Per poter commercializzare i propri vini, il volto noto della televisione italiana dovrebbe rietichettare tutte le bottiglie. Una doccia fredda che arriva a pochi giorni dalla presentazione ufficiale della linea, fissata per il prossimo 10 aprile a Verona, durante Vinitaly. Riflettori che si accendono dunque anche sui partner del conduttore in questo progetto, le Cantine Giorgi di Canneto Pavese.

“In realtà – spiega Fino – il problema non è la menzione ‘vigna’ in sé. Piuttosto l’utilizzo in etichetta della formula ‘nato-in-una-vigna’. L’Oltrepò Pavese, come Denominazione di Origine, non prevede l’uso della menzione vigna, che si può trovare invece nel Barolo, nel Chianti e in molti altri. Quando si usa la menzione vigna bisogna sottostare a regole molto strette: bisogna produrre meno, tutta l’uva atta alla produzione di quel vino deve provenire da un singolo vigneto, deve essere separata per tutto il tempo della vinificazione fino all’imbottigliamento dal resto del vino dell’azienda. E solo a queste condizioni, dopo aver registrato il toponimo della vigna, nei modi stabiliti dal disciplinare, il produttore può imbottigliare rivendicando il nome della sua vigna e appunto la parola ‘vigna’. Nessuno in Oltrepò Pavese può utilizzare questo termine”. Insomma: quello che i francesi chiamano “cru”.

“Peraltro – continua il professor Fino – tale dicitura induce il consumatore a confondersi rispetto al fatto che quel vino provenga da un singolo vigneto. Poiché questo è normalmente un attributo della qualità, è evidente che si fornisca un’informazione errata. Siamo di fronte a un duplice errore: il primo relativo al disciplinare della Doc Oltrepò pavese e il secondo relativo al conseguente advertising della linea di vini di Scotti”.

L’etichettatura dei vini, per Michele Antonio Fino (nella foto), è pane quotidiano. E’ tra i fondatori di etichetteOK, servizio di supporto alle aziende vitivinicole nell’ambito delle attività del centro di ricerca Bi.lab di Guarene, in provincia di Cuneo. Nel portfolio di etichetteOK veri e propri mostri sacri della viticoltura italiana come Angelo Gaja in Piemonte, Gravner in Friuli Venezia Giulia e Cavalleri in Franciacorta. Un laboratorio, quello di Fino, pronto ad assumersi, in caso di errori, i costi di un’eventuale sanzione con lo slogan: “Se abbiamo sbagliato, la sanzione la paghiamo noi”.

Secondo Fino, la sanzione nei confronti di Gerry Scotti sarebbe inevitabile. “Non siamo di fronte a un nome di fantasia o generico come quello della selezione ‘Grandi Vigne’ di Iper la Grande I – spiega il professor Fino -, che non si riferisce a una vigna di una denominazione. Ovvio che l’uva provenga dalle vigne! Dire ‘Grandi Vigne’ non vuol dire nulla. Dire ‘Nato in una Vigna’, con sotto una denominazione che non permette questo utilizzo, vuol dire generare un vero e proprio cortocircuito logico. Se per dare un nome di fantasia a un vino utilizzo parole che sono regolate non dalla legge dei marchi, e dunque dal diritto privato o industriale, bensì dal diritto pubblico. Non vale nemmeno il fatto che si tratti di un nome di fantasia: la legge non ammette ignoranza. Lasciare la macchina in divieto di sosta perché devo far salire un disabile o scendere a comprare le sigarette comporta la pari una sanzione”.

Altro problema riscontrato da Fino è quello dell’assenza dell’annata sui vini di Scotti, sulla scheda tecnica. “L’annata ce l’avranno sicuramente sulla bottiglia – commenta il docente di Pollenzo – ma sulle schede tecniche diffuse da vinialsupermercato.it ieri non è dichiarata. L’indicazione di un tenore alcolico preciso per ognuno dei tre vini della linea di Scotti è curiosa per vini presentati senza annata, per di più abbinato al nome ‘Nato in una Vigna’. Perché il vino che ‘nasce in una vigna’ ogni anno è diverso. Un altro motivo di confusione all’atto dell’eventuale acquisto da parte dei consumatori”. AGGIORNAMENTO – Qui la replica di Cantine Giorgi.

Categorie
news ed eventi

Friuli, Cantine Aperte a San Martino: il programma

Degustazioni guidate dai produttori, abbinamenti cibo-vino, laboratori artigianali, pranzi e cene con il vignaiolo, piatti speciali. E’ ricco il programma del grande evento Cantine Aperte a San Martino, programmato per sabato 12 e domenica 13 novembre dal Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia. Oltre alle visite e alle degustazioni, vi aspettano numerosi eventi collaterali organizzati nelle cantine tra cui la degustazione vino novello, su prenotazione, da Principi di Porcia (Porcia), la mostra fotografica “Bassano Chiaro Scuro” di Bassiano Zonta da Ferrin Paolo (Camino al Tagliamento), la degustazione di Ramandolo in abbinamento ai Ramandolini da Dario Coos (Nimis), la visita guidata al castello e alle gallerie Grande Guerra da Castello di Rubbia (San Michele del Carso), la visita al frantoio per vedere la molitura delle olive da Parovel (San Dorligo della Valle) e molto altro ancora per regalarvi una due giorni ricca di esperienze affascinanti.

I DETTAGLI
Nelle due giornate dell’evento le cantine apriranno le loro porte dalle 10 alle 18 (le visite del sabato sono su prenotazione, salvo diversamente indicato; quelle della domenica possono essere libere o su prenotazione). Molte aziende organizzano anche cene e pranzi A Tavola con il vignaiolo, in cui l’enogastronomia viene declinata in menù caratteristici da degustare direttamente nelle cantine, negli agriturismi e nei ristoranti della regione. Inoltre, grazie alla collaborazione con le Strade del Vino e Sapori FVG, potrete arricchire ulteriormente le vostre degustazioni con due interessanti proposte: assaporare il Piatto Cantine Aperte a San Martino, ovvero piatti speciali per gli enoturisti proposti nelle strutture aderenti, e conoscere artigiani di prodotti tipici locali che vi accoglieranno per vivere memorabili visite (Acetaia Midolini a Manzano) e imperdibili laboratori del gusto (La Gubana della Nonna ad Azzida).

Per vivere pienamente tutte le migliori esperienze legate al vino in Friuli Venezia Giulia, in occasione di Cantine Aperte a San Martino potrete entrare a far parte di questo magico mondo e beneficiare di vantaggi esclusivi, ricevere la rinnovata newsletter periodica del Movimento su argomenti relativi alla cultura del mondo del vino e del territorio, conoscere in anteprima le novità e gli eventi da non perdere e molto altro ancora! Vi basterà fornire alcuni dati alla cantina domenica 13 novembre e potrete godere subito un primo assaggio dei vantaggi riservati: uno sconto del 10% sull’acquisto dei vini in degustazione.

DOVE ALLOGGIARE
Cantine Aperte a San Martino segna, inoltre, l’inizio di un’importante collaborazione, rivolta ai turisti da fuori regione, con un partner d’eccezione: Gallerini Hotels. Durante gli eventi organizzati dal Movimento Turismo del Vino FVG, tutti coloro che contatteranno gli hotel del gruppo riceveranno un’interessante proposta a loro dedicata. Dal momento che le strutture ricettive si trovano in diversi territori regionali, sfruttando quest’opportunità, il turista potrà non solo visitare le nostre cantine ma anche conoscere le bellezze artistiche, cultuali e paesaggistiche della nostra regione. I menù “A Tavola con il Vignaiolo”, l’elenco dei Piatti Cantine Aperte a San Martino, le esperienze proposte e tante altre informazioni per vivere al meglio Cantine Aperte a San Martino sono disponibili su www.cantineaperte.info.

Exit mobile version