Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Vallée d’Aoste Dop Torrette Superiore 2018, La Source (13%).
Fiore: 8 Frutto: 8.5 Spezie, erbe: 8.5 Freschezza: 7.5 Tannino: 7 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 5 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 7.5 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Vino Bianco U Veciu Azienda agricola Possa top 100 migliori vini italiani guida winemag 2025
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Vino Bianco “U Veciu”, Azienda agricola Possa (13,5%).
Fiore: 9 Frutto: 9 Spezie, erbe: 9 Freschezza: 8 Tannino: 1 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 5.5 Armonia complessiva: 8.5 Facilità di beva: 8 A tavola: 9 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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Vigneti delle Dolomiti Igt biologico 2018 Maso Franch Cantina La Vis e Valle di Cembra Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Vigneti delle Dolomiti Igt biologico 2018 Maso Franch, Cantina La-Vis e Valle di Cembra (14%).
Fiore: 8 Frutto: 9 Spezie, erbe: 8.5 Freschezza: 8 Tannino: 0 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 5.5 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 8.5 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag Venezia Giulia Igt bianco 2021 Arbis Blanc Borgo San Daniele
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Venezia Giulia Igt bianco 2021 Arbis Blanc, Borgo San Daniele (14,5%).
Fiore: 8 Frutto: 8.5 Spezie, erbe: 9 Freschezza: 8 Tannino: 0 Sapidità: 7.5 Percezione alcolica: 6 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 8 A tavola: 9 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Aperte candidature Roma Bar Show Awards 2025 Con ICE Agenzia e Fiere di Parma nasce il primo Buyers Program internazionale
Tornano i Roma Bar Show Awards, il più prestigioso riconoscimento dell’industria italiana del bere. Sono ufficialmente aperte le candidature per la terza edizione del premio promosso dagli organizzatori del Roma Bar Show, la manifestazione di riferimento per il mondo del bar e del beverage, in programma il 26 e 27 maggio 2025 al Palazzo dei Congressi dell’Eur.https://romabarshow.com/
ROMA BAR SHOW AWARDS: SETTE CATEGORIE DI ECCELLENZA DELL’HOSPITALITY
Con un focus su eccellenza e innovazione, i Roma Bar Show Awards 2025 vogliono premiare il meglio della scena bar italiana. Sette le categorie in gara:
Best Italian Cocktail Bar
Best Italian Bartender
Best Italian New Cocktail Bar
Best Italian Hotel Bar
Best Italian Food Program
Best Social Media Presence
Best Caffè & Bar Storici, novità assoluta di quest’edizione
A queste si aggiunge l’atteso Premio alla Carriera, conferito a una figura iconica del settore, in un simbolico passaggio del testimone tra generazioni.
ISCRIZIONI ONLINE ENTRO L’11 APRILE 2025
La partecipazione al concorso è gratuita. I primi tre classificati di ogni categoria accederanno alla finalissima di lunedì 26 maggio, sul palco dell’Auditorium del Palazzo dei Congressi. Le candidature sono aperte dal 10 marzo e si possono inviare esclusivamente tramite il sito ufficiale del Roma Bar Show, compilando l’apposito form all’indirizzo: https://romabarshow.com/rbs-awards-2024/. Il termine ultimo per l’invio è fissato alle 23:59 dell’11 aprile 2025.
I VINCITORI 2024 PROTAGONISTI ALL’INDIA COCKTAIL WEEK
I Roma Bar Show Awards si confermano anche una piattaforma di visibilità internazionale per i professionisti del settore. Lo dimostra la partecipazione all’India Cocktail Week, una delle principali fiere mondiali del beverage, che ha visto protagonisti tre dei vincitori della scorsa edizione. A dicembre, Andrea Arcaini ha portato lo stile del Rita Cocktails di Milano (Best Cocktail Bar Awards 2024) a Mumbai. L’1 e 2 febbraio è stata la volta di Dario Tortorella de L’Antiquario di Napoli (Best Bartender Awards 2024) a Bangalore. Infine, il 22 e 23 febbraio, Nite Kong (Best New Cocktail Bar Awards 2024) ha rappresentato l’Italia a New Delhi.
ROMA BAR SHOW 2025: NASCE IL BUYERS PROGRAM INTERNAZIONALE
In linea con una visione sempre più globale e connessa, il Roma Bar Show lancia – in collaborazione con ICE – Agenzia e Fiere di Parma – il primo Buyers Program internazionale. Un’iniziativa strategica che punta a creare connessioni di valore tra aziende italiane, buyer, importatori e decision-maker del settore on-trade a livello mondiale. L’obiettivo è duplice: favorire nuove partnership e consolidare la presenza dell’eccellenza italiana nei mercati esteri. Una vetrina unica per i professionisti del beverage made in Italy, che potranno così accrescere la visibilità del proprio brand e aprirsi a nuove opportunità commerciali globali.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Friuli Colli Orientali Doc Bianco 2022 Pomedes Roberto Scubla
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Friuli Colli Orientali Doc Bianco 2022 Pomédes, Roberto Scubla.
Fiore: 8.5 Frutto: 9 Spezie, erbe: 8 Freschezza: 8 Tannino: 0 Sapidità: 7 Percezione alcolica: 5.5 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 8 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Vendite vino Gdo parlano i buyer di Carrefour Conad Coop e Md analisi circana vinitaly 2025
Nel 2024, la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) italiana ha registrato vendite di vino e spumante pari a 753 milioni di litri, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Sebbene si sia osservato un lieve calo dello 0,7% in volume rispetto al 2023, il settore mostra segnali di ripresa, soprattutto se confrontato con il -2,2% dell’anno precedente. Particolarmente significativo è l’incremento del 2,3% in valore, indicando una crescente attenzione dei consumatori verso prodotti di maggiore qualità.
CIRCANA PER VINITALY 2025: L’ANALISI DELLE PERFORMANCE DEI RETAILER
Secondo l’analisi “Circana per Vinitaly” presentata durante la 21ª tavola rotonda “Vino e GDO: Innovazione, Mercati e Opportunità”, gli spumanti hanno trainato questa ripresa, con un aumento del 4,2% in volume e del 3,6% in valore, grazie soprattutto al ruolo centrale del Prosecco. I vini fermi hanno registrato una crescita del 3,1% in valore, nonostante un lieve calo dello 0,7% in volume. In particolare, si prevede che entro cinque anni il consumo di vini bianchi, attualmente a 248 milioni di litri, supererà quello dei vini rossi, che si attesta a 271 milioni di litri. Tra i vini emergenti del 2024 spiccano l’Inzolia siciliana e il Vermentino, entrambi bianchi, mentre il rosato ha superato i 37 milioni di litri venduti.https://www.circana.com/it-it/https://www.vinitaly.com/
IL PUNTO DI VISTA DEI BUYER VINO GDO
Lorenzo Cafissi, Beverage & Home Care & Personal Care Director di Carrefour Italia
«La situazione del mondo del vino sta diventando sempre più complessa per la staticità dei risultati. Questo ovviamente impatta notevolmente l’intero comparto del beverage spostando equilibri sempre stabili nel tempo. Come tutti i periodi di difficoltà, ci sono ovviamente anche grandi opportunità che, però, possono nascere esclusivamente da una collaborazione sempre più trasparente e aperta tra industria e retailer».
Simone Pambianco, Category Manager Bevande per Conad
«Nonostante il mercato sia ancora in calo, Conad ha registrato un modesto aumento di volume nel 2024. La domanda rimane in contrazione a causa dei mutamenti strutturali in atto: cambiamenti demografici con una generazione Z meno coinvolta nella categoria, ridotte capacità di spesa degli italiani e, soprattutto, nuovi stili di vita più attivi. Tutti fattori congiunti che ci stanno proiettando nell’era del consumo “multi moderato”. I consumatori non solo bevono meno alcol, ma preferiscono bevande meno corpose e meno alcoliche, più fresche e adatte a pasti leggeri, veloci ed healthy. Il vino deve saper cogliere questi cambiamenti, che attualmente stanno interpretando meglio altre bevande».
Alessandro Cassanelli, Buyer Liquidi per Coop Italia
«La crisi che sta attraversando il mercato, che si riflette in particolare nel calo dei consumi — ad esempio dei vini rossi — suggerisce la necessità di un ripensamento strategico, volto a riconnettersi con alcune fasce di consumatori che si sono progressivamente allontanate. Per coinvolgere le generazioni più giovani, ad esempio, è fondamentale lavorare su occasioni di consumo diverse, promuovere la sostenibilità e valorizzare un approccio consapevole, in grado di riportare interesse al consumo di un prodotto che, a differenza di superalcolici e drink da aperitivo, è storicamente meno legato a contesti conviviali o di tendenza. Rinnovare, tuttavia, non significa rinnegare la tradizione, ma piuttosto reinterpretarla in chiave attuale».
Marco Usai, Wine Specialist per MD
«MD conferma il suo impegno per una Buona Spesa che offra ai consumatori prodotti di qualità a prezzi accessibili, e la nostra selezione di vini ne è una chiara dimostrazione. In un contesto di mercato difficile per il settore vinicolo, conseguiamo risultati positivi, sia in termini di valore che di volumi di vendita. Questo successo è il frutto della fiducia che i consumatori ripongono nella nostra formula commerciale e della costante attenzione alle evoluzioni del mercato: siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a proporre la linea Enotrium, una selezione di vini a marchio privato che valorizza i vitigni autoctoni del nostro Paese, promuovendo la straordinaria biodiversità del patrimonio vitivinicolo italiano. Stiamo registrando un riscontro positivo anche per il nostro primo spumante dealcolato, in una categoria che ha numeri ancora contenuti ma un ottimo potenziale di crescita».
Vini al supermercato è la rubrica dedicata al vino in vendita nelle maggiori insegne di supermercati presenti in Italia. Nella Gdo viene venduta la maggior percentuale di vino italiano. Qui potrai trovare recensioni, punteggi e opinioni sui migliori vini in vendita nella Grande distribuzione organizzata, valutati con cognizione di causa, spirito critico costruttivo e l’indipendenza editoriale che ci caratterizza. Inoltre, una rubrica sempre aggiornata sui migliori vini in promozione presenti sui volantini delle offerte delle maggiori insegne di supermercati italiani. Vini al Supermercato è la guida autorevole ai vini in vendita in Gdo, con una pubblicazione annuale delle migliori etichette degustate alla cieca dalla nostra redazione. Seguici anche su Facebook ed Instagram. Sostieni la nostra testata giornalistica indipendente con una donazione a questo link.
miglior vino spumante dealcolato senza alcol Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling sara a Vinitaly
Il miglior spumante senza alcol prodotto con una buona fetta di savoir-faire italiano sarà a Vinitaly 2025. Mentre il mondo del vino senza alcol è in fermento, l’Italia si prepara ad accogliere uno dei protagonisti assoluti della rivoluzione alcohol free: Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling. In procinto di essere presentato ufficialmente a Vinitaly 2025 (6-9 aprile), questo spumante premium alcohol free promette di essere il miglior vino spumante dealcolato che parla anche un po’ italiano, pur nascendo in Germania. Si tratta infatti della “joint venture” del produttore altoatesino Martin Hofstätter, in Mosella. Difficile pareggiare, al momento, il livello di qualità raggiunto da questa “bollicina”.https://www.hofstatter.com/it/vinitaly-2025/
Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling: caratteristiche tecniche
Vitigno: 100% Riesling, base spumante in stile Kabinett
Gradazione originale: 9% vol
Zuccheri residui: 30 g/l
Temperatura di servizio: 8-10°C
Vinificazione: dealcolazione a bassa pressione (15 mbar), punto di ebollizione dell’alcol ridotto a 25-30°C
Metodo: estrazione delicata, per preservare aromi e struttura
Perché è il miglior spumante senza alcol
Grazie alla sua dolcezza naturale, alla mineralità tipica del Riesling e a un corpo sorprendentemente pieno, Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling si avvicina ai suoi omologhi alcolici. È una proposta raffinata, per chi cerca un’esperienza gustativa completa, ma senza alcol.https://www.hofstatter.com/it/vini/dr-fischer/
A chi si rivolge questo vino analcolico premium
Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling è pensato per:
chi non beve alcol per motivi di salute, religione o stile di vita
occasioni conviviali dove l’alcol non è il benvenuto
momenti di festa che prevedano brindisi in compagnia di amici o colleghi
abbinamenti moderni con cucina asiatica, pesce, antipasti. Perfetto a tutto pasto, su portate semplici
Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling a Vinitaly
Lo spumante Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling sarà in degustazione presso lo stand della cantina Dr. Fischer – Hofstätter durante Vinitaly 2025 (Hall 6 – D3). Un appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire il miglior vino spumante dealcolato attualmente disponibile sul mercato italiano.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
migliori Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo 2025 migliori assaggi barbera Roero 1
Migliori Castellinaldo Barbera d’Alba Doc Castellinaldo Barbera d’Alba Doc. Si scrive così. Anzi: solo così. In quest’ordine. E sembra già di bersela tutta d’un fiato. È da (relativamente) giovane che la Barbera d’Alba prodotta nei 7 comuni della sottozonaCastellinaldo d’Alba, nel cuore del Roero, tira fuori il meglio di sé. Nei primi 6, 7 anni di vita è unica ed autentica nel suo rivelarsi intensamente sapida. E nel concedersi, generosa, su un frutto carnoso, golosissimo, nel solco della freschezza (alias “acidità”) che distingue il vitigno in lungo e in largo. Legni quasi mai violenti sul varietale si misurano con alcolicità spesso integratissime; importanti, ma comunque inferiori, in media, a quelle del Nizza. Vini, i Castellinaldo Barbera d’Alba Doc, che maturano bene, nel tempo. Mostrando, così, di avere un altro tratto in comune con i grandi vini rossi del Piemonte: la longevità.https://vinaiolidelcastellinaldo.com/
I VINAIOLI DEL CASTELLINALDO: GIOVANI CHE FANNO TERRITORIO
A promuovere questa speciale espressione del Barbera è l’associazione Vinaioli del Castellinaldo. Ventuno cantine che, come poche altre in Italia, sono la rappresentazione perfetta del vino che producono. Tanti i giovani classe 2000, o giù di lì. Molte le aziende alle prese con un ricambio generazionale che si sente nel calice, dalla ricerca esasperata del frutto a un utilizzo dei legni magistrale, mai soverchiante i primari. Un tentativo (ben riuscito) di valorizzazione autentica delle specificità della zona, che si riversa anche nella vita quotidiana. Fuori dalle cantine, tra le piazze e nei vicoli degli spettacolari borghi arroccati sulle colline roerine, dai suoli bianchi e sabbiosi. Messe da parte le beghe di cortile delle precedenti generazioni, in quest’angolo d’Italia si fa squadra. Sul serio. Già a partire dai primi anni Novanta.
mappa comuni sottozona Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo Roero
teo costa migliori Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo 2025 migliori assaggi barbera Roero
Cascina del Pozzo Flavio Marchisio migliori Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo 2025 migliori assaggi barbera Roero
Castellinaldo Barbera d Alba Doc 2019 Vielmin di Gili Ivan vinaioli del Castellinaldo migliori assaggi primavera del castellinaldo 2025
Castellinaldo Barbera d Alba Doc 2022 Tonino Marchisio Brjnda vinaioli del Castellinaldo primavera 2025
suoli giovanni allerino Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo 2025 migliori assaggi barbera Roero e1743610579990
cena chef Davide Odore ristorante pasticceria io e la luna guarene migliori Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo 2025 migliori assaggi barbera Roero 1
cena chef Davide Odore ristorante pasticceria io e la luna guarene migliori Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo 2025 migliori assaggi barbera Roero 4
cena chef Davide Odore ristorante pasticceria io e la luna guarene migliori Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo 2025 migliori assaggi barbera Roero 3
cena chef Davide Odore ristorante pasticceria io e la luna guarene migliori Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo 2025 migliori assaggi barbera Roero 2
cena chef Davide Odore ristorante pasticceria io e la luna guarene migliori Castellinaldo Barbera d Alba Doc Vinaioli del Castellinaldo Primavera del Castellinaldo 2025 migliori assaggi barbera Roero 5
BARBERA CASTELLINALDO: VOCE DEL VERBO “TERRITORIO”
A dirlo è il nome stesso di questa sottozona della Barbera d’Alba. Che è quello di un Comune, Castellinaldo. Eletto nel 2021 a furor di popolo, con un referendum plebiscitario nei 54 comuni della Doc, capofila di un territorio che comprende anche Castagnito, Canale, Guarene, Magliano Alfieri, Priocca e Vezza d’Alba. Un passo indietro rispetto al proprio campanile. Per farne cento in avanti, tutti insieme. Nel nome dell’esaltazione di peculiarità comuni, che sono tratti distintivi evidentissimi, pur nel frastagliato – e per certi versi controverso – mondo della Barbera piemontese. Un percorso trentennale grazie al quale potrebbero germogliare nuove sinergie, nei prossimi mesi. La possibilità che la sottozona del Castellinaldo si allarghi ulteriormente, abbracciando altri Comuni peculiari, è tutt’altro che da escludere. Sarebbe un’altra lezione, di bon ton. All’Italia del vino intera. Migliori Castellinaldo Barbera d’Alba Doc.
LA PRIMAVERA DEL CASTELLINALDO 2025
L’evento clou dell’associazione Vinaioli del Castellinaldo è la Primavera del Castellinaldo. Un evento itinerante, la cui seconda edizione (2025) è andata in scena domenica 30 e lunedì 31 marzo al Palazzo Re Rebaudengo di Guarene (Cuneo), residenza settecentesca e sede della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Seicento gli ospiti accreditati, tra winelovers e operatori del settore. Un successo, i banchi d’assaggio con i 40 vini dei 21 produttori locali, culminato con la cena preparata per l’occasione dallo chef Davide Odore del ristorante-pasticceria Io e Luna.
Dai tortelli ripieni di gallina faraona e topinambur al cotechino alla Wellington e Salsa Reale, passando per il tiramisù rivisitato in chiave “vino rosso”, il Castellinaldo Barbera d’Alba Doc ha mostrato tutta la sua versatilità negli abbinamenti. «La nostra manifestazione sta crescendo – è il commento di Luca Morra, presidente dell’associazione Vinaioli del Castellinaldo – e per questo c’è molta soddisfazione tra i produttori. Guarene e Palazzo Re Rebaudengo hanno rappresentato la cornice perfetta per accogliere la seconda edizione della Primavera del Castellinaldo. Con questa iniziativa vogliamo affermare sempre più la nostra identità. E valorizzare appieno quella che è una “nicchia” del panorama vitivinicolo di Langhe e Roero».
CASTELLINALDO BARBERA D’ALBA DOC: I MIGLIORI ASSAGGI – TOP 10
Castellinaldo Barbera d’Alba Doc 2021, Allerino Giovanni (Castagnito) – BEST IN SHOW
Castellinaldo Barbera d’Alba Doc 2019, Vielmin di Gili Ivan (Castellinaldo d’Alba)
Francesco Allerino Castellinaldo Barbera d Alba Doc 2021 Allerino Giovanni Castagnito BEST IN SHOW winemag primvera del castellinaldo vinaioli del castellinaldo migliori castellinaldo barbera d alba 1
Francesco Allerino Castellinaldo Barbera d Alba Doc 2021 Allerino Giovanni Castagnito BEST IN SHOW winemag primvera del castellinaldo vinaioli del castellinaldo migliori castellinaldo barbera d alba 2
LA SCOPERTA: FRANCESCO ALLERINO (GIOVANNI ALLERINO)
Ha preso in mano da poco l’azienda di famiglia che, oltre alle vigne, conserva la tradizione dell’allevamento dei bovini. Si chiama Francesco Allerino, ha 22 anni (è un classe 2003) ed è la seconda generazione della cantina Allerino Giovanni di Castagnito. Uno dei suoi primi vini, tra mille esperimenti ancora in corso (un macerato da uve Arneis e uno spumante da Nebbiolo vinificato in bianco) è un autentico capolavoro: il suo Castellinaldo Barbera d’Alba Doc 2021 è il miglior assaggio in assoluto, tra i banchi della Primavera del Castellinaldo 2025. Francesco è figlio d’arte. Come lui, anche il padre Giovanni non ha perso tempo. A soli 18 anni ha avviato l’azienda di famiglia, raggruppando alcuni vigneti e iniziando a metterne in bottiglia i frutti, al posto di continuare solo a vendere le uve. Migliori Castellinaldo Barbera d’Alba Doc.
«Il mio obiettivo è produrre vini che raccontino le specificità del territorio», racconta Francesco Allerino a Winemag. La sua Castellinaldo è puro succo: tanta freschezza, tannino dolce, speziatura che si tinge di mentuccia ed erbe officinali, sfiorando il balsamico. Il tutto su una spina dorsale sapida, che costituisce la vera ossatura del nettare. È il netto richiamo alle terre bianche che può vantare la cantina a Castagnito. Suoli tra cui non è difficile trovare veri e propri blocchi di cristalli di gesso (foto nella gallery, sopra). La vigna da cui proviene la Castellinaldo Barbera d’Alba Doc 2021 Giovanni Allerino ha 55 anni. Ma l’azienda – che in totale conduce circa 8 ettari – ha anche un altro vigneto più “giovane”, con piante di 39 anni. Di Francesco Allerino – è una promessa – si sentirà parlare. Benissimo.
CASTELLINALDO SOTTOZONA BARBERA D’ALBA: TRA CONFERME E NOVITÀ
Su tutti Teo Costa, vecchia conoscenza di Winemag. Ma ci sono anche i barolisti (e lo si percepisce forte, dal calice) di Bric Cenciurio, firmati da Gianfranco Cordero. E poi Tonino Marchisio, Cerrato, Cascina del Pozzo, Morra Stefanino. Sono le conferme del Castellinaldo Barbera d’Alba Doc, alla Primavera del Castellinaldo 2025. Stili leggermente diversi. Solo sfumature. Chi più goloso e tondeggiante, come Marchisio; chi più “croccante”, gli altri, tra loro più uniformi. Tutti vini che raccontano in maniera autentica suoli, clima e savoir-faire di questa porzione di Roero. Già godibilissimi, pur con decise prospettive di ulteriore maturazione (su tutti, da aspettare Teo Costa). Tra i vini più convincenti c’è anche quello dell’Azienda Agricola Margherita. Una Barbera “di una volta”, quella prodotta a Castagnito dai figli di Serafino Allerino. Ma con tutte le carte in regola per raccontare, in chiave moderna, le caratteristiche pure del Castellinaldo.
Ferrero Michele vira su un frutto rosso (più che nero) più maturo. Pura gioia la sapidità che ci danza sopra, al ritmo un tannino fine, in divenire. Evidente, la grandezza di questa sottozona della Barbera d’Alba, anche nella struttura del 2021 di Cascina Torniero, che non disdegna comunque di sfoggiare uno dei frutti rossi più apprezzabili del panel. Tra le “vecchie” annate spicca il 2019 di Vielmin: vino con le spalle larghe, ancora fresco, sapido e portentoso, su frutto e fiore, più che sui terziari. La ciliegina sulla torta? Da queste parti lavora bene anche la cooperativa. Provare per credere l’annata 2023, non ancora in vendita. Un balzo in avanti deciso, quello della Cantina del Nebbiolo di Vezza d’Alba, rispetto alle precedenti annate. Insomma non manca nulla, a questa “chicca” da 131 mila bottiglie prodotte su 18 ettari, per esplodere davvero. Migliori Castellinaldo Barbera d’Alba Doc.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Migliori Derthona 2023 Piccolo Derthona 2024 e Riserva 2022 a Derthona Due.Zero 2025
Migliori Derthona 2023 piccolo 2024 riserva 2022 Timorasso. Anteprima sui generis quella del Colli Tortonesi Doc Timorasso 2024, 2023 e 2022 andata in scena nel weekend, fra Carbonara Scrivia e Tortona, in occasione di Derthona Due.Zero 2025. Le lungaggini infinite del Ministero costringono i produttori a non poter ancora annunciare l’ufficialità assoluta della nuova piramide della qualità della sottozona Derthona, scelta per superare il nome del vitigno Timorasso e legarlo inscindibilmente al suo territorio d’origine, onorando l’antico nome della città di Tortona. Il via libera definitivo a Piccolo Derthona, Derthona e Derthona Riserva è ancora fermo tra la polvere di qualche cassetto di Roma.
Mentre la denominazione «cresce con razionalità, mantenendo altissima la barra della qualità», come precisato più volte dal presidente del Consorzio Gian Paolo Repetto, i calici dell’anteprima raccontano un Derthona 2023 mai così uniforme nell’interpretazione generale dei produttori. L’oro liquido della provincia di Alessandria – zona ricca come poche di gemme enogastronomiche: dal Salame Nobile del Giarolo al formaggio Montébore, senza dimenticare le Pesche di Volpedo, per citarne solo alcune – ha ormai un profilo ben definito.
Quello di un vino bianco di carattere, in cui il ricco bouquet di frutta e la sapidità si incontrano, nel nome della longevità. Ecco il motivo della nascita del Piccolo Derthona: il biglietto da visita della denominazione. Sul quale – e l’anteprima Derthona Due.Zero 2025 lo dice bene – occorre ancora fare chiarezza tra le cantine. Per non rischiare di trasformare un’opportunità in un mezzo guaio.https://www.collitortonesi.com/
PICCOLO DERTHONA: UN’OPPORTUNITÀ DA INQUADRARE
Mattia Bellinzona di Terre di Sarizzola non gira attorno al concetto. «Nei Colli Tortonesi – spiega il titolare della cantina alessandrina, stuzzicato sull’argomento da Winemag – avevamo bisogno di un vino da classica mescita, il cosiddetto by the glass. Il Piccolo Derthona, che esce sul mercato prima del Derthona (marzo al posto di settembre dell’anno successivo alla vendemmia, ndr), sta lì per questo. Un vino d’entrata».
Un cavallo di Troia per il resto dei nostri vini, sui mercati come quello Americano che chiedono anche etichette non troppo costose, da servire al calice nei wine bar, anche senza necessità dell’abbinamento. Dobbiamo però essere bravi a comunicarlo come tale e non renderlo un’alternativa al Derthona che, per profilo gustativo e prezzo, deve rimanere ben distinto dal Piccolo Derthona. La fascia indicativa, ex cellar? Siamo sui 7 euro per il Piccolo. Saliamo a 10 per il Derthona. E chiudiamo a 15 per la Riserva».
MIGLIORI PICCOLO DERTHONA 2024
Proprio in quest’ottica va la selezione di Winemag dei migliori Piccolo Derthona 2024 a Derthona Due.Zero 2025. Vini che, pur imbottigliati da poco, mostrano di avere un profilo diverso da quello del Derthona. Vini più leggeri nell’alcol e, organoletticamente, meno “ingombranti”. Capaci comunque di raccontare il vitigno Timorasso e le sue sfumature meno impegnative. Perché l’immediatezza non è, per definizione, un difetto. Anzi.
CANTINA
VINO
NOTE
La Stellara
Piccolo Derthona 2024
Primo naso sulle erbe aromatiche. Agrumi, tocco di pompelmo. Bella rotondità in chiusura. Vino già sull’ottima strada, che gioverà di qualche settimana in più in vetro.
Claudio Mariotto
Piccolo Derthona 2024
Ha un bel naso oleoso, profuma di erbe aromatiche e fieno. In bocca abbina una certa rotondità alla freschezza e alla sapidità. Vino equilibrato, in divenire più che positivo.
MIGLIORI DERTHONA 2023
È l’uniformità dei Derthona 2023, pur nella sacrosanta interpretazione aziendale, a costituire il vero punto di forza dell’anteprima Timorasso 2025. Mai come all’ultima edizione di Derthona Due.Zero si era vista un’asticella media così uniforme e una profilazione del vino principe della nuova sottozona dei Colli Tortonesi così efficace.
CANTINA
VINO
NOTE
Vignaioli Battegazzore
Derthona Maggiora 2023
Già un bell’equilibrio – freschezza, sapidità, frutto – nel segno di un’ottima prospettiva. Migliori Derthona 2023 piccolo 2024 riserva 2022 Timorasso
La Colombera
Derthona Montino 2023
Best in Show, senza se e senza ma. Frutto giallo, tocco di agrume e componente di erbe aromatiche ad arricchirne il profilo, già maestosamente stratificato, insieme alla verve minerale.
Sassaia – De Alessandrini
Derthona 2023
In sintesi? Vino che “Borgognoneggia”. Primo naso su un legno usato divinamente. Non manca il frutto, maturo il giusto, che danza su una spina dorsale minerale, quasi “gessosa”. Vino in divenire: “di metodo”, più che “di territorio”. Oppure “di territorio”, figlio di “un metodo”. Come la si voglia interpretare, una delle espressioni funzionali a far conoscere Derthona nel mondo.
Terre di Sarizzola
Derthona 2023
Albicocca, quasi sciroppata, certamente matura. Bella componente verde aromatica e minerale, a riequilibrare. In bocca più teso del previsto, asciutto, quasi sottile a prima vista: è eleganza sussurrata. Vino di grandissima stoffa, di cui aspettarsi millesimi finanche superiori: c’è da scommetterci.
Romanzo del Vino
Derthona 2023
Svanita la riduzione iniziale, si apre sul frutto, pieno, giallo. Minerale. Si conferma tale anche al palato, in perfetta corrispondenza. Gran frutto, puro, giallo, tocco di agrumi e di erbe aromatiche. Allungo sul frutto, pieno. Chiusura sapida, asciutta, piacevolissima. Benvenuta a questa nuova realtà, Romanzo del Vino, che vede Walter Massa alla guida enologica di una nuova “collettiva” di produttori locali. Con uno sguardo alla sostenibilità e alle chiusure innovative: bottiglia da soli 410 grammi e – ça va sans dire, con il re deGli Svitatidi mezzo – tappo a vite.
Oltretorrente Az. Agr.
Derthona 2023
Riecco quel profilo oleoso che sta diventando tratto comune della zona. Qui anche una bella componente agrumata, che ricorda il pompelmo rosa, oltre a quella minerale. In bocca si conferma più “sul suolo” che sul frutto. Tanto “sale”, mineralità. Freschezza da vendere per un vino in divenire che sarà grande.
Vietti
Derthona 2023
Tra i più completi: frutto, freschezza, sapidità, alcol molto ben integrato. Prospettiva.
Bruno Maurizio
Derthona Dai Sassi 2023
Tanto fiore giallo e sambuco, al naso. Un’albicocca appena matura. Agrumi. Mineralità da vendere al palato e frutto polposo, carnoso a controbilanciare, insieme a una bella vena glicerica.
Poggio Paolo
Derthona 2023
Primo naso sul frutto e sulla classica, tipica, vena minerale. Altro vino più sul suolo che sul frutto, che tuttavia non manca e, anzi, uscirà meglio con l’ulteriore affinamento.
Vigneti Letizia
Derthona Stappasogni 2023
Ottimo esordio per Vigneti Letizia sui Colli Tortonesi. La nuova cantina del patron di Finigeto (Oltrepò pavese) presenta un Derthona che convince per completezza e per la gran purezza del frutto. Il sorso abbina durezze e morbidezze: mineralità, freschezza e vena glicerica, su ritorni della frutta già avvertita al naso. Ottima prospettiva.
Fontanafredda
Derthona 2023
Fresco ed aromatico, dalle componenti verdi al frutto giallo, di ottima concentrazione. Sapidità e polpa a disegnare un palato dalle spalle larghe, pur di gran beva.
Tenuta Garetto
Derthona 2023
Vino che, come pochi – per stuzzicante citricità e sapidità – ricorda certi Riesling tedeschi. Solo uno dei volti di quel grande vitigno chiamato Timorasso.
Cantine Volpi
Derthona La Zerba 2023
Cedro, fiori bianchi, gran purezza (e concentrazione) del frutto. Anche al palato si conferma preciso, cesellato, elegante e strutturato, senza rinunciare ad una certa agilità di beva. In definitiva, non gli manca nulla per portare alta la bandiera del Derthona.
Cas’Al’Mat
Derthona Intro 2023
Vino che si discosta dal profilo medio dei vini di Tortona, ma che segnaliamo perché rientra nella casistica delle differenze che arricchiscono un territorio. Il naso, molto interessante, gioca più sui fiori bianchi, sulle note tioliche e sugli agrumi che sulle tinte mielate e sull’esuberanza della frutta bianca e gialla, qui in una veste appena matura, polposa, croccante. C’è addirittura un tocco di idrocarburo. Perfetta la corrispondenza gusto olfattiva, con un accenno di tannino in chiusura. Vino tutto tranne che banale, buono da solo o sul piatto: consigliato a chi vuole sondare nuovi orizzonti della denominazione.
Mariotto
Derthona 2023
Parola d’ordine “tipicità” e “tradizione” per questo Timorasso insieme sapido e largo, che sfodera frutta fresca come albicocca e pesca, abbinandola a un’acidità piena e a una rinvigorente . Chiude su ricordi di mentuccia, timo, chiamando il sorso successivo senza mai stancare.
Oddero
Derthona Monlia 2023
Gran bella sapidità a fare da bandiera. Frutto che non manca, anzi si rivela pieno, maturo, dal naso al palato, già ottimamente equilibrato. Componente verde rigogliosa, fresca, piacevolissima. Vino al momento giovanissimo, ma di gran prospettiva.
MIGLIORI DERTHONA “RISERVA” 2022
CANTINA
VINO
NOTE
Iandolo Francesco
Derthona 2022
Quando peso estrattivo e leggerezza si incontrano. Convince per l’estrema schiettezza e tipicità questa etichetta di assoluta prospettiva. Vino da attendere, pur già in grado di parlare – in maniera forte e chiara – il linguaggio più nobile dei Colli Tortonesi.
Vigneti Boveri Giacomo
Derthona Lacrima del Bricco 2022
Un nettare materico, quasi da masticare per ricchezza e stratificazione. Al naso dominano le note tioliche, ma in una veste ricca, densa, oleosa, che abbonda anche nel frutto (giallo) di pari opulenza. Vino già goloso, da attendere per goderne appieno.
Boveri Luigi
Derthona Filari di Timorasso 2022
Dolcezza del frutto bilanciata dalla spiccata sapidità. Bel sottofondo di erbe aromatiche e allungo polposo, nel segno dell’ottima stratificazione preannunciata al naso.
Oltretorrente
Derthona 2022
Un vino giocato sulla sapidità e sulla componente dura, che andrà man mano a “riassorbirsi”, lasciando più spazio al frutto e virando su un idrocarburo ancora più netto. Gran prospettiva.
Tenuta Garetto
Derthona 2022
Gran bella purezza del frutto, su tutti l’albicocca, abbinata a tensione acida, sapidità e venature di erbe aromatiche. Vino di buona struttura e gran prospettiva. Migliori Derthona 2023 piccolo 2024 riserva 2022 Timorasso
Mariotto Claudio
Derthona Pitasso 2022
Potente, per certi versi esuberante sul fronte dell’alcol: ma è, chiaramente, solo un peccato di gioventù. Vino che è solo da aspettare. Sarà grandissimo.
I Carpini
Derthona Rugiada del Mattino 2022
Vino che colpisce per stratificazione e positivo peso estrattivo, da prolungato – e sapientemente compiuto – contatto sulle fecce fini. Minerale al punto da sembrare salato; fruttato e goloso al punto da sembrare aromatico; profondo e generoso, sulla nota verde di macchia mediterranea. Tra i campioni più food friendly dell’edizione di Derthona Due.Zero 2025
Cantine Volpi
Derthona Zerba Antica 2022
Gran bell’equilibrio tra polpa e sapidità. Tra i palati più ricchi e armonici dell’anteprima.
Vigneti Massa
Derthona 2022
Splendido sul frutto, pieno, polposo, goloso e sui fiori bianchi freschi. Ma l’espressione del frutto e del fiore sono solo “il dito”, ovvero l’aspetto più clamorosamente evidente di questo nettare. La Luna? È l’allungo materico, sapido, minerale. Il centro bocca denso, oleoso, ricchissimo. La stratificazione. La persistenza. Vino bandiera.
Vigneti Repetto
Derthona Origo 2022
Eleganza da vendere per “l’omaggio alle origini” di Vigneti Repetto: Origo. Vino che non è mai stato opulento e si conferma tale anche nell'”edizione 2022″, tra l’espressione floreale e quella fruttata. Un Timorasso da lettura fedele del suolo, nel rispetto dell’espressione più autentica e originale della varietà regina dei Colli Tortonesi.
Broglia
Derthona 2022
Segnalazione doverosa per un vino che, più d’altri, rivela già una spiccata attitudine al piatto, ovvero all’abbinamento. Nota di frutta matura (netta l’albicocca, quasi sciroppata) su un accenno di idrocarburo. In bocca è pieno, pur verticale, sapido, teso. Molto persistente. Vino di grande potenziale.
Migliori Derthona 2023 piccolo 2024 riserva 2022 Timorasso. Migliori Derthona 2023 piccolo 2024 riserva 2022 Timorasso.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Basilicata Igp Bianco 2019 Il Nibbio Bianco edizione limitata Agricola Strapellum
Dalla Guida Top 100 Migliori vini italiani 2025 di Winemag: Basilicata Igp Bianco 2019 Il Nibbio Bianco – edizione limitata, Agricola Strapellum (14,5%).
Fiore: 8.5 Frutto: 9 Spezie, erbe: 9 Freschezza: 8 Tannino: 0 Sapidità: 8.5 Percezione alcolica: 6 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 8 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
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Costa d Amalfi Doc Furore Bianco 2022 Fiorduva Marisa Cuomo Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Costa d’Amalfi Doc Furore Bianco 2022 Fiorduva, Marisa Cuomo (14,5%).
Fiore: 8.5 Frutto: 9.5 Spezie, erbe: 8.5 Freschezza: 8.5 Tannino: 0 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 6 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 8.5 A tavola: 9 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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Primavera del Castellinaldo 2025 cosi i Vinaioli raccontano loro super Barbera d Alba domenica 30 e lunedi 31 Palazzo Re Rebaudengo di Guarene Cuneo. Ventuno produttori 40 vini degustazione
Si rinnova l’appuntamento con La Primavera del Castellinaldo, manifestazione che giunge alla sua seconda edizione nel 2025, in programma domenica 30 e lunedì 31 marzo 2025 a Palazzo Re Rebaudengo di Guarene (Cuneo). L’evento, organizzato dall’Associazione Vinaioli del Castellinaldo, pone sotto i riflettori l’eccellenza vinicola del Castellinaldo Barbera d’Alba Doc, espressione di punta della Barbera piemontese. Prevista una selezione di oltre 40 vini in degustazione libera, presentati direttamente da 21 produttori rappresentativi del territorio. Un evento che racconterà una nicchia dell’universo della Barbera piemontese: solo 130 mila le bottiglie prodotte nel 2024, sui 18 ettari della sottozona.
PRIMAVERA DI CASTELLINALDO: LE CANTINE PRESENTI
Gli appassionati potranno degustare e confrontare le diverse interpretazioni di questa particolare sottozona attraverso i vini proposti dalle cantine Allerino Giovanni, Azienda Agricola Baudevin di Volantino Marco, Cerrato Fabio, Cravanzola S.S.A., Ferrero Michele, Fratelli Masucco. E ancora: Margherita S.S., Selezione Teo Costa, Vecchio, Vielmin, Bric Cenciurio, Cantina del Nebbiolo SCA, Cascina Chicco SSA, Cascina del Pozzo, Cascina Goregn. Non ultime: Cascina Torniero, La Granera, Marchisio Family Organic Estate, Marchisio Tonino, Marsaglia e Morra Stefanino.https://www.winemag.it/30-migliori-barbera-d-asti-alba-monferrato-nizza-rosso-barbera-2023/
DUE GIORNI DI “PRIMAVERA DI CASTELLINALDO”
Il programma, articolato su due giornate, è studiato per coinvolgere sia gli appassionati che gli operatori del settore. Domenica 30 marzo sarà dedicata al grande pubblico, che avrà modo di degustare oltre 40 vini in mescita libera e partecipare a un suggestivo percorso enogastronomico con la nocciola Piemonte come protagonista culinaria. Nel pomeriggio, i visitatori potranno inoltre partecipare a una visita guidata al Parco d’Arte Sandretto Re Rebaudengo, sulla collina di San Licerio. Unendo arte contemporanea e cultura enologica. L’esperienza culminerà con una masterclass guidata dal consulente Giancarlo Montaldo, che illustrerà le caratteristiche uniche del Castellinaldo Barbera d’Alba Doc.
«Da oltre 30 anni – evidenzia il presidente dell’Associazione Vinaioli del Castellinaldo, Luca Morra, produciamo e raccontiamo il Castellinaldo Barbera d’Alba Doc. Con questa iniziativa vogliamo affermare sempre più la nostra identità e dare valore a quella che è una “nicchia” del panorama vitivinicolo di Langhe e Roero. Abbiamo curato i minimi dettagli dell’evento e abbiamo cercato di fare sistema con gli enti del territorio, valori che da sempre contraddistinguono la nostra Associazione. E che, oggi, ci consentono di svolgere la nostra due giorni in uno dei posti più belli e iconici dell’Albese, per accogliere al meglio, a La Primavera del Castellinaldo, appassionati di vino, giornalisti e operatori del mondo del vino».
L’ANTEPRIMA 2023 DEL CASTELLINALDO BARBERA D’ALBA DOC
Lunedì 31 marzo sarà dedicato ai professionisti, con degustazioni tecniche e approfondimenti mirati, come la presentazione della promettente annata 2023 e una interessante masterclass verticale dedicata alle annate dal 2016 al 2023. Il Castellinaldo Barbera d’Alba Doc si distingue per le sue notevoli caratteristiche organolettiche, frutto di suoli marnoso-gessosi simili a quelli della vicina Langa del Barbaresco. Grazie alla limitazione delle rese per ettaro e a un attento affinamento di almeno 14 mesi (di cui almeno 6 in legno e 3 in bottiglia), questo vino rappresenta un modello di qualità e territorialità.
CASTELLINALDO BARBERA D’ALBA DOC: UN “VINO TERRITORIO”
Castellinaldo Barbera d’Alba Doc è un vino nato dall’intuizione – e dalla tenacia – dei viticoltori locali. È frutto di una precisa scelta territoriale e produttiva avviata già dai primi anni Novanta, per l’esattezza dal 1992, con la fondazione dell’Associazione Vinaioli del Castellinaldo. L’obiettivo era chiaro: valorizzare le peculiarità uniche di questa Barbera, ottenendo nel tempo un riconoscimento specifico che ne evidenziasse la qualità distintiva. Così, nel 2019, l’Associazione ha ufficialmente richiesto al Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani il riconoscimento della sottozona Castellinaldo. Dando il via a un rigoroso iter che ha portato alla definizione di un disciplinare volto a valorizzare questa preziosa identità vinicola. Alcuni produttori conservano annate storiche per dimostrare la straordinaria evoluzione che può raggiungere questa Barbera.https://www.facebook.com/produttoridelcastellinaldo/
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Ossola in Cantina 2025 alla scoperta dei vini eroici della Val d Ossola APAO Associazione Produttori Agricoli Ossolani
Si rinnova sabato 26 aprile 2025 l’appuntamento con Ossola in Cantina, giunto alla terza edizione. Un affascinante percorso enologico tra i vigneti eroici delle Alpi piemontesi, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Otto cantine, tutte aderenti ad APAO – Associazione Produttori Agricoli Ossolani apriranno le loro porte dalle 11 alle 18, offrendo degustazioni di vini Doc locali accompagnate da assaggi gastronomici tipici, rigorosamente serviti con materiali compostabili per un’impronta green voluta dagli organizzatori.
Attraverso un unico voucher (acquistabile dal 15 marzo sul sito APAO, al costo di 30 euro), i partecipanti potranno scegliere quali cantine visitare. Percorrendo in autonomia un itinerario tra strade, mulattiere e sentieri di montagna, ideali per riscoprire il patrimonio vitivinicolo locale. Protagonista assoluto il Nebbiolo tradizionale, il Prünent, citato sin dal 1309 per il suo particolare sentore di prugna.
Le cantine coinvolte da Ossola in Cantina 2025 sono distribuite lungo tutta la valle, da Pieve Vergonte a Crodo, passando per Domodossola e Trontano. Si tratta di Ca’ da l’Era Azienda Agricola, La Cantina di Tappia, Edoardo Patrone, Agriturismo La Tensa, Villa Mercante, Cantine Garrone, DEA – Agricoltura Eroica in Val d’Ossola e Istituto Agrario Fobelli di Crodo. I vini saranno presentati in ogni cantina e raccontati dai sommelier Ais Verbania. Per un’esperienza ancora più completa, APAO offre la possibilità di escursioni guidate a piedi o in e-bike, a pagamento.https://www.facebook.com/apao.associazione.produttori.agricoli.ossolani
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Derthona Due.Zero 2025 il Timorasso 2023 in anteprima assoluta
Torna Derthona Due.Zero, appuntamento centrale per i vini ottenuti dal vitigno Timorasso, in provincia di Alessandria. Sabato 29 marzo, domenica 30 marzo e, con una giornata esclusivamente dedicata agli operatori del settore, lunedì 31 marzo 2025, il Museo Orsi di Tortona ospiterà la quinta edizione dell’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi. Un’occasione unica per conoscere e valorizzare il vitigno Timorasso, simbolo della rinascita vinicola di questo affascinante territorio. Oltre cinquanta produttori saranno presenti al banco d’assaggio, offrendo in degustazione l’annata 2023 in anteprima assoluta, insieme a una selezione di preziose Riserve che esprimono chiaramente il grande potenziale evolutivo del Derthona. https://www.collitortonesi.com/registrazione-operatori-del-settore
DERTHONA DUE.ZERO 2025: UN GIORNO IN PIÙ PER DEGUSTARE I TIMORASSO 2023 IN ANTEPRIMA
Quest’anno, per rispondere al crescente successo della manifestazione, il Consorzio ha scelto di estendere l’evento con una giornata aggiuntiva, il lunedì, dedicata esclusivamente ai professionisti. «Una decisione che rappresenta uno sforzo importante, ma essenziale, per rispondere con efficacia alle necessità di operatori, appassionati e stampa», commenta Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi. «Derthona – aggiunge – continua a riscuotere sempre più consensi, confermandosi portabandiera della qualità e dell’identità dei vini dei Colli Tortonesi». La manifestazione prevede anche quest’anno appuntamenti di approfondimento con due masterclass, programmate sabato e domenica alle ore 16:00. Registrazioni sul sito web del Consorzio.
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La Colomba 2025 di Iginio Massari Pasqua fra tradizione e innovazione
Colomba 2025 Iginio Massari Anche quest’anno, la Pasqua di Iginio Massari Alta Pasticceria è un inno all’eccellenza artigianale, con una gamma di prodotti esclusivi disponibili in quantità limitata sullo shop online iginiomassari.it, nelle pasticcerie e nei Pop-Up Store in tutta Italia. «A Pasqua il dolce principe è la Colomba, simbolo di primavera e rinascita», raccontano il Maestro Iginio Massari e i figli Debora e Nicola. Un dolce che richiede tempo, dedizione e l’utilizzo delle migliori materie prime. Accanto alla Colomba, protagoniste sono anche le Uova di cioccolato, veri capolavori di gusto che esaltano la qualità del cacao più pregiato.
LA COLOMBA 2025 DI IGINIO MASSARI
Colomba Tradizionale
L’icona della Pasqua per eccellenza, lavorata con un processo di quattro lievitazioni e due impasti, per un totale di 65 ore di lavorazione. L’impasto soffice è arricchito da scorza d’arancia candita selezionata, mentre la glassa alle mandorle è impreziosita da granella di zucchero e mandorle intere grezze.
Colomba al Cioccolato e Lampone – Edizione Limitata
Un impasto al cacao arricchito con pepite di cioccolato fondente e al latte, insieme a lamponi canditi. La glassa al lampone e la rifinitura con zucchero cristallino rendono questa edizione una vera chicca per i palati più raffinati.
Colomba al Pistacchio
Un impasto che combina cremini al pistacchio e cubetti di arancia candita, con una copertura di glassa al pistacchio e granella di pistacchi e zucchero.
Colomba al Cioccolato – Nuova Versione
La versione 2025 prevede un impasto arricchito con pepite di cioccolato fondente e al latte, insieme a cubetti di arancia candita. Il tutto è ricoperto da una glassa alle mandorle e cacao.
Colomba Senza Canditi Colomba 2025 Iginio Massari
Pensata per chi preferisce un impasto privo di scorze d’arancia, questa versione mantiene la stessa sofficità dell’originale, riequilibrata con più vaniglia e miele.
Colomba Senza Lattosio – Novità 2025
Una grande novità per chi ha esigenze alimentari specifiche: una Colomba senza lattosio che non rinuncia a morbidezza e sapore autentico.
LE UOVA DI CIOCCOLATO DI IGINIO MASSARI PER PASQUA 2025
Le Uova di Pasqua Iginio Massari Alta Pasticceria nascono dalla selezione dei migliori cacao, offrendo un’esperienza sensoriale pura ed elegante. Ogni uovo contiene una sorpresa esclusiva.
Uova Pralinate: l’incontro tra cioccolato e frutta secca
Cioccolato al Latte 38% e Nocciole IGP
Cioccolato Bianco 34% e Pistacchi
Cioccolato Fondente 70% e Nocciole IGP
Ovetti di Croccante
Una delizia unica con un cuore di mandorle e nocciole selezionate, avvolte in un guscio croccante dal gusto intenso.
DOVE ACQUISTARE
I prodotti della gamma Pasqua 2025 sono disponibili sul sito iginiomassari.it, nelle Pasticcerie di Brescia, Milano, Torino, Verona, Firenze e Roma, nei Pop-Up Store di Bologna, Bolzano, Genova, Milano, Monza, Napoli, Pesaro, Roma Termini, Roma Tiburtina, Torino, Venezia Mestre, Verona, e presso MARITZ in Corso di Porta Ticinese 40 a Milano.iginiomassari.it
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Migliori Alta Langa 2021 la prima dell alta langa 2025 nostro segreto disciplinare da Champions League mariacristina castelletta presidente consorzio alta langa docg intervista winemag
Migliori Alta Langa 2021.Se l’Alta Langa fosse un treno, sarebbe un JR-Maglev MLX01. Modello che forse non dice nulla, in Italia. Ma che, in Giappone, si vede sfrecciare a 531 chilometri orari, lungo la tratta sperimentale della Yamanashi Maglev Test Line. Bollicine piemontesi ad “alta velocità”, sui mercati. Pronte ora a conquistare l’export, che ha raggiunto il 15% nel 2024 grazie all’aumento della produzione e alle prime mosse del Consorzio per far conoscere – anche fuori dai confini nazionali – le cuvée di Pinot Nero e Chardonnay. Il numero record di cantine presenti alla Prima dell’Alta Langa 2025 – 82 a La Centrale di Nuvola Lavazza, a Torino – dimostrano che la velocità è nulla senza convogli. Ben 180 le cuvée in degustazione all’anteprima di un millesimo, il 2021, che si rivela il più omogeneo di sempre. Per il livello della qualità, molto alta. Ma, ancor più, per l’uniformità tra le espressioni delle varie cantine. Pardon, maison. Gli Alta Langa 2021 da non perdere? Ecco la Top 15, in rigoroso elenco alfabetico.https://www.altalangadocg.com/wp-content/uploads/2025/03/Elenco-vini-La-Prima-dellAlta-Langa-2025-3.pdf
MIGLIORI ALTA LANGA 2021: top 15 ALLA PRIMA DELL’ALTA LANGA 2025
Anna Maria Abbona, Alta Langa Docg Clara Rose Extra Brut 2021
Cascina Fonda, Alta Langa DocgExtra Brut 2021
Cerrino, Alta Langa Docg Pas Dosé 2021
Colombo, Alta Langa Docg Blanc de Blancs Brut 2021
Coppo, Alta Langa Docg Luigi Coppo Pas Dosé 2021
Daffara & Grasso, Alta Langa Docg PN CH Brut 2021
Ettore Germano, Alta Langa Docg Extra Brut 2021 (Best of Show)
Gallo, Alta Langa Docg 1831 Brut 2021
Garesio, Alta Langa Docg Pas Dosé 2021
Marco Capra, Alta Langa Docg Seitremenda Extra Brut 2021
Mauro Sebaste, Alta Langa Docg Avremo Extra Brut 2021
Paolo Berutti, Alta Langa Docg Rosé Brut 2021 (Magnum)
Roberto Garbarino, Alta Langa Docg Le Radipe Extra Brut 2021
Sara Vezza, Alta Langa Docg Extra Brut 2021
Tenuta Carretta, Alta Langa Docg Airali Blanc de Blanc Extra Brut 2021
CASTELLETTA: «IL SEGRETO DELL’ALTA LANGA? IL RIGIDO DISCIPLINARE DELLA DOCG»
Ventimila i brindisi alla Prima dell’Alta Langa 2025, settima edizione della degustazione annuale organizzata dal Consorzio Alta Langa. La più grande di sempre per numero di produttori presenti, etichette di Alte Bollicine Piemontesi in assaggio (circa 200), e professionisti accreditati (circa 1700). Immancabile la presidente Mariacristina Castelletta di Tosti1820. La cantina, al pari dell’altro noto brand Gancia, ha portato in degustazione i vini del millesimo più vecchio presente alla Prima dell’Alta Langa 2025. Si tratta, rispettivamente, dell’Alta Langa Docg Riserva Giulio I Blanc de Noirs Pas Dosé 2010 e dell’Alta Langa Docg Riserva Cuvée 120 Mesi Brut 2010.migliori alta langa 2021
Presidente Mariacristina Castelletta: Alta Langa sempre più a gonfie vele?
Direi di sì. Siamo cresciuti con un’eredità molto preziosa. Siamo il primo Metodo classico che è nato in Piemonte, a metà del 1800. Ma la denominazione è ragionevolmente molto più giovane, perché è nata nel 2002. Questi 23 anni sono stati molto importanti per la denominazione. A dirlo sono i numeri. Se pensiamo che nel 2021 mettevamo insieme 600 mila bottiglie e nel 2024 abbiamo raggiunto i 2 milioni di bottiglie contrassegnate dalla Docg, capiamo la portata del fenomeno.
“Fenomeno Alta Langa”, appunto. Ogni anno nuovi produttori, nuove cuvée e nuove espressioni di una Docg che dimostra di avere una grandissima dinamicità interna.
La cosa sorprendente e che ci riempie di orgoglio è la crescita dei produttori. Nel 2018 eravamo 18 e ora, qui alla Prima dell’Alta Langa 2025, settima edizione, ci ritroviamo con 82 produttori e circa 200 etichette di Alta Langa. L’andamento della denominazione si potrebbe spiegare semplicemente con questo confronto. I nostri numeri, comunque, rimangono relativamente piccoli se li paragoniamo alla globalità del mondo degli spumanti italiani e, ancor più, internazionali, come per esempio alla Champagne.
Un mondo in cui l’Alta Langa si distingue in maniera chiara. Come state gestendo la crescita?
La nostra volontà è quella di crescere in valore a livello internazionale, restando saldi e fedeli alle caratteristiche che sono insite nel nostro DNA. Vogliamo fare un Metodo classico di altissima qualità e vogliamo che questo concetto sia scalfito nella pietra. Abbiamo intenzione di portarlo avanti crescendo insieme a un territorio che ha delle sorprendenti capacità ancora non completamente espresse. Un territorio piuttosto vasto, che include le “alte terre” delle tre province di Asti, Alessandria e Cuneo. Abbiamo la possibilità di diventare più grandi, sì. Ma vogliamo farlo da tutti i punti di vista. Soprattutto da quello del valore.
“Al di là della collina”, per usare un eufemismo utile a identificare l’Oltrepò pavese, il Consorzio sembra aver preso una piega completamente diversa rispetto al passato. Ora, per statuto, i “piccoli” contano. In Alta Langa non sembra esserci questa necessità, nonostante la presenza di colossi e grandi cantine in Consorzio come la sua Tosti1820, o Fratelli Gancia. La differenza è solo nel peso dei brand dei due territori?
L’Alta Langa, sin dagli esordi, punta a diventare riferimento assoluto del Metodo classico in Italia. In confronto ad altri territori, credo sia importante sottolineare una delle caratteristiche più peculiari: in Alta Langa non ci sono “grandi” e “piccoli” produttori, dal momento che tutti insieme produciamo circa 2 milioni di bottiglie annue. Qui da noi c’è sempre stata una grande unione, dettata dal fatto che iniziare a produrre Alta Langa è una scelta coraggiosa, alla base della quale serve convinzione e grandi investimenti. Il nostro segreto? Abbiamo scelto di dotarci di un disciplinare da Champions League e di percorrere, tutti insieme, una strada comunque per nulla banale. Le regole di produzione dell’Alta Langa Docg dicono chiaramente che vogliamo primeggiare nel panorama enologico del Metodo classico. migliori alta langa 2021
Terreni con altitudine non inferiore ai 250 metri sul livello del mare. Solo millesimati. Ma anche 30 mesi minimi di affinamento sui lieviti per l’Alta Langa, a differenza dei 18 della Franciacorta (che ammette i non millesimati) e dei 15 mesi del Trento Doc. È così che si vince la Champions League del Metodo classico, insomma?
Di certo, questo è un buon inizio ed è la nostra intenzione! I produttori di Alta Langa devono essere molto determinati nel volersi approcciare alla denominazione e nel voler proseguire il percorso intrapreso. Fare Alta Langa è una scelta, non una conseguenza dei trend di mercato. E il fatto che il numero di produttori di Alta Langa stia crescendo così tanto, dimostra che abbiamo fatto le scelte giuste sin dal principio, quando abbiamo scritto le “regole del gioco”. Senza usare altri giri di parole, vorrei davvero cogliere l’occasione di questa intervista per dire ciò che penso profondamente di questo nostro Metodo classico: ovvero che è veramente un’espressione dell’orgoglio piemontese, per le nostre origini. Il Metodo classico è nato da noi, in Piemonte, nell’Ottocento. E quindi dobbiamo per forza dare del nostro meglio. Affinché rimanga nella storia.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Timossi Experience 2025 Horeca in vetrina a Genova non solo per gli operatori
Timossi Experience torna a Genova con la sua sesta edizione. L’appuntamento è per il 25 e 26 marzo 2025 ai Magazzini del Cotone. L’evento biennale, organizzato da Timossi Beverage & Food Solution, rappresenta un appuntamento dedicato non solo ai professionisti del settore Horeca, con oltre 180 espositori tra vino, birre, spirits e food, ma anche ai winelovers.https://www.timossi.it/.
NOVITÀ E OLTRE 4 MILA MQ DI ESPOSIZIONE
Oltre 4 mila i metri quadrati di area espositiva. La Timossi Experience 2025 offrirà l’opportunità di scoprire le ultime tendenze del mercato, degustare prodotti d’eccellenza e creare nuove connessioni professionali. Per la prima volta, l’evento aprirà anche al pubblico di appassionati mercoledì 26 marzo, dalle 14 alle 18 (biglietto d’ingresso 20€ fino a esaurimento posti). «La Timossi Experience cresce, ampliando la partecipazione delle aziende e divenendo sempre più occasione di incontro e confronto tra gli attori della filiera», spiega Raffaele Timossi, titolare e responsabile commerciale dell’azienda.
ARENA TALK: FOCUS SU FORMAZIONE, TENDENZE E NETWORKING
Uno dei punti di forza dell’evento sarà l’Arena Talk, uno spazio di confronto dedicato ai trend di settore, alla formazione e al networking. Durante le due giornate interverranno esperti, opinion leader e rappresentanti istituzionali su temi cruciali per il comparto. Il 25 marzo, dopo i saluti istituzionali, si discuterà di ospitalità e formazione con interventi di Alessandro Cavo (Ascom ConfCommercio), Giovanni Ferrando (Hotel Bristol Palace) e Roberto Costa (Camera di Commercio italiana a Londra).
Nel pomeriggio, focus sui trend degli spirits con Massimo Barboni, Gianluca Grandoni e Niccolò Grassi, seguito da un approfondimento sull’intelligenza artificiale nel digital marketing. Il 26 marzo si parlerà di sostenibilità e economia circolare con interventi di rappresentanti dell’IIT, AzzeroCO2 e Comune di Genova. Nel pomeriggio, spazio alle tendenze del mercato birrario con Teo Musso (Birra Baladin) e un incontro sulle tecniche di coaching nel settore Horeca.
TIMOSSI AWARDS: PREMI AI MIGLIORI PRODOTTI DELLA MANIFESTAZIONE
A concludere le due giornate saranno i Timossi Awards, che premieranno i migliori prodotti della manifestazione attraverso degustazioni alla cieca, coinvolgendo sia gli operatori del settore sia il pubblico. Fondata nel 1952, Timossi Beverage & Food Solutions è una realtà di riferimento per la distribuzione HoReCa in Liguria e nel Nord-Ovest. Fatturato di oltre 70 milioni di euro per una società che include diversi marchi, tra cui 1492 Coloniale Group (import-export spirits) e MOG Mercato Orientale Genova L’azienda offre oltre 3.500 referenze, con particolare attenzione ai prodotti liguri. Oltre alla distribuzione, si occupa di formazione attraverso la Timossi Academy e investe in sostenibilità, utilizzando energie rinnovabili e promuovendo il riciclo.
TIMOSSI EXPERIENCE 2025
Magazzini del Cotone Calata Molo Vecchio n. 15 Modulo 5, 16128 Genova
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Alta Langa Docg Vino piemontese dell Anno 2025 per Regione Piemonte Crescono gli ettari aperto il bando 2025 prima dell alta langa
Alta Langa Docg è Vino piemontese dell’Anno 2025 per la Regione Piemonte. Lo spumante metodo classico Alta Langa Docg è stato scelto dalla Regione Piemonte come Vino dell’Anno 2025. Rappresenterà la regione nel corso dei principali eventi istituzionali. L’annuncio ufficiale verrà dato nella conferenza stampa che si terrà domani, 10 marzo 2025, nell’ambito dell’evento La Prima dell’Alta Langa 2025, in programma a La Centrale di Nuvola Lavazza di Torino (via Ancona 11/A). Saranno presenti, insieme all’assessore Paolo Bongioanni, il presidente del Consorzio Alta Langa Mariacristina Castelletta e il direttore Paolo Rossino.
Si tratta di un’iniziativa ideata da Regione Piemonte nel 2019, con l’istituzione dell’iniziativa “Vitigno dell’Anno“, per valorizzare i vitigni autoctoni del territorio.Ogni anno, un vitigno viene selezionato come protagonista di attività promozionali, degustazioni ed eventi sia in Piemonte che fuori regione. Ecco l’elenco dei vitigni nominati negli anni precedenti. Nell’elenco figurano già Dolcetto (2020), Cortese (2021), Freisa (2022), Erbaluce (2023) e Brachetto (2024). Con l’Alta Langa, dunque, l’iniziativa viene allargata nel 2025 a una cuvée, o meglio agli spumanti prodotti nell’areale della Docg con i vitigni Pinot Nero e Chardonnay.
VINO PIEMONTESE DELL’ANNO 2025: CELEBRAZIONI ALLA PRIMA DELL’ALTA LANGA
Quella di domani non è l’unica novità che riguarda il metodo classico piemontese per eccellenza. Regione Piemonte ha infatti recentemente pubblicato un bando per l’assegnazione dell’idoneità alle superfici vitate ai fini della rivendicazione della denominazione di origine controllata e garantita “Alta Langa” per l’anno 2025. «Una testimonianza dell’impegno continuo nella promozione e valorizzazione di questo vino», fa sapere la Regione. Confagricoltura Cuneo chiarisce i dettagli del bando, aperto dallo scorso 17 febbraio. Le domande possono essere presentate dai viticoltori fino al 20 marzo 2025 alle 23:59, esclusivamente in modalità telematica attraverso il servizio Grape – Gestione Procedimenti Vitivinicoli.
Il bando prevede un incremento del potenziale viticolo della Docg Alta Langa di 20 ettari per il 2025, parte di un più ampio programma triennale che mira a un aumento complessivo di 220 ettari nel triennio 2023-2025. Questa espansione risponde all’elevata domanda e alla crescente popolarità degli spumanti metodo classico prodotti nelle colline piemontesi, note sul mercato come “Alte bollicine piemontesi”. Possono partecipare al bando le aziende agricole iscritte all’Anagrafe agricola del Piemonte. Ciascuna azienda può presentare una sola domanda e ottenere l’idoneità per un massimo di 3 ettari durante il triennio 2023-2025. Una volta ottenuta, l’idoneità può essere utilizzata per diverse tipologie di impianto.https://www.regione.piemonte.it/web/
NUOVO IMPIANTO O REIMPIANTO: COSÌ CRESCE L’ALTA LANGA DOCG
Tra queste, il “nuovo impianto“, che permette di utilizzare un’autorizzazione ancora valida rilasciata dalla Regione Piemonte, e il “reimpianto”, sia sulla stessa superficie che su una diversa, utilizzando autorizzazioni già concesse. C’è anche la possibilità del “reimpianto anticipato“, con l’impegno a estirpare una superficie equivalente entro quattro anni dalla data dell’impianto. Il bando consente inoltre la variazione dello schedario. Sarà dunque possibile convertire superfici già iscritte con vitigni come Chardonnay, Pinot Nero o altri vitigni non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Piemonte, in superfici idonee alla produzione di Alta Langa Docg.
Questa iniziativa rappresenta un’importante opportunità per le aziende vitivinicole piemontesi per contribuire alla crescita e alla valorizzazione della Docg Alta Langa. Una denominazione che sta acquisendo sempre maggiore rilevanza nel panorama enologico nazionale e internazionale. Come sottolineano le organizzazioni di settore, l’espansione delle superfici idonee risponde non solo all’aumento della domanda. Ma anche all’obiettivo della Regione Piemonte di sostenere la qualità e l’eccellenza dei propri vini, rafforzando ulteriormente la posizione dell’Alta Langa Docg come simbolo di prestigio e qualità nel mondo degli spumanti italiani.
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Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2022 Ergo Mirizzi dalla guida top 100 migliori vini italiani winemag.it 2025
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2022 Ergo, Mirizzi (14,5%).
Fiore: 8.5 Frutto: 8.5 Spezie, erbe: 8 Freschezza: 8.5 Tannino: 0 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 6 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 8 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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Roero Arneis Docg 2016 Sette Anni Angelo Negro Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Roero Arneis Docg 2016 Sette Anni, Angelo Negro (13,5%).
Fiore: 8 Frutto: 8.5 Spezie, erbe: 8 Freschezza: 9 Tannino: 0 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 5.5 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 9 A tavola: 8.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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Ansonica Doc Costa dellArgentario 2021 Eroica barrique Santa Lucia guida top 100 migliori vini italiani winemag 2025
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Ansonica Doc Costa dell’Argentario 2021 Eroica barrique, Santa Lucia (14%).
Fiore: 8.5 Frutto: 9 Spezie, erbe: 9.5 Freschezza: 8 Tannino: 3 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 6 Armonia complessiva: 9 Facilità di beva: 7 A tavola: 9 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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Aglianico del Vulture Docg Superiore 2020 Don Anselmo Paternoster
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Aglianico del Vulture Docg Superiore 2020 Don Anselmo, Paternoster (14%).
Frutto: 8.5 Spezie, erbe: 8.5 Freschezza: 7.5 Tannino: 7.5 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 5.5 Armonia complessiva: 9 Facilità di beva: 7.5 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Vittoria Doc Frappato 2023 Vigna Biddine Sottana 2023 Vino di Contrada Valle dell Acate
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Vittoria Doc Frappato 2023 Vigna Biddine Sottana 2023 – Vino di Contrada, Valle dell’Acate (13,5%).
Fiore: 8.5 Frutto: 9.5 Spezie, erbe: 9 Freschezza: 7.5 Tannino: 6.5 Sapidità: 7.5 Percezione alcolica: 5.5 Armonia complessiva: 9.5 Facilità di beva: 9 A tavola: 9 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Taurasi Docg Riserva 2015 Duecape, De’ Gaeta – Az. Agr. Kumor Bozena (14%).
Fiore: 8.5 Frutto: 9 Spezie, erbe: 9 Freschezza: 8 Tannino: 7.5 Sapidità: 8 Percezione alcolica: 6 Armonia complessiva: 8.5 Facilità di beva: 7 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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Casavecchia di Pontelatone Dop Riserva 2021 Trebulanum Cantine Alois
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Casavecchia di Pontelatone Dop Riserva 2021 Trebulanum, Cantine Alois (13%).
Fiore: 8.5 Frutto: 8.5 Spezie, erbe: 7 Freschezza: 7.5 Tannino: 7.5 Sapidità: 6.5 Percezione alcolica: 5.5 Armonia complessiva: 8 Facilità di beva: 7 A tavola: 8.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Barolo Docg Bricco Ambrogio 2020, Lodali (15%).
Fiore: 8.5 Frutto: 8 Spezie, erbe: 9 Freschezza: 8.5 Tannino: 7.5 Sapidità: 7 Percezione alcolica: 6 Armonia complessiva: 9 Facilità di beva: 7.5 A tavola: 9.5 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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In Toscana il Concorso Enologico Nazionale Vermentino 2025
Il Concorso Enologico Nazionale Vermentino 2025 si svolgerà in Toscana, a Massa (MS), i prossimi 2, 3 e 4 maggio. Ad ospitare le degustazioni e il programma sarà la Sala degli Svizzeri del palazzo Ducale. Giunta alla sua quarta edizione, la competizione è autorizzata fin dal 2017 dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste della Repubblica Italiana. «Il Vermentino – spiega Mario Bonamici, presidente della APS Promo Eventi, che organizza l’evento – è una delle uve più note e conosciute di tutto il bacino mediterraneo, in Italia, sono sempre di più i produttori che puntano su questa varietà per via della sua ecletticità in termini di vinificazione e la sua resilienza ai cambiamenti climatici».
«Oltre a Sardegna, Toscana e Liguria – continua Bonamici – troviamo nuove e promettenti produzioni anche in Sicilia, la Puglia, Lazio e Umbria che puntano a elevare la qualità dei loro prodotti, anche attraverso il confronto in questa competizione. L’obiettivo è quello di far diventare il Concorso sempre più importante e partecipato da un gran numero di aziende produttrici. Per questa quarta edizione, per la quale ringraziamo per l’ospitalità l’amministrazione del Comune di Massa – conclude Bonamici – puntiamo a consolidare i rapporti con le regione che ospita. Dopo la Sardegna, la Toscana è quella con la maggior superficie vitata in Italia. Abbiamo ritenuto opportuno “far varcare il mare” al Concorso e faremo di tutto per non disattendere le aspettative».
GRANDE SPAZIO AL VERMENTINO BIOLOGICO
Per iscrivere i campioni occorre compilare la modulistica necessaria per la partecipazione (scaricabile a questo link). Le domande dovranno pervenire entro il 16 aprile 2025, mentre ci sarà tempo fino al 26 aprile per far pervenire i campioni. Potranno essere ammessi al Concorso i vini fermi, frizzanti e gli spumanti DOP o IGP purché abbiano la dicitura Vermentino in etichetta e una percentuale minima di Vermentino dell’85%.
Anche per quest’edizione, grazie al patrocinio del Distretto Sardegna Bio, così come per il Concorso Nazionale del 2023 e quello Internazionale del 2024, saranno dedicate due commissioni per i vini provenienti da agricoltura biologica certificata. Di concerto col Ministero, si è deciso di premiare fino ad un massimo del 35% dei campioni in gara. Questo limite sarà ulteriore garanzia del livello di qualità dei vincitori. Inoltre, non ci sarà la medaglia di bronzo ma si partirà dalla Medaglia d’Argento fino alla Gran Medaglia d’Oro.
IV CONCORSO ENOLOGICO NAZIONALE VERMENTINO: PRESENTAZIONE A VINITALY 2025
Riconfermato come presidente del Concorso Pierpaolo Lorieri. Le giurie saranno poi composte da enologi, giornalisti e sommelier provenienti da tutta Italia. Il Concorso verrà ufficialmente presentato durante il Vinitaly 2025, il giorno 6 aprile alle ore 9.45, presso l’Area Istituzionale del padiglione Sardegna. Il giorno 4 maggio, sempre presso il Palazzo Ducale, avrà luogo il “Gran Galà del Vermentino”. A partire dalle ore 17.00, sarà possibile degustare la totalità dei vini presenti al Concorso. La degustazione sarà libera ed aperta a tutti gli amanti del vino. Al termine verranno proclamati i vincitori della quarta edizione del Concorso enologico nazionale del Vermentino.
A patrocinare il Concorso Enologico Nazionale Vermentino 2025 sono Comune di Massa, Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani, Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana, Consorzio di Tutela dei Vini DOP e IGP Colli di Luni Cinque Terre Colline di Levanto e Liguria di Levante. E ancora: Federazione delle Strade del Vino dell’olio e dei Sapori di Toscana, Accademia Italiana della Vite e del Vino, Assoenologi Sardegna, Assoenologi Toscana, Confcommercio Nord Sardegna, Distretto Sardegna Bio ed Epulae Accademia internazionale di enogastronomia.
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Chianti Classico Docg Riserva 2020 Quercia al Poggio
Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Chianti Classico Docg Riserva 2020 Quercia al Poggio (14,5%).
Fiore: 8 Frutto: 9 Spezie, erbe: 8 Freschezza: 9 Tannino: 7.5 Sapidità: 7 Percezione alcolica: 6.5 Armonia complessiva: 9 Facilità di beva: 8 A tavola: 9 Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni
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