MILANO – Oltre 33 mila visitatori provenienti da tutto il mondo, con un incremento del 5% rispetto all’ultima edizione milanese della fiera, nel 2015. Più di 500 espositori presenti e oltre 500 delegati provenienti da 90 Paesi. Tempo di bilanci per Simei 2019, salone leader a livello internazionale nel comparto delle tecnologie per l’enologia e l’imbottigliamento, la cui 28° edizione si è chiusa ieri, 22 novembre 2019, a Fiera Milano Rho.
“La grande soddisfazione degli espositori per questa 28esima edizione – commenta Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini – è la prova che Simei non solo è un punto di riferimento del settore, ma che continua a crescere e ad arricchirsi. Il Salone, quest’anno, ha particolarmente brillato per internazionalità, eventi formativi di altissimo livello, grandi protagonisti e capacità di creare business”.
“Il target dei visitatori – continua Abbona – è risultato particolarmente profilato e ha consentito di avere una platea di prospect realmente interessati, grazie anche alla piattaforma digitale mymatching, con la quale è stato possibile programmare e aprire concrete opportunità di incontri”.
Pur mantenendo la propria verticalità sul mondo del vino, Simei 2019 ha integrato, in modo organico e strutturale, il mondo del liquid food e delle filiere affini che, con l’enologia, condividono sempre di più processi, pratiche produttive e, quindi, tecnologie e accessori.
Grande partecipazione anche per gli eventi formativi che hanno portato in Fiera importanti protagonisti, dal famoso architetto francese delle cantine Olivier Chadebost alla prima convention mondiale delle Donne del Vino, e innovative tematiche come l’evoluzione e il futuro dell’utilizzo del legno in cantina e le nuove tecniche per sviluppare la sostenibilità ad ogni livello produttivo, con gli esempi di Franciacorta, Cava e Champagne.
“Siamo quindi davvero soddisfatti di questa edizione – conclude Abbona – che ha tracciato nuove strade e aperto nuovi scenari, confermandosi il Salone che anticipa il futuro di ciò che il mercato richiede al settore”.
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