Nuovo disciplinare di produzione per la Ricotta di Bufala Campana Dop, nascono le versioni light e senza lattosio. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono al rush finale le modifiche al disciplinare di produzione della Ricotta di Bufala Campana DO. Il ministero delle Politiche agricole le ha recentemente notificate, ai sensi del Reg. UE 1151/2012, per la definitiva registrazione ai competenti uffici comunitari.
«Abbiamo ammodernato il nostro disciplinare con l’obiettivo di avere un prodotto che sia sempre di più al passo con le esigenze dei consumatori. Un prodotto sicuro e nutriente, nonché e versatile quando viene impiegato come ingrediente», dichiara Benito La Vecchia, presidente del Consorzio di Tutela Ricotta di Bufala Campana Dop.
«Con queste novità, in attesa dell’ok definitivo da Bruxelles, e con numeri in costante crescita ci presentiamo sui mercati in questo inizio di 2022. Siamo pronti a lavorare per promuovere sempre più l’eccellenza del nostro prodotto, che ha nella qualità e nella versatilità i suoi punti di forza», aggiunge La Vecchia.
Si sono modificati alcuni parametri chimico-fisici del prodotto: grasso, umidità, acido lattico e sale. Così sarà possibile l’immissione sul mercato di Ricotta di Bufala Campana Dop con un contenuto di grassi inferiore. Caratteristica oggi molto apprezzata e richiesta dai consumatori, che puntano sempre più a bilanciare nutrizione e piacere gastronomico.
«Un’altra modifica, considerata strategica, è quella che prevede la possibilità di realizzare una ricotta di bufala campana Dop senza lattosio. Tipologia che, insieme alla light, va ad aggiungersi a quelle già esistenti», spiega La Vecchia.
LE ALTRE NOVITÀ DEL DISCIPLINARE
È stata aggiornata la lista delle tecniche di raffreddamento, inserendo tecniche innovative che consentono di migliorare la conservabilità e sicurezza del prodotto.
Nell’etichettatura è stata eliminata della dizione “omogeneizzata fresca” per la Ricotta di Bufala Campana. Viene invece inserito il termine “eventualmente” riferito alle operazioni di lisciatura e omogeneizzazione per meglio chiarire che sono operazioni facoltative.
La durata massima di conservazione è stata aumentata da 21 a 30 giorni della ricotta .Novità che permetterà di ampliare il mercato di commercializzazione del prodotto. Il prodotto infatti mantiene le sue proprietà attraverso l’ausilio di tecnologie di confezionamento sviluppate dalle aziende (come l’omogeneizzazione del prodotto e la pastorizzazione).
Previsto anche un ampliamento delle tecniche di confezionamento nonché dei materiali utilizzati per il packaging. In tal modo i produttori possono adeguare la fase di confezionamento agli sviluppi delle tecnologie e l’utilizzo di materiali con maggiori caratteristiche tecniche e di sostenibilità ambientale.
L’introduzione della possibilità di confezionare il prodotto sottovuoto è funzionale a sua volta al prolungamento della durata di conservabilità dello stesso. Infine, la scelta di preconfezionare esclusivamente nello stabilimento di produzione è dettata da motivi di sicurezza alimentare e di certezza dei controlli da parte dell’Ente preposto alla certificazione Dop.
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