Degustare il vino e offrire recensioni obiettive, oggettive e super partes è l’obiettivo primario di WineMag.it – Giornale e Guida Vini italiani con punteggi in centesimi (rating) e rapporto qualità prezzo.

Proprio per questo le recensioni del nostro wine magazine, quasi eslusivamente dedicato ai vini Horeca (ovvero in vendita nelle enoteche, nella ristorazione e nell’hôtellerie) vengono degustati alla cieca dalla nostra redazione. Ai vini viene assegnato un punteggio in centesimi (rating) secondo il metodo internazionale, nonché un punteggio riguardante il rapporto qualità prezzo (da 1 a 5 punti).
La degustazione alla cieca, nota anche come “blind tasting” prevede che il degustatore assaggi il vino senza sapere il nome dell’etichetta o chi l’ha prodotta. Sarà così il calice a “parlare”, da solo, senza condizionamenti.
L’attenzione di WineMag.it è rivolta ai lettori, che devono potersi fidare del nostro metodo e delle nostre opinioni relative ai vini degustati. Per questo non vogliamo essere condizionati dall’etichetta, dal prezzo o dal “nome” della cantina produttrice.
I “blind tasting” sono dunque un must di Wine Mag, che vuole porsi come semplice “tramite” tra i produttori di vino, consumatori e winelovers. Il nostro Wine Magazine vuole essere una guida indipendente ed efficace al consumo di vino di qualità in Italia.
Ovviamente, non sempre i vini possono essere degustati alla cieca. Ma il nostro approccio è sempre il medesimo, anche di fronte a etichette blasonate: deve “parlare” il calice, non il marketing dell’etichetta o della cantina, anche agli eventi del vino ai quali partecipiamo.
il metodo
Le recensioni di vino presenti su WineMag sono tra le più disparate e il nostro metodo di degustazione riguarda tutte le tipologie e le “filosofie produttive”. Potrete trovarci alle fiere internazionali del vino cosiddetto “convenzionale”, così come agli eventi sul “vino naturale”, o “artigianale” che dir si voglia, al netto delle possibilità di definizione offerte dalla legislazione italiana in materia vitivinicola.
Per la redazione di WineMag.it il vino deve essere prima di tutto “buono” e tipico. Deve rispettare il vitigno e risultare conforme alle caratteristiche dettate dal disciplinare di produzione delle Doc e delle Docg. Vino biologico, biodinamico, naturale, convenzionale: non ci importa.
Il vino deve essere privo di difetti, godibile, rappresentativo del terroir e della zona in cui viene prodotto. Se il rapporto qualità prezzo è alto, tanto meglio. Ma il costo del vino non può e non deve essere una discriminante, in un senso o nell’altro.