Puglia, estorsione ai vignaioli nel Foggiano: in manette due pregiudicati (VIDEO)

Operazione dei carabinieri di San Severo a Torremaggiore

Tentata estorsione aggravata e continuata e furto aggravato. Con queste accuse, i Carabinieri della Compagnia di San Severo e i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due pregiudicati di Torremaggiore. La coppia di nullafacenti sarebbe responsabile di diversi episodi di danneggiamenti e furti all’interno delle proprietà di numerosi vignaioli del Foggiano.

Su disposizione del Gip del Tribunale di Foggia e richiesta della locale Procura della Repubblica, sono finiti in manette il 29enne Fiorenzo Pio Luciano e il 24enne Antonio Legge, entrambi residenti nella zona.

Il modus operandi era sempre il medesimo. Dopo aver tagliato le viti o le strutture di sostegno delle piante di uva, i due lasciavano in bella vista un biglietto manoscritto, con la richiesta di consegna di somme variabili tra i 5 e i 20 mila euro. Una recrudescenza denunciata anche da WineMag.it, nel mese di agosto 2020.

“Saprai presto a chi consegnare i soldi, ma se non paghi subirai altri danni più gravi”, si poteva leggere tra le righe delle richieste estorsive. Una strategia ben rodata che, tra aprile e settembre, ha consentito ai carabinieri di San Severo di stringere il cerchio attorno ai due giovani sospettati di Torremaggiore.

In particolare, è risultato fondamentale l’appoggio ottenuto dagli inquirenti da parte dei vignaioli finiti nel mirino degli estorsori. Una collaborazione iniziata sin dal primo episodio, avvenuto in località Cantigliano.

Il biglietto manoscritto con le richieste estorsive è finito nelle mani degli inquirenti, che hanno potuto ricostruire i movimenti della coppia, sino al provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Foggia.

Nel corso delle indagini, i carabinieri di San Severo hanno rinvenuto 400 barbatelle sottratte dal vigneto di una delle vittime. “In un settore già messo a dura prova dalle nefaste conseguenze dell’epidemia da Covid-19 ancora in atto – riferiscono gli inquirenti a WineMag.it – la minaccia di vedersi vanificare tanti sacrifici poteva risultare fatale per la sopravvivenza stessa di tante aziende, con le drammatiche conseguenze familiari e sociali facilmente intuibili”.

“L’impegno di Magistratura e Carabinieri – concludono le forze dell’ordine – ha però così premiato la fiducia di coloro che non hanno ceduto, dimostrando che le sopraffazioni, le prepotenze e le ingiustizie possono e devono essere affrontate e stroncate, a patto che le vittime le denuncino il tentativo di estorsione”.

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