Proposta Spirits: la “tavolozza dei colori” del bartending

Le linee guida? Artigianalità e ingredienti naturali

Proposta Spirits la tavolozza dei colori del bartending

Proposta Spirits, il catalogo di Proposta Vini dedicato a distillati e liquori, continua a crescere. Presentato lo scorso 23 e 24 gennaio contemporaneamente al Catalogo 2022 di Proposta Vini, Proposta Spirits 2022 ha visto l’introduzione di oltre 70 nuove referenze. Quasi il 30% in più per un catalogo che esiste da soli due anni e mezzo.

La filosofia di Proposta Spirits si avvicina molto a quella di Proposta Vini. Andiamo a ricercare realtà piccole che altrimenti non avrebbero la possibilità di farsi conoscere. Andiamo a cercare cose molto particolari, artigianalità vera, prodotti naturali, liquoristica ed amari naturali senza nessun tipo di aroma», spiega Gian Nicola Libardi, selezionatore di Proposta Spirits.

GLI SPIRITS, LA “TAVOLOZZA DEI COLORI” DEI BARTENDER

Forte la presenza italiana fra i banchetti del padiglione 4 di Fiere di Parma, scelta dovuta all’emergenza sanitaria che ha reso difficile l’arrivo di molti produttori stranieri. Una presenza, proprio per questo motivo, un poco sbilanciata verso la liquoristica a discapito dei distillati.

«In realtà il catalogo è molto bilanciato – sottolinea Libardi – e comincia ad essere molto completo. Ci dispiace non averlo potuto presentare completamente». Una selezione che, proprio per la sua attenzione alla territorialità, si compone di prodotti fra loro differenti ed estremamente ricercati.

«Ci sono un mucchio di chicche, prodotti molto molto particolari con ingredienti che io chiamo “colori“. Mi piace definire chi lavora nel mondo del bar come dei pittori ed è bello fornire loro dei pigmenti nuovi. Dei sapori che normalmente negli spirits non ci sono».

«Fico d’india, un liquore alla carruba, un gin umami che gioca sul “quinto gusto” grazie a parmigiano e capperi. Liquori al passion fruit, non dolci ma ricchi di acidità. Dall’altro lato la ricerca di distillati internazionali. Importiamo del tequila direttamente dal Messico, così come altri distillati sudamericani e whisky di imbottigliatori indipendenti», racconta Libardi.

NON SOLO MIXOLOGY

Proposta Spirits la tavolozza dei colori del bartending

Un catalogo che non è pensato solo per bartender/pittori. Buona parte della clientela è infatti costituita da ristoratori ed è anche a loro che si rivolge la selezione. Prodotti pensati per accompagnare il piatto o per il fine pasto.

«Ad esempio, se mangio una frittura o qualcosa che ha una certa grassezza, posso bermi un liquore con una bella acidità che lava la bocca». Una “coccola“, come la definisce Libardi. Il piacere di concedersi, alla fine del menù, un momento di piacere personale.

GRADO PIENO VS APPROCCIO SALUTISTICO

La selezione di Proposta Spirits strizza l’occhio a due tipologie di prodotto apparentemente in contraddizione. Da un lato la riscoperta, soprattutto nei whisky, del “grado pieno“. Dall’altro, nella liquoristica, la ricerca di ingredienti naturali e “salutari“.

«Al contrario di quanto accade in una certa parte del mondo, con la ricerca dei prodotti “Low & No”, noi assistiamo alla riscoperta del grado pieno – sottolinea il selezionatore di Proposta Spirits -. La nostra linea di whisky Blackadder è composta quasi tutta da single barrel».

«Circa 300 bottiglie edizione limitata per ogni etichetta. Il lavoro dell’imbottigliatore indipendente è questo: scegliere un prodotto, lavorarlo nei legni che seleziona e portarlo al consumatore così com’è. E tu che sei un cultore senti tutto il lavoro che è stato fatto».

Potenza alcolica che solo in apparenza contrasta con la moderna ricerca di prodotti attenti alla salute. Il focus, il punto di contatto, è l’attenzione alle lavorazioni di qualità. «C’è un’attenzione generale al mangiare bene, al tenersi in forma. Siamo abituati a sentire parlate di certi ingredienti come “salutari”. Questi ingredienti stanno cominciando ad arrivare anche nei nostri bicchieri, per una nuova concezione di cocktail».

«Chiudiamo così il cerchio. Ecco che questa ricerca di bere bene e “più salutare” – conclude Libardi – torna al nostro punto di partenza: scegliere prodotti naturali. Prodotti buoni, realizzati senza l’ausilio di aromi. Ricordiamoci che l’alcol, i distillati e gli amari sono nati come elisir di lunga vita. Era la farmacopea delle epoche passate».

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