Il Consorzio Vini Alto Adige ha chiesto il rinvio di Vinitaly 2020 al 2021. Lo rende noto la produttrice altoatesina Ines Giovanett, in mancanza di una nota ufficiale dell’ente che sarà presumibilmente diffusa domani.
“Siamo tutti d’accordo che la fiera non avrebbe senso da un punto di vista santirio – commenta – per non parlare dei visitatori mancanti. Mi dispiace per le perdite che avrà la città di Verona e Veronafiere ma bisogna prendere come esempio il ProWein e spostare la fiera al 2021″.
Con i collegamenti internazionali inibiti, anche per Piero Mastroberardino, presidente del gruppo Vini di Federvini e dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità, “non ci sono le condizioni per assicurare agli espositori e ai partecipanti un evento di livello internazionale nel solco della storia di Vinitaly”.
“La professionalità e l’autorevolezza di Veronafiere – aggiunge l’esponente Federvini al termine di un’ampia consultazione – vanno convogliate verso iniziative di rilancio del settore”. Superato l’isolamento legato al contagio, sarà necessario ripartire con eventi di tipo istituzionale con gli attori del comparto uniti per essere pronti a ripartire”.
“Potremo raccogliere, con Veronafiere, gli sforzi che il Governo e il Parlamento stanno compiendo per il sostegno alle filiere del Made in Italy”. Una strategia che coinvolga le istituzioni e poi le imprese, una volta ristabilite condizioni commerciali sostenibili”, conclude l’imprenditore campano.
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- L’Italia cresce a Wine Vision by Open Balkan 2024. Veronafiere Vinitaly: «Balcani mercato chiave»
- Cotarella “ferma” la Franciacorta: ecco Chardonnay e Pinot Nero senza bollicine
- Campi Flegrei, 30 anni Dop e formazione: arrivano i corsi Wset
- Valpolicella, percorso ad ostacoli per la sottozona Valle di Mezzane
- Rizzini Franciacorta: un vigneto, un’uva, solo millesimati e lunghi affinamenti
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.