SCANSANO – Si chiama “Morellino Green” l’onda verde che segna il nuovo corso del Morellino di Scansano, destinato a coinvolgere tutta la Maremma. Una rete di undici colonnine per la ricarica delle auto elettriche, pensato per favorire l’enoturismo ecosostenibile.
I dettagli del progetto sono stati presentati questa mattina dal Consorzio di Tutela della nota Docg della Toscana, nel corso di un convegno a Teatro Castagnoli che ha dato il via a Rosso Morellino 2019, grande banco di degustazione in corso quest’oggi nel borgo della provincia di Grosseto.
IL PROGETTO
Da poche ore sono in funzione sul territorio della Denominazione 2 delle undici colonnine per la ricarica delle auto elettriche fatte installare da Emmerent, società che opera in Italia nel campo della mobilità green. Dieci cantine del territorio, oltre al Consorzio, si sono accollate le spese di realizzazione del punto di ricarica.
Si tratta di un investimento di 40 euro al mese per 48 mesi di “finanziamento”, al termine dei quali la colonnina diventerà di proprietà dell’acquirente. Le strutture sono gestite dalla centrale operativa di Emmerent, a Bologna.
I costi di ricarica praticati sono molto competitivi: 0,15 centesimi al Kw. Il vero focus, però, è un altro. Durante l’attesa necessaria per la ricarica – da una a oltre 3 ore – l’utente avrà modo di visitare le cantine che hanno aderito al progetto, assaggiando il vino e facendosi promotore del Morellino di Scansano.
Il tutto previa registrazione sul sito morellinogreen.it. Un progetto destinato a un target medio alto di consumatori. Il costo della auto elettriche è infatti ancora piuttosto sostenuto in Italia, ma i dati delle immatricolazioni – favorite dagli incentivi del Governo – sono incoraggianti.
Nel 2018 sono state immatricolate 18 mila autovetture elettriche. Si prevede di raggiungere quota 50 mila entro la fine del 2019. Un vero e proprio boom lo scorso marzo, in cui sono state acquistare in Italia 8.700 automobili di nuova generazione.
“L’obiettivo – ha spiegato il direttore del Consorzio Alessio Durazzi – è proporre Scansano come meta del turismo econsostenibile, attraverso la creazione di questo circuito di ricarica per le auto elettriche. Un progetto pilota per riflettore sulla sostenibilità, tema centrale per noi e per tutta la Maremma del vino”.
“La speranza – ha aggiunto Durazzi – è che anche altre aziende del territorio seguano l’esempio delle cantine del Morellino di Scansano. Mi riferisco ad hotel, agriturismi e ristoranti che vogliano appassionarsi al progetto per diventare a loro volta una bandiera di questa rivoluzione green, al fine di formare un vero e proprio ‘Sistema Maremma’”.
I NUOVI CONSUMATORI
A confermare come il legame tra la sostenibilità della produzione e il consumo di vino sia un tema centrale è Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor. “La sostenibilità – ha evidenziato – è ormai una leva competitiva per il vino italiano. I consumatori sono sempre più attenti alle produzioni bio e le richiedono in maniera specifica”.
“In questo senso – continua Pantini – il progetto Morellino Green può diventare una leva di crescita per le Denominazioni del vino della provincia di Grosseto, con ampi margini di crescita sia sul mercato locale che nell’export”.
Dello stesso parere Diego Tommasi, direttore del Centro di Ricerca per la Viticoltura del Crea che ha posto l’accento sui cambiamenti climatici. E sull’importanza, ormai vitale per l’agricoltura, di essere sostenibile.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.