«Non posso nascondere il mio disappunto per non essere stati coinvolti o informati direttamente di un’iniziativa tanto affine alla nostra missione». Così il presidente del Cervim, Nicola Abbrescia, in una lettera inviata al sindaco di Aosta, Gianni Nuti (lista indipendente dell’area centro sinistra). Al centro delle polemiche ci sono alcune iniziative del programma dei Mercatini di Natale di Aosta (Marché Vert Noël 2024, 23 novembre 2024 – 6 gennaio 2025), dedicati proprio alla viticoltura eroica, tema centrale per il Cervim. Tra gli organizzatori e promotori, tuttavia, non c’è solo il Comune, ma anche Merano WineFestival e la società trentina Liber Experience.
I Mercatini di Natale di Aosta assumono quest’anno una rilevanza ancora più centrale per la città, con il ritorno in piazza Chanoux, a distanza di 19 anni. Abbrescia ritiene «encomiabile che un evento di tale rilevanza per la Valle d’Aosta abbia scelto di dare spazio a un tema così significativo per il territorio e per il settore vitivinicolo locale». Ma evidenzia come «si sarebbe potuto dare ulteriore risalto ai risultati (quelli ottenuti dal Cervim, ndr) che da decenni qualificano il nostro territorio. Mi auguro che in futuro si possa instaurare una fattiva collaborazione – aggiunge il numero uno del Cervim – e un miglior coordinamento tra tutte le realtà coinvolte, almeno a livello regionale».
VITICOLTURA EROICA: TRENTINO E ALTO ADIGE IN TRASFERTA AD AOSTA
Gli eventi che hanno scatenato la reazione del Cervim sono (almeno) tre. Il primo è già andato in scena lo scorso weekend e ha visto protagonista ad Aosta Cantina Valle Isarco (Alto Adige) e Corvèe (Trentino), che hanno approfondito il tema della viticoltura eroica in un talk nell’area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. Nella giornata di oggi, 30 novembre 2024, è in corso il secondo dialogo tra produttori di vini eroici.
Intervengono la Cantina Ottin di Neyves (Valle d’Aosta) e, nuovamente, Cantina Valle Isarco (Alto Adige). Moderatore Andrea Farinetti, amministratore delegato del gruppo Fontanafredda che parlerà della propria esperienza a Borgogno (Barolo). Sabato 14 dicembre, Cave Mont Blanc (Valle d’Aosta) e ancora una volta Corvée (Trentino), saranno protagonisti dell’ultimo dibattito sulla viticoltura eroica. Partner il Merano WineFestival, con la regia dalla società trentina Liber Experience, a dimostrazione che “l’intrigo” con il Cervim è ben più di una bega cittadina.
SCONTRO CERVIM-COMUNE DI AOSTA SUI MERCATINI DI NATALE
Il numero uno del Cervim, succeduto nei mesi scorsi al produttore Stefano Celi della cantina La Source, ricorda che «il Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura di Montagna Cervim, è stato istituito con legge regionale, ha sede proprio in Valle d’Aosta e gode di un riconoscimento internazionale per il suo lavoro nella valorizzazione della viticoltura eroica».
Una vera e propria “istituzione”, che opera da oltre trent’anni «per promuovere questa forma unica di viticoltura e i vini straordinari che ne derivano». «Il termine “Viticoltura Eroica” inoltre, riconosciuto in un testo normativo a livello nazionale – conclude Abbona – è un marchio registrato a livello comunitario da oltre quindici anni dal Cervim. La Valle d’Aosta, ha avuto un ruolo di centralità, in quanto sede del Cervim e promotrice, in collaborazione con l’assessorato all’Agricoltura, dei valori propri di questo tipo di viticoltura.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.