Héritage Réserve Perpétuelle: il Crémant d’Alsace “Solera” di Ruhlmann-Schutz

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Tra le colline dell’Alsazia, nel villaggio di Dambach-la-Ville, nasce uno dei più interessanti esempi di Crémant d’Alsace contemporanei: Héritage Réserve Perpétuelle Extra Brut, firmato da Famille Ruhlmann-Schutz. Un progetto ambizioso, che coniuga tradizione vinicola e sperimentazione con un risultato di rara complessità e raffinatezza. Certo, non un Crémant d’Alsace come gli altri. Si tratta infatti, come indica la stessa etichetta, di una Réserve Perpétuelle. Cosa significa? https://www.ruhlmann-schutz.fr/vins/cremant-dalsace-heritage-reserve-perpetuelle-extra-brut/

RÉSERVE PERPÉTUELLE: IL TEMPO COME INGREDIENTE ENOLOGICO

La Réserve Perpétuelle è un sistema di vinificazione mutuato dal metodo Solera. Tradizionalmente utilizzato nella produzione di vini fortificati come lo Sherry, oggi viene reinterpretato con crescente successo da alcune delle maison più visionarie, in ambito spumantistico. Sebbene l’origine sia da ricercarsi nella tradizione spagnola – in particolare di Jerez, in Andalusia – la sua applicazione in Champagne, Alsazia – ed anche in Italia, da cantine come Buvoli – ha assunto tratti distintivi propri. Adattati alle peculiarità di ciascun territorio.

Tecnicamente, la Réserve Perpétuelle si basa su un principio semplice solo in apparenza. Si parte da una massa iniziale di vino, proveniente da una o più annate, che funge da base storica. Ogni anno, una parte di questa cuvée – solitamente un terzo o meno – viene prelevata per essere imbottigliata. Il volume rimosso viene poi sostituito con il vino dell’annata più recente. In questo modo, si crea una sorta di “cuore liquido” perpetuo. Che evolve costantemente, ma che conserva una memoria gustativa profonda. Stratificata nel tempo.

LE DIFFERENZE TRA RÉSERVE PERPÉTUELLE ED ASSEMBLAGGIO CLASSICO

A differenza dell’assemblaggio classico, in cui si miscelano basi di annate diverse prima della presa di spuma, la Réserve Perpétuelle lavora su una massa vinaria unica, in costante movimento. È un organismo vivo che cresce, si affina e si arricchisce anno dopo anno, integrando progressivamente nuove espressioni del millesimo senza mai perdere l’identità stilistica originaria.

Questo metodo consente di ottenere vini di straordinaria complessità aromatica, in cui le note più fresche e vibranti dell’annata più giovane si fondono con la profondità e la struttura conferite dalle vendemmie più vecchie. L’equilibrio che ne deriva è frutto di un lungo lavoro di osservazione, di assaggi ripetuti. Di cura millimetrica nella gestione delle proporzioni. Non è un processo automatico. Piuttosto un atto artigianale di alta precisione. Affidato all’intuito e all’esperienza del vigneron.

In Champagne, pionieri come Jacques Selosse e successivamente case come Bérêche et Fils, Charles Heidsieck o Louis Roederer hanno tracciato la strada, dimostrando come la Réserve Perpétuelle possa rappresentare una chiave di lettura inedita per esprimere l’identità del terroir nel lungo periodo. L’Alsazia ha seguito a ruota, con esempi moderni come quello di Ruhlmann-Schutz, capaci di coniugare la tensione minerale dei suoli granitici con la profondità conferita dall’ingrediente-tempo.

HÉRITAGE: LA RÉSERVE PERPÉTUELLE SECONDO RUHLMANN-SCHUTZ

Il cuore tecnico e filosofico di Héritage Extra Brut risiede proprio nel principio della Réserve Perpétuelle. Dal 2017, ogni anno, un terzo della massa viene prelevato e imbottigliato, mentre il vuoto lasciato viene colmato con l’assemblaggio dell’annata corrente. Pinot Blanc, Auxerrois, Riesling e Pinot Grigio i vitigni scelti, rispettivamente dei millesimi 2017, 2018 e 2019. La fermentazione in bottiglia, seguita da un affinamento sui lieviti superiore a 30 mesi, dona a questo Crémant d’Alsace di Ruhlmann-Schutz un perlage fine e persistente, altro emblema di una lavorazione meticolosa e rispettosa del tempo. L’assenza di dosaggio zuccherino, tipica della dicitura Extra Brut, esalta la purezza e la tensione minerale del vino.

Una produzione limitata: il tiraggio è di 4.600 bottiglie ed è avvenuto il 16 settembre 2021. Alla vista si presenta con un elegante giallo dorato cristallino, attraversato da bollicine finissime e regolari. Al naso sorprende per complessità e precisione. Si percepiscono nette note di frutta a polpa bianca, agrumi canditi e accenni tostati. Sottofondo di piccoli frutti rossi e nuance di crosta di pane. In bocca, l’ingresso è deciso ma armonioso. L’effervescenza, misurata e cremosa, accompagna una struttura piuttosto importante, sostenuta da una vena salina e da una freschezza tagliente. Il finale è lungo, leggermente vinoso, elegantemente asciutto. https://www.winemag.it/les-grands-chais-de-france-raddoppia-vendite-cremant-in-italia/

CRÉMANT D’ALSACE HÉRITAGE RÉSERVE PERPÉTUELLE EXTRA BRUT: GLI ABBINAMENTI

Sul piano gastronomico, il Crémant d’Alsace Héritage Réserve Perpétuelle Extra Brut di Ruhlmann-Schutz si rivela estremamente versatile. Perfetto, secondo i suggerimenti della famiglia Ruhlmann-Schutz, con piatti come il pollo arrosto, un risotto ai funghi porcini mantecato al burro o un trancio di tonno rosso appena scottato. Esalta anche le sfumature di una terrina di foie gras alsaziana con chutney agli agrumi o di animelle rosolate al burro nocciola e salvia.

Non delude nemmeno con i formaggi a pasta semidura, come Comté, Tomme d’Alsace, Vieux Cheddar o Tête de Moine trovano in questo Crémant un alleato perfetto. Grassezza, aromaticità e umami, dunque. Caratteristiche che, in Italia, farebbero propendere per un abbinamento del Crémant d’Alsace Héritage Réserve Perpétuelle Extra Brut di Ruhlmann-Schutz con risotti ai funghi, pesce al forno, o piatti come terrine di fegatini di pollo toscani e midollo gratinato. Sul fronte caseario, ecco formaggi come Bitto, Puzzone di Moena, Pecorino di fossa o Caciocavallo podolico.

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