ROVESCALA – La grandine colpisce la Lombardia dall’Oltrepò pavese alla Brianza fino al Mantovano, con milioni di euro di danni tra zucche, meloni, mais, frumento, frutteti e vigneti. Si paventa la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità.
È quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti regionale sulle forti grandinate che nelle ultime ore, in piena ondata di caldo africano, hanno colpito a macchia di leopardo la Lombardia, insieme a trombe d’aria e bombe d’acqua.
Nel Mantovano, segnalano i tecnici della Coldiretti, la tempesta di ghiaccio, accompagnata anche dalla pioggia e da un forte vento, si è abbattuta sui Comuni di Quistello, Poggio Rusco, Magnacavallo, San Giovanni del Dosso, San Giacomo delle Segnate, Gonzaga e Pegognaga.
Si contano danni per milioni di euro su vigneti, frutteti, mais, meloni, cocomeri e soia. Colpita anche la produzione della zucca mantovana Capel da pret: “In pratica – racconta Lorenzo Calciolari, produttore di San Rocco di Quistello – il danno su tutti gli 8 ettari che coltivo è del 100%”.
“Che fosse un’annata difficoltosa l’avevo già capito – commenta il vignaiolo Giorgio Perego da Rovescala, in Oltrepò pavese – è presto dirlo ma il danno dovrebbe essere attorno al 20 e 30% nella vallata che si affaccia su San Damiano al Colle, mentre nella zona che si affaccia su Vicobarone, e dunque sul Piacentino, siamo attorno al 70% del danno, forse anche oltre”.
Come reagire? “In mattinata ho iniziato i trattamenti con rame, zolfo e alghe, che in teoria andrebbero usati in momenti diversi, per via dei differenti effetti sul vigneto: il rame cicatrizza, l’alga invece è un fitostimolante, che ripara le cellule danneggiate. Per terra, comunque, è bagnato fradicio”.
L’Oltrepo Pavese, come spiega la Coldiretti Lombardia, è stato investito da una violenta pioggia di ghiaccio, che si è abbattuta in particolare sui Comuni di San Damiano al Colle, Rovescala, Golferenzo e Volpara, spostandosi lungo il confine col Piacentino. Secondo le prime stime, stilate dai tecnici di Coldiretti mobilitati per l’assistenza alle aziende agricole, i danni sulle viti colpite “vanno in media dal 10 al 30 per cento“.
La grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori nelle campagne in questo momento, perché i chicchi si abbattono sulle verdure e sui frutteti pronti alla raccolta, provocando danni irreparabili alle coltivazione e mandando in fumo un intero anno di lavoro.
Il ritorno del maltempo rischia di aggravare il conto dei danni nelle campagne. Sono gli effetti – precisa la Coldiretti – di una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali e bombe d’acqua i cui effetti si fanno sempre più devastanti.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.