AOSTA – Livelli troppo alti di tujone, pericolosi per la salute, e utilizzo di infiorescenze di “Cannabis light“, vietato dalla legge. Per queste ragioni, il titolare di un B&B dell’alta Valle d’Aosta è stato denunciato a piede libero. Sotto sequestro, nell’operazione condotta dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Aosta, coadiuvati dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Torino, sono finite 240 bottiglie complessive di Genepì del Piemonte, 89 delle quali prodotte con Canapa fuorilegge.
Il sequestro è scattato in seguito alle analisi effettuate dal Laboratorio Chimico delle Dogane di Torino sui prodotti commercializzati dal titolare del B&B, stipati in un magazzino di proprietà dell’imprenditore valdostano.
In particolare, la concentrazione di tujone – terpene presente in diverse piante utilizzate per infusi e liquori come il Genepì – è risultato superiore al limite di 35 mg/Kg consentito dalle vigenti disposizioni dell’Unione Europea, raggiungendo soglie di 44 e 57 mg/Kg in 151 bottiglie. Con potenziali conseguenze neurotossiche per l’organismo.
In altre 89 bottiglie, le analisi di laboratorio dell’Ufficio delle Dogane hanno dimostrato la presenza di cannabinoidi estratti dalle infiorescenze della pianta, al posto che dai semi o dall’olio della Cannabis Sativa. L’uso a fini alimentari è vietato dall’attuale disciplina nazionale.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.