In un mondo del vino che ama guardarsi allo specchio e dirsi da solo quanto sia bello, Fivi ha imparato presto la lezione. Oltre a non ricandidarsi alle prossime elezioni, conscio di aver guidato il peggior triennio della storia della Federazione italiana vignaioli indipendenti – tra raffiche di dimissioni e cooptazioni – il presidente uscente Lorenzo Cesconi si rifiuta di rispondere alle domande di Winemag. Il tutto dopo essersi fatto inviare i quesiti. E averli giudicati troppo “scomodi”. In un primo momento, infatti, Cesconi aveva accettato di rilasciare un’intervista di fine mandato e sul futuro di Fivi, rimandandola da fine 2024 a inizio 2025. Per poi ingranare la quinta, in retromarcia. Nascondendosi in un silenzio che dice più di mille parole.
L’ufficio stampa Fivi, sollecitato diversi giorni dopo l’invio delle domande, ci ha fornito questa clamorosa scusa, via mail: «Mi dispiace, ho insistito molto per avere l’intervista, ma sono molto impegnati e avendo voi già scritto sul tema elezioni, non vogliono aggiungere altro». Tradotto: Lorenzo Cesconi parla solo con chi scrive quello che gli piace.
FIVI E IL SILENZIO DI LORENZO CESCONI: SERVE UN RITORNO ALLE ORIGINI
A metà febbraio, il Cda potrebbe essere rivoluzionato dalle elezioni 2025 (a questo link tutti i candidati, articolo che Cesconi ritiene evidentemente esaustivo per descrivere…il suo mandato!). Le urne consegneranno alla Federazione italiana vignaioli indipendenti un nuovo presidente e un nuovo consiglio direttivo. La speranza è che i vignaioli e le vignaiole facciano il loro dovere, per ridare alla Fivi non tanto la “purezza”, ma il senso e l’etica delle origini. A quel punto, la dignità di affrontare apertamente giornalisti scomodi, oltre ai tanti, soliti scribacchini, verrà da sé. Viva la (vera) Fivi.
Lorenzo Cesconi, quali obiettivi ha centrato nel corso del suo mandato da presidente Fivi?
Non rispondo.
Su quali ha lavorato, senza portarli a termine?
Non rispondo.
Perché non si ricandida? Aspira comunque a un ruolo nella Federazione italiana vignaioli indipendenti?
Non rispondo.
Il mandato è stato caratterizzato da non pochi turbamenti, all’interno del Cda. Quali sono le ragioni?
Non rispondo.
Cosa risponde a chi sostiene che Fivi faccia ormai poco sindacato e si occupi solo di “far cassa” con il Mercato?
Non rispondo.
La decisione di spostare il Mercato a Bologna sembra aver tolto un po’ di “magia” al Mercato. Piacenza non era più una soluzione praticabile solo per una questione di spazi, o ci sono altre ragioni?
Non rispondo.
A breve le nuove elezioni Fivi: ha idea di chi possa essere il suo successore? Voci di corridoio riferiscono di almeno una lista che intenda promuovere l’elezione della vignaiola Rita Babini a prossima presidente Fivi.
Non rispondo.
I Vignerons Indépendants francesi sembrano avere un approccio molto più pragmatico del vostro: per esempio hanno un e-commerce con oltre 3 mila vini disponibili in consegna in 48 ore. La cosa, in Italia, pare improponibile. Cosa determina questa e altre differenze tra la “casa madre” e la Federazione italiana?
Non rispondo.
L’idea francese di una serie di Mercati organizzati in diverse città chiave, sul modello dei Vignerons Indépendants, è replicabile in Italia?
Non rispondo.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.