Cos’è un “Eiswein“? Il termine tedesco – “Icewine” o “Ice wine” in inglese – indica i “Vini di ghiaccio“, ottenuti da uve lasciate a congelare sulla pianta, nei mesi più freddi dell’anno. Vini speciali, tipici delle zone fredde come il Canada. Anche la Germania è rinomata nella produzione degli Eiswein e non ha rinunciato a questa tradizione in occasione della vendemmia 2020. Una raccolta che si è rivelata particolarmente precoce.
La raccolta è iniziata il 30 novembre e ha visto impegnati i viticoltori di diverse regioni vinicole tedesche come Nahe, Rheinhessen, Pfalz, Franken e Rheingau. Una data relativamente precoce che, come suggerisce l’Istituto del vino tedesco, andrà a vantaggio della qualità degli Eiswein 2020.
L’ottimo stato di salute delle uve ha offerto ai viticoltori le migliori condizioni per ottenere Icewine di alta qualità. Sono state raccolte principalmente uve Riesling, particolarmente adatte alla vinificazione “in ghiaccio” per via della loro maturazione tardiva.
Negli ultimi anni, i produttori hanno spesso dovuto attendere fino a gennaio, o addirittura febbraio dell’anno successivo, per raccogliere alla temperatura minima richiesta di – 7 gradi Celsius.
Ben 66 ettari di vigneti sono stati preparati nel 2020 per la produzione di Eiswein nella sola regione Rhineland-Pfalz (Renania-Palatinato). Solo una parte della raccolta è già avvenuta, dal momento che non tutte le zone hanno raggiunto la temperatura minima richiesta per legge. Il gelo, infatti, concentra aromi e zuccheri delle uve.
Nella Franken (Franconia) il termometro è addirittura sceso a meno – 12 gradi Celsius, nei giorni scorsi. Un dato che non è sfuggito ai produttori locali, che attendono il momento giusto per la raccolta della nobile specialità dolce. Del resto, non tutte le vendemmie in Germania terminano con gli Icewine.
Quando possibile, nascono nettari dal sapore unico e pieno, ma livelli alcolici relativamente bassi. Gli Eiswein hanno un contenuto di zucchero residuo naturale molto elevato (oltre 100 grammi per litro) ma la percentuale d’alcol in volume si assesta generalmente al 7%.
Altro elemento che caratterizza gli Eiswein tedeschi e gli Icewine internazionali è il perfetto equilibrio tra la dolcezza e l’acidità, che rende i “Vini di ghiaccio” ottimi compagni dei dolci, ma anche dei formaggi più pregiati.
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- L’Italia cresce a Wine Vision by Open Balkan 2024. Veronafiere Vinitaly: «Balcani mercato chiave»
- Cotarella “ferma” la Franciacorta: ecco Chardonnay e Pinot Nero senza bollicine
- Campi Flegrei, 30 anni Dop e formazione: arrivano i corsi Wset
- Valpolicella, percorso ad ostacoli per la sottozona Valle di Mezzane
- Rizzini Franciacorta: un vigneto, un’uva, solo millesimati e lunghi affinamenti
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.