“Cantine Settesoli perde certamente una figura carismatica ed un capitolo importante della sua storia, perché Diego Planeta rappresenta la storia di questa cantina”. Così Giuseppe Bursi, presidente di Cantine Settesoli, in merito alla scomparsa a 80 anni di Diego Planeta, fondatore della cantina di Menfi.
“I suoi insegnamenti e la sua lungimiranza – continua Bursi – sono le radici e la traccia del nostro futuro.Grazie alla sua guida ed alla sua lungimiranza, in questo lembo di costa di Sicilia oggi c’è una storia unica da raccontare, fatta di uomini, di vigneti e di idee”.
Questa è la nostra storia, la storia di Cantine Settesoli, una comunità di 2 mila viticoltori che ogni giorno da oltre 60 anni si prende cura di un meraviglioso vigneto di 6 mila ettari, difendendone la biodiversità e producendo vini distintivi dal carattere unico, distribuiti in oltre 45 paesi nel mondo.
Senza la sua visione, le 5 mila famiglie del Distretto delle Terre Sicane non avrebbero contribuito e sostenuto e reso possibile quella metamorfosi.
Diego Planeta – continua Bursi – soleva dire che di tutte le sue creature Cantine Settesoli era la più amata, e dopo aver tradotto le enormi potenzialità del territorio in azienda feconda, investendo, sperimentando e innovando insieme agli uomini ed alle donne della comunità, dopo aver dimostrato che anche grande è bello e può produrre qualità, nel 2011 aveva fatto quello che definiva un “passo di lato”.
“Proprio come un buon padre di famiglia, che ad un certo punto lascia il proprio figlio camminare da solo e viaggiare per il mondo. I risultati oggi raggiunti sono frutto di due elementi: la coesione della compagine sociale, la solidità dell’impostazione gestionale che guarda sempre più alla qualità ed all’internazionalizzazione, la consapevolezza che bisogna lavorare duro per costruire e garantire reddito ai viticoltori”, conclude il presidente di Cantine Settesoli.
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